Dott.ssa Kerstin Finkler Fisioterapia integrata

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Ogni curva della colonna vertebrale lavora per distribuire il peso in modo uniforme su tutta l'area, dove diversi gruppi...
01/11/2022

Ogni curva della colonna vertebrale lavora per distribuire il peso in modo uniforme su tutta l'area, dove diversi gruppi muscolari possono sopportare il peso dell'equilibrio e della stabilità.
Le curve della colonna vertebrale riducono la pressione tra i singoli dischi vertebrali.
Poiché i dischi non sono impilati uno sopra l'altro, la massa della vertebra sopra non è solo posizionata su quella sottostante. Invece, quella sotto la vertebra sopporta solo una parte del peso, lasciando i dischi a fungere da cuscinetto invece di sostenere il peso

07/07/2022

⛹️MOVIMENTI, COGNIZIONE E SVILUPPO DELLA MENTE INFANTILE⛹️

👉Dal punto di vista filogenetico le attività motorie e sensoriali sono le più antiche: le funzioni cognitive (linguaggio, memoria, processi esecutivi, ecc.) si sono sviluppate grazie alle competenze sensori-motorie. Numerose sono le strutture coinvolte nella motricità, come ad esempio, quelle sensoriali, le quali ci informano su “COME” stiamo eseguendo un particolare movimento: senza queste informazioni il movimento sarebbe impreciso, scoordinato, grossolano o bloccato.

👉Dunque tutto il sistema nervoso (e non solo gli aspetti motori) è coinvolto nel controllo della motricità.
L’attività motoria è molto complessa e dipende dall’entrata in gioco del sistema piramidale ed extrapiramidale.

👉La composizione e l’armonia dei movimenti è garantita da due strutture che sono il cervelletto e i gangli della base, le quali contengono le memorie di quegli schemi motori che ci permettono di calciare un pallone, nuotare, saltare ostacoli, ma anche dall’entrata in gioco di aree corticali e sottocorticali, oltre che dall’entrata in funzione del cervelletto.

👉Diversi studi hanno dimostrato come la corteccia prefrontale è la prima ad entrare in funzione per pianificare e programmare una prassia, successivamente interviene l’area motoria supplementare che ha la responsabilità del piano di azione, infine quella motoria che esegue l’azione e la corregge sulla base delle informazioni propriocettive che giungono alla corteccia somatosensoriale.

Pertanto, la progettazione del movimento può coinvolgere due circuiti paralleli:

- uno esterno (lobo parietale, area premotoria e cervelletto) coinvolto nei movimenti diretti o spaziali, i quali predominano nella fase iniziale di acquisizione di nuove capacità motorie

- un circuito interno (area supplementare, gangli della base, lobo temporale) che subentra quando un’abilità motoria diventa usuale e automatizzata.
La motricità è un aspetto fondamentale dello sviluppo infantile: è tramite l’osservazione e l’azione motoria (mirror neurons, Rizzolatti e coll., 2000) che un bambino passa dall’apprendimento concreto a quello più astratto.

🏋️Il movimento, come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, rappresenta il punto di partenza per lo sviluppo delle funzioni cognitive.

👉Per capire questo vediamo come funziona il mondo di un neonato: all’inizio egli si limita ad avere un ruolo prevalentemente passivo, a ricevere tutte le informazioni sensoriali (le cure, l’amore, le carezze, i gesti, le emozioni, i movimenti) da parte del caregiver, che sono fondamentali per organizzare il sistema nervoso del piccolo e prepararlo ai futuri apprendimenti (Oliverio Ferraris, Oliverio, 2007).

👄Il linguaggio, ad esempio, non viene acquisito attraverso un freddo meccanismo di prove ed errori ma è il prodotto di varie funzioni (sensoriali, motorie, percettive, spazio-temporali, organizzative, simboliche, cognitive, ecc.).

👉La cosiddetta “SINCRONIA INTERATTIVA” nei neonati (Ainsworth, 1978) si può considerare come la primissima manifestazione del linguaggio: bambini di poche settimane di vita producono con il corpo una serie di micromovimenti in risposta al linguaggio umano, una sorta di danza. Successivamente il neonato realizza movimenti sempre più accurati e selettivi.

