06/12/2024
5 dicembre - 5° beneficio
Alzi la mano chi non ha mai avuto problemi di insonnia almeno una volta nella vita.
Insonnia o sonno disturbato.
Tanti si misurano quotidianamente con questo problema. Pare siano oltre 9 milioni gli italiani che hanno difficoltà a dormire bene.
Moshe Feldenkrais nel libro l’Io Potente, parla del sonno come una funzione fondamentale della nostra vita e che può essere disturbato o reso difficoltoso da tante cause.
Principalmente queste sono di due tipi: endogene, cioè interne al soggetto, fisiologiche, ed esogene cioè esterne, che dipendono dal contesto, dall’alimentazione, dall’ambiente e così via.
Fra le endogene troviamo primo fra tutti lo stress che fa aumentare la produzione di cortisolo che altera, tra l’altro, anche i meccanismi di addormentamento e di mantenimento del sonno.
Altre alterazioni sono fisiologiche come l’aumento della tensione muscolare, della reattività nervosa, l’accelerazione del battito cardiaco e della pressione arteriosa.
A sua volta lo stress ha tantissime origini: ritmi di vita frenetici, lavorare o studiare troppo, preoccupazioni, dolore cronico.
E c’è lo stress fisico e lo stress mentale e l’uno influenza l’altro.
Da dove ha origine tutto questo? Il nostro cervello ha la funzione principale di tenerci in vita e al sicuro.
Per tale ragione ci sono delle aree in esso, molto antiche, che hanno il solo scopo di occuparsi della nostra sopravvivenza sia procurandoci gli stimoli come la fame e la sete e sia inviandoci quelli che ci fanno reagire in una situazione di pericolo.
Hai sicuramente sentito parlare del riflesso delle 3 F: Freeze, Fight or Flight 👉🏼 congelamento, attacco o fuga.
Questi riflessi sono molto utili quando la nostra vita è in pericolo, quindi c’è un momento in cui lo stress è positivo per noi in cui si attiva il Sistema Nervoso Simpatico che interviene nel controllo delle funzioni involontarie, ha funzione stimolante, eccitante, contraente e prepara l'organismo ad affrontare il pericolo momentaneo.
Ma, appunto, la sua azione deve durare un momento, cioè tanto quanto basta per metterci in salvo!
Subito dopo dovremmo tornare nella condizione di normale rilassamento posto in essere dal Sistema Nervoso Parasimpatico che entra in funzione e induce un rilassamento generale e predispone l’organismo al recupero energetico.
Il nostro organismo dovrebbe riuscire a gestire con una certa normalità l’alternanza del ritmo Simpatico/Parasimpatico ma spesso non è così, il nostro sistema rimane perennemente nella condizione di attacco/fuga e quindi perennemente all’erta.
Come possiamo mai dormire in una situazione simile?
Te lo immagini l’uomo primitivo che scappa da una bestia feroce e nel mentre fa un pisolino?
Perché questo è quello che succede quando non dormiamo, siamo in perenne modalità “affrontare pericolo” ON.
Quando migliora la qualità del movimento diurno, migliora la qualità del sonno notturno.
Tutte quelle autoregolazioni e coordinazioni muscolari di cui abbiamo parlato i giorni scorsi, portano proprio a questo, a un migliore equilibrio muscolare e a un ritorno al Sistema Parasimpatico che permette di rilassarsi e, finalmente, dormire.
Tante persone stanno trovando grandi benefici dalle lezioni di Feldenkrais e uno di questi è proprio il poter dormire serenamente la notte.
E tu? com’è il tuo sonno? Raccontacelo nei commenti!
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