18/11/2025
📌Letterina di Littizzetto a Valditara, la satira
“Illustrissimo Giuseppe Valditara, ministro del merito, l’altro giorno alla Camera hai preso fuoco come quei cespugli d’estate che vanno in autocombustione. Dagli urli hai quasi risfondato il tetto di cristallo già aperto da Meloni. Mi sembravi Tina Cipollari quando litiga con Gemma: mancava che dicessi “Maria io esco”, e infatti poi sei uscito. Hai sbraitato così tanto che ora ti chiamano Valditarzan.
Hai detto che nessuno vuole impedire l’educazione sessuale a scuola. Ah no? Alle elementari non c’è più, e alle medie e superiori servirà il consenso informato dei genitori. Ma perché? Val di Tarantella, non ti fidi della scuola? Dei professori? O ti fidi troppo dei genitori? Li conosci i genitori?
Non bastano registro elettronico, notifiche e chat? A questo punto facciamo entrare i genitori a scuola al posto dei bidelli. E allora il consenso chiediamolo per tutto: se il prof di geografia spiega la forma della Terra e i genitori sono terrapiattisti? L’alunno salta la lezione? E se la prof di storia incontra genitori neoborbonici, elimina il Risorgimento? E se un genitore dice sì e l’altro no?
Caro Valditarallo e cara Roccella Bella: la scuola non è una succursale della famiglia. È il luogo dove impari che la famiglia non basta a spiegarti il mondo. E se vogliamo prevenire la violenza, dobbiamo partire dal corpo, dal sesso, dal rispetto e dal consenso. Non da quello dei genitori, ma da quello di chi il corpo lo abita.
Lasciamo che presidi e insegnanti, che vivono la scuola ogni giorno, scelgano chi è adatto a parlarne.
Di cosa abbiamo paura, Voldemort? L’ignoranza è pericolosa. L’educazione affettiva e sessuale serve a cambiare rotta, evitare violenza, bullismo, gravidanze precoci, malattie sessualmente trasmissibili. Oggi si fa sesso presto, si usa poco il profilattico, e clamidia, gonorrea, sifilide e papilloma virus dilagano. Parlare serve. Sapere libera.
Chiudo con un’immagine: Meloni ed Elly Schlein che si stringono la mano sull’emendamento per cui senza consenso è violenza. Fare passi insieme si può. È il momento giusto. Chiedi anche a Meloni: ti darà il suo consenso. Informatissimo”.