02/04/2025
𝑮𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒂𝒑𝒆𝒗𝒐𝒍𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒂𝒖𝒕𝒊𝒔𝒎𝒐
L'autismo non definisce una persona, ma è una parte di ciò che la rende unica!
(🖋️ Susanna Tamaro) Il 2 aprile, come ogni anno, ricorre la Giornata mondiale dell’Autismo. Mi sembra un’occasione giusta per fare un po’ di chiarezza su una realtà ormai arrivata all’attenzione dei più, sia per la sempre più grande quantità di bambini che ne sono affetti, sia perché l’immaginario filmico — da Forrest Gump a Rain Man fino a The Good Doctor — ne ha fatto conoscere i tratti salienti.
In questi anni sono stati compiuti dei grandi passi avanti, facendo finalmente crollare l’idea che la responsabile sia, tanto per cambiare, la madre: la famosa teoria della madre-frigorifero. La ricerca scientifica, infatti, ha svelato che esiste una base genetica del disturbo, sulla quale si sovrappongono fattori ambientali, primo fra tutti la presenza nel cervello neonatale di metalli pesanti. Accanto all’autismo grave — purtroppo abbastanza presto diagnosticabile — esiste una condizione molto più complessa da definire chiamata «sindrome di Asperger» o autismo ad alto funzionamento.
Questi disturbi, in realtà, sono sempre esistiti; un tempo, venivano diagnosticati come demenza e facevano finire molte persone negli ospedali psichiatrici, a meno che non potessero contare su una famiglia paziente e generosa nell’ambito della quale riuscivano a sopravvivere sotto l’etichetta di «originali». Le vecchie zie zitelle, i vecchi zii un po’ bizzarri probabilmente erano proprio persone autistiche senza saperlo. 👉 L'articolo prosegue sul sito del Corriere