👉Ma come si fa a descrivere la sequenza dei movimenti della bocca e della lingua che servono per produrre suoni come “mamma, papà, nanna”? Tale meccanismo si basa sull’azione e sulle sensazioni del corpo, sull’imitazione e sulla pratica, come nel caso del linguaggio che ha origine da catene coordinate di movimenti degli organi vocali, memorizzati attraverso ripetizioni continue.

👉Pertanto, azione-percezione- movimento sono i mattoni per la costruzione dei processi di rappresentazione mentale a partire dalle fasi embrionali, quando l’embrione comincia a manifestare attività riflesse su cui poggiano i futuri comportamenti motori. L’embrione, oltre ad essere un organismo sensoriale, è innanzitutto un organismo motorio: questo significa che nella fase embrionale, in quella fetale e della prima infanzia, l’azione precede la sensazione, vengono prima compiuti del movimenti riflessi e poi se ne ha la percezione e la rappresentazione mentale.

🤗Le funzioni motorie vengono spesso considerate di basso livello rispetto alle funzioni cognitive superiori, alla cognizione. Tuttavia, si è scoperto come il corpo e il movimento siano responsabili della mente, della formazione del pensiero, del linguaggio (McNeill, 1981).

Ad esempio, la corteccia motoria (dove ci sono i neuroni che controllano i muscoli) e quella premotoria (dove ci sono i neuroni che pianificano i movimenti muscolari) realizzano sequenze di movimenti coinvolgendo anche l’area di Broca, implicata nella motricità della mano e del linguaggio, a produrre gesti e sequenze di sillabe che sono alla base della comunicazione.

👉Parlare infatti non è altro che articolare una sequenza di sillabe, concatenarle tra loro: questa funzione è controllata dalla motricità. Da qui emerge lo stretto legame tra MOTRICITÀ E LINGUAGGIO, se consideriamo che il mondo del neonato è inizialmente un mondo di gesti, movimenti e azioni. Quello che percepisce un neonato sono una sequenza di azioni compiute dai caregiver che si basano su una logica interna, su rapporti di successione spaziale e temporale (prima-dopo) e su una serie di conseguenze, su principi di sequenzialità e causalità, requisiti essenziali anche per lo sviluppo del linguaggio, ovvero per produrre movimenti fonatori adeguati e ordinare parole secondo una progressione logica.

La logica del corpo e dei suoi movimenti, nel contesto in cui viviamo, potrebbe quindi rappresentare il fulcro su cui si è costruita la logica operazionale del linguaggio: esiste dunque uno stretto rapporto tra motricità, linguaggio e pensiero, sia dal punto di vista della storia naturale umana, sia da quello ontogenetico e sia dal modo in cui la nostra mente funziona oggi.

Dott.ssa Francesca Tabellione
Dott.ssa Erika D’Antonio
(Bibliografia: geografia della mente, Oliverio)

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̀funzionale

11/02/2022

All'interno dell'utero il bambino assume una forma ovoidale che deriva da un adattamento al volume dell'utero che lo contiene. La testa è flessa sul tronco, la colonna è incurvata in avanti e c'è una prevalenza del tono flessorio di gambe e braccia, quasi sempre incrociate tra loro.

Dentro l’utero il bambino è n**o, contenuto nel sacco amniotico e immerso nel caldo liquido amniotico. La stimolazione del suo corpicino è morbida, fluida, dolce.. Soprattutto verso il termine della gravidanza, si trova in uno spazio sempre più stretto. 𝗤𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗶 𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗲𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝘂𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗻𝗼 𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗲̀ 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼, 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗻𝗶 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮, 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

𝚂𝚎 𝚙𝚊𝚛𝚝𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚙𝚛𝚘𝚙𝚛𝚒𝚘 𝚍𝚊𝚕𝚕’𝚎𝚜𝚙𝚎𝚛𝚒𝚎𝚗𝚣𝚊 𝚍𝚎𝚕 𝚋𝚊𝚖𝚋𝚒𝚗𝚘 𝚎 𝚍𝚊 𝚌𝚒𝚘̀ 𝚌𝚑𝚎 𝚌𝚘𝚗𝚘𝚜𝚌𝚎, 𝚌𝚘𝚖𝚎 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚙𝚎𝚗𝚜𝚊𝚛𝚎 𝚌𝚑𝚎, 𝚍𝚘𝚙𝚘 𝚕𝚊 𝚗𝚊𝚜𝚌𝚒𝚝𝚊, 𝚙𝚘𝚜𝚜𝚊 𝚜𝚝𝚊𝚛𝚎 𝚌𝚘𝚖𝚙𝚕𝚎𝚝𝚊𝚖𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚍𝚒𝚜𝚝𝚎𝚜𝚘 𝚒𝚗 𝚞𝚗𝚊 𝚌𝚞𝚕𝚕𝚊 𝚙𝚛𝚒𝚟𝚊 𝚍𝚒 𝚌𝚘𝚗𝚏𝚒𝚗𝚒?

