18/07/2025
Amare un figlio significa anche fare un passo indietro.
Accompagnarlo senza sostituirsi. Crederci, prima ancora che ci creda lui.
Ci sono tanti modi di voler bene, ma non tutti fanno crescere.
A volte, per amore, facciamo tutto al posto loro: versiamo l’acqua, tagliamo la carne, evitiamo che si sporchino o si facciano male. In realtà, lo facciamo per noi più che per loro.
Attenzione però, perché il messaggio che trasmettiamo non è di premura. È di sfiducia. È: “non sei capace, quindi ci penso io.”
Queste frasi, anche non dette, diventano pensieri interni. Diventano convinzioni.
E allora sorge lecita la domanda: se non è la mamma o il papà a credere in me, chi lo farà? Chi mi insegnerà che posso farcela?
L’amore che fa crescere è quello che resta vicino, ma fa spazio.
Che si fa da parte, ma rimane presente. Che incoraggia, lascia provare, lascia sbagliare e poi sostiene, senza giudicare.
È da lì che nasce l’autonomia, la fiducia in sé, la vera sicurezza.
E fare un passo indietro non significa andarsene.
Significa restare lì, pronti a intervenire, ma senza togliere la possibilità di imparare.
Personalmente, in questo modo insegno tutto ai miei bambini: prima con loro, poi dietro di loro.
Un passo indietro che vale più di mille passi avanti.
Un passo d’amore, di fiducia, di crescita.
E anche quando i figli crescono, diventano adulti, il senso dell’amore cambia, ma non finisce.
Amare significa allora diventare spettatori della loro vita, accettando che i ruoli non sono più verticali, ma orizzontali.
Non si tratta più di guidare, ma di camminare vicino, nel rispetto della loro libertà.
Essere genitori di figli adulti richiede un altro tipo di amore: più silenzioso, più contenuto, ma non meno presente. Un amore che sa farsi da parte senza mai andarsene.
Lo stesso passo che, in fondo, fa Dio con noi.
Ci lascia liberi, anche di sbagliare. Non per disinteresse, ma per fede in ciò che possiamo diventare.
Perché solo chi ama davvero, chi crede in noi, ha il coraggio di lasciarci crescere. E ce ne vuole tanto!
Dott.ssa Angela Fuso