Dalle giunoniche bellezze dell'arte classica, dai corpi tondi e morbidi della pittura antica... alle efebiche modelle dei nostri giorni ....Si parla, fin troppo spesso di canoni di bellezza, di criteri, di misure, quasi a voler classificare le espressioni mutevoli e le mille forme in cui il corpo umano si puo' esprimere. E i corpi perdono tono e colore e vengono catalogati in forme e frutti... c
orpi a clessidra, a mela o a pera,ma grazie a questo si scoprono nuovi canoni di bellezza da raggiungere e da ottenere, seni acerbi o decollete prorompenti, fisici longilinei o linee voluttuose ....
In questa confusione estetica l'unica "estetica" che rimane e' l'estetica dell'anima, che non e' mutata e non mutera' mai. Dove l estetica dell anima incontra l estetica del Corpo.