04/04/2025
Prima di rincorrere qualcuno.
A volte, rincorriamo qualcuno con la speranza che quel gesto basti a colmare il vuoto che sentiamo dentro. Ci aggrappiamo a un amore che non ci vuole, che ci sfugge, come se in quel rifiuto potesse nascondersi il senso della nostra esistenza.
Lo facciamo per nostalgia, per abitudine, per paura, o perché, in fondo, crediamo di non meritare altro. Ma la verità è che nessuno dovrebbe elemosinare amore, né sperare che basti il proprio per due.
Capita a molti di innamorarsi senza essere ricambiati. Non è raro. Ma quando questa situazione diventa un copione che si ripete, bisogna fermarsi e chiedersi il perché.
Perché proprio sempre quella persona che non ti vede, che non ti sceglie, che non ti dà spazio?
La risposta spesso si annida dentro di noi, nascosta tra le pieghe di una bassa autostima, nel bisogno disperato di sentirci completi grazie a qualcun altro, nell’illusione che il cambiamento dell’altro sia la chiave per la nostra felicità.
Sovente, quando rincorriamo qualcuno che non ci vuole, stiamo rincorrendo un’idea. Idealizziamo quella persona, le attribuiamo qualità che forse non ha mai avuto, e ci raccontiamo una storia bellissima nella nostra testa.
Una storia che, però, vive solo lì. Siamo ciechi ai segnali di disinteresse, sordi alle risposte evasive, eppure continuiamo, perché abbiamo deciso che quella persona è “quella giusta”.
Ma non esiste la persona giusta se non c’è reciprocità. E l’amore, quello vero, nasce sempre in due.
In questo correre dietro a chi non ci vuole, perdiamo di vista noi stessi. Ci adattiamo, cambiamo gusti, parole, atteggiamenti. Ci modelliamo come creta, sperando che basti per diventare amabili.
Ma l’amore non è uno sforzo, non è un esame da superare, non è un premio da conquistare. È presenza, riconoscimento, naturalezza. E se manca tutto questo, forse non è amore, ma solo una lotta contro il nostro senso di inadeguatezza.
Ci sono momenti in cui ci convinciamo che l’altro potrà salvarci. Che quella persona porterà luce nelle nostre giornate, che metterà ordine nel caos.
E allora investiamo, ci buttiamo, speriamo. Ma è una trappola: nessuno può riempire i nostri vuoti. Nessuno può prendersi la responsabilità di renderci felici. È nostro, e solo nostro, il compito di costruirci una vita piena, autentica, serena.
E quando il rifiuto arriva, non lo accettiamo. Lo prendiamo sul personale, come una sconfitta, come un difetto nostro. E ci promettiamo che cambieremo.
Che diventeremo migliori. Più belli, più silenziosi, più docili. Più “amabili”. Ma la verità è che non c’è niente di sbagliato in noi. Non dobbiamo modificare la nostra essenza per essere amati.
Dobbiamo, invece, imparare ad amarci abbastanza da non tollerare più chi non ci rispetta.
Non ci sono pozioni magiche né bacchette che cancellano il dolore. Superare un amore non corrisposto è un processo lento. La mente si abitua alla mancanza come si abitua alla presenza.
E ci vuole tempo, ci vuole gentilezza, ci vuole pazienza. Ma la buona notizia è che si può guarire. Si può imparare a lasciar andare. Si può smettere di rincorrere.
Forse stai leggendo queste parole perché sei stanco. Perché ne hai abbastanza di sentirti invisibile, di adattarti, di sperare. Forse dentro di te sai già che meriti di più. E hai ragione.
Meriti qualcuno che ti veda, che ti scelga, che ti voglia. Qualcuno che non ti chieda di ridurti, ma che celebri ogni tua sfumatura. Qualcuno che non ti faccia sentire un errore, ma una fortuna.
Ricorda: non sei la seconda scelta di nessuno. Non sei un ripiego. Non sei da correggere, da modellare, da migliorare. Sei già abbastanza, così come sei. E se qualcuno non riesce a capirlo, non è tuo compito convincerlo. È tuo compito proteggerti.
Inizia da qui. Chiediti cosa vuoi davvero. E soprattutto: come stai usando il tuo tempo? Lo stai investendo in qualcosa che ti fa crescere, che ti rende felice, che ti nutre? O lo stai sprecando dietro a qualcuno che non ti dà nulla in cambio?
È ora di riscoprire i tuoi sogni, di ricordarti chi sei, di tornare a essere protagonista della tua storia.
Il tuo passato non definisce chi sei. Non sei destinato a vivere sempre gli stessi amori sbagliati. Puoi cambiare, puoi scegliere, puoi rinascere. Non accontentarti più. Non è vero che l’amore è cieco: l’amore vero vede benissimo. E sceglie, ogni giorno, di restare.
Perciò, smetti di rincorrere. Scegli te.
Patrizia Nicoletti
Studio di Psicoterapia e Neurofeedback
Ricevo a Legnano
Cell. 338-3829166
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