11/05/2024
Oggi in occasione della giornata mondiale del tumore del cavo orale, Giorgia ci racconta la sua storia:
"Ho 28 anni, una famiglia, degli amici, un husky, un lavoro e tante passioni. Nel 2022 mi accorgo di avere delle afte all’interno della bocca apparentemente innocue. Una mattina mi sveglio e non riesco più a deglutire. Corro al Pronto Soccorso e iniziano i primi accertamenti. Arriva la diagnosi: carcinoma squamoocellulare del margine linguale destro. Un tumore che di solito capita ai fumatori e bevitori accaniti, non il mio caso. A maggio l'operazione, mi risveglio dopo più di 12 ore in terapia intensiva. Torno in reparto, inizia la ripresa.
La scelta che ho fatto è stata quella di non mollare e di impegnarmi giorno dopo giorno per tornare alla Giorgia di prima. Ci vorrà tempo, è stato e sarà difficile. Non sempre tutto va come abbiamo pianificato ma se la mente è connessa, il corpo reagisce di conseguenza. Pensieri negativi portano a situazioni negative. I pensieri positivi dal primo istante contribuiranno ad affrontare ogni step. Dopo l'operazione inizialmente mi sono sentita gonfia e insicura. Nel collo c’è una riga rossa che lo taglia a metà. Non riuscivo a mangiare e bere. Ciò che si vede fuori non è neanche una minima parte di ciò che ho vissuto dentro.
Questa esperienza mi ha portato a conoscere tante persone professionali ma soprattutto umane. Perché quando devi affrontare dei percorsi così complicati e incerti avere al proprio fianco delle sicurezze è fondamentale. Dopo un tumore scegli cosa è importante e cosa può aspettare. La gente ti sta accanto ma sei tu contro la malattia. Prendere consapevolezza di cosa mi stava succedendo non è sempre stato facile. Ora sto imparando ad adattarmi secondo le mie esigenze, a lasciar perdere chi non ascolta, a comunicare nonostante le difficoltà. Continuo con i follow up, fisioterapia e logopedia. Sono finalmente io, un po’ cambiata, ma serena."
Leggi la storia completa ➡https://bit.ly/4dBbQui