Luca Molteni - Massaggiatore Olistico Professionale

Luca Molteni - Massaggiatore Olistico Professionale Il massaggio è armonia, voglia di vivere ed è un mezzo che accompagna verso la felicità.

E' il modo più diretto e sano per innescare nel nostro corpo il processo di guarigione, così importante nel nostro essere.

IL VERBO ANTICOIn pochi sanno che esiste un metodo molto antico, scritto su vecchi libri, per leggere i quali è necessar...
17/08/2025

IL VERBO ANTICO

In pochi sanno che esiste un metodo molto antico, scritto su vecchi libri, per leggere i quali è necessario girare le pagine piano piano altrimenti si spezzano.
Libri riservati sin dai vecchi tempi, ad un gruppo molto ristretto di persone.
Si leggono sussurrando lo scritto, per farlo ascoltare al nostro udito.
Questo metodo spiega con sapienza ai pochi che riescono ad applicarlo, come proteggere se stessi e chi desideri, con una sorta di “ombrello” resistente a tutto.
Prende forza dalle oscure e profonde radici in noi, rafforzando l’aurea naturale e personale che è in ognuno di noi.
È stato pensato per trasformare il male in bene, il dolore in serenità, la disperazione in speranza.
Il principio è la conoscenza.
Il verbo è la fiducia.
Il risultato è l'amore.
Tante anime vorticano nelle tenebre, il loro corpo parla per loro.
La felicità è nel riuscire a trasformare l’ombra in luce, le tenebre in sole, il dolore in benessere.
Le anime scappano dalla luce, perché il richiamo dell’ombra è forte, facile.
L’ombra permette di nascondere, di distruggere, di celare i fatti e le emozioni.
La luce rappresenta il caldo, la sicurezza, il respiro, la realtà, la facilità e l’amore.
Un metodo silente ed efficace che protegge ed irrora, consiglia senza giudizio, costruisce e non distrugge.
Non si abbatte anche la casa del vicino, se la nostra è caduta.
Si chiede aiuto al vicino, perché solo assieme si può ricostruire ciò che non c’è più.
Io amo quell’antico verbo, e sono felice di conoscerlo e fiero nel provare ad estendere ai giorni nostri i suoi benefici.
Con fatica ed a volte molto dolore, riesco a vedere i sorrisi di chi ha fiducia in me.
Io penso che un sorriso generato in chi soffre o ne ha bisogno, valga una vita dedicata a come generare quel sorriso.

In Tibet, prima di andare a dormire, c’è un rituale semplice, ma potente per ottenere tutto il possibile dall’esistenza....
14/08/2025

In Tibet, prima di andare a dormire, c’è un rituale semplice, ma potente per ottenere tutto il possibile dall’esistenza.
Le persone capovolgono una tazza vuota del tè.
Un gesto che simboleggia la fine della giornata e sì diciamolo anche la fine della propria vita.

Al mattino quando si svegliano per prima cosa guardano la tazza e ripetono - Sono vivo. Posso vedere, posso sentire. Oggi inizia la mia nuova vita-.

E poi girano la tazza, pronte a ricevere tutto ciò che il nuovo giorno offre.

E noi?

Facciamo l’opposto, senza nemmeno accorgercene.

Ci svegliamo con il pilota automatico inserito, con gli stessi pensieri di ieri, le stesse preoccupazioni, gli stessi problemi. Guardiamo la realtà con occhi già stanchi, convinti che alla fine non cambierà proprio un bel niente; poi, però, continuiamo a sperare che qualcosa accada.

Perché succede?
Perché ci svegliamo pensando che quella tazza rimarrà vuota per sempre?

La causa sono i loop: ci tengono intrappolati sempre nello stesso schema. Ci fanno vedere una realtà ripetitiva, limitata, ma c’è un’altra possibilità.
Perché quella che viviamo nella quotidianità, non è l’unica realtà possibile.

Come sarebbe svegliarsi domattina e vedere l’immensità tutto ciò che puoi creare e ottenere?
Cosa cambierebbe nella tua vita se smettessi di vivere in automatico e iniziassi davvero a ricevere?

Ciò che potremmo affrontare assieme, non ha nulla a che fare con la mente positiva o la manifestazione di intenti positivi.

Semplici passi che ti permetteranno di comprendere senza immediate necessità di sottoporsi a ritiri, incontri meditativi, riunioni introspettive o altro che potrebbe distoglierti dai tuoi obbiettivi o impegni.

