
20/05/2025
Perché ho scelto di esserci?
Ho sempre pensato che per essere un bravo medico, oltre alla preparazione, il valore più grande fosse saper ascoltare davvero. Non solo le parole, ma ciò che le persone portano dentro: le paure, le fragilità, il bisogno di sentirsi accolti.
Per me ogni paziente è prima di tutto una persona, e ho sempre cercato di costruire un rapporto sincero, umano, fatto di rispetto e vicinanza.
Ed è proprio con questo stesso spirito che ho deciso di sostenere Gianpaolo. Non perché voglia cambiare mestiere, ma per stare vicino alle persone in un modo diverso, su un percorso nuovo, ma con la stessa dedizione e lo stesso rispetto di sempre.
Credo che, esattamente come nella medicina, anche in politica servano ascolto, rispetto profondo, e la capacità di stare accanto alla gente nei momenti più difficili.
Quando Gianpaolo mi ha chiamato, con la sua consueta ironia e il ricordo di una vecchia battuta, in una sera d’estate, su un mio possibile sostegno, non ho avuto esitazioni.
Non ho cercato scuse, non ho avuto dubbi: ho sentito che era giusto esserci, perché il legame con le persone vere e le cose in cui si crede non si spiega, si sente.
Ed è così che oggi, come medico e come cittadino, scelgo di mettermi in cammino, per provare, ancora una volta, a fare la mia parte.
Buon Voto a tutti!