Dott. Andrea Ciracì Biologo Nutrizionista

Dott. Andrea Ciracì Biologo Nutrizionista Piani alimentari per: patologie, dimagrimento, ricomposizione corporea. Si riceve su APPUNTAMENTO.

Visto il periodo e l'avvicinarsi della festa di Halloween, alimento oggetto del focus di oggi è la zucca, o meglio, i SE...
18/10/2023

Visto il periodo e l'avvicinarsi della festa di Halloween, alimento oggetto del focus di oggi è la zucca, o meglio, i SEMI DI ZUCCA!

La parte notoriamente consumata di questo frutto è la polpa dal sapore dolciastro, molto versatile, e che può essere utilizzata per preparazioni sia dolci che salate.
Non tutti sanno però, che i semi che vengono molto spesso buttati in seguito al processo di pulitura, sono una vera e propria miniera di micronutrienti!

Dal punto di vista nutrizionale rientrano all'interno della categoria della frutta secca e dei semi oleosi, con un elevato contenuto calorico quindi, dovuto alla predominanza dei GRASSI come macronutriente.
100 grammi hanno all'incirca i seguenti valori nutrizionali:

- 12 g di CARBOIDRATI
- 42 g di GRASSI
- 30 g di PROTEINE
- 8 g di FIBRA

Per 100 g hanno un contenuto energetico che si avvicina alle 600 kcal circa.
Come possiamo vedere rappresentano una buona fonte di FIBRA e un ottima fonte vegetale di PROTEINE, sia dal punto di vista quantitativo che del profilo amminoacidico (piuttosto completo).
L'elevato contenuto di GRASSI, in maniera analoga alla frutta secca, non deve spaventare in quanto si tratta perlopiù di ACIDI GRASSI INSATURI, con effetto protettivo a livello cardiovascolare.
Però, è soprattutto dal punto di vista dei micronutrienti che eccellono, una porzione di 30 g circa copre infatti:

- il 56 % circa del fabbisogno di MANGANESE;
- il 42 % circa del fabbisogno di RAME;
- il 40 % circa del fabbisogno di MAGNESIO;
- il 20 % circa del fabbisogno di ZINCO;
- il 14 % circa del fabbisogno di FERRO.

Senza eccedere con le quantità a causa dell'elevata densità energetica, questo alimento può tranquillamente essere consumato tutti i giorni all'interno di un regime alimentare vario ed equilibrato. Una quantità di 20-30 g circa è più che sufficiente, assicurandosi di comprare quelli non salati possibilmente.
Rappresentano uno spezza-fame sano ed alternativo da consumare a metà mattina o metà pomeriggio, possono essere usati per arricchire ed insaporire insalate, oppure utilizzati nell'impasto di prodotti da forno come il pane per conferire ulteriore croccantezza!

Alimento oggetto del focus di oggi è il B***O D'ARACHIDI!Consumatissimo all'estero, in particolare negli USA, negli ulti...
21/08/2023

Alimento oggetto del focus di oggi è il B***O D'ARACHIDI!

Consumatissimo all'estero, in particolare negli USA, negli ultimi anni sta acquisendo molta popolarità anche nel nostro paese.
Analizziamone nel dettaglio i valori nutrizionali, i pro e i contro derivanti da un suo consumo.

