
07/12/2024
Oggi parliamo di vitalità.
Buona parte del “peso della vita” si traduce nelle persone in tensione emotiva...e quindi muscolare.
Spesso le persone agiscono con "il freno tirato", cosa che comporta fatica in tutto ciò che fanno.
Coordinare in modo più fine le tensioni muscolari, si riflette in minore sforzo nell'azione e in un assetto emotivo più equilibrato.
Ciò significa vivere con maggiore leggerezza e voglia di fare...con maggiore vitalità.
Ruthy Alon, una delle prime allieve di Moshe Feldenkrais, soleva dire: “Per sviluppare ossa forti occorre il confronto dinamico con la forza di gravità ... acquisire questo movimento dinamico che scorre attraverso l'intero asse del corpo significa dare piacere, promuovere la disponibilità a muoversi ed ispirare l'ottimismo biologico".
L’attività che si pratica nel Metodo Feldenkrais®️, come spesso detto, agisce principalmente sul cervello, sulla riorganizzazione neruonale e sul collegare i due cervelli più antichi - il cervello rettiliano e il sistema limbico - con la corteccia prefrontale, sede del pensiero e della razionalità.
In particolar modo il sistema limbico è la sede delle emozioni. Quando i 3 cervelli non sono collegati, quello che avviene è che le emozioni prendono il sopravvento e governano la nostra vita.
Lo abbiamo detto per lo stress un paio di giorni fa, lo stesso vale per l’ansia e stati depressivi.
La connessione fra i due cervelli istintivi e quello razionale, agisce sul ridimensionamento degli stati depressivi, donando nuova serenità e pace, oltre a una nuova vitalità.
E tu, quanto vitale ti senti? Raccontacelo nei commenti. 👇🏼
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