27/07/2025
“Dopo la manipolazione non si guarisce: si rinasce”
Perché il fuoco che ti ha attraversato non ti ha consumato: ti ha forgiato.
La manipolazione non è stata soltanto un veleno lento…
È stata un incendio che ti ha spogliato di ogni certezza, bruciando le fondamenta della tua anima.
Ma quel fuoco non ti ha consumato: ti ha trasformato.
Sei sopravvissuto non per caso, ma perché in te c’era una scintilla che nemmeno l’ombra poteva spegnere.
“Guarire” significa aggiustare ciò che è stato spezzato.
Ma tu non sei un vaso da incollare.
“Rinascere” è accorgerti che non sei mai stato rotto:
eri una forma in trasformazione, in attesa di riconoscersi.
La vera alchimia è accorgerti che non sei la ferita.
È guardarti allo specchio e vedere oltre le cicatrici.
Non devi aggiustarti.
Ricordati chi sei stato da sempre sotto la cenere.
Non sei piombo che deve essere riparato.
Sei oro che la polvere aveva coperto.
E ora quell’oro brilla, non perché qualcuno l’ha lucidato,
ma perché tu hai scelto di emergere.
La manipolazione era un inganno, un teatro costruito per farti dimenticare la tua forza.
Tu sei la rivelazione che l’ombra non aveva previsto.
Non ti hanno distrutto:
ti hanno reso incandescente.
Chi voleva spegnerti…
non sapeva che stava alimentando la scintilla
che ti avrebbe reso inestinguibile.
Era scritto che il fuoco che ti voleva divorare sarebbe diventato il tuo stesso respiro.
E se ti dicessi che la tua rinascita
non è mai dipesa da loro?
- Non da chi ti ha ferito
- Non da chi ti ha tradito
- Nemmeno dal tempo
È sempre dipesa da una sola scelta: vederti per ciò che sei.
Non sei cambiato per ciò che hai subito.
Sei cambiato per ciò che hai scelto di diventare.
Il dolore è stato il portale.