Da un punto di vista dei macronutrienti (per 100 g) spiccano ovviamente i grassi (54 g circa), seguiti dalle proteine (25 g circa) e infine dai carboidrati (8 g circa).
La quantità di fibra apportata è discreta con approssimativamente 6 g.
Il contenuto calorico per 100 g di alimento è grossomodo di 625 kcal. Non deve stupire l'elevato contenuto energetico, dato dalla preponderanza dei lipidi nella sua composizione (ogni g di grassi apporta 9 kcal).
L'apporto proteico è buono, ricordiamo tuttavia che il suo consumo avviene solitamente in piccole quantità, e che le proteine presenti risultano non complete dal punto di vista del profilo amminoacidico (a causa della sua origine vegetale).
I lipidi sono perlopiù MONOINSATURI (in particolare l'ottimo ACIDO OLEICO), seguiti dai POLINSATURI (della serie omega-6), ed infine da quelli SATURI (dove risultano assenti i più "pericolosi" LAURICO E MIRISTICO).
Non deve spaventare pertanto l'elevato contenuto di grassi, in quanto quelli presenti non influiscono in maniera negativa sul rischio cardiovascolare.
Dal punto di vista dei micronutrienti abbiamo a che fare con una buona fonte di niacina (vitamina B3) e biotina (vitamina H o B8), per quanto riguarda i minerali invece ben rappresentati sono potassio e fosforo.
Quando lo acquistate leggete bene l'etichetta degli ingredienti e assicuratevi che tra questi figurino esclusivamente le arachidi tostate, non devono essere presenti ZUCCHERI AGGIUNTI.
A seconda dei gusti esistono poi diverse versioni, tra le più famose quella "crunchy" dove insieme alla parte cremosa sono presenti pezzi e residui di arachidi che conferiscono croccantezza, e la versione classica spalmabile senza arachidi in pezzi.

Eccoci arrivati quindi a ti**re le somme, come già detto parliamo di un alimento fortemente sbilanciato a favore dei lipidi e per questo molto calorico, le quantità da consumare saranno quindi molto modeste considerando il fabbisogno calorico medio di una persona sedentaria. All'interno di un piano alimentare equilibrato può tuttavia essere tranquillamente inserito.
La sua versatilità in cucina abbinata all'ottimo gusto ne fanno un'alimento sempre più popolare anche in Italia, e per ovvi motivi.
Può essere consumato su del semplice pane tostato (ottimi gli abbinamenti con marmellata/banane/miele), per preparare frullati, nel porridge e per varie preparazioni in cucina.
Rappresenta uno snack goloso e salutare consumato nelle quantità appropriate, buona fonte di alcuni micronutrienti, contribuisce in parte all'apporto proteico giornaliero oltre a quello lipidico, ed è adatto a regimi vegani.

Il contrasto dolce/salato derivante dall'abbinamento b***o d'arachidi-marmellata su una fetta di pane (se integrale ancora meglio) è un ottimo e semplice modo per approcciarsi a questo gustoso alimento. Provare per credere!

***odarachidi

Con l'estate e il conseguente caldo la voglia di fare spuntini e colazioni con qualcosa di fresco aumenta, impossibile q...
09/07/2023

Con l'estate e il conseguente caldo la voglia di fare spuntini e colazioni con qualcosa di fresco aumenta, impossibile quindi non pensare allo YOGURT!

Il "vero" yogurt, dopo vedremo il perchè ho aggiunto questa parola, è ottenuto a partire da due soli ingredienti: latte (intero, parz. scremato o scremato) e fermenti lattici vivi.
I batteri aggiunti (solitamente Streptococcus thermophilus, Lactobacillus acidophilus) sono responsabili del processo di fermentazione del lattosio, che oltre a produrre una serie di sostanze che conferiscono a questo alimento il tipico retrogusto vagamente acidulo, lo rendono consumabile anche agli INTOLLERANTI al lattosio, in quanto proprio i batteri stessi si sono presi carico del compito di scindere questo zucchero.

Si tratta di un alimento estremamente versatile, che può essere consumato come tale, arricchito a piacere in vario modo, oppure utilizzato in molte ricette.
Si presta molto bene in particolare agli abbinamenti con: frutta secca, frutta fresca a pezzi, miele, muesli/cereali da colazione, cioccolato fondente.

