Supporto allattamento Lecco e provincia

Supporto allattamento Lecco e provincia Supporto all’Allattamento Materno gratuito in presenza o online.

A cura di Alessandra Durante, Parent Coach e Peer Supporter - membro del Coordinamento nazionale Peer Supporter Counselor® Custodi del Femminino®.

COLICHE DEL NEONATOLe coliche del neonato sono tra le difficoltà più grandi che una mamma si trova a gestire durante i p...
18/08/2020

COLICHE DEL NEONATO

Le coliche del neonato sono tra le difficoltà più grandi che una mamma si trova a gestire durante i primi mesi.

Il termine “coliche” venne attribuito a questi episodi di pianto inconsolabile dei neonati, a seguito dell’uscita di un articolo del 1954 che le definiva così.

In realtà non è mai stata dimostrata alcuna similitudine tra i sintomi delle coliche gassose di un adulto e ciò che scatena il pianto di un neonato.

Nella maggior parte dei casi, le “coliche” del neonato sarebbero in realtà legate alla difficoltà di gestire numerosi stimoli (uditivi, olfattivi, tattili, gustativi e visivi) tutti insieme.
Per 9 mesi, il bambino ha vissuto in un ambiente ovattato: sempre la stessa temperatura, poca luce soffusa, suoni attutiti e per lo più regolari. Improvvisamente viene catapultato in un mondo di stimoli che per noi sono normali ma per un bambino possono creare delle tensioni che scatenano questi pianti inconsolabili.
Nelle primissime settimane il neonato tende a dormire per la maggior parte del tempo e a lasciarsi attraversare da questi stimoli.
Passate le prime settimane, invece, il bambino diventa più reattivo e probabilmente inizia a percepire questi stimoli. Questo spiegherebbe il motivo per cui quelle che vengono definite “coliche” non si presentano fin da subito, ma solo dopo qualche settimana dalla nascita, quando il bambino resta sveglio un po’ di più e inizia a recepire gli stimoli e a doverli rielaborare. Per lo stesso motivo si presentano più frequentemente in orario serale, al termine di una giornata ricca di stimoli.

Cosa fare per limitare le coliche del neonato?

• Ridurre gli stimoli
Spegniamo le luci (ne basta una soffusa per evitare di inciampare), silenziamo tutti i dispositivi che potrebbero produrre rumori imprevisti. Non esageriamo con i tentativi di tranquillizzare il bambino: cambiando troppo spesso approccio rischiamo di agitarlo ancora di più. La colica in un neonato va accettata e il primissimo obiettivo non deve tanto essere “far smettere il bambino di piangere” quanto “aiutare il bambino a rilassarsi”.

• Accendere il phon
Il rumore del phon è il rumore che tranquillizza di più un neonato. Suoni monotoni e ripetitivi probabilmente riproducono il rumore che il bambino sentiva nella pancia della mamma.

• Semini caldi sul pancino
Mettere qualcosa di caldo sul pancino del bambino, durante le coliche, aiuta i muscoli addominali a rilassarsi. Il pancino è probabilmente la parte che viene maggiormente coinvolta dalle coliche. Per questo, tutti quei rimedi che possono aiutare a rilassare la parte addominale sono utili per calmare le coliche del neonato.

• Portare in fascia
La fascia innanzitutto fa sentire il bambino avvolto e protetto durante tutta la giornata, quando viene “investito” da tutti quegli stimoli che potrebbero essere la causa delle coliche.
Questo lo aiuta ad accoglierli meglio, senza sentirsi solo nell’affrontarli.
Inoltre, il movimento oscillante e la posizione rannicchiata favoriscono l’espulsione dell’aria in eccesso.

Per altri suggerimenti:
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HO IL SENO MORBIDO - NON HO ABBASTANZA LATTEQuante volte abbiamo sentito questa affermazione?E quante volte mamme scorag...
16/07/2020

HO IL SENO MORBIDO - NON HO ABBASTANZA LATTE

Quante volte abbiamo sentito questa affermazione?
E quante volte mamme scoraggiate dal seno morbido hanno abbandonato l'allattamento convinte di non avere abbastanza latte?