Appena usciti dalla pancia della mamma i neonati hanno bisogno di ritrovare alcune sicurezze.. di trovare una continuità con l’ambiente appena lasciato.. Non è semplice perchè l’utero della mamma è quasi “il contrario” di ciò che lo aspetta fuori.
➡️ Alla nascita le braccia delle mamma saranno la protezione di cui lui ha bisogno.
Sostenerli con il "contenimento" restituisce loro i confini dell'utero materno, a cui erano abituati durante la gravidanza.
➡️ In qualsiasi momento, posare una mano ferma sul capo del neonato e una a raccogliere le gambette verso il suo petto può aiutarlo a rilassarsi e tranquillizzarsi.

𝗨𝗻 𝗻𝗲𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗵𝗮 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶𝗿𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗲 𝗮𝗯𝗯𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗶𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗰𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗿𝗼𝘃𝗮𝘃𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝘂𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗱𝗿𝗲. 𝗡𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘃𝗶𝘇𝗶, 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗶.



📷 VI-Photography
🖊️'s mood
www.mamuska.it ~ sostegno del bonding ad alto contatto: massaggio neonatale ~ babywearing

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31/01/2022

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👍Il modo corretto per far sedere il tuo bambin@.

Se notate che vostro bambin@ si siede con la gambe a W, correggetelo e chiedetegli di sedersi all'indiano, con le gambe incrociate.

La posizione a W viene scelta soprattutto da bambine e bambini molto "elastici" ovvero con una certa lassità legamentosa. Sono bambini con un collagene più elastico e, di conseguenza, legamenti più elastici. Non provano nessun dolore a sedersi a W (provateci voi adulti! Dubito che ci riuscirete!) e giocano sedendosi spesso così.

Purtroppo la posizione a W non fa bene alle loro anche: la testa del femore infatti ruota "in dentro".
Ecco perché alcuni di questi bambini, soprattutto quelli più piccoli, mettono il piedino "in dentro".
Se la testa del femore ruota, tutto l'arto inferiore ruota, la rotula guarda "in dentro" e il piedino di conseguenza viene appoggiato "in dentro".

👉 Facciamo fare gli indiani ai nostri bambini!



01/10/2021

Ricordiamo questi consigli per le famiglie con i loro bambini!

✔️ Non lasciare il bambino fermo o statico!
✔️ Lascialo trascorrere del tempo sul pavimento, a faccia in giù, che possa allungare per raggiungere gli oggetti.
✔️ Che possa osservare cose che catturano la sua attenzione.
👉Prova a spostare il bambino in una sciarpa o nello zaino invece del comodo carrello!

➡️L'opportunità di muoversi è l'opportunità di svilupparsi meglio!
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27/08/2021
22/07/2021

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Obiettivo: Questo studio mirava a valutare gli effetti dell'uso del girello sul controllo del tronco e sullo sviluppo motorio nei bambini con sviluppo tipico.

Conclusione: si è concluso che l'uso del girello potrebbe influenzare negativamente lo sviluppo motorio dei bambini e ciò potrebbe essere dovuto a un alterato controllo del tronco.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34286327/

27/06/2021

Cosa avrà a che fare il coordinamento con l'apprendimento della matematica? 🤔

👉Il Disturbo dello Sviluppo della Coordinazione (DSC) è definito nel Manuale Diagnostico e Statistico delle Malattie Mentali (DSM) come un'alterazione significativa nello sviluppo della coordinazione motoria, che interferisce con i risultati scolastici o nelle attività della vita quotidiana. In realtà, DSC è una diagnosi per sintomi e non per eziologia. Pertanto, nella DSC possono essere coinvolti fattori causali molto diversi. Ecco perché una diagnosi funzionale in fisioterapia pediatrica è fondamentale per aiutare questo tipo di bambini e sostenere le loro famiglie.