Il principale beneficio derivante da un consumo continuativo di yogurt e di alimenti fermentati in generale (categoria nella quale rientrano anche KEFYR, CRAUTI, KOMBUCHA, i vari prodotti di fermentazione della soia come NATTO e TEMPEH) unito al consumo di alimenti prebiotici (ovvero ricchi in FIBRE), è il mantenimento di uno stato di EUBIOSI INTESTINALE, ovvero il mantenimento di un microbiota (flora) intestinale sano ed equilibrato, con importanti ripercussioni sullo stato di salute generale della persona.
Affinchè si instauri la giusta comunità batterica nel nostro colon è necessario però un consumo cronico di questi alimenti, la costanza nel consumarli è perciò fondamentale.

Su quali criteri dovremmo basarci quindi nella scelta dello yogurt da comprare? Ripensando a quanto scritto a inizio post la risposta è semplice: in etichetta ci dovranno essere solo due ingredienti!
Se vedete altri ingredienti oltre a latte e fermenti lattici, il prodotto è da scartare!
La scelta tra yogurt intero, parz. scremato e scremato è libera e dipenderà dal vostro gusto, dai vostri obiettivi/necessità, o dal fatto che stiate seguendo un piano specifico dove il professionista ha indicato in maniera chiara quale tipologia consumare.
La principale differenza è che partendo da quello intero e andando verso quello scremato diminuiranno leggermente le calorie e la palatabilità in quanto la % di grassi si riduce.

Il nemico principale a cui prestare attenzione nella lettura delle etichette è... lo ZUCCHERO.
Questo è presente praticamente in tutte le tipologie di yogurt alla frutta, cioccolato, vaniglia e chi più ne ha più ne metta.

Se lo vedete al secondo o addirittura primo posto nella lista degli ingredienti, praticamente state mangiando quasi più zucchero che yogurt, e in alcuni casi il contenuto può essere ragguardevole e aggirarsi intorno all'equivalente di 3-4 cucchiaini in un vasetto da 125 g.
Gli zuccheri semplici (aggiunti) in un piano alimentare non dovrebbero superare il 10% delle calorie totali, ma con l'ormai abbondante consumo di cibi processati e in particolare, prodotti da forno, bibite, succhi di frutta, yogurt alla frutta e simili, questa % viene abitualmente sforata da moltissime persone con conseguenti ripercussioni sullo stato di salute.
Inoltre la percezione del sapore dolce innesca meccanismi e circuiti a livello cerebrale che portano ad incrementare ulteriormente la voglia di questi cibi in un circolo vizioso senza fine.

Consuma quindi il tuo yogurt AL NATURALE, arricchendolo a tuo piacimento! Puoi veramente sbizzarrirti a livello di fantasia e di gusto.

Se hai dubbi su come poterlo inserire nel tuo piano alimentare in modo da poter fare rientrare tutto nel tuo fabbisogno calorico, non esitare a contattarmi per fissare una visita e stilare un piano personalizzato.

L'alimento di oggi è... l'AVENA! Si tratta di un cereale con alcune caratteristiche piuttosto interessanti, il cui uso è...
02/06/2023

L'alimento di oggi è... l'AVENA!

Si tratta di un cereale con alcune caratteristiche piuttosto interessanti, il cui uso è piuttosto diffuso all'estero ed in particolare nei paesi anglosassoni dove coi cosiddetti "OATMEAL", in italiano, fiocchi d'avena, si prepara il PORRIDGE.
La FARINA INTEGRALE D'AVENA può rappresentare un validissimo sostituto inoltre nella preparazione di dolci e non solo, al posto delle purtroppo diffusissime farine "bianche".

Negli ultimi anni anche in Italia questo cereale si sta diffondendo sempre di più, anche se per il momento il suo consumo rimane legato perlopiù a particolari ambiti, come per esempio nel mondo della palestra e del fitness in generale.
Questo cereale è notoriamente ritenuto infatti come salutare e adatto per l'alimentazione di uno sportivo (e non solo), e a buone ragioni!

