08/09/2025
FERMATI. SIEDITI. FAI MEDITAZIONE.
Ad ogni età siamo soli e le vicende della vita entrano dentro di noi condizionando la nostra salute e senso di benessere.
Emozioni positive o negative agiscono sul sistema nervoso autonomo, svincolato dalla nostra volontà.
Consiglio di praticare la meditazione ogni giorno per riprendere “contatto” con se stessi, con il proprio corpo.
La meditazione è una pratica che aiuta a raggiungere uno stato di pace interiore perché attiva il sistema nervoso autonomo, parte parasimpatica che genera benessere psico-fisico.
Si pratica rimanendo in una posizione comoda con la schiena dritta, focalizzando l'attenzione sulla respirazione, lasciando andare i pensieri che sorgono e tornando al respiro quando ci si accorge di essersi distratti.
L'obiettivo è sviluppare consapevolezza, concentrazione e calma interiore, per ritrovare la nostra spiritualità, anche attraverso brevi pratiche quotidiane.
DALLA MATERIA ALLO SPIRITO
La meditazione ci aiuta a uscire dal contesto ambientale e sociale in cui viviamo.
Ci permette il passaggio vitale dalla materialità alla spiritualità.
La meditazione. attiva il sistema parasimpatico e blocca il simpatico con la sua adrenalina. Ascoltare musica, pensare, scrivere, vedere una opera d’arte, un paesaggio, stare con persone amate, pregare sono anch’esse varie forme di meditazione.
La spiritualità nasce dalla nostra biologia e il sistema nervoso autonomo, parasimpatico, svolge un ruolo primario per vivere con slancio positivo e gratificante il distacco dalla propria corporeità materiale.
MENO RAZIONALITÀ e PIÙ VITALITÀ
Anche se non possiamo rimuovere tutto lo stress esterno, la meditazione è il modo migliore per ridurre la nostra reattività a quello che non possiamo controllare.
Durante la meditazione si attiva il parasimpatico, che riduce il ritmo respiratorio, rallenta il cuore e diminuisce la pressione sanguigna: tutti i segni positivi per la nostra salute.
Praticando la meditazione si può anche scrivere i propri pensieri su un diario personale, usando la parola “io” seguito sempre dal proprio nome, usando il verbo alla prima persone e all’indicativo, senza usare il condizionale
Scrivere è meditare, è pensare, è mettere in ordine i propri pensieri, è ritrovare la propria immagine psichica, è istaurare un vitale collegamento tra le “due persone” che esistono in noi, rappresentate dal sistema nervoso volontario cosciente e il sistema nervoso autonomo, svincolato dalla nostra volontà ma responsabile del nostro tono dell’umore e della personalità psichica. Scrivere vuol dire ritrovare la propria dimensione spirituale.
Lo scrivere trasforma un foglio bianco in uno specchio della nostra interiorità psichica e spirituale.
E’ uno specchio capace di far ritrovare la propria identità unitaria tra soma e psiche.
Consiglio di scrivere con la penna con la mano, non su una tastiera.
Vivere in benessere e’ saper gestire se stessi con distacco.
Dott Pier luigi Rossi