Studio di Psicologia, Psicodiagnosi e Psicoterapia Dr.ssa Sonia Rossetti

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Studio di Psicologia, Psicodiagnosi e Psicoterapia Dr.ssa Sonia Rossetti Psicoterapia dinamica di matrice freudiana individuale e di gruppo. Psicodiagnosi dell'età evolutiva e adulta e presa in carico per percorsi di riabilitazione.

Esame neuropsicologico per l'anziano e demenze e training di riabilitazione cognitiva. Presso lo studio di Psicologia Dr.ssa Rossetti è possibile seguire percorsi di supporto individuali, di coppia e gruppo, psicodiagnosi cliniche dei disturbi evolutivi (Disturbi Specifici di Apprendimento, Autismo e sindromi autistiche, Disturbo dell'Attenzione e Iperattività, Ritardo mentale e disturbi comportam

entali), di disturbi psichiatrici (Depressione, Ansia, Disturbi di Personalità, Attacchi di Panico, Disturbi Psicotici) e problemi geriatrici (Alzheimer, Demenza Fronto-Temporale, esiti traumatici, post-ischemici). La Dr.ssa Rossetti si occupa anche di riabilitazione della memoria, delle abilità di letto-scrittura, dell'attenzione, delle autonomie.

22/06/2025

Voglio condividere con voi la lettera di questa sorella, una storia attuale e, purtroppo, di normale vita quotidiana di come si trasforma un lutto. Il dolore della perdita non svanisce, cambia e si trasforma in aqualcosa di più sopportabile.

Avevo 19 anni quando, per la prima volta, mi sono trovata faccia a faccia con la paura vera.
Mio fratello, che di anni ne aveva 24, un ragazzo solare, amato da tutti, sempre con una battuta pronta, sempre pronto a prendersi cura di me, si ammalò.
Un mal di testa. E poi un altro.
E poi cominciarono i capogiri, la nausea, la stanchezza.

Non volevamo vedere. Nessuno voleva vedere.
“Stress”, dicevamo. “Troppo lavoro”, si diceva.

Fino a quel giorno. Era un lunedì di marzo. Era svenuto davanti ai nostri occhi.
Portato d’urgenza in ospedale. La diagnosi arrivò come un macigno: tumore al cervello.
Maligno. Inoperabile.

Da quel momento la mia vita si fermò.
Non c’erano più le uscite con gli amici, non c’erano più i sogni per il futuro, non c’era più l’università.
C’eravamo solo io e lui.
Io, che passavo le notti accanto al suo letto d’ospedale, che gli leggevo i suoi libri preferiti, che gli raccontavo le partite della nostra squadra del cuore come se fosse lì allo stadio.

Lui mi diceva sempre:
“Quando starò meglio, ce ne andremo. Tu ed io. Un viaggio solo nostro. Promettimelo.”
E io lo promettevo. Ogni giorno.

Ma quel viaggio non l’abbiamo mai fatto.
Dopo otto mesi di lotta, di speranze spezzate, di ricadute, se n’è andato.
Nel silenzio di una notte di novembre.

Ho stretto la sua mano fino alla fine.
E quando l’ho lasciata, mi sono sentita vuota. Come se insieme a lui si fosse spento tutto.

Da allora sono passati anni.
Anni in cui ho cercato di mantenere quella promessa in un altro modo.
Ho viaggiato. Ho visto luoghi che avremmo dovuto vedere insieme.
Ho lasciato messaggi per lui ovunque: un biglietto tra le rocce di una scogliera, una conchiglia su una spiaggia deserta, un sassolino ai piedi di una grande quercia.

Ma la verità è che non sono mai riuscita davvero a lasciarlo andare.
La sua voce mi accompagna, nei momenti di gioia e in quelli di sconforto.
Mi chiedo ancora come sarebbe stata la nostra vita se fosse guarito, se fossimo partiti, se quella promessa l’avessimo potuta realizzare insieme.

Oggi ho 33 anni.
Ho un lavoro, degli amici, una casa mia.
Ma quel viaggio… quel viaggio lo sto ancora facendo. Un passo alla volta. Un pezzo alla volta.
Perché il dolore non se ne va. Si trasforma, cambia forma.
Ma resta.
Resta come un tatuaggio invisibile sull’anima.