Come accennato in precedenza il suo utilizzo principale è nella forma di fiocchi per preparare il PORRIDGE per la colazione.
Possiamo preparare un porridge "CALDO" facendo cuocere a fuoco lento i fiocchi con un latte di nostro gradimento (anche con una bevanda vegetale) per 10 min circa, per poi trasferire il tutto dal pentolino alla scodella e guarnirlo a nostro piacimento.
In alternativa, potremo preparare un "OVERNIGHT PORRIDGE" (più saziante), mettendo già i fiocchi in una scodella, versando il latte (o bevanda vegetale), guarnendo a piacimento, e mettendo il tutto a riposare in frigo per la notte. Al mattino, tirate fuori il vostro porridge, aggiungete sopra ulteriori ingredienti se volete (es: mirtilli, muesli, banana tagliata a rondelle ecc...), e consumate!
Si tratta di un piatto estremamente versatile che può essere arricchito in svariati modi a seconda dei gusti della persona, esistono infinite versioni, per cui potrete sbizzarrirvi e sperimentare. Provare per credere!
Mi raccomando, prestate attenzione solo ad un particolare, usate rigorosamente fiocchi da FARINA INTEGRALE, i quali possiedono la più alta quantità di fibre.

Ma, quali sono i vantaggi e le proprietà nutrizionali di questo cereale, e perchè più persone, sportive e non solo, dovrebbero iniziare a utilizzarlo per la loro colazione?
I principali punti a favore sono due:

- contenuto molto alto di un particolare tipo di fibre, i BETA GLUCANI, che, oltre a favorire il senso di sazietà, possiedono una spiccata attività IPOCOLESTEROLEMIZZANTE. Per chi soffre di ipercolesterolemia, in aggiunta ovviamente al bilanciamento complessivo del regime alimentare e all'attività fisica, l'avena rappresenta senza dubbio un'arma in più.

- alto potere saziante. Se alle fibre dei fiocchi, già sazianti di per sè, nella guarnizione aggiungete un pò di proteine (es: yogurt greco) e di grassi (es: b***o d'arachidi), il risultato netto sarà un rallentato svuotamento gastrico e una sensazione di sazietà prolungata che vi permetterà di arrivare fino all'ora di pranzo.

Buona colazione!

Oggi parliamo di tè verde, proprietà, benefici, più alcuni suggerimenti sul metodo di preparazione.Il tè verde a differe...
11/04/2023

Oggi parliamo di tè verde, proprietà, benefici, più alcuni suggerimenti sul metodo di preparazione.

Il tè verde a differenza del tè nero è sottoposto a un processo di lavorazione meno intenso in seguito alla raccolta delle foglie, la conseguenza principale è un ossidazione minore dei composti responsabili delle azioni benefiche a livello di salute. Queste sostanze sono infatti presenti anche nel tè nero, vengono in larga parte p***e durante il processo di lavorazione però.
La pianta dal quale sono ricavate le due varietà di tè non cambia comunque, ed è sempre la stessa (Camellia sinensis).
Le sostanze principali protagoniste degli effetti benefici del tè verde sono i POLIFENOLI, questa varietà è infatti molto ricca di un loro sottogruppo, le CATECHINE. La catechina più studiata, presente in quantità maggiore, e responsabile degli effetti benefici a livello di salute del tè verde, è la EPIGALLOCATECHINA GALLATO (EGCG).
Tra i principali effetti benefici attribuiti a questa catechina troviamo:

- attività antiossidante e quindi di protezione dai radicali liberi;
- attività protettiva contro i tumori a vari livelli, dall'azione antimutagena a quella antiproliferativa;
- attività protettiva a livello cardiovascolare, dall'inibizione della formazione di coaguli sanguigni, alla riduzione della frazione di colesterolo LDL;
- attività neuroprotettiva;
- aiuto nel metabolismo di grassi e zuccheri e un blando effetto termogenico.

Le modalità di preparazione sono le seguenti:

- utilizza un cucchiaino di foglie (o 1 filtro se usi questi) in 250 ml circa di acqua;
- porta l'acqua a ebollizione e lasciala raffreddare poi per un paio di minuti;
- versa l'acqua nella teiera (se usi le foglie) o nella tazza (se usi il filtro) facendo scorrere l'acqua sulle pareti del recipiente usato e non direttamente su foglie e/o filtro.
- lascia in infusione da 1 a 5 minuti (idealmente intorno a 3 minuti circa);
- filtra il tutto (se usi le foglie) o rimuovi il filtro;
- spremi qualche goccia di limone ed il tè è pronto per il consumo.

Il RAFFREDDAMENTO è FONDAMENTALE in quanto impedisce all'eccessiva temperatura la distruzione dei preziosi polifenoli, il succo di limone grazie alla vitamina C presente AUMENTA l'ASSORBIMENTO degli stessi.
Visti i potenziali importanti effetti protettivi esercitati da questa bevanda è facile farsi prendere dall'entusiasmo... Tuttavia è bene ricordare come nessun alimento è "magico", tantomeno è in grado di proteggerci da qualunque potenziale patologia, se il resto dell'alimentazione non è corretto...
L'equilibrio e la correttezza generale della dieta (giusto apporto di vitamine, minerali, energia, attività fisica) rappresentano sempre il PILASTRO FONDAMENTALE su cui basarsi, se tutto questo risulta già adeguatamente curato, il tè verde può allora contribuire senz'altro a fornirci potenzialmente quel qualcosa in più per la nostra salute.
Se hai qualsiasi domanda relativa a questa ottima bevanda, scrivila nei commenti!

CIOCCOLATO DALLE STELLE ALLE STALLE...Il cioccolato rappresenta senza dubbio uno degli alimenti più popolari al mondo, m...
27/03/2023

CIOCCOLATO DALLE STELLE ALLE STALLE...

Il cioccolato rappresenta senza dubbio uno degli alimenti più popolari al mondo, molto versatile e utile in tutta una serie di preparazioni in cucina. Tra i modi classici nel quale viene comunemente consumato tuttavia, è presente la pratica e comoda tavoletta. Sugli scaffali dei supermercati è ormai disponibile da tempo un'ampia varietà di prodotti per accontentare i più svariati gusti, dal cioccolato al latte, a quello bianco, a quello con nocciole, mandorle ecc...
In maniera analoga ad altri alimenti è possibile passare da un prodotto di eccezionale qualità e valore nutrizionale, ad un prodotto molto scadente da questo punto di vista...
Se di buona qualità rappresenta un eccellente fonte di micronutrienti come vari MINERALI (rame, magnesio, manganese, ferro) e di POLIFENOLI con attività antiossidante e protettiva a livello cardiovascolare.
Cosa significa tuttavia di buona qualità?
Ecco le caratteristiche che deve presentare e le cose a cui dobbiamo prestare attenzione quando leggiamo le confezioni delle tavolette prima di acquistarle:

- nella lista degli ingredienti la PASTA DI CACAO deve essere il primo: è la parte "responsabile" degli effetti benefici derivanti dal consumo di cioccolato;

-acquistare cioccolato con una percentuale minima di cacao del 70%: questa percentuale è un buon punto di partenza per chi è avvezzo al consumo di cioccolato al latte o ancora peggio, cioccolato bianco, non troppo amaro, ma al tempo stesso, permetterà con un consumo continuo al palato di abituarsi al vero "sapore" del cioccolato prima di procedere con percentuali più alte, inoltre è possibile ricevere già in parte i benefici citati sopra;

- evitare e consumare sporadicamente tutto ciò che presenta le scritte "cioccolato al latte, cioccolato bianco" oltre a qualsiasi tipo di cioccolato con una % di cacao inferiore al 70: in questi casi non stareste mangiando cioccolato, ma letteralmente "zucchero".