💦 Il collegamento tra seno morbido e scarsa produzione di latte è uno di quei falsi miti da sfatare. Credenze senza fondamento scientifico che purtroppo scoraggiano e compromettono molti allattamenti al seno.

🌸 Nelle prime settimane, mamma e bambino si trovano nella FASE DI CALIBRAZIONE: si tratta di un periodo di conoscenza che non deve ricevere interferenze affinché possa stabilizzarsi adeguatamente.

In questa fase il seno potrebbe spesso risultare troppo pieno, causando ingorghi e mastiti se non ben curato e drenato.

Si tratta di una condizione normale e fisiologica. In situazione di incertezza il corpo potrebbe produrre latte in abbondanza per non farne mai mancare al bambino.

🌸 E' importante darsi del tempo perché la produzione di latte si assesti sulle reali esigenze del bambino (specifiche per ogni singolo neonato e non paragonabili a quelle di nessun altro). E in questa fase è necessario assecondare e/o stimolare il neonato per garantire un numero di poppate sufficienti sia per l'assunzione di latte da parte del bambino, sia per l'avvio della produzione da parte della mamma.

Con il passare dei giorni e delle settimane, il bambino imparerà a succhiare con maggiore vigore ed efficacia e il corpo della mamma imparerà a dosare la quantità di latte richiesta e quindi necessaria al piccolino.

💦 E' quindi assolutamente normale che ad un certo punto dell'allattamento il seno appaia "vuoto" - o comunque più morbido rispetto alle prime fasi.

Significa che il meccanismo di produzione si è assestato sulla richiesta e non è più necessario produrre quantità di latte in eccesso.
Il seno morbido, inoltre, riduce notevolmente il rischio di ingorghi e mastiti!

💚 In sostanza, significa che tu e il tuo bambino avete fatto un ottimo lavoro!! Avanti così!



*********
🌺 Se hai dei dubbi sul tuo allattamento, sono qui per aiutarti!

30/05/2020
ALLATTAMENTO A RICHIESTA - QUALI VANTAGGI?L’allattamento a richiesta è un'esperienza molto impegnativa per le mamme.💦 I ...
30/05/2020

ALLATTAMENTO A RICHIESTA - QUALI VANTAGGI?

L’allattamento a richiesta è un'esperienza molto impegnativa per le mamme.

💦 I neonati richiedono il seno tra le 8 e le 12 volte nell'arco delle 24 ore (notte compresa). Ciò significa che un neonato potrebbe poppare ogni 2/3 ore dall'inizio della poppata precedente - senza contare i momenti in cui un bambino richiede il seno con ancora maggiore frequenza.

🌸 Ma proviamo a guardare la situazione da fuori.
Proviamo per un attimo ad abbandonare la fatica e la stanchezza e a concentrarci sugli aspetti positivi dell'allattamento a richiesta.

L'allattamento a richiesta presenta numerosi aspetti positivi che è fondamentale conoscere per poterlo affrontare con maggiore consapevolezza:

• aiuta a calibrare la produzione di latte sulle reali esigenze del bambino e risolve in maniera assolutamente naturale i dubbi relativi alla scarsa produzione. Se il bambino viene attaccato tutte le volte che lo richiede il seno produrrà automaticamente la quantità di latte a lui necessaria;

• favorisce una maggiore conoscenza tra mamma e bambino. Leggere i segnali che il neonato invia e soddisfarli subito rafforza il legame emotivo della diade. Il bambino, seppur piccolo, avrà la conferma che la sua mamma comprende le sue esigenze;

• facilita lo svuotamento del seno frequentemente riducendo drasticamente il rischio di ingorghi e mastiti causate da un accumulo di latte non drenato;

• migliora l’acquisizione delle competenze del bambino relative al senso di fame e di sazietà. Il bambino non sarà costretto a rispettare quantità imposte da tabelle mediche ma potrà sviluppare una forte autoregolazione nella gestione dell’istinto legato alla fame che si porterà dietro come imprinting nelle fasi successive. Un corretto approccio al rispetto di tempi e quantità istintive del bambino è il primo passo per limitare il rischio di problemi legati all'alimentazione in futuro;

• soddisfa bisogni molto diversi tra loro tra cui bisogni affettivi e di rassicurazione che potrebbero manifestarsi senza orari e senza essere necessariamente collegati alla fame.

🌱 Gli aspetti positivi non sminuiscono né annullano la sensazione di fatica e difficoltà che una si trova spesso ad affrontare senza sapere a chi rivolgersi.
Se ne senti il bisogno, sono qui per aiutarti.

DONAZIONE DEL LATTE MATERNO19 maggio 2020 • Giornata mondiale del latte umano donato💙 La donazione del latte materno è u...
19/05/2020

DONAZIONE DEL LATTE MATERNO
19 maggio 2020 • Giornata mondiale del latte umano donato

💙 La donazione del latte materno è un gesto che può fare davvero la differenza.
Il latte materno donato viene utilizzato nei reparti di neonatologia e terapia intensiva degli ospedali, soprattutto per i bambini prematuri o che nascono con particolari patologie.

💦 A un bambino prematuro sono sufficienti pochissimi cc di latte (nei prematuri gravi bastano 20 cc di latte al giorno) e anche poche gocce di latte materno riducono notevolmente il rischio di infezioni aumentando la possibilità di sopravvivenza e accorciando il tempo del ricovero.

🌸 Possono donare il latte tutte le mamme che lo desiderano, dopo il primo mese di allattamento ed entro il dodicesimo. Per donare è sufficiente chiedere al proprio ospedale se effettuano la raccolta e la conservazione del latte donato e ci si accorda per le modalità di consegna.

È possibile anche effettuare una sola donazione o donare solo per un breve periodo. Per questo bisogna sgombrare il campo dal dubbio di poter o meno mantenere l’impegno. È possibile provare senza nessun vincolo e comprendere se questo gesto è compatibile con la propria situazione.
Ci sarà chi riuscirà a donare costantemente e chi, invece, effettuerà una sola donazione.

💦 È importante sapere che anche quell'unica volta, per un bambino prematuro o in terapia intensiva potrebbe essere decisiva.

Dal libro DIRE FARE ALLATTARE - ALLATTAMENTO dalla A alla Z:
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Allattare al seno il proprio neonato è un atto d'amore unico.
Donare il proprio latte è il gesto più generoso che una mamma possa compiere.
La SIN sostiene da sempre la diffusione e la promozione delle Banche del Latte Umano Donato, vitale in particolar modo per i neonati prematuri.

CIUCCIO SI O CIUCCIO NO?Domanda molto frequente.Il ciuccio si rivela spesso un supporto positivo se viene usato corretta...
07/05/2020

CIUCCIO SI O CIUCCIO NO?

Domanda molto frequente.

Il ciuccio si rivela spesso un supporto positivo se viene usato correttamente.
I genitori potranno ricorrere al ciuccio in diverse occasioni per dare serenità al proprio bambino. Per questo motivo non è corretto criticarne la scelta o demonizzarlo a priori.

L’importante è rispettare alcune indicazioni che aiutano a regolare l’utilizzo del ciuccio in modo che si riveli un aiuto e non un ostacolo:

• l’utilizzo del ciuccio andrebbe rimandato a quando l’allattamento si è stabilizzato (circa 4 settimane dopo il parto). Il ciuccio in questo periodo iniziale ha una controindicazione principale: impedisce una corretta calibrazione della produzione di latte. Distanziare le poppate offrendo il ciuccio comporta la perdita di un’occasione di stimolo per il seno.
Anche se l'allattamento si è avviato positivamente e l'attacco del bambino è corretto, offrire il ciuccio nelle prime settimane ha un effetto "ritardante" rispetto alla richiesta di poppare e questo incide sul raggiungimento della corretta calibrazione tra esigenze del bambino e produzione di latte.

• il ciuccio andrebbe utilizzato in particolari momenti della giornata. Un’esperienza positiva è quella che prevede l’utilizzo del ciuccio solo al fine di addormentare il bambino, aiutandolo a rilassarsi nel momento in cui il seno è già stato offerto. Il ciuccio deve avere un obiettivo positivo e costruttivo, non uno scopo ritardante o di rimpiazzo.

🌱Spesso molte mamme si trovano nella situazione in cui vorrebbero offrire il ciuccio ma il bambino lo rifiuta.

