dott.ssa Marina Bertoni

dott.ssa Marina Bertoni Marina Bertoni Psicologa-psicoterapeuta
Socia e membro CD di ASP - associazione di studi psicoanalit

La psicoterapia è un percorso interiore che permette una conoscenza più profonda di sé e quindi la scoperta o riscoperta di aspetti, conflitti, risorse e desideri che fanno parte di noi, non sempre a livello cosciente e che possono causare, se rimossi, negati o banalizzati sintomi più o meno gravi (come per esempio fobie o ansie) e quadri clinici di depressione, instabilità dell'umore, difficoltà

nelle relazioni. Sono psicologa clinica e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico con pazienti adolescenti e adulti, inoltre mi occupo di psicologia scolastica dal 1999 offrendo consulenza ad adolescenti, genitori, docenti, mi occupo di psiconcologia dal 2006. Svolgo psicodiagnosi per alcuni colleghi che si occupano di CTU per il tribunale e ho maturato esperienza come supervisore di équipe in diverse Comunità per tossicodipendenti. La consulenza psicologica e la psicoterapia (individuale, di coppia o familiare), sono strumenti che offrono sostegno a coloro che attraversano un momento di disagio, di difficoltà o di confusione.

31/08/2025

Continua anche quest’anno la serie di incontri di ACROBAZIE IN ADOLESCENZA: MONDI POSSIBILI,
MONDI ATTUALI, MONDI VIRTUALI edizione ottobre 2025
Questo il programma:
1° ottobre 2025 21.00-23.00
Hikikomori: il dolore di creare sé stessi
Angela Di Pasquale, Margherita Pompei
8 ottobre 2025 21.00-23.00
“Ti sei spaventata quando ho urlato? Sono un
bambino di tredici anni, non credo di essere terrificante”.
Crescere al Limite: Adolescenti, Genitori e Adulti tra Violenza e Compiti Evolutivi.
Mioli Giuliana, Sironi Anna
15 ottobre 2025 21.00-23.00 Io sono un altro. Seconda nascita, processo di
soggettivazione e presa in carico psicoterapeutica di adolescenti con disturbi dello
spettro autistico di livello I.
Silvia Bertoli, Rossella Bo
22 ottobre 2025 21.00-23.00 Fino a che età si è giovani? Identità, compiti di
sviluppo e conflitti nel lavoro clinico con gli adulti emergenti
Giulia Spertino
29 ottobre 2025 21.00-23.00 Lo psichiatra per gli adolescenti in relazione allo psicoanalista: farmacologo, genitore o coach?
Alessandro Ferrari
Gli incontri saranno on line, per info e iscrizioni www.associazionestudipsicoanalitici.it

31/08/2025

La Legge del desiderio Massimo Recalcati

19/08/2025

«Fare psicoterapia è una cosa seria. Vuol dire affidare i propri dubbi e bisogni a un’altra persona competente, formata a questo scopo e che ha a cuore la tutela del paziente».

In un’intervista a La Stampa, la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, avverte che i chatbot terapeutici non possono sostituire l’incontro umano tra psicologo e paziente. «L’Intelligenza artificiale non ha i requisiti. Per cui non solo è inutile, ma può addirittura causare un peggioramento del disagio».

Il fascino della disponibilità 24 ore su 24, osserva Gulino, è solo apparente: «Quando si fa psicoterapia anche l’attesa è importante nella ricerca della risposta a un bisogno. La richiesta immediata di un riscontro non è sempre positiva. Spesso lo psicoterapeuta non dà risposte, ma accompagna a rimanere nel dubbio».

A preoccupare è soprattutto il rischio di banalizzare i vissuti dei più giovani: «Le frasi fatte, ripetute e un po’ consolatorie, quasi come fossero pacche sulla spalla, non servono a risolvere un disagio.»

L’intelligenza artificiale, sottolinea la Presidente, non va demonizzata: «Abbiamo un gruppo di lavoro che si occupa di IA e nuove tecnologie per studiare come possiamo utilizzarla e integrarla nei percorsi terapeutici».

Per il CNOP la priorità rimane una: aumentare la presenza di psicologi e psicoterapeuti nel servizio pubblico, evitando che la diffusione dei chatbot crei un nuovo digital divide tra chi deve accontentarsi di servizi digitali insoddisfacenti e chi può permettersi un percorso privato.

Per leggere l'intervista 👉🏻 https://www.lastampa.it/cronaca/2025/08/19/news/psicoterapia_intelligenza_artificiale_psicologa_gulino-15274875/amp/

20/07/2025

Troy Merritt poteva dirsi abbastanza soddisfatto della sua vita. Faceva il pilota, il lavoro dei sogni. Al suo fianco c’era una persona che lo amava. Attorno, un gruppo di amici fidati. E appena poteva girava gli Usa, il suo Paese, e il resto del mondo. Ma nei meandri della sua mente c’è sempre stata una presenza a infastidirlo. Per un po’ l’ha gestita. Poi la situazione non era più controllabile, complice anche un problema allo stomaco. Ai pianti, improvvisi, si sono aggiunti i momenti in cui non aveva voglia di fare nulla. E tra un volo e un altro, quando era a casa, se ne stava lì, sdraiato, spesso per terra. Fino a quando, una sera, tra i vari pensieri spunta l’idea del suicidio. Non che volesse togliersi la vita. Ma all’improvviso s’era affacciata.

«Stavo già pensando di prendermi cura di me stesso, perché sentivo che stavo peggiorando», racconta Troy, 32 anni, al Corriere durante una lunga chiacchierata telefonica. «Non ero più in grado di gestire da solo la cosa. A un certo punto ho realizzato che stavo annegando. Non riuscivo più a reggere. Avevo bisogno di aiuto medico serio. E sapevo che, come pilota, sarebbe stato un processo lungo, difficile, costoso. Così lo evitavo. Ma alla fine non ce la facevo più. Stavo rischiando di perdere tutto: il lavoro, il matrimonio, le amicizie». 👉 L'articolo di Leonard Berberi sul Corriere

15/06/2025

Scrive Alessandro d'Avenia
"Si esce da medie e superiori possedendo delle competenze, ma non se stessi. E senza questo non si può essere felici. Perché?
In un mondo in cui il criterio della felicità è l’efficienza, ciò che conta è acquisire quanto prima competenze «spendibili» nel lavoro.
Essere «spendibili» significa essere «comprabili», cioè diventare noi stessi «risorsa» da «esaurire»: questo vuol dire risorsa, e purtroppo abbiamo deciso che le persone sono risorse umane.
Invece la felicità dipende dalla profondità di rapporti che abbiamo con il mondo e con gli altri: i nostri ricordi felici riguardano infatti ciò che abbiamo creato con le nostre attitudini e le relazioni significative che abbiamo stretto. Se non so chi sono e con chi sono, le competenze sono solo vestiti su un manichino".
Per fortuna ci sono anche dei docenti vocati, profondi e che posseggono se stessi.❤️

11/06/2025

“La relazione terapeutica non è un luogo di guarigione magica, ma uno spazio di accoglienza e ascolto. Non si tratta di eliminare il dolore, ma di permettere a chi soffre di sentirsi accolto nella sua sofferenza, di trovare, forse, un senso nuovo a ciò che ha vissuto. La psicoanalisi è prima di tutto un incontro umano, una sfida a stare con l’incertezza e con la complessità dell’animo umano.”

Nina Coltart

27/04/2025

𝐃𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐨 𝐁𝐢𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞: 𝐨𝐥𝐭𝐫𝐞 𝟏,𝟐 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐢𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐢𝐭𝐢

Spesso considerato ‘glamour’, associato a creatività, fantasia ed estro, da cui il fenomeno ‘I want to be bipolar’, praticamente uno ‘stigma al contrario’, il disturbo bipolare è in realtà una patologia severa e ricorrente, capace di compromettere la qualità della vita e la sfera psicosociale di chi ne soffre. Colpisce oggi ben oltre un milione di italiani, tra l'1 e il 2% della popolazione generale, con una prevalenza leggermente maggiore nelle donne e un esordio più frequente tra i 15 e i 30 anni. Ma si tratta di una sottostima, la punta di un iceberg di un disturbo complesso, i cui sintomi sono spesso simili a quelli di altri disturbi mentali, come la depressione e la schizofrenia.

Non deve stupire, quindi, se diagnosi tardive o errate sono molto comuni: circa il 70 per cento delle persone affette ha ricevuto una diagnosi sbagliata e di queste il 30 per cento anche per più volte. Prima della diagnosi e dell'inizio della cura trascorrono in media circa otto anni dall’esordio.

𝐋𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐬𝐮𝐥 𝐃𝐢𝐬𝐭𝐮𝐫𝐛𝐨 𝐁𝐢𝐩𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞
In occasione della Giornata Mondiale sul Disturbo Bipolare, che si tiene il 30 marzo, la Società Italiana di Psichiatria richiama l'attenzione sull'importanza della diagnosi precoce e della corretta gestione terapeutica, oltre che sulla necessità di abba***re lo stigma che ancora grava su questa malattia.

“Si tratta di un disturbo che comporta compromissione significativa, talora estrema, non solo dell'umore, ma anche della sfera cognitiva, volitiva e neurovegetativa e che può avere un impatto importante, e in alcuni casi devastante, sulla vita quotidiana di chi ne soffre e delle persone a lui vicine – afferma la professoressa Liliana Dell’Osso, presidente della Società Italiana di Psichiatria –. Il disturbo bipolare è caratterizzato da episodi di mania o ipomania alternati a fasi di depressione, che possono inficiare la capacità di funzionare, la gestione delle emozioni e delle relazioni sociali. Nonostante l’ampia diffusione, il disturbo bipolare è spesso frainteso, e molte persone con questa condizione affrontano anche il peso dello stigma sociale”.

𝐋𝐨 𝐬𝐭𝐢𝐠𝐦𝐚
Il disturbo bipolare, inoltre, espone chi ne soffre a rischi aggiuntivi, poiché spesso non viene correttamente riconosciuto e inquadrato, talora scambiato per un disturbo depressivo unipolare. “Fasi ipomaniacