
02/09/2024
Dentro te cosa c’è? Perché vorremmo gli occhi bendati per non vedere?
La terapia è IL luogo in cui si maneggia la paura dell’andare dentro. Dove già solo a nominare il dentro vediamo aprirsi la terra, un pozzo, un buco nero, l’abisso di cui non c‘è il fondo.
Chissà che scoprirò e quanto mi farà male. Chissà cosa tirerà fuori e quanto ci farà male.
“La mia più grande qualità, quella a cui faccio appello nei momenti di sconforto, quando tutto mi sembra andare in mille pezzi, proviene da quello che ho vissuto” scrive Neige Sinno.
La terapia presta i fianchi e si fa argine alla paura delle ombre. Come?
Dandogliene importanza.
Nella vita interiore c’è il luogo da cui provieni, le persone che ti hanno atteso, le mani fatte rifugio, gli occhi che t’hanno tradito. Le canzoni che ti hanno cantato, la morte che ti ha sfiorato. Traccia di vergogne, tristezze, rabbie, menzogne, speranze, gioie, segreti, solitudini, dolcezze. L’animalità oscena. L’innocenza strappata.
Con la terapia, andrai a passeggio nel mondo ancora tra fiori e ortiche, sciogliendo nodi e ricordi con occhi gonfi e lacrime. Ma la storia di te avrà parole che testimonino l’incontro con l’impensabile che una mattina o una notte ti ha cambiata.
Una storia ora nota che non sia ridotta a niente, affinché almeno tu veda il visibile ma anche l’invisibile.
Laura Cardi
Psicologa Psicoterapeuta, Psiconcologa