Proprio così quando mangiate questi tipi di cioccolato, state assaporando nient'altro che... ZUCCHERO! Nell'impasto per preparare la tavoletta è stato messo molto zucchero, e poca (o nulla) pasta di cacao, l'ingrediente fondamentale e benefico di una tavoletta.
Se vi soffermate a leggere le etichette di varie tavolette, partendo dal cioccolato bianco (dove praticamente la pasta di cacao non è presente), al cioccolato al latte, e procedendo via via verso % sempre più alte di cacao (il cosiddetto cioccolato fondente) noterete una cosa: nei primi lo zucchero sarà sempre al primo posto come ingrediente (quindi presente in quantità maggiori), per poi via via decrescere all'aumentare della % di pasta di cacao presente. Lo zucchero scivolerà così magari al secondo, terzo, quarto posto ecc... Ecco quindi ad esempio che in una tavoletta al 100%, non figurerà lo zucchero...
Non preoccupatevi, non c'è bisogno di fare il salto dal cioccolato al latte a quello fondente al 100% all'improvviso, anche perchè, non sarebbe fattibile! Probabilmente sarebbe un'esperienza spiacevolissima per quanto è amaro quel quadratino di cioccolato...
Il trucco è, andare per gradi e prendersi del tempo, eccome come fare!

- se siete abituati al cioccolato bianco o al latte incominciate gradualmente a passare a tavolette con una % minima del 60;

- tenete il cioccolato un pò di tempo in bocca ed in particolare sulla lingua, assaporatelo, cercate di abituarvi a questo nuovo sapore. Dopo che lo avrete fatto un pò di volte non vi sembrerà più così amaro.

- man mano che prendete l'abitudine, aumentate gradualmente di volta in volta la %, passando nel tempo a un 70, 80 e così via... fino ad arrivare una % che riuscite a consumare tranquillamente senza problemi.

Non bisogna arrivare per forza a consumare cioccolato al 100%... Un 80 % è già un buon traguardo (idealmente almeno 90), in questo modo potrete già godere appieno dei benefici derivanti dal suo consumo, e allo stesso tempo eviterete di introdurre quantità eccessive ed inutili di zucchero.

Provare per credere, il palato può essere tranquillamente rieducato, ma è un processo graduale... Se riuscirete in questo processo non tornerete più indietro e capirete di cosa sa veramente il cacao, e vi chiederete come facevate a consumare quella "cosa" oltremodo dolce!

Elenco delle prestazioni offerte al sito www.ilportaledeibiologi.it , se sei interessato a fissare una consulenza online...
18/03/2023

Elenco delle prestazioni offerte al sito www.ilportaledeibiologi.it , se sei interessato a fissare una consulenza online comodamente da casa, non esitare a contattarmi per ulteriori informazioni.

NOVITA': da oggi è anche possibile essere seguiti a distanza per un percorso nutrizionale grazie alla nuova piattaforma ...
20/02/2023

NOVITA': da oggi è anche possibile essere seguiti a distanza per un percorso nutrizionale grazie alla nuova piattaforma realizzata per i Biologi. Si tratta di un passo importante verso lo sviluppo di una telemedicina sempre più diffusa.
Questo permetterà anche a chi non ha l'opportunità di potersi recare in presenza dal professionista, di essere seguito nel suo percorso, inoltre consentirà al cliente di poter scegliere esclusivamente tra persone che regolarmente iscritte al proprio albo di appartenenza evitando quindi il fenomeno dell'abusivismo.

Se interessato/a a iniziare un percorso a distanza, contattami per ulteriori informazioni.

Diventata molto popolare in anni recenti, prevede:- scelta libera degli alimenti da consumare- scelta libera della quant...
01/02/2023

Diventata molto popolare in anni recenti, prevede:

- scelta libera degli alimenti da consumare

- scelta libera della quantità di carboidrati, grassi, proteine da consumare

UNA SOLA CONDIZIONE: la quantità di calorie da consumare durante la giornata deve essere rispettata. Se dobbiamo perdere peso ad esempio, dovremo comunque essere in un DEFICIT CALORICO.

Si tratta di un buon metodo che può permettere senza dubbio di aderire meglio alla dieta e renderla sostenibile nel tempo, premesse fondamentali in un percorso di dimagrimento o anche di mantenimento del peso.

