20/08/2025
🌱NICHEL E DISBIOSI: il legame
• Il nichel è un metallo presente in molti alimenti (legumi, cioccolato, pomodoro, frutta secca, cereali integrali, ecc.).
• In soggetti sensibili al nichel, l’esposizione alimentare può causare disturbi sistemici e intestinali.
• La disbiosi intestinale (alterazione del microbiota) può amplificare la reattività al nichel:la flora alterata favorisce processi infiammatori,aumenta la permeabilità intestinale,il sistema immunitario reagisce in modo più marcato agli allergeni/metalli.
👉 Risultato: i sintomi da nichel sono più intensi se c’è anche disbiosi.
🔎 Test e valutazione
1. Patch test dermatologico → conferma la sensibilità al nichel.
2. Test disbiosi (breath test, analisi del microbiota) → valuta fermentazioni anomale o alterazioni batteriche.
3. Valutazione dietetica professionale → per analizzare correlazioni sintomi–alimenti.
⚠️ Sintomi tipici
• Intestinali: gonfiore, meteorismo, alterazioni dell’alvo (stipsi/diarrea), crampi.
• Extraintestinali: mal di testa, stanchezza, eczema, prurito, orticaria, difficoltà di concentrazione.
🍽️ Alimentazione: strategie
Linee generali:
• Ridurre alimenti ricchi di nichel (legumi secchi, soia, cioccolato, pomodori, frutta secca, cereali integrali, spinaci, tè).
• Privilegiare alimenti freschi e poco processati (alcuni cereali raffinati, carni bianche, pesce, verdure a basso contenuto di nichel come zucchine, lattuga, cetrioli).
• Supportare il microbiota con cibi a basso contenuto di nichel ma ricchi di fibre solubili (patate, riso, carote).
• Probiotici mirati (da valutare con il professionista) → per riequilibrare la flora e ridurre infiammazione.
• Rotazione alimentare → per evitare monotonia e carenze.
💡 Rimedi e supporti
• Diario alimentare → correlare i sintomi ai pasti.
• Gestione dello stress → lo stress peggiora sia disbiosi che sensibilità.
• Integrazione (se necessario, solo sotto controllo professionale): probiotici, vitamina D, antiossidanti.
• Educazione nutrizionale → imparare quali alimenti sono sicuri e come combinarli.
✅• La sensibilità al nichel e la disbiosi si influenzano a vicenda.
• Un approccio integrato che prevede diagnosi corretta, piano alimentare personalizzato e supporto al microbiota è la chiave per migliorare sintomi intestinali ed extraintestinali.
• L’obiettivo non è eliminare “per sempre” gli alimenti ricchi di nichel, ma modulare dieta e flora intestinale per aumentare la tolleranza e migliorare la qualità di vita.
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