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Le distorsioni delle articolazioni sono molto frequenti: tra queste, la distorsione del polso interessa la zona della ma...
20/07/2020

Le distorsioni delle articolazioni sono molto frequenti: tra queste, la distorsione del polso interessa la zona della mano e può essere spesso causata da una caduta accidentale. Nei casi più gravi si arriva alla frattura del polso. Limfa Therapy è l’innovativa metodica terapeutica in grado di ridurre il dolore e di agire anche sulla rigenerazione dei tessuti in caso di fratture, come dimostrato da recenti studi scientifici.

Dolori più o meno forti possono essere causati dalla distorsione della caviglia in seguito a una caduta o un passo falso...
17/07/2020

Dolori più o meno forti possono essere causati dalla distorsione della caviglia in seguito a una caduta o un passo falso. La rivoluzionaria tecnologia di Limfa Therapy permette a questa innovativa metodica terapeutica di intervenire in modo semplice e veloce sulla riduzione del dolore con un’efficacia scientificamente provata in poche sedute. Risolta la fase più acuta, la rieducazione propriocettiva faciliterà il ripristino delle funzioni di controllo del movimento e della stabilità della caviglia.

L’articolazione del ginocchio è una delle articolazioni più complesse del nostro corpo e può subire lesioni e distorsion...
25/06/2020

L’articolazione del ginocchio è una delle articolazioni più complesse del nostro corpo e può subire lesioni e distorsioni, soprattutto quando si pratica sport. Limfa Therapy è l’innovativa metodica terapeutica in grado di intervenire sui dolori causati da traumi in acuto o da problematiche più croniche, in maniera rapida e senza effetti collaterali, riducendo i tempi di guarigione e velocizzando i processi rigenerativi. Vieni presso il nostro Studio per saperne di più.

La pubalgia è un processo infiammatorio che provoca dolore e rigidità localizzate alla zona inguinale, pubica o nella pa...
18/06/2020

La pubalgia è un processo infiammatorio che provoca dolore e rigidità localizzate alla zona inguinale, pubica o nella parte interna della coscia. È una vera e propria tendinite dell’inserzione dei muscoli adduttori della coscia dovuta a microtraumi ripetuti o a sovraccarico.

È un fastidioso disturbo molto comune fra gli atleti, ma non solo. Se trascurato, negli stadi più avanzati, può arrivare a portare dolore anche in zona addominale e ai genitali. Quando il dolore diventa molto forte nemmeno gli antinfiammatori riescono ad agire sul dolore. Ecco perché risulta indispensabile non trascurare i primi accenni di dolore.

Molti di noi non pensano spesso alla salute del proprio cervello. È più facile concentrarsi su problemi immediati come u...
12/06/2020

Molti di noi non pensano spesso alla salute del proprio cervello. È più facile concentrarsi su problemi immediati come una caviglia slogata o una sinusite. La verità è che investire sul buon funzionamento del cervello è la cosa migliore che possiamo fare per il nostro futuro.
La soluzione è quella che vale per la maggior parte dei problemi di salute moderni: l'esercizio fisico. Muoviti regolarmente e ringrazierai te stesso quando avrai 85 anni e sarai in forma smagliante.
La neuroscienziata Dr. Wendy Suzuki sostiene che l'esercizio fisico sia la cosa più trasformativa che si possa fare per il proprio cervello.
Cominciò a studiare gli effetti dell'esercizio fisico sul cervello e scoprì un'area di ricerca sempre più vasta.
La neuroscienziata si è stupita, nella sue ricerche, di quanto fosse potente l'esercizio fisico e ha deciso di metterlo al centro del suo lavoro.
Ha scoperto che un singolo allenamento aumenta immediatamente i livelli di dopamina, serotonina e noradrenalina, ormoni che provocano il miglioramento dell'umore.
Un singolo allenamento può aumentare significativamente la concentrazione e l'attenzione subito dopo. Questi effetti possono durare fino a due ore.
Questo perché un'attività fisica costante può cambiare l'anatomia, la fisiologia e il funzionamento del cervello.
Ad esempio, l'esercizio fisico provoca la creazione di nuove cellule cerebrali nell'ippocampo! Questo migliora la memoria a lungo termine.
Può anche indurre miglioramenti a lungo termine sui livelli di attenzione e concentrazione espandendo la corteccia prefrontale.
Il risultato più sorprendente è la protezione che l'esercizio fisico è in grado di esercitare sul cervello.
Le due aree del cervello citate, l'ippocampo e la corteccia prefrontale, sono le più sensibili alle malattie degenerative come la demenza e il morbo di Alzheimer.
L'esercizio fisico non ti rende immune a queste malattie, ma ne ritarda e riduce gli effetti.
L'attività fisica vi aiuterà a costruire un cervello forte, in grado di combattere i sintomi per lungo tempo.
La regola generale è che è necessario esercitarsi da tre a quattro volte a settimana per un minimo di 30 minuti ogni volta.
È essenziale fare esercizio aerobico. Bisogna raggiungere un aumento del battito cardiaco e un po' di sudore!
Fonte:
https://it.starsinsider.com/salute/436011/nuove-scoperte-lesercizio-fisico-modifica-il-cervello