Questo approccio permette infatti di togliersi anche qualche "sfizio" ed essere di conseguenza più appagati, scongiurando così dei possibili crolli e abbandoni della dieta.

L'importante è ovviamente non esagerare col consumo di cibi liberi, e basare la propria alimentazione per la maggior parte su alimenti sani come frutta, verdura, legumi, cereali integrali ecc...

Un buon compromesso può essere un consumo dell'80-90% di cibi sani e un 10-20% di cibi liberi che ci piacciono.

Questo metodo è raccomandato tuttavia solo a chi ha già una certa consapevolezza della propria alimentazione e di come funziona il corpo.

Il cardio a digiuno fa dimagrire di più di quello a stomaco pieno? L'HIIT è migliore del cardio a bassa intensità? Scopr...
20/01/2023

Il cardio a digiuno fa dimagrire di più di quello a stomaco pieno? L'HIIT è migliore del cardio a bassa intensità? Scopriamolo!

CARDIO A DIGIUNO vs CARDIO A STOMACO PIENO: a parità di deficit calorico entrambe le forme portano alla stessa perdita di peso, ancora una volta quindi quello che conta davvero sono le calorie introdotte. Sebbene il cardio a digiuno porti a bruciare più grassi nell'immediato, sì è osservato come il corpo tenda poi a bruciarne meno durante il resto della giornata.

HIIT VS LISS: l'high intensity interval training è sicuramente diventato molto popolare in tempi recenti per via del poco tempo che richiede, e per il cosiddetto effetto "EPOC", ovvero il consumo di calorie extra a esercizio terminato. Tuttavia questo effetto spesso decantato si riduce a poche calorie extra bruciate (circa una trentina) e allo stesso tempo l'HIIT comporta una serie di potenziali problemi:
- richiede una buona fitness cardiovascolare (non adatto ai principianti);
- può interferire col recupero muscolare se vi allenate anche in palestra e può essere tassante a livello sistemico;
- le distanze coperte sono minori e di conseguenza le calorie bruciate.

Il LISS (cardio a bassa intensità) non interferisce così tanto col recupero muscolare se praticato con moderazione e porterà a coprire distanze maggiori bruciando quindi più calorie.

In termini pratici se preferite fare cardio a stomaco vuoto perchè per esempio la mattina appena svegli è l'unico momento libero della giornata, va benissimo, ma non pensate che questo conferisca vantaggi extra, è semplicemente per questioni di comodità!

Se vi allenate anche in palestra, è meglio limitare l'HIIT a una sessione a settimana per non interferire col recupero muscolare e dedicare le restanti al cardio a bassa intensità, sebbene ci siano dei benefici relativi all'alta intensità (aumentata sensibilità insulinica), questa forma non è adatta a tutti e va usata con parsimonia (fate una sessione di HIIT ad esempio un giorno che avete poco tempo). L'effetto EPOC non vi cambierà la vita però, ricordatevelo!

Tutti abbiamo sentito dire almeno una volta "la colazione è il pasto più importante della giornata", ma è davvero così?L...
12/01/2023

Tutti abbiamo sentito dire almeno una volta "la colazione è il pasto più importante della giornata", ma è davvero così?
La risposta è: DIPENDE!

Alcune persone sentono la necessità di consumare un pasto appena alzate, altre invece non avvertono fame, il tutto quindi si riduce alle preferenze del singolo. In linea di massima potremmo rispondere quindi di NO (a parte condizioni particolari in cui è controindicato saltarla).

Se appena alzata/o non ne senti la necessità, non ha senso sforzarsi di mangiare ed è meglio ridistribuire quelle calorie sui restanti pasti della giornata dove magari avverti più fame.
Alla fine quello che conta nel lungo periodo per la perdita di peso è il DEFICIT CALORICO (settimanale), perciò è buona norma applicare ogni strategia che ci permette di rendere il piano alimentare sostenibile nel tempo.

Indirizzo

Corso Aosta 11
Livorno Ferraris
13046

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