20/02/2023
8½ di Fellini è una riflessione sulla ricerca del senso e della verità. Lo spettatore non può non rimanere stupito dal grado di autocoscienza del regista, dal suo coraggio di mettere in piazza la sua storia, i propri sbagli, le proprie paure, le proprie debolezze. Fellini (in analisi presso un allievo di Jung), per difendere la sua autenticità arriva a scritturare la sua vera amante (!) per interpretare l’amante del protagonista alter-ego. Dopo la confusione (la stessa che accompagna inevitabilmente l’inizio di ogni percorso terapeutico) finalmente affiora nel protagonista la fiducia che qualcosa sta per cambiare.
Il finale è mitologia del cinema e non solo: riconciliandosi con la propria esistenza, il regista ritrova lo slancio per iniziare a dirigere il proprio personale cast/oggetti interni: le scene si succedono le une alle altre in un carosello senza tregua che mescola realtà, sogno e fantasia, presente e passato. In un flusso continuo di personaggi e maschere, tutte le persone più vicine (riconosciamo il padre, la madre, le amanti, lui bambino, il produttore, gli amici di infanzia, preti, farabutti...) sono invitate a a salire sulla pedana e ad avviare un carosello gioioso, tenendosi per mano. Una vera e propria passerella attraverso la quale il protagonista trova il coraggio per dire addio al vecchio e per lasciare spazio al nuovo. La musica di Nino Rota è un crescendo in trionfo di fiati e percussioni, tra nostalgia e ritrovato entusiasmo, pur nella consapevolezza che non tutto è risolto egli è comunque pronto a guardare avanti.
La passerella d'addio è forse la metafora più bella della fine di una terapia riuscita.
«Ma che cos’è questo lampo di felicità che mi fa tremare e mi ridà forza, vita? Vi domando scusa dolcissime creature, non avevo capito, non sapevo… com’è giusto accettarvi, amarvi… e com’è semplice. Luisa, mi sento come liberato: tutto mi sembra buono, tutto ha un senso, tutto è vero. Ah, come vorrei sapermi spiegare… ma non so dire. Ecco, tutto ritorna come prima, tutto è di nuovo confuso, ma questa confusione sono io… io come sono, non come vorrei essere e non mi fa più paura. Dire la verità: quello che non so, che cerco, che non ho ancora trovato»
La Passerella d'Addio, de Nino Rota Música tema de 8 e 1/2 de Fellini Cena final do filme