Alessandro Rotondo - Psichiatra

Alessandro Rotondo - Psichiatra Alessandro Rotondo
SPECIALISTA IN PSICHIATRIA
PROFESSORE A C. UNIVERSITÀ DI PISA

Mi occupo da olt

2° pregiudizio che ti impedisce di iniziare una terapia psicofarmacologicaPsicofarmaci = chili in più? Non sempre.💬 “Con...
30/07/2025

2° pregiudizio che ti impedisce di iniziare una terapia psicofarmacologica

Psicofarmaci = chili in più? Non sempre.
💬 “Con le pillole ingrassi di 10 kg, è sicuro!”
❌ Falso: non tutti i farmaci fanno aumentare di peso, e l’effetto dipende da tanti fattori.

I fatti veri:
🔹 Il 30–35% degli psicofarmaci è peso‑neutro
🔹 Gli SSRI fanno ingrassare meno di 2 kg in media
🔹 Con dieta + attività fisica, anche farmaci più “forti” come l’olanzapina possono avere impatto minimo sul peso (Lancet Psychiatry, 2024)

FAQ ❓
Q: Vale la pena rischiare 4–5 kg?
A: Sì, se serve per curare una malattia che ti blocca la vita (e che spesso ti fa ingrassare da sola).
Q: Posso cambiare farmaco se ingrasso troppo?
A: Spesso sì. Parla con lo psichiatra.
Q: La metformina aiuta?
A: In certi casi, sì (solo su prescrizione).

💬 “Ho preso 4 kg con l’olanzapina. Ma con un piano nutrizionale + camminate quotidiane li ho persi tutti in 6 mesi. E soprattutto: le voci sono sparite.” – Federica, 26 anni

Strategia anti-chilo semplice:
• Controlli base prima di iniziare
• Pesati 1×/settimana
• Colazione proteica, meno zuccheri
• 30 min di camminata al giorno
• Se necessario: switch o metformina

💌 Condividi questo post: molti interrompono la cura per paura del peso. Ma ci sono soluzioni.

1° pregiudizio che ti impedisce di iniziare una terapia psicofarmacologicaSe inizi gli psicofarmaci, non potrai più smet...
23/07/2025

1° pregiudizio che ti impedisce di iniziare una terapia psicofarmacologica

Se inizi gli psicofarmaci, non potrai più smettere? E se poi danno dipendenza?
👉 Paure comuni, ma spesso infondate. Facciamo chiarezza.

I fatti chiari:
✅ Gli antidepressivi non danno dipendenza: non creano craving né bisogno di aumentare la dose.
✅ Possono dare sintomi da sospensione (vertigini, “scosse”, irritabilità), ma non sono segni di assuefazione.
✅ La cura va continuata almeno 6–12 mesi dopo la remissione, per evitare ricadute (soprattutto se ne hai già avute).

🩺 È mantenimento terapeutico, come un tutore dopo una frattura: serve a consolidare la guarigione.
⚠️ Solo le benzodiazepine, se usate ogni giorno per settimane, possono dare dipendenza vera.
📉 Ma con un piano graduale e supervisionato, si può sospendere in sicurezza.

Dipendenza ≠ Mantenimento ≠ Sospensione
• Dipendenza = bisogno compulsivo
• Mantenimento = cura regolare per prevenire ricadute
• Sospensione = effetti temporanei se si interrompe troppo in fretta

FAQ ❓
Q: Se sto bene, posso smettere subito?
A: No: potresti ricadere. Il rischio arriva fino al 70% se si sospende troppo presto.
Q: Ci sono esami per sapere quando smettere?
A: No, ma uno specialista può valutare tempi e strategie.
Q: E in gravidanza?
A: Molti farmaci si possono gestire con un piano condiviso.
Q: Posso prendere Xanax ogni sera?
A: Solo per brevi periodi (max 2-3 settimane).
Q: Posso usarlo al bisogno?
A: Sì, massimo 1–2 volte a settimana.

Strategia per smettere bene
✂️ Riduzioni lente (10% ogni 2–4 settimane)
📓 Diario di umore, sonno ed energia
💬 Psicoterapia di supporto
🔄 Se tornano i sintomi, si può ricalibrare

💬 “Mi sembrava un ergastolo. Invece è stato come un trekking: passo dopo passo. Ora sto meglio di prima.” – Riccardo, 42 anni
💬 “Ho scalato lo Xanax goccia per goccia. Nessuna crisi. Ora dormo bene e lo uso solo in caso di esami.” – Laura, 28 anni

📍 Segna la data in cui ti sei sentito/a davvero meglio e fissa check-up regolari: sapere “quanto ancora” riduce l’ansia e migliora l’efficacia. 💌 Condividi questo post

9 pregiudizi che ti allontanano da una terapia che potrebbe aiutarti (davvero)Quante volte hai sentito dire:�«I farmaci ...
16/07/2025

9 pregiudizi che ti allontanano da una terapia che potrebbe aiutarti (davvero)

Quante volte hai sentito dire:�«I farmaci rovinano il fegato»,�«Diventano una dipendenza»,�«Basta la natura»? Quando si parla di psicofarmaci, i miti battono la scienza.�Il risultato?�Troppe persone rinunciano a una cura efficace, o la interrompono proprio quando inizia a funzionare.

🧠 Ma la verità è che i disturbi mentali non sono debolezze di carattere: sono patologie del cervello, con alterazioni chimiche e strutturali misurabili. Proprio come per il diabete o l’ipertensione, anche qui i farmaci ristabiliscono equilibri biologici che la sola forza di volontà non può aggiustare.

In questa serie sfatiamo i falsi miti con:�
📚 dati scientifici seri�
📊 pro e contro spiegati bene�
🗣️ storie vere�
🤝 consigli utili per scegliere con il medico

Si parte da qui:�“Se inizi gli psicofarmaci, non potrai più smettere?” “E se poi danno dipendenza?”�
Spoiler: Paure comuni, ma spesso infondate. Facciamo chiarezza.

➡️ Segui la serie: potrebbe cambiare la tua prospettiva. O aiutarti ad aiutare qualcuno che ami.
Scoprilo nel prossimo post 👉

La scorsa settimana vi abbiamo chiesto di scegliere il prossimo tema… e avete votato in tantissimi! Il più scelto? “Psic...
18/06/2025

La scorsa settimana vi abbiamo chiesto di scegliere il prossimo tema… e avete votato in tantissimi! Il più scelto? “Psicofarmaci: verità e pregiudizi”. Un argomento delicato, spesso frainteso, ma fondamentale da affrontare insieme. Pronti a sfatare qualche mito? 🧠💊

L’ho letto su internet”: quando informarsi fa più male che bene
Hai mai cercato un sintomo online… e ne sei uscito più confuso (o terrorizzato) di prima?
Hai mai letto il bugiardino di un farmaco e deciso di sospenderlo per paura degli effetti collaterali?

Se sì, sappi una cosa:
non sei solo
E soprattutto: non è colpa tua. Il cervello umano ama le scorciatoie. Una delle più subdole si chiama “WHYSIATI”: What You See Is All There Is. Significa che tendiamo a decidere sulla base di ciò che vediamo, senza chiederci cosa manca. Così capita che leggiamo un’informazione medica fuori contesto… e reagiamo d’istinto:
❗ “E se mi succede davvero?”
❗ “Meglio sospendere!”
❗ “Forse il medico si sbaglia…”

Il problema? Molte info online sono:
• tecniche e poco chiare
• incentrate su casi rari o gravi
• incomplete, fuorvianti o allarmistiche

👉 E se ci crediamo ciecamente, rischiamo di:
🚫 interrompere una cura
🚫 cambiare percorso inutilmente
🚫 peggiorare la nostra salute

🔍 La soluzione? Attivare il pensiero critico.
Lo psicologo Daniel Kahneman lo chiama “Sistema 2”: la parte razionale che si ferma, valuta,
verifica.

Qualche consiglio utile:
✅ Metti in pausa l’impulso
✅ Controlla sempre le fonti
✅ Parla con il tuo medico
✅ Chiedi: Quanto è probabile?” (non solo “può succedere?”)

📌 Sapere di non sapere è già un atto di intelligenza.
Ed è il primo passo verso decisioni davvero consapevoli.

qui sotto il link per leggere l'articolo per intero 🔽
https://www.alessandrorotondo.com/blog/lho-letto-su-internet-quando-informarsi-fa-piu-male-che-bene/

🔽🔽

La celiachia non è solo un disturbo digestivo. È una malattia autoimmune che, nei bambini, può influenzare profondamente...
11/06/2025

La celiachia non è solo un disturbo digestivo. È una malattia autoimmune che, nei bambini, può influenzare profondamente anche la salute mentale. Quando un bimbo celiaco consuma glutine, il suo corpo reagisce con un’infiammazione che danneggia i villi intestinali, compromettendo l’assorbimento di nutrienti fondamentali. Ma le conseguenze non si fermano all’intestino.

Cosa accade nel cervello?
👉 Le carenze di ferro, zinco e vitamine del gruppo B possono alterare l’equilibrio neurochimico.
👉 Alcuni anticorpi prodotti dall’organismo attaccano anche il sistema nervoso.
👉 I peptidi del glutine possono interferire con i circuiti cerebrali.

Secondo gli ultimi studi riportati da James M. Greenblatt su Psychiatric Times (vol. 42, n. 2, 2025):
📌 Il rischio di disturbi d’ansia (come ansia generalizzata, fobia sociale, attacchi di panico, ansia da separazione e ossessioni) è 2,26 volte maggiore.
📌 Il rischio di depressione aumenta di 3,36 volte.
📌 Cresce anche il rischio di difficoltà comportamentali (iperattività, problemi di attenzione, oppositività), +1,36 volte.
📌 È documentata una relazione bidirezionale con l’anoressia nervosa.
📌 Alcuni studi segnalano un possibile legame con la psicosi, anche se non c'è conferma diretta di un’associazione con la schizofrenia.

🎯 Un messaggio importante: la dieta senza glutine NON DEVE ESSERE UNA MODA. Va seguita esclusivamente in presenza di una diagnosi medica. Escludere il glutine senza motivo può causare squilibri nutrizionali e peggiorare la salute.

Se un bambino mostra disturbi emotivi o comportamentali persistenti, pensare anche alla celiachia può fare davvero la differenza.

💬 E tu? Avevi mai pensato a questo legame?

Meno non è sempre meglio: ripensare l’uso dei farmaci in psichiatria 🧠💊📰 Sul numero di maggio di Psychiatric Times, il D...
14/05/2025

Meno non è sempre meglio: ripensare l’uso dei farmaci in psichiatria 🧠💊

📰 Sul numero di maggio di Psychiatric Times, il Dr. Joseph F. Goldberg lancia una riflessione importante a proposito di “deprescribing”, un termine che nasce in ambito medico per indicare l'interruzione intenzionale e controllata di farmaci quando non più necessari, con l’obiettivo di ridurre trattamenti inappropriati e migliorare la cura complessiva.

In psichiatria, decidere quando sospendere un trattamento è una vera sfida.
I disturbi sono spesso cronici, ricorrenti e imprevedibili, e le terapie psicofarmacologiche non hanno date di scadenza certe come un ciclo di antibiotici.

Con il termine "deprescribing" non si intente semplicemente interrompere i farmaci, ma valutare con lucidità quando una terapia ha davvero raggiunto il suo scopo, o quando invece è meglio continuare.

👥 Ma attenzione!: alcuni movimenti hanno usato il termine "deprescribing" per attaccare la psichiatria, promuovendo la sospensione totale e acritica dei farmaci. Un approccio rischioso, che esclude il dialogo tra medico e paziente.

🔍 Cosa serve, allora? Una nuova cultura clinica, che:

1. 🔬 Studi meglio quando e come sospendere i farmaci, basandosi su evidenze.
2. 🧾 Rivaluti regolarmente le terapie in atto.
3. 🧠 Riconosca che non tutti i disturbi richiedono psicofarmaci a lungo termine (es. fobie semplici).
4. 🎓 Formi professionisti capaci di integrare il “deprescribing” nella pratica quotidiana.

✅ Non si tratta di scegliere tra tenere o togliere i farmaci, ma di prendere decisioni condivise, ponderate e personalizzate, nel rispetto della scienza e del vissuto del paziente.

👉 In conclusione: “deprescribing “non è un attacco alla farmacoterapia, ma un invito a usarla meglio, con consapevolezza, competenza e umanità.

Perché le zebre non hanno l’ulcera… e noi sì?Perché loro si stressano solo quando serve. Noi, invece, non smettiamo mai....
07/05/2025

Perché le zebre non hanno l’ulcera… e noi sì?
Perché loro si stressano solo quando serve. Noi, invece, non smettiamo mai.

➡️ 1. Il paradosso delle zebre 🦓
Una volta scampato l’assalto del leone, tornano a brucare. Noi, invece, continuiamo a rimuginare.

➡️ 2. Quando lo stress diventa cronico
Non è il “panico da leone” a farci male…È il rubinetto dello stress che resta aperto:
📉 Consuma energia
💥 Infiamma il corpo
🧨 Logora la mente

➡️ 3. I sintomi invisibili
😣 Tensioni muscolari
💔 Cuore sotto pressione
🥱 Nebbia mentale
🤯 Disturbi autoimmuni

➡️ 4. L’organismo sotto assedio
📍 L’asse ipotalamo-ipofisi-surrene p***a cortisolo
📍 Il sistema nervoso va in tilt
📍 Il corpo dimentica come rilassarsi

➡️ 5. Come reagire?
✅ Tecniche di respirazione
✅ Movimento quotidiano
✅ Cibo anti-infiammatorio
✅ Relazioni autentiche
✅ Meno notizie tossiche, più pause vere

💡 Ricorda:
Lo stress è un messaggio.
Ascoltarlo è il primo passo per riprenderci la vita.

👉 Leggi l’articolo completo:
https://www.alessandrorotondo.com/blog/convivere-con-lo-stress-nella-giungla-umana-ovvero-perche-le-zebre-non-hanno-lulcera-ma-noi-si/

PMDD: Quando il ciclo mestruale scatena una tempesta emotiva 🌸Il Disturbo Disforico Premestruale (PMDD) è una forma grav...
09/04/2025

PMDD: Quando il ciclo mestruale scatena una tempesta emotiva 🌸

Il Disturbo Disforico Premestruale (PMDD) è una forma grave della sindrome premestruale che può interferire seriamente con la vita quotidiana delle donne 😔

🩸 Colpisce dal 1,6% all'8% delle donne in età fertile e può causare sintomi fisici ed emotivi debilitanti, come:
- Cefalea, gonfiore e dolori fisici 🤕
- Sbalzi d'umore, irritabilità e rabbia improvvisa 😤
- Ansia, depressione profonda e talvolta pensieri suicidi 💔

I sintomi compaiono tipicamente nella settimana prima del ciclo mestruale e possono influenzare le relazioni, la concentrazione e la qualità della vita 🕰️
Ma c'è speranza 🌟 La gestione del PMDD è possibile attraverso un approccio multidisciplinare che include:

✅ Psicoterapia, in particolare cognitivo.comportamentale
✅ Trattamenti farmacologici, soprattutto con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
✅ Stili di vita appropriati, come:
- Una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, cereali integrali e povera di zuccheri raffinati e grassi saturi.
- Esercizio fisico regolare, come attività aerobica moderata, yoga o pilates, che aiuta a ridurre stress e tensione.
- Tecniche di rilassamento, come mindfulness, meditazione e respirazione profonda, per gestire meglio ansia e irritabilità.
- Garantire un buon sonno, stabilendo routine regolari di sonno e limitando l'uso di dispositivi elettronici prima di dormire.
- Limitare il consumo di caffeina e alcol, che possono peggiorare i sintomi emotivi e fisici.

Se ti riconosci in questi sintomi, NON SEI SOLA 🤝 Parla con uno specialista e trova il supporto che meriti 💖

Immagina di poter migliorare il tuo stato d’animo, ridurre l’ansia, combatterel’insonnia o alleviare il dolore senza dov...
21/02/2025

Immagina di poter migliorare il tuo stato d’animo, ridurre l’ansia, combattere
l’insonnia o alleviare il dolore senza dover affrontare un intervento chirurgico. È
possibile grazie alla Stimolazione Vagale Transcutanea (tVNS), una tecnica
innovativa che stimola il nervo vago in modo non invasivo, utilizzando semplici
elettrodi applicati sull’orecchio.
➡ Cos’è il nervo vago?
È un nervo fondamentale che regola funzioni vitali come il battito cardiaco, la
digestione, e il nostro umore. Con la tVNS, possiamo stimolarlo per migliorare
l’umore, la gestione dello stress, la qualità del sonno e persino ridurre
l’infiammazione nel corpo.

💡Perché è importante?
Le evidenze scientifiche stanno mostrando risultati promettenti nella
depressione, ansia, epilessia e disturbi infiammatori cronici. La tVNS è
anche efficace nel trattamento di patologie come il PTSD, insonnia e disturbi
d’ansia

🚫 🎯 Cosa la rende unica?
A differenza della stimolazione vagale invasiva (iVNS), la tVNS è
completamente non invasiva e può essere utilizzata comodamente a casa con
dispositivi come auricolari o collari. Nessuna chirurgia, solo benessere

🔬 Risultati scientifici
Studi recenti mostrano miglioramenti significativi nei sintomi di depressione
resistente, ansia generalizzata, e addirittura nella qualità del sonno

👨⚕ La sicurezza prima di tutto
Con un profilo di sicurezza favorevole e minori rischi rispetto ad altri
trattamenti, la tVNS sta guadagnando sempre più attenzione nella medicina del
futuro

🌟 🚀 Il futuro è qui!
Sebbene la ricerca continui, la tVNS sta dimostrando di essere un trattamento
efficace, non invasivo e con un grande potenziale terapeutico.

Scopri di più nell’articolo completo che trovi al link qui sotto
https://www.alessandrorotondo.com/blog/nuove-frontiere-in-psichiatria-la-stimolazione-vagale-transcutanea-tvns/


La canzone più rilassante del mondo? 🎶 Scopri il potere di Weightless la canzone dei Marconi Union, definita "la canzone...
29/01/2025

La canzone più rilassante del mondo? 🎶 Scopri il potere di Weightless la canzone dei Marconi Union, definita "la canzone più rilassante al mondo".

Secondo uno studio di Mindlab International, 40 partecipanti sottoposti a puzzle impegnativi e monitorati mentre ascoltavano 10 brani diversi hanno visto ridurre ansia e stress del 65% con Weightless. In più, sono stati registrati un rallentamento del battito cardiaco, un calo della pressione sanguigna e una respirazione più regolare.💆‍♀️

Cosa la rende speciale?
* Inizia con 60 battute per minuto, lo stesso ritmo del cuore a riposo 💓
* Scende fino a 50 battute per minuto, aiutando il corpo a rallentare i ritmi 🧘‍♂️
* Sincronizza il ritmo cerebrale con le frequenze musicali 🎶
* Suoni naturali come acqua che scorre e canti di uccelli completano l’esperienza rilassante 🌊

Gli effetti terapeutici
Weightless non è solo rilassante: può anche ridurre l’ansia in modo simile ai farmaci sedativi, ma senza effetti collaterali. 😮 Uno studio dell'Università della Pennsylvania suggerisce che la canzone può ridurre l’ansia legata agli interventi chirurgici in modo simile al midazolam (un tranquillante utilizzato per l'anestesia).

Ma funziona per tutti?
Nonostante Weightless integri elementi tipici di un brano rilassante (tempo lento, prevedibilità, assenza di “sorprese”), l’effetto è fortemente soggettivo. Una canzone che calma una persona potrebbe non avere lo stesso effetto su un'altra. 🎧

In conclusione
Sperimenta Weightless per ridurre lo stress senza rischi e effetti collaterali, ma ricorda: ascoltala in momenti di calma, non quando devi essere super concentrato (come durante la guida).



🔗 Ascolta "Weightless" qui: https://youtu.be/UfcAVejslrU

22/01/2025

Anatomia della Violenza: alla scoperta delle radici dell'aggressività 🧠 umana

La violenza è un linguaggio che tutti, in un modo o nell'altro, imparano a
conoscere, ma da dove nasce? 🤔

La violenza è spesso frutto di un intreccio di fattori biologici, psicologici e sociali. Tra le cause principali troviamo il Disturbo Antisociale di Personalità (DAP), che porta a comportamenti impulsivi, manipolativi e violenti, e anomalie cerebrali collegate agli organi responsabili del controllo degli impulsi (corteccia prefrontale) e della gestione delle emozioni (sistema limbico). Inoltre, anche la biologia gioca un ruolo cruciale: esposizione a sostanze come alcol e fumo durante la gravidanza può danneggiare aree chiave del cervello, aumentando il rischio di comportamenti aggressivi in età adulta.

Ma non solo: una separazione precoce dalla madre o il rifiuto emotivo da parte dei genitori, può minare lo sviluppo dell'empatia e favorire la violenza.

La violenza, soprattutto tra i giovani, può nascere anche in dinamiche di gruppo, dove l'aggressività diventa un mezzo per ottenere potere e status.

Prevenzione: possiamo fermare questa spirale. Interventi come educazione prenatale, sostegno alla genitorialità e inclusione sociale nelle scuole possono ridurre il rischio di violenza, creando una società più equa e meno violenta. Un futuro senza violenza è possibile, ma serve un impegno collettivo. Investire nella prevenzione e nell'inclusione è il primo passo per
cambiare la rotta.

🔍 Scopri di più nel video di Megan Volpe, (regista che esplora la psicologia
umana) e nell’articolo completo che trovi al link qui sotto

www.alessandrorotondo.com/blog/anatomia-della-violenza-alle-radicidellaggressivita-
umana/

Cosa si può fare per ridurre la produzione e il consumo di UPF? 🧐La produzione e il consumo di UPF stanno aumentando a l...
18/12/2024

Cosa si può fare per ridurre la produzione e il consumo di UPF? 🧐

La produzione e il consumo di UPF stanno aumentando a livello globale. Molti di questi alimenti possono dare dipendenza, come il tabacco, l’alcool e le droghe e sono oggetto di strategie di marketing aggressive, come offerte promozionali, porzioni maggiorate e pubblicità al fine di aumentare i profitti delle grandi società di investimento. Per questo motivo, sono essenziali politiche pubbliche e azioni concrete, tra cui:

1️⃣ Linee guida dietetiche nazionali: scoraggiare il consumo di UPF promuovendo il consumo di alimenti salutari, come quelli della dieta mediterranea, che si basano su alimenti integrali e minimamente processati, ricchi di vitamine, minerali, fibre e grassi sani. Queste diete sono state associate a una riduzione dell’infiammazione, a una migliore funzione cognitiva e a un invecchiamento cellulare più lento.

2️⃣ Appalti alimentari istituzionali: allineare la fornitura di cibo nelle istituzioni con queste linee guida.

3️⃣ Etichettatura chiara: utilizzare etichette frontali che identifichino chiaramente gli UPF.

4️⃣ Restrizioni pubblicitarie: limitare la pubblicità e vietare la vendita di UPF in prossimità di scuole e ospedali.

5️⃣ Misure fiscali: rendere gli alimenti non trasformati o minimamente processati economicamente più accessibili rispetto agli UPF.

6️⃣ Sostegno ai produttori locali: incentivare l'agricoltura sostenibile e la produzione di cibi naturali.

💡 Un futuro più sano?
Un accordo globale sugli UPF, simile a quello per il tabacco, potrebbe cambiare tutto: regolamentazione industriale, monitoraggio delle politiche alimentari e promozione di modelli più sostenibili.

Indirizzo

Via Nino Bixio, 13
Legnano
20025

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