I bambini con DSC presentano diversi problemi senso-motori: alterazioni della funzione manuale, scarso controllo dell'equilibrio, difficoltà a scendere le scale, alterazioni posturali, ecc. Ciò che sorprende è che abbiano anche difficoltà di apprendimento, soprattutto nell'apprendimento della matematica. Pieters y cols. (2012) hanno osservato che una percentuale sostanziale di bambini con DSC ha problemi con la matematica, in particolare nell'elaborazione computazionale. Sia i bambini con disabilità motorie lievi che quelli con problemi più gravi hanno problemi nel campo della matematica.

➡Vuoi continuare a leggere questa voce nel nostro BLOG? Hai il link nella nostra BIO .argentina

IL RAGIONAMENTO FUNZIONALE IN RIABILITAZIONE PEDIATRICA Il punto di partenza che chi si occupa di riabilitazione pediatr...
26/06/2021

IL RAGIONAMENTO FUNZIONALE IN RIABILITAZIONE PEDIATRICA

Il punto di partenza che chi si occupa di riabilitazione pediatrica deve sempre avere bene chiaro in testa è che il neonato impara a compensare pur di funzionare...

E lo fa molto presto...

Queste forme di compenso prendono spesso la forma di alterazioni qualitative di movimento abbastanza subdole e/o movimenti primitivi prolungati che presto diventano patologici se non vengono modificati dallo sviluppo...

Lo sviluppo di queste forme di compenso e di altre ulteriori alterazioni dipendono frequentemente da tre fattori:

➡️ l'entità dell'insulto neurologico ricevuto da neonato

➡️ la sua intelligenza

➡️ la sua motivazione

Va notato che i problemi motori precoci si presentano sempre sotto forma di schemi motori di povera qualità...

Inoltre è spesso abbastanza difficile fare una diagnosi definitiva del problema perché le problematiche qualitative sono abbastanza subdole, si mescolano frequentemente con movimenti di buona qualità ed è richiesta una grande esperienza per individuarli...

Gli schemi motori con povera qualità possono andare ad alterare l'allineamento delle articolazioni e di conseguenza portare ad ulteriori adattamenti motori...

➡️ Conoscere lo sviluppo del neonato in maniera approfondita consente di identificare la qualità delle componenti motorie...

➡️ Per esempio, in uno sviluppo motorio normale, lo sviluppo il controllo delle spalle e delle estremità superiori è strettamente collegato all'allineamento del tronco e allo sviluppo della mobilità e del controllo delle scapole...

Nelle fasi iniziali dello sviluppo, le scapole del neonato sono frequentemente elevate, addotte, ruotate verso il basso e spostate in avanti...

Questo provoca l'estensione, l' adduzione e la rotazione interna dell'omero e si nota specialmente quando il neonato è in posizione prona...

➡️ Crescendo, circa al quinto mese, il neonato ha ormai sviluppato un maggiore controllo dei muscoli delle scapole in posizione prona e supina e questo controllo va insieme ad un aumentato controllo della muscolatura intorno all'omero...

➡️ Al quinto mese Infatti il neonato è in grado di flettere la spalla oltre il capo e utilizzarla per raggiungere gli oggetti in posizione prona riuscendo anche a raggiungere le ginocchia con la mano e i piedi con la mano in posizione supina...

⚠️ Nell'immagine di questo piccolo paziente (Sindrome di Klippel-Feil) la stabilità scapolare non si è sviluppata bene e il bambino ha difficoltà a controllare la scapola sul torace...

⚠️ Quello che va necessariamente conosciuto, e che rappresenta una fonte spaventosa di un maledetto circolo vizioso, è che l'adduzione della scapola e' spesso utilizzata dal bambino per rinforzare la stabilità toracica sia in posizione seduta che in posizione eretta..

Se l'adduzione scapolare è richiesta per stabilizzare il tronco, la scapola e quindi l'omero non sono assolutamente liberi di essere utilizzati per posizionare e controllare il gomito, il polso e la mano...

Ovviamente, la mancanza della stabilità dinamica della scapola sul torace non consente in posizione prona il carico sull'avambraccio in maniera corretta quindi il neonato in genere compensa utilizzando schemi primitivi dove l'adduzione della scapola è utilizzata per rinforzare l'estensione della colonna vertebrale...

Ricordate sempre che il neonato che non riesce a raggiungere un corretto appoggio sugli avambracci non può progredire alla fase successiva, quella del supporto sulla mano aperta sulle braccia estese...

E da qui partono problemi a cascata...

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3803914119

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