L'epicondilite è una patologia degenerativa microtraumatica che interessa i tendini epicondiloidei alla loro inserzione ...
04/06/2020

L'epicondilite è una patologia degenerativa microtraumatica che interessa i tendini epicondiloidei alla loro inserzione ossea sull'epicondilo omerale.

Tali tendini, che sono responsabili dei movimenti di estensione del polso e della mano, possono essere coinvolti da processi degenerativi in particolare nelle persone dedite ad attività lavorative ripetitive o sportive.

L'epicondilite è comunemente nota come "gomito del tennista" e può associarsi ad altre tendinopatie. Vieni presso il nostro Centro per saperne di più.

Capire lo stato di benessere delle nostre ossa ed in particolare di quelle che ci permettono ladeambulazione e il rimane...
21/05/2020

Capire lo stato di benessere delle nostre ossa ed in particolare di quelle che ci permettono la
deambulazione e il rimanere eretti rappresenta una delle primarie forme di cura della propria
persona per un’anzianità autosufficiente e quindi più serena.
Passati i sessant’anni, vi è un’accelerazione del processo di assottigliamento e la struttura delle ossa tende ad “alleggerirsi” diventando sempre meno compatta e robusta. Qualora tale “alleggerimento” avvenga entro certi limiti, si parlerà di Osteopenia, mentre se questi vengono superati, si entrerà in una situazione di malattia meglio conosciuta come Osteoporosi.
Tale patologia coinvolge, a livello di popolazione italiana, una donna su tre ed un uomo su cinque ed è molto spesso silente, finché non si arriva alla frattura del polso, oppure di una o più vertebre, del femore o dell’anca.
Risulta quindi fondamentale un controllo periodico dello stato di salute delle ossa soprattutto dopo i 60 anni o con l’entrata in menopausa.

Il polso non è un semplice punto di giunzione tra il braccio e la mano. Al suo interno scorre infatti un nervo , il nerv...
13/05/2020

Il polso non è un semplice punto di giunzione tra il braccio e la mano. Al suo interno scorre infatti un nervo , il nervo mediano , senza il quale moltissime delle sensazioni percepite dalle dita e alcuni movimenti del pollice non sarebbero possibili. La sua compressione può portare a formicolii e dolori che sono il segnale della presenza di una patologia molto nota: la sindrome del tunnel carpale. I sintomi possono estendersi anche a tutto l’arto superiore. I fastidi possono presentarsi a intermittenza, ma al peggiorare della situazione possono diventare una costante.

In eta’ fertile risulta essere rilevante il ruolo protettivo degli estrogeni che attivano l’enzima che protegge i polmon...
06/05/2020

In eta’ fertile risulta essere rilevante il ruolo protettivo degli estrogeni che attivano l’enzima che protegge i polmoni da infezioni e infiammazioni