E ogni volta che guardo il cielo, ogni volta che il vento mi sfiora il viso, spero che da qualche parte lui senta che non l’ho dimenticato.
Che sto mantenendo la mia promessa.
A modo mio.

20/06/2025

La cronaca continua ad offrirci storie drammatiche: un figlio che uccide la madre senza pentimento e con tono gelido e distaccato, una madre che si butta dal balcone con la figlia di 3 mesi, una ragazza stuprata e un ragazzo pestato perché straniero.

Sono solo alcune delle situazioni che abbiamo ascoltato in questi giorni e che, purtroppo, ascoltiamo e ri-ascoltiamo a ripetizione e che impongono un grande dramma: il dramma della sanità mentale.

In ognuna di queste situazioni vi è un disagio che invade tutte le aree di funzionalità dell' individuo impattando su qualcuno di più fragile e indifeso.
Ricordo che, quando ho presentato un progetto ambizioso di sole attività di supporto e intervento psicologico e psicoterapico, l'ente a cui presentai la proposta la bocciò perché non si possono spendere così tanti soldi per questa finalità.

Perché la salute mentale non interessa a molti e non si possono spendere soldi per sostenere le donne che hanno appena partorito, le ragazze che vengono maltrattate o chi resta a una perdita difficile, ma possiamo finanziare tranquillamente armi e strumenti per fare la guerra.

Ogni giorno incontro famiglie e madri che si impegnano a garantire terapie e opportunità ai propri figli. Madri che pian...
12/06/2025

Ogni giorno incontro famiglie e madri che si impegnano a garantire terapie e opportunità ai propri figli. Madri che piangono nella mia stanza, raccontando quello che hanno passato o stanno passando. Ogni giorno incontro bambini che mi fanno emozionare e disegnano la loro dottoressa con tanto affetto e che non vedono l' ora di rivedermi.

Anche io non vedo l'ora di vedere i vostri sviluppi 💝

Oggi ricorre il 35esimo anno dell' esclusione dal DSM dell' omosessualità. Sono 35 anni che è chiaro a tutta la comunità...
17/05/2025

Oggi ricorre il 35esimo anno dell' esclusione dal DSM dell' omosessualità. Sono 35 anni che è chiaro a tutta la comunità scientifica che la scelta della persona a cui rivolgere il proprio amore sia una questione personale, eppure ancora ci sono presunti personaggi di appartenenza cattolica che propongono percorsi per ritornare ad una presunta normalità eterosessuale.

Ragazzi miei, non avete nessuna malattia se amate un vostro simile. Non permettete a nessuno di farvi sentire sbagliati, amate chi volete e seguite sempre i vostri sogni.

Ai genitori ed educatori: accettate i vostri figli senza remore e non curatevi di chi vi giudica, se poteste vedere i loro problemi vi spaventereste sicuramente 😉

"Sentimenti di amore e gratitudine sorgono direttamente e spontaneamente nel bambino in risposta all' amore e alle cure ...
11/05/2025

"Sentimenti di amore e gratitudine sorgono direttamente e spontaneamente nel bambino in risposta all' amore e alle cure di sua madre". Melanie Klein.

Buona festa della mamme alle mamme che amano: mamme che lo sono da anni, mamme che lo stanno per diventare, a chi sogna di esserlo, a chi ci sta provando in tutti i modi ed ha dentro sé lo spazio per accogliere, a chi è madre di cani e gatti, a chi è madre di piante e fiori, perché la maternità è di chi ama ed esercita la cura.

Auguri a voi mamme che amate e curate quello che volete ❣️

Appuntamento da non perdere domani pomeriggio
04/05/2025

Appuntamento da non perdere domani pomeriggio

Domani 5 Maggio nuovo appuntamento con gli esperti Sonia Rossetti e Francesco Paolo Romeo per discutere con genitori, educatori e formativi delle varie forme si prevaricazione giovanili. Partendo dai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, cercheremo di capire cosa motiva gesti lesivi verso i pari che si spingono a severe aggressioni verbali e fino all'omicidio. Ormai le notizie di cronaca abbondano di notizie di questo tipo ma non dobbiamo pensare che questa sia la normalità. Questi set di incontri sono un'occasione per capire come aiutare i giovani a vivere la frustrazione e la delusione in modi funzionali e più evoluti.
Ricordo che l'evento è gratuito perché sostenuto dalla comunità europea ma, al fine di sistemare lo spazio per tutti, vi chiediamo la gentilezza di confermarci la vostra presenza.