Innanzitutto è bene precisare che si tratta di una situazione normale. Il ciuccio non è un elemento che fa parte del patrimonio istintivo della nostra specie. È un elemento che è stato inserito. L’istinto naturale di un bambino è la ricerca del seno della mamma. Qualunque alternativa può avere bisogno di un periodo di accettazione.

🌺 Ed è qui che spesso ci si chiede: quanto insistere perché il bambino accetti il ciuccio?
Non esiste una regola universale e una ricetta corretta.
Sicuramente in molte fasi, soprattutto successive ai primi mesi, il ciuccio si è rilevato un alleato per la diade, per affrontare alcuni momenti della giornata particolarmente tesi.
Molti bambini iniziano a usare il ciuccio quando spuntano i primi dentini; altri addirittura verso i 9 mesi. Non è possibile sapere se prima o poi il bambino che inizialmente rifiuta il ciuccio lo accetterà. Molti bambini continueranno a non volerlo e troveranno comunque un proprio modo per autoconsolarsi. L’insistenza, ovviamente, non deve mai travalicare il limite del rispetto di quanto un bambino dimostra come preferenza. Il ciuccio non deve diventare un’imposizione, deve essere apprezzato dal bambino e accolto.

Altrimenti il ruolo positivo del ciuccio viene meno.

BAMBINO SONNOLENTONella maggior parte dei casi i neonati chiedono di essere allattati dalle 8 alle 12 volte al giorno.La...
17/04/2020

BAMBINO SONNOLENTO

Nella maggior parte dei casi i neonati chiedono di essere allattati dalle 8 alle 12 volte al giorno.

La maggior parte delle mamme raccontano la sensazione di essere "costantemente a disposizione" e che l'allattamento sia un'esperienza totalizzante.

💦 Capita però anche la situazione opposta: un bambino che chiede il seno meno di 8 volte al giorno e che quando si attacca al seno si addormenta dopo poche suzioni.

Questa situazione è altrettanto sconfortante per la mamma che teme di non nutrire a sufficienza il proprio bambino.

🌺 Come comportarsi?

Innanzitutto è importante portare le poppate almeno ad 8 nell'arco delle 24 ore, notte compresa:

• è importante provare a sfruttare i primi segnali di risveglio. I cicli di sonno del neonato (anche dei neonati che dormono a lungo) hanno delle interruzioni frequenti in cui il bambino comincia a muoversi e stiracchiarsi. Prima che si riaddormenti profondamente di nuovo si può provare a proporre il seno;

• è utile allattare pelle a pelle, spogliando il bambino e tenendolo a contatto con la pelle della mamma (eventualmente rimanendo entrambi sotto una coperta se fa freddo - l'importante è che tra la pelle del bambino e la pelle della mamma non ci siano strati di tessuto);

• si può proporre il seno in una posizione diversa rispetto a quella classica;

• parlare dolcemente al bambino aiuta a stimolarlo, insieme a qualche massaggino sulla schiena e sui piedini (senza esagerare e correre il rischio di disturbarlo);

😴 Se il bambino non reagisce e non si attacca dopo 10 minuti di tentativi, è meglio lasciarlo proseguire nel suo sonno e rimandare il tentativo dopo una mezzoretta o ai primi segnali di risveglio.

🌱 In questa situazione è importante:

• che la mamma abbia la possibilità di stimolare la produzione di latte con un tiralatte (da utilizzare per arrivare a 8/12 estrazioni al giorno totali tra bambino e tiralatte);

• controllare che il bambino bagni 5/6 pannolini di p**ì nell'arco delle 24 ore (notte compresa) - questo è l'indice più importante per capire se il bambino sta prendendo latte a sufficienza anche se fa poche poppate;

• parlarne con una consulente allattamento e con il pediatra per monitorare i parametri di crescita.

🌺 Nella maggior parte dei casi si tratta di una condizione temporanea che si sistemerà nell'arco di poche settimane, con pazienza e fiducia.
Non appena il bambino avrà preso un po' di peso, sarà cresciuto e avrà migliorato l'efficacia del suo sistema di suzione, l'allattamento si regolarizzerà e potrà proseguire serenamente.
.......

Se ti è rimasto qualche dubbio, sono qui per risponderti.

