17/11/2025
Oggi è la Giornata della Prematurità e il mio pensiero va a tutti i nostri piccoli guerrieri e alle loro mamme.
Io una di quelle mamme lo sono stata per tanti lunghi mesi e so cosa significa vedere la propria bambina nascere troppo presto, troppo piccola, e lottare per rimanere al mondo. So cosa significa diventare mamma e, nello stesso momento, sentirsi strappare quella bambina senza averla avuta tra le braccia neppure per un minuto.
Essere la mamma di un bambina prematura ti lacera e ti forgia allo stesso tempo. È un cammino fatto di ferite ovunque: fuori, dentro, nell’anima. Ferite che nessuno vede ma che pulsano ogni minuto. E spesso chi sta intorno, infermieri, medici, operatori, non si rende conto che una parola può salvarti la giornata: un tono dolce, un sorriso, un “resti altri due minuti con lei”, una mano sulla spalla. Per una mamma che vive l’inferno, questi gesti valgono la vita. Il contrario può distruggerti: un tono brusco, una parola fuori posto, un modo sbrigativo.. Questa esperienza ti cambia per sempre nell'anima.. 🩷 si affronta, ma non si dimentica mai.
Le mamme dei bambini prematuri diventano diverse: più protettive, più silenziose, a volte sembrano più fredde. Ma non è durezza: è protezione. Ogni compleanno non è solo una festa: è un viaggio indietro in tutto quello che si è passato, ogni traguardo, ogni respiro conquistato. Chi ha in cura questi bambini ha una responsabilità enorme, davvero. La tua intera giornata si basa tutta su quei pochi minuti in cui puoi vedere tua figlia, in cui il mondo si ferma e rimani solo tu e lei, sono tutto. E quando ti dicono “signora, deve andare”, senti crollare il cuore.
Tornare a casa senza la propria bambina è qualcosa che nessuna mamma dovrebbe provare. Bisogna ricordarlo sempre. Bisogna avere cura, attenzione ed empatia verso quei bambini e quelle mamme che camminano con le ferite ancora aperte. Io parlo così perché ci sono passata. Perché so cosa significa sperare ogni secondo. Perché so cosa significa pregare per un altro respiro.
Oggi abbraccio tutte le mamme come me, tutti i papà e tutti i nostri piccoli guerrieri.
E abbraccio la mia bambina, Matilde, il miracolo più grande della mia vita. 🩷