27/09/2024
Il Counseling nella Relazione d'Aiuto
Molte persone almeno una volta nella vita, chiedono e cercano aiuto dagli altri. Aiutare è un tratto comune della vita di ogni giorno, tutti possono trovarsi nella condizione di fornire un aiuto, ci si può quindi trovare ad agire come facilitatori e agevolatori di una persona o di un gruppo. Esistono alcuni luoghi comuni nel nostro vocabolario di rapporti di amicizia e conoscenza che denotano tentativi di aiuto; per esempio frasi come “…se fossi al posto tuo….” “…hai pensato a…”. Conosciamo vari modi per dare un aiuto: fornire informazioni, fare un’azione diretta, insegnare e dirigere, attivare sistemi di cambiamento attraverso la distribuzione di responsabilità, difendere, fornire verifiche di ritorno. L’aiuto si può anche sviluppare attraverso un processo relazionale (counseling) durante il quale uno dei protagonisti (il Counselor) ha il compito di promuovere nell’altro (il Cliente) un modo di agire più funzionale e integrato per superare momenti di crisi. Quando parliamo di Cliente possiamo intendere o un singolo o un gruppo. Quando invece parliamo di Counselor/Agevolatore/Facilitatore intendiamo un esperto tecnico nella relazione di aiuto che con il bagaglio di conoscenze e competenze, ha una abilità comunicativa e riesce a portare il Cliente ad un contatto non solo razionale ma anche emotivo e trovare modalità diverse per superare un momento di crisi che può essere un passaggio esistenziale come per esempio l’adolescenza o la menopausa oppure un trauma come ad esempio un lutto o un cambiamento a livello professionale.
Il Counselor rispetta i valori del Cliente, le risorse personali e la capacità di autodeterminarsi. Il Cliente, singolo individuo o gruppo che sta vivendo un momento di crisi è consapevole di non riuscire ad attraversarlo con l’utilizzo dei soli propri mezzi, quindi ha la possibilità di trovare soluzioni per vivere in modo soddisfacente in base alle proprie risorse. Si può agevolare attraverso sei strategie di aiuto: Informativa, Restrittiva o direttiva, Confrontativa, Catartica o di rilassamento, Catalitica e Sostenitiva. Utilizzando stili diversi (Direttivo/Prescrittivo – Facilitativo/Sviluppante); Qualsiasi sia lo stile utilizzato importante è far coincidere il genere del facilitatore con quello della persona in bisogno, così pure come è importante che il Counselor si identifichi nella cultura dominante del Cliente. Rogers riteneva fondamentale sviluppare una capacità empatica, accettazione e calore, genuinità o autenticità.…”uno sguardo positivo senza condizioni”. Per empatia si intende: entrare nel mondo dell’altro come se fosse il nostro senza perdere la qualità del come se.
Quindi sentire i sentimenti dell’altro senza aggiungere i propri; se il Counselor si identifica con i sentimenti del Cliente potrebbe affogare con lui senza aiutarlo a risalire; l’empatia presuppone un’accettazione positiva incondizionata, ed una predisposizione all’ascolto attivo. Per autenticità-congruenza si intende: contatto con sé stessi nei pensieri e nei sentimenti con una lucida consapevolezza; è la capacità di esprimere uno stato di trasparenza interiore attraverso comportamenti adeguati…in altre parole è la genuinità. Per accettazione positiva incondizionatasi intende: accettazione di tutti i sentimenti e pensieri anche se in netto contrasto con i propri. Nel processo della relazione di aiuto il Counselor costruisce una relazione efficace QUI ed ORA, con l’altra persona, coinvolgendola in un processo relazionale sano e sanante.