Quindi se vuoi capire come prendere tutto quello che la vita è pronta a darti, prepara la tua tazza dell’abbondanza e contattami!

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S*X. O. S.L'emergenza leggerezza investe anche il “proibito”.Ora proviamo a parlare finalmente di questo “proibito”.Che ...
02/08/2025

S*X. O. S.

L'emergenza leggerezza investe anche il “proibito”.
Ora proviamo a parlare finalmente di questo “proibito”.
Che in realtà, di “proibito” non ha proprio nulla...
Non so se è capitato anche a voi, a me è capitato e mi capita talvolta di ascoltare discorsi di persone più o meno giovani sull'argomento della sessualità, che da sempre ha destato parecchie curiosità e vergogne.
Proprio queste vergogne ed il senso del proibito hanno fatto perdere progressivamente la necessaria cultura della sessualità
Oggi, per ogni cosa, si bada molto alla quantità e poco alla qualità.
Anche in merito alla sessualità, trovo che questa nostra società uniforma gli obiettivi gestendo una sorta di competizione.
Oggi si deve stupidamente competere per tutto ed in tutto.
Pazzesco, quanto pericoloso ed infelice.
Si parla di Squirting, Orgasmi fantasmagorici, Numeri da pallottoliere, Contrazioni cosmiche sincronizzate.
Ma… riusciamo a darci una calmata?
La spettacolarizzazione della sessualità ci ha fatto cadere in un tranello subdolo:
che tutto debba essere WOW, potente, allucinante…
altrimenti non funziona, non vale.
Come se dovessimo “arrivare primi classificati” anche lì, come se anche il sesso dovesse essere produttivo, fornire un utile da spendere.
Come se fare l’amore fosse diventata una gara a chi performa o produce di più.

- Orgasmare 10 volte di fila.
- Squirtare come un fuoco d’artificio.
- Dare spettacolo, sempre.

E tutto questo, sai cosa rivela?

- Una mancanza profonda di connessione.
- La paura di “sentire” davvero.
- Il distacco dal corpo proprio quando dovremmo abitarlo, sentirlo, assecondarlo.
- La tendenza a usare il partner come toy, specchio, conferma.

E intanto…
Tante donne iniziano a sentirsi colpevolmente inadeguate.
- Perché non hanno mai squirtato (o non se ne sono mai accorte, argomento che necessiterebbe di approfondimenti importanti).
- Perché non vivono orgasmi “esplosivi”.
- Perché non vengono sette volte consecutive.

Ma è proprio necessario trasformare il piacere in un talent show?
La verità è che “sentire”, “percepire” ormai fa paura.
Non è scritto su internet o sui social, perciò non conta.
È molto più facile fare, esagerare, ostentare, esibire, controllare…
piuttosto che lasciarsi andare davvero.
Ma, nella realtà, quello di cui siamo affamati, nel profondo, è tutt’altro:
- Connessione
- Respiro condiviso
- Lentezza
- Gesti imperfetti ma veri
- Intimità che ci spoglia anche l’anima

Raccontiamolo ai ragazzi, ai nostri figli, che la sessualità è una cosa meravigliosa che andrebbe scoperta ed affrontata con lentezza e consapevolezza.
Ma oggi si bruciano le tappe, e non c'è spazio per la poesia.
Ma ricordiamo invece, che è solo la poesia che può trasformare il sesso in amore.

VISSUTI E DOLOREI nostri vissuti, sia che siano recepiti come benevoli o meno, si insinuano nel nostro corpo grazie al c...
26/07/2025