MA QUANTE POPPATE DEVE FARE?Questa è una delle domande che tormentano tutte le mamme che allattano.Una domanda intorno a...
15/04/2020

MA QUANTE POPPATE DEVE FARE?

Questa è una delle domande che tormentano tutte le mamme che allattano.
Una domanda intorno alla quale ruotano falsi miti e consigli sbagliati.

🌱 La risposta è solamente una: un bambino deve essere attaccato al seno ogni volta che lo chiede. Senza dare ascolto alle convinzioni limitanti che spesso ci parlano come vocine di sottofondo.

🌺 Questo per diversi motivi:

• è impossibile sapere quanto latte il bambino prenda realmente ad ogni poppata, indipendentemente dalla durata della stessa;

• solo in questo modo la produzione di latte si assesta sulle reali esigenze di quel bambino (il periodo di "calibrazione" dura almeno 1 mese);

• i neonati hanno uno stomaco piccolissimo e il latte materno è decisamente più digeribile del latte artificiale, per cui lo stimolo della fame si ripresenta molto più frequentemente;

• l'allattamento è la risposta a una serie di bisogni che non sono solamente nutritivi.

Indicativamente un bambino allattato esclusivamente al seno chiederà di essere allattato dalle 8 alle 12 volte nell'arco delle 24 ore, notte compresa.
Quindi passeranno dalle 2 alle 3 ore dall'inizio della poppata precedente all'inizio della poppata successiva, indipendentemente dalla sua durata.
A volte potrebbe non essersi saziato del tutto e chiedere di nuovo il seno anche pochi minuti dopo la conclusione della poppata.
A volte invece farà pisolini molto lunghi.

L'alternanza tra le poppate, nelle prime settimane, è solitamente irregolare. Si alterneranno pause prolungate a poppate molto molto ravvicinate (le cosiddette "poppate a grappolo").

Con un po' di pazienza, man mano che il bambino crescerà:
• le poppate si regolarizzeranno,
• le pause aumenteranno
• la durata si accorcerà

🌺 Non aver paura: il tuo latte va benissimo così, il tuo bambino è perfetto così e tu stai facendo un ottimo lavoro.

Se ti è rimasto qualche dubbio, sono qui per risponderti.

ALLATTAMENTO E SONNO DEL NEONATOQuante volte senti affermazioni come:- non abituarlo ad addormentarsi attaccato- i bambi...
23/03/2020

ALLATTAMENTO E SONNO DEL NEONATO

Quante volte senti affermazioni come:

- non abituarlo ad addormentarsi attaccato

- i bambini allattati si svegliano più spesso

- se dorme vicino a te non te ne liberi più

Esistono bisogni fisiologici che spesso si scontrano con convinzioni limitanti esclusivamente sociali o culturali.

Facciamo un po' di chiarezza con questo post.

🔽🔽🔽

Alcune volte a noi madri viene detto che lasciarli poppare al seno per addormentarsi è:
A) causa di continui risvegli
B ) causa di "cattive abitudini di sonno"
C) inutile e non raccomandato 🤱🏾🌙

Poppare per addormentarsi è biologicamente normale per i bambini!

I risvegli non dipendono dall'allattamento:
ci sono bambini che hanno "molti" risvegli, altri che ne fanno "pochi", a prescindere dal tipo di alimentazione!

L'unica annotazione che si può fare è che la difficoltà di digestione della formula tende a rendere il bambino sonnolento (tipico effetto da digestione pesante), il che ovviamente non è un pregio di per sé!

L'espressione "cattive abitudini del sonno" è infondata in quanto spesso si basa su una mancata comprensione della fisiologia del sonno nella prima infanzia.

"Non raccomandato" suggerisce il fatto che qualcuno che non ti conosce sia più esperto/a di te, sul tuo bambino! Non commento nemmeno perché è troppo assurdo!
🌱
Il seno e il latte materno sono fatti per riempire le pancia, calmare le preoccupazioni, dare confort e sicurezza psicofisica e per connettersi reciprocamente! 🌟

Il tuo bambino/la tua bambina può addormentarsi mentre poppa perché si sente sicuro/a, caldo/a, connesso/a, vicino a te, confortato/a dal tuo tocco, odore e respiro e dal sapore del latte che si riempie la sua pancia!