Insieme ce la faremo 💘

Questa sera voglio parlarvi di Plusdotazione.Quella che vedete è la valutazione intellettiva di un minore che ho visitat...
26/03/2025

Questa sera voglio parlarvi di Plusdotazione.
Quella che vedete è la valutazione intellettiva di un minore che ho visitato e che presenta un profilo cognitivo di plusdotazione. La è una condizione che caratterizza una popolazione stimata dal 2 al 5%. Dietro l'entusiasmo di avere un profilo intellettivo da fare invidia a molti, si celano tante difficoltà e domande. Mi interfaccio quotidianamente con le famiglie che vivono queste difficoltà perché non è tutto rosa come potrebbe sembrare. Questa condizione è sconosciuta a molti e i servizi disponibili per l'età evolutiva non riescono a rispondere ai quesiti posti da questi bambini. Per questo motivo, e per essere al fianco di tante famiglie, ho deciso di scrivere una progettazione che sia di sostegno a questi bambini e ci permetta di aumentare le conoscenze scientifiche di questa nuova condizione.
Invito chiunque voglia contribuire a rendere questa nuova esperienza produttiva a scrivermi tramite messaggi qui su Facebook ogni suggerimento utile.
Insieme ce la faremo!

19/03/2025

Oggi ho avuto un colloquio con la mamma di un bambino con autismo con funzionamento intellettivo superiore.
Un tempo questi bambini venivano definiti "idiot sevant" ovvero dei sapientoni idioti. Un'accezione non proprio entusiasmante perché, a mio parere, attacca la parte considerata strana dell'altro, la sua unicità.
Ho detto alla mamma di considerare l'autismo solo un'etichetta diagnostica e di comportarsi con lui come con un altro qualsiasi bambino, di "sfruttare" questo potenziale intellettivo investendo sulle abilità sociali e di fare tutte le esperienze possibili per indurre ulteriori sviluppi. La madre commossa mi ringrazia per i suggerimenti dicendomi che è stato bello sentire queste parole.
Non servono gingilli e tecnicismi per stare al fianco delle famiglie, bastano competenze ed empatia.

Amatevi sempre e non permettete a nessuno di svilirvi e farvi sentire meno di quello che siete. Mostrate con orgoglio il...
08/03/2025

Amatevi sempre e non permettete a nessuno di svilirvi e farvi sentire meno di quello che siete. Mostrate con orgoglio il vostro tacco 12 e mostrate a tutti che si può anche barcollare e cadere ma ci si può rialzare più forti di prima.
A tutte le donne buon 8 marzo

19/02/2025

"Come Edipo, viviamo inconsapevoli dei desideri, offensivi per la morale, che ci sono stati imposti dalla natura e dopo la loro rivelazione noi tutti vorremmo distogliere lo sguardo dalle scene della nostra infanzia" (S. Freud, L'interpretazione dei sogni, 1900)

Oggi mi è capitato di discutere del complesso edipico con un mio paziente perché molto spesso si rimane incastrati in queste dinamiche relazionali senza mai elaborare il lutto della perdita, una perdita che è funzionale a strutturare sé stessi.

28/01/2025

Quando un padre o una madre non riconosce il valore di un figlio, questo cresce pensando "sono un fallimento". Queste parole celano una sofferenza immane, quella di un figlio che non è mai abbastanza per un genitore, carico di aspettative ma povero di amore.

17/09/2024

Capisci dai sogni quando la terapia sta toccando le aree giuste e quando l'inconscio ti comunica che si sta procedendo nella direzione giusta e che si può scendere ancora più giù.
Oggi un mio paziente mi porta in seduta un sogno estremamente simbolico. Ci sono delle scale che vanno giù negli abissi ma c'è tanta paura.
E noi, consapevoli che ci sarà da lavorare, con calma scendiamo.

Insieme mano nella mano❣️

“Un giorno, guardandoti indietro, gli anni di lotta ti sembreranno sorprendentemente i più belli”.
S. Freud

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