VISSUTI E DOLORE

I nostri vissuti, sia che siano recepiti come benevoli o meno, si insinuano nel nostro corpo grazie al conscio ed all’inconscio profondo.
Il venti percento di ciò che ci capita resta nel conscio, visualizzabile grazie ai ricordi.
Il rimanente ottanta percento radica nei meandri più o meno profondi del nostro inconscio e lì vi rimane per sempre
Il dolore fisico può essere una manifestazione di esperienze vissute, specialmente quando si tratta di traumi emotivi o stress prolungati.
Questo fenomeno, noto come somatizzazione, indica come lo stress psicologico possa trasformarsi in sintomi fisici, come dolori muscolari, mal di testa o affaticamento, anche in assenza di cause mediche chiare.
Talvolta sono presenti anche disequilibri dei vari “orologi biologici” presenti nel nostro corpo, che potrebbero causare squilibri ormonali, ciclo mestruale irregolare, ed altre varie fastidiose sintomatologie.
Proviamo a vedere assieme come il vissuto può influire sul nostro corpo.
Le emozioni non elaborate o i traumi possono manifestarsi fisicamente, creando dolori che sembrano avere origine nel corpo, ma che in realtà nascono da esperienze psicologiche.
L'ansia e lo stress possono portare a un aumento della tensione muscolare, causando dolori diffusi, mal di schiena, rigidità e altre manifestazioni fisiche dolorose.
Anche la Fibromialgia può essere spiegata con queste radici.
Questa condizione cronica, caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso e affaticamento, può essere influenzata da fattori psicologici e stress, creando un circolo vizioso tra dolore e disagio emotivo.
Alcune persone possono somatizzare il dolore come risposta a emozioni represse o traumi, creando un disagio fisico che può variare da dolori muscolari a problemi gastrointestinali, dermatologici o respiratori.
Cosa fare in questi casi ?
È importante accettare che il dolore fisico possa avere radici emotive e non sempre è legato a una patologia specifica.
Provare a verbalizzare le emozioni, cercare supporto psicologico e affrontare le esperienze passate possono aiutare a ridurre la somatizzazione del dolore.
Anche le tecniche di rilassamento, attività fisica regolare e una buona cura ed igiene del sonno possono contribuire a ridurre i livelli di stress e di conseguenza i dolori fisici.
In sintesi, ricordati sempre che il corpo può reagire a esperienze vissute e a emozioni non elaborate, manifestandosi con dolori fisici che spesso richiedono un approccio integrato, che tenga conto sia della componente fisica che di quella psicologica.
Vuoi saperne di più?
Contattami, e sarò felice nel rispondere ai tuoi quesiti.
Vedrai che troveremo assieme la strada corretta per la comprensione.

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BRUCIA EH! LO STOMACOLo stomaco non mente.Non importa quanto fai finta di essere in pace… se dentro qualcosa ti brucia, ...
24/07/2025

BRUCIA EH! LO STOMACO

Lo stomaco non mente.
Non importa quanto fai finta di essere in pace… se dentro qualcosa ti brucia, lui lo sa.
Se ogni volta che ingoi qualcosa: cibo, parole, situazioni… e senti un nodo, una f***a, una nausea… forse è ora di smetterla di raccontarti che “va tutto bene”.
Perché no, non va bene e il tuo corpo lo sa da tempo.

Lo stomaco è l’organo che accoglie.
Ma tu cosa gli stai facendo ingoiare?
Compromessi che ti fanno schifo?
Rapporti che non sopporti più?
Obblighi che ti tolgono il fiato?

Tutte le malattie dello stomaco parlano di codardia emotiva:
Quando non dici, non scegli, non lasci andare, non ti ribelli… lo stomaco si ammala al posto tuo.
Ogni gastrite è una rabbia che non hai avuto il coraggio di esprimere.
Ogni reflusso è una parola non detta che torna su per urlare al tuo posto.
Ogni ulcera è una parte di te che si consuma in silenzio mentre fingi che sia tutto sotto controllo.

Ti sei mai chiesto quante volte hai detto “sì” mentre dentro urlavi “no”?
Quante cene hai fatto con persone che non sopporti?
Quanti silenzi hai ingoiato per paura di essere giudicato, lasciato, messo da parte?

Ecco, ogni volta che lo hai fatto, il tuo stomaco ha preso nota.
E ora ti presenta il conto con malattie che ti dicono “Basta”:

– Gastrite: stai digerendo relazioni, lavori, scelte che non sono per te.

– Ulcera: stai permettendo a qualcuno o qualcosa di roderti dentro.

– Reflusso: stai ingoiando m***a e sperando che passi. Ma non passa, torna su.

– Digestione lenta: stai vivendo una vita pesante. E la stai accettando come se fosse normale.

Non è la pizza il problema!
È quello che continui a tollerare.
È quello che ingoi ogni giorno per paura di stare solo/a, di fallire, di cambiare.
È il tuo bisogno disperato di approvazione che ti fa scegliere la sopravvivenza al posto della verità.
E allora lo stomaco brucia per ricordarti che tu non sei nato/a per sopportare. Sei nato/a per scegliere.
E per una volta manda a fa***lo quelli che ti dicono che hai l’Ego!
Non è ego è amor proprio e se non ce l’hai sei un morto che cammina.

Come dico sempre, ci sono due vie:
O andate in analisi o iniziate a meditare sul serio.
Non a far finta.
Non a rilassarvi.
Ma a scendere nelle vostre viscere.
O imparate a muovervi nel vostro labirinto mentale senza farvi male… oppure fate un salto più audace:
lo scavalcate del tutto!
E per farlo non basta leggere post, ci vuole purificazione. Quella vera.
Il corpo ha bisogno di vuoto.
La mente ha bisogno di silenzio.
E l’anima ha bisogno che vi togliate di dosso tutta la m***a accumulata in anni di compromessi.
Buona pratica

SENZA COMPRENSIONE, LA MALATTIA TORNALe persone non muoiono a causa delle malattie, come spesso si sente dire:«È morto p...
14/07/2025

SENZA COMPRENSIONE, LA MALATTIA TORNA

Le persone non muoiono a causa delle malattie, come spesso si sente dire:
«È morto per un ictus.»
«È deceduta per un tumore.»
«Il diabete l’ha portato via.»
«L’Alzheimer l’ha uccisa.»
«Aveva l’HIV.»
«È morta per un’ulcera.»
«Un’infezione l’ha portata via.»
«Aveva la pressione troppo alta…»

No.

Le persone muoiono per stati mentali disarmonici, capaci di alterare la nostra armonia interiore e il nostro equilibrio ormonale.
Questi stati mentali generano combinazioni ormonali specifiche che producono emozioni.
E quando quelle emozioni diventano croniche, creano un terreno sfavorevole, dove il sistema immunitario non riesce più a fare il suo lavoro.

Il nostro corpo obbedisce al cervello.
E il cervello, a sua volta, è un’antenna: capta le frequenze delle nostre onde mentali.

Ecco perché la comprensione è fondamentale:
perché ci aiuta a sintonizzarci con frequenze più coerenti, più in linea con la verità del nostro corpo.

Quando troviamo la giusta frequenza, non ci ammaliamo.
Evitiamo persino certi “incidenti” che, in realtà, sono spesso espressioni dell’inconscio che agisce in automatico.

Perché, se fossimo davvero consapevoli dei nostri pensieri, dei nostri conflitti interiori, molti eventi che consideriamo “inevitabili” non accadrebbero mai.

È per questo che nessun farmaco allopatico, cioè della medicina convenzionale, può guarire davvero.
Perché la guarigione non arriva dalla medicina.
Arriva dalla comprensione.

I farmaci coprono la macchia d’umidità sul muro.
Ma non riparano la crepa da cui entra l’acqua.
Nascondono il sintomo, non curano la causa.

Senza comprensione, la malattia torna.

Un esempio semplice:
Una lesione sportiva causata da una tecnica sbagliata.
Puoi fare fisioterapia mille volte.
Ma se non correggi quel gesto sbagliato, la lesione tornerà.

E le dipendenze? Fumo, droga, cibo compulsivo, gioco d’azzardo?
Non sono forse il frutto di squilibri emotivi profondi?

“Tutto è mentale. L’universo è mentale.”
— Il Kybalion

Allora possiamo dire che moriamo per ignoranza?
Un’ignoranza che nasce dalla paura.
Ignoranza del funzionamento globale del nostro essere: fisico, mentale, emotivo, spirituale.

E questa ignoranza si manifesta in tanti modi:

rancore

incapacità di perdonare

preoccupazione continua

ansia

depressione

stress

repressione

bugie

invidia

tristezza

paura del cambiamento

orgoglio

vanità

avarizia

solitudine mal vissuta
e molti altri…

Una persona ignorante di sé stessa spreca energia nella propria ingenuità,
e altri — media, politica, pubblicità — ne approf***ano,
alimentando una coscienza confusa e fragile.

Al contrario, chi ha una profonda comprensione della vita, delle relazioni umane, del proprio corpo,
vive molto meno spesso questi stati distruttivi.
E la sua salute sarà, di conseguenza, più stabile.

Questo non significa che non cadrà mai,
ma saprà come rialzarsi.

Non cercare di curare la malattia.
Aiuta chi soffre a comprendere.
E la malattia… se ne andrà da sola.

“E i bambini?”, potresti chiedere. “I piccoli che muoiono così giovani?”

Risponderò con delicatezza, usando solo il buon senso:

Un bambino piccolo non può badare a sé stesso.
È emotivamente connesso ai genitori in modo profondo.
Se i genitori vivono in stati emotivi disfunzionali, quelle vibrazioni vengono trasmesse — in modo visibile o invisibile.

Proprio come il latte materno, anche le emozioni nutrono il bambino.
E certe malattie infantili potrebbero essere il riflesso dell’inconsapevolezza emotiva dei genitori.