È la ricetta perfetta per dormire!

E non è finita qui! Il latte materno incoraggia il sonno nella fascia serale e notturna, la sera aumentando la produzione di triptofano e melatonina (sonnolenza) e diminuendo la produzione di cortisolo (vigilanza).

Poppare per addormentarsi è assolutamente fisiologico e fa da specchio alla vostra Competenza!

Marika Novaresio Ibclc

ISOLAMENTO E VIOLENZAIn questi giorni di reclusione forzata molte tensioni rischiano di esplodere.Alle donne che hanno p...
22/03/2020

ISOLAMENTO E VIOLENZA

In questi giorni di reclusione forzata molte tensioni rischiano di esplodere.

Alle donne che hanno paura, a quelle che credono di esserselo meritate, a ogni donna che viene insultata, picchiata, minacciata...

Agisci oggi.

Il numero 1522 è attivo oggi più che mai, 24 ore su 24.

La convivenza forzata di questo periodo può essere pericolosa sul fronte della violenza domestica

PAPA' E ALLATTAMENTOQuando si diventa genitori gli equilibri della coppia subiscono una rivoluzione.In questo periodo di...
21/03/2020

PAPA' E ALLATTAMENTO

Quando si diventa genitori gli equilibri della coppia subiscono una rivoluzione.
In questo periodo di isolamento, è ancora più difficile.

Il supporto dei nonni viene a mancare.
Le passeggiate rilassanti sono vietate.
Le visite e i gruppi di incontri con ostetriche e altre neomamme sono sospesi.

Purtroppo il senso di solitudine rischia di compromettere una fase già molto delicata come quella del post parto e dell'avvio dell'allattamento.

Il papà assume allora un ruolo ancora più importante nel confortare e incoraggiare.

Ma cosa può fare oggi più che mai un neopapà per essere realmente di supporto?

* Può prendersi del tempo per informarsi sull'allattamento attraverso siti affidabili e indicazioni ufficiali.

* Può occuparsi di tutte le questioni burocratiche: codice fiscale, scelta del pediatra, pianificazione delle visite, acquisto delle medicine in farmacia ecc.

* Può cercare i contatti di figure di supporto che possano dare una prima consulenza online: molti operatori hanno attivato servizi di sostegno gratuito via web per stare accanto a chi ne ha bisogno in questo periodo (esperte in allattamento, psicologi, figure di affiancamento alla genitorialità...).

🌺 Quello che una mamma cerca di più dal proprio compagno, anche in questa circostanza, sono sostegno, incoraggiamento e fiducia.

Perché è brava e sta facendo un ottimo lavoro. Oggi più che mai.

CORONAVIRUS: LA PAROLA AGLI ESPERTI*COSA FARE IN ALLATTAMENTO*🔸Posso allattare in questo periodo? E' pericoloso?🔸Quali p...
18/03/2020

CORONAVIRUS: LA PAROLA AGLI ESPERTI
*COSA FARE IN ALLATTAMENTO*

🔸Posso allattare in questo periodo? E' pericoloso?
🔸Quali precauzioni devo prendere mentre allatto?
🔸E se fossi positiva ma asintomatica?
🔸E' meglio allattare direttamente o spremere il latte con il tiralatte?

Molti sono i dubbi di mamma e papà.

Risponde a queste domande:
🌀 il prof. Fabio Mosca, direttore di Neonatologia e Terapia intensiva neonatale del Policlinico di Milano

Guarda il video al link 🔽

https://youtu.be/ReNpmhJzco4

Il Prof. Fabio Mosca spiega ai neogenitori quali accorgimenti mettere in atto per ridurre il rischio di diffusione di malattie respiratorie come l'infezione ...

*CORONAVIRUS E PARTO SICURO*✨ Un'esperienza che può rassicurare molte mamme a termine gravidanza in questo periodo molto...
18/03/2020

*CORONAVIRUS E PARTO SICURO*

✨ Un'esperienza che può rassicurare molte mamme a termine gravidanza in questo periodo molto particolare ✨

Congratulazioni a Elisa e benvenuto al piccolo Davide.