L’Istituto superiore di sanità nel documento “Differenze di genere in COVID-19: possibili meccanismi” sottolinea che l’infezione da SARS-CoV-2 produce effetti diversi negli uomini e nelle donne. Questo è quanto emerge sia dalla percentuale dei contagi, sia dal tasso di letalità. Nelle donne in età fertile gli estrogeni sono in grado di aumentare la presenza del recettore ACE2 (Enzima di Conversione dell'Angiotensina: regola la vasocostrizione delle arterie e si trova sulle cellule dell’epitelio polmonare dove protegge il polmone dai danni causati dalle infezioni, infiammazioni e stress) facendo sì che questo enzima, anche dopo l'infezione, riesca a svolgere la sua funzione di protezione, in particolare nei confronti dei polmoni. Viceversa gli ormoni androgeni sembra che svolgano un ruolo opposto nell’influenzare l’espressione di enzimi cellulari coinvolti nelle fasi che seguono l’attacco del virus al recettore, favorendo le fasi successive dell’infezione delle cellule polmonari.
Covid-19, le donne meno colpite degli uomini nelle fasce di eta’ 0-20 e 60-80 anni
Al 16 aprile 2020 , evidenzia il Rapporto ISS Covid-19 - nelle fasce di età 0-9, 10-19, 60-69 e 70-79 anni si osserva un numero maggiore di casi di sesso maschile rispetto al numero di casi di sesso femminile.

Fonte: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus

02/05/2020
Un'ampia percentuale della popolazione (fino al 15-20%) riferisce sintomi stagionali legati ai pollini, i più comuni dei...
23/04/2020

Un'ampia percentuale della popolazione (fino al 15-20%) riferisce sintomi stagionali legati ai pollini, i più comuni dei quali comprendono congiuntivite, congestione nasale, naso che cola e talvolta starnuti ed eruzioni cutanee. Tutti questi sintomi sono generalmente indicati come raffreddore da fieno, allergia ai pollini o più appropriatamente rinite allergica. La rinite allergica è spesso associata all'asma allergica sia nei bambini che negli adulti.
Negli studi finora disponibili le forme allergiche più lievi, inclusa l'asma allergica lieve, non sono state considerate come uno dei principali fattori di rischio per l'infezione da SARS-CoV-2, o per un esito più sfavorevole.
Invece, l'asma in forma da moderata a grave, in cui i pazienti hanno bisogno di cure quotidiane, è inclusa nelle condizioni polmonari croniche che predispongono a malattie gravi.
Bambini e adulti in terapia di mantenimento per asma (con farmaci inibitori dei leucotrieni, corticosteroidi per via inalatoria e/o broncodilatatori) devono continuare il trattamento come prescritto dal medico e non devono interrompere la terapia. Se sviluppano sintomi compatibili con Covid-19, dovranno autoisolarsi, informare il proprio medico e monitorare la propria salute come tutti gli altri. Se sopraggiunge difficoltà respiratoria progressiva, si deve cercare immediatamente assistenza medica.

Fonte: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

Il nostro sistema immunitario subisce la variabilità perchè è collegato con il sistema endocrino (quindi con la produzio...
02/04/2020

Il nostro sistema immunitario subisce la variabilità perchè è collegato con il sistema endocrino (quindi con la produzioni di emozioni come la paura), con il sistema nervoso e soprattutto con la nostra psiche e quindi con tutte quelle sostanze che vengono prodotte dal nostro corpo in particolari stati d’animo.

Per fortuna il nostro sistema immunitario sa come difendersi, per ogni patogeno infatti esiste una quantità spaventosa di molecole diverse pronte a distruggerlo. Dato che disponiamo di questo sbarramento, possiamo e dobbiamo farne un buon uso.
Si produce così un “terreno psicologico” adatto ad accettare la malattia che temiamo. La “disposizione mentale” fa da barriera al virus.
Ci sono periodi particolare delle nostra vita nella quale sembriamo predisposti ad ammalarci più di ogni altro, periodi invece nei quali sentendoci in pace con noi stessi
passiamo indenni attraversi raffreddori e influenze di chi ci sta intorno.
Certo la prevenzione è importante e imprescindibile, ma lo sarebbe meno se mancasse questo nostro apporto mentale.
Ricordiamoci che una mente “pulita” lavora meglio, è più selettiva ed è come un filtro che ci protegge!

Potenziare il nostro sistema immunitario è fondamentale perché siamo di fronte a un virus nuovo, mai visto sul pianeta T...
25/03/2020

Potenziare il nostro sistema immunitario è fondamentale perché siamo di fronte a un virus nuovo, mai visto sul pianeta Terra. Un virus che è sconosciuto al nostro sistema immunitario: i nostri antenati quindi non hanno potuto trasmetterci gli anticorpi adatti a combatterlo né noi abbiamo potuto fabbricarceli da soli… Per questo siamo sprovvisti delle difese specifiche che si formano solo quando si è stati infettati e si è guariti. Ma questo non vuol dire che siamo inermi! La paura fa male alla salute, quindi è importante sapere che il nostro corpo è grandioso e capace di grande resilienza.
E’ fondamentale anche una ottima funzionalità dell’intestino che è la sede più importante del sistema immunitario in quanto interfaccia tra ciò che interno ed esterno all’organismo. Importante, quindi, l’uso di probiotici e prebiotici per la flora batterica. Mentre tutti conoscono l’importanza di una buona dieta e dell’esercizio fisico, è importante sottolineare come gli stati di stress e i periodi prolungati di tensione, come quelli che stiamo vivendo oggi, possono causare una alterazione ormonale che aumenta la produzione di cortisolo. Quest’ormone, tra le sue innumerevoli funzioni, regola il sistema immunitario in senso negativo; di conseguenza un periodo prolungato di sua iper produzione può favorire uno sbilanciamento, indebolendo le difese dell’organismo.

Utile per gli stati ansiosi un trattamento a base di Biancospino, Escolzia, Passiflora, Griffonia, Papavero e Vitamina.

Per mantenere in equilibrio l’intestino è necessario assumere regolarmente la giusta quantità di cibi prebiotici e probiotici, ed evitando o limitando i cibi che generano calore come il latte, il glutine e zuccheri raffinati in generale.

Ecco di seguito qualche alimento che può aiutare le difese immunitarie dell’organismo.

Kefir o yogurt

Estratti vegetali

Limone

Semi di lino

Grano saraceno

Olio extravergine di oliva, di semi di lino, di semi di canapa e di avocado

Verdure a foglia verde

Avena

Frutta secca e semi oleosi (zucca, girasole, lino…)

Chiuse palestre, piscine, studi yoga e fitness club per contenere il rischio di contagi.Ecco che si moltiplicano le iniz...
19/03/2020

Chiuse palestre, piscine, studi yoga e fitness club per contenere il rischio di contagi.
Ecco che si moltiplicano le iniziative per facilitare il movimento all’interno delle mura domestiche. L'home fitness sta crescendo a vista d’occhio in questi mesi.
Sono numerosi, infatti, i coach e personal trainer che si sono organizzati per non “lasciare soli” i propri allievi. Ancora una volta
le piattaforme on line e i social sono stati grandi alleati. La maggior parte degli allenatori ha infatti deciso di provvedere alla creazione di video in cui vengono spiegati esercizi da fare e casa e allenamenti da seguire così da “rimanere in forma” e, perchè no, far passare anche più velocemente il tempo a tra le mura di casa.
Una vera e propria “palestra on line”.

Si tratta di uno dei disturbi a carico della schiena meno diffusi, infatti rappresenta il 10% dei mal di schiena, ma non...
13/03/2020

Si tratta di uno dei disturbi a carico della schiena meno diffusi, infatti rappresenta il 10% dei mal di schiena, ma non per questo meno dolorosi per chi ne soffre.
Interessa le 12 vertebre dorsali, o toraciche, in gran parte delle quali si articolano le costole e si inseriscono alcuni fasci del diaframma, apparato muscolare fondamentale per la respirazione.
La zona in cui il paziente avverte dolore corrisponde alla zona in mezzo alle scapole, con possibilità di estensione alle costole.
I sintomi che avverte il soggetto sono un crampo perenne assai doloroso che colpisce i fasci muscolari della schiena.
All’origine di questo disturbo c’è, quasi sempre, un problema nella postura che il soggetto assume quotidianamente e, oltre al riposo, è necessario quindi intervenire sulle posizioni che si assumono durante la giornata.

Traumi, cadute accidentali, fratture e indebolimento muscolare possono essere trattato con le terapie di Limfa Therapy, ...
05/03/2020

Traumi, cadute accidentali, fratture e indebolimento muscolare possono essere trattato con le terapie di Limfa Therapy, innovativa metodica terapeutica rapida e semplice da utilizzare, che interviene su dolori e disturbi muscolo scheletrici e osteoarticolari in maniera indolore e senza effetti collaterali con un’efficacia scientificamente provata!

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