Sentiti libero di accettare o rifiutare questo pensiero.
Ma prima… meditalo.

Non ho una laurea in medicina.
Non sono uno scienziato.
Sono solo un osservatore — di me stesso e degli altri.

E se sei un medico o un ricercatore,
non serve rispondermi con termini tecnici.
Non li capirei.
E comunque, un paziente che non vuole guarire… non guarirà.

Ive Neuland

16/04/2025
14/04/2025

La Mamma merita il meglio ! ❤️
No, ... forse di più... 😘

Ne parlavo giusto ieri con un amico che, bontà sua, mi è venuto a trovare per un massaggio, della tanta confusione in me...
11/04/2025

Ne parlavo giusto ieri con un amico che, bontà sua, mi è venuto a trovare per un massaggio, della tanta confusione in merito alla formazione per diventare massaggiatori olistici del benessere !
È una domanda che in tanti mi fate, ora provo a dare risposta …
Una risposta che spero possa essere utile per fare chiarezza su uno dei “mestieri” più belli, utili ed affascinanti che io abbia mai conosciuto ed esercitato. ( e credimi, ne ho fatti parecchi …)
Come prima cosa ti metto in guardia, perché purtroppo nel mondo dei massaggi c’è molta speculazione sui corsi e sulla formazione.
Hanno speculato anche su di me, tranquillo.
Ogni weekend, da anni, le scuole sfornano migliaia di potenziali massaggiatori.
Prima di scegliere un percorso, confrontati sempre con i miei colleghi, non fidarti di quello che ti dicono gli enti di formazione.
Ti propongono “diplomi” e “certificazioni”, “corsi riconosciuti” dandogli un valore legale che invece, in realtà, ad oggi non esiste.
Infatti nel settore del massaggio olistico, per ora, non serve nessun titolo o attestato per esercitare una professione.
In special modo stai alla larga da percorsi a pacchetto dove vengono spiegate più tecniche che durano diversi mesi perché ti legano alla scuola, ti fanno spendere di più e alla fine, la sostanza che ti resta, è davvero poca.
Detto questo procedi per step non serve imparare 100 tecniche diverse, ma meglio approfondire la stessa, per esempio parti con il massaggio svedese (che ti offre un’idea delle tecniche manuali più usate …) e puoi approfondire questo settore delle tecniche occidentali, lasciando stare per un attimo gli argomenti “energetici”.
Se vorrai, avrai tempo di affrontarli col tempo (credimi ce ne vuole parecchio e non avrai mai finito …) .
Pratica più che puoi, solo con il contatto e con il confronto diverrai un vero professionista.
Impara in profondità anatomia, fisiologia, biologia (sono pochi i corsi che lo fanno ..) perché ti serviranno, e assieme all’empatia ed alla sensibilità (che non troverai in nessun testo …) ti faranno diventare un professionista del benessere.
Le tue mani sono due, il corpo della persona è uno, tutto sta a imparare ad usarle per dare le giuste sensazioni.
Lascia da parte tutto il resto, le persone (fortunatamente ..) non si fanno incantare più oggigiorno.
Una cosa molto utile e anche divertente è andare a farsi trattare da diversi tipi di massaggiatori.
In questo modo, oltre a provare direttamente su di te le tecniche, vedi anche il modo di relazionarsi, come sono fatti gli studi, insomma diventa una sorta di “tirocinio” per te, noterai aspetti positivi o negativi che poi farai tuoi nella tua professione.
Non dimenticare mai che così come nella musica, non si può definire musicista chi conosce le sole note o legge un pentagramma, nel massaggio non si può definire massaggiatore chi conosce la sola tecnica.
Ti abbraccio !

Luca.

UN BEL REGALO PER NATALE !!SE PUOI, CONDIVIDI SERENITA' …Il Natale si sta avvicinando ... Hai mai pensato di donare bene...
04/12/2024

UN BEL REGALO PER NATALE !!
SE PUOI, CONDIVIDI SERENITA' …

Il Natale si sta avvicinando ...
Hai mai pensato di donare benessere e serenità a chi vuoi bene ?
Oppure desideri regalare degli attimi di “coccole” !
In ogni modo, pensaci bene ...
cosa può esserci di meglio che donare degli attimi di piacevoli sensazioni ?
chiamami ed acquista un buono regalo ...
che nella sua "livrea" elegante e discreta completerà la tua scelta ...
dona piacevolezza ...
e la persona alla quale l'hai donata, apprezzerà molto il tuo gesto ...
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Se mi conosci, hai provato e ti va, condividi questo post ...
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