Elisa, positiva al Coronavirus, dà alla luce il piccolo Davide. Il virus non si trasmette al bimbo, entrambi stanno bene

CORONAVIRUS: LA PAROLA AGLI ESPERTI*COSA FARE IN GRAVIDANZA*🔸Se contraggo il virus durante la gravidanza quali effetti h...
16/03/2020

CORONAVIRUS: LA PAROLA AGLI ESPERTI
*COSA FARE IN GRAVIDANZA*

🔸Se contraggo il virus durante la gravidanza quali effetti ha sul mio bambino?
🔸Cosa succede a visite e controlli; sono regolari e garantiti?
🔸Amniocentesi e villocentesi sono a rischio?
🔸Quali precauzioni particolari devo adottare?
🔸E se fossi asintomatica?
🔸Cosa succederà durante il parto? E' sicuro?

Molti sono i dubbi di mamma e papà.

Risponde a queste domande:
🌀 il prof. Enrico Ferrazzi, direttore dell'unità di Ostetricia del Policlinico di Milano

Guarda il video al link 🔽



https://www.youtube.com/watch?v=Wc-gycxQ8TU&feature=youtu.be

*video sottotitolato Il Prof. Enrico Ferrazzi spiega ai futuri genitori quali accorgimenti mettere in atto per ridurre il rischio di diffusione di malattie r...

*CORONAVIRUS E GRAVIDANZA - FACCIAMO CHIAREZZA*Molte donne in gravidanza si trovano oggi ad affrontare una situazione no...
15/03/2020

*CORONAVIRUS E GRAVIDANZA - FACCIAMO CHIAREZZA*

Molte donne in gravidanza si trovano oggi ad affrontare una situazione non semplice.

Ma cosa dicono gli studi ad oggi disponibili rispetto al rapporto tra Coronavirus e gravidanza?

🌱 Non è dimostrato che le donne in gravidanza abbiano un rischio maggiore di contrarre il Coronavirus.
Trattandosi di un virus molto contagioso è fondamentale rimanere a casa ed evitare qualsiasi contatto ma nessuno studio ha al momento dimostrato un aumento del rischio di infettarsi o di complicazioni. Nei casi registrati di donne in gravidanza positive al Covid19 i sintomi sono stati perlopiù leggeri e la gravidanza è proseguita senza complicazioni

🌱 Il virus non si trasmette dalla madre al feto né in gravidanza, né durante il parto.
E' preferibile, ove possibile, procedere con parto naturale che riduce il rischio di contagio.

🌱 E' importante avviare il prima possibile l'allattamento al seno, il più grande protettore per un neonato. Anche in caso di madre positiva al Covid19 l'allattamento è fortemente consigliato (gli anticorpi passano attraverso il latte materno), con le dovute precauzioni (utilizzo di mascherina da parte della mamma).

(Fonte Ministero della Salute)

*CORONAVIRUS E ALLATTAMENTO*In questa situazione è molto importante trasmettere alle mamme che stanno allattando e a que...
14/03/2020

*CORONAVIRUS E ALLATTAMENTO*

In questa situazione è molto importante trasmettere alle mamme che stanno allattando e a quelle che partoriranno a breve informazioni ufficiali, chiare e corrette.

Le indicazioni dell'Associazione Allattamento Ibclc sono:

🌱 Proseguire o favorire l'allattamento per l'importante azione protettiva del latte materno.

🌱Proseguire l'allattamento anche in caso di positività al Covid-19 da parte della mamma: gli anticorpi prodotti dall'organismo di una mamma che ha contratto la malattia passano attraverso il latte proteggendo il bambino, immunizzandolo o riducendo le complicazioni che potrebbero insorgere.

🌱 In caso di ospedalizzazione della mamma è importante valutare con il personale medico la possibilità di proseguire l'allattamento (o la spremitura del latte con tiralatte) per evitare ingorghi e infiammazioni e stimolare la continua produzione di latte, compatibilmente con le condizioni di salute della mamma.

14/03/2020

"Nel momento in cui nasce un bambino, nasce anche la madre. Lei non è mai esistita prima. Esisteva la donna, ma la madre mai. Una madre è qualcosa di assolutamente nuovo".

Indirizzo

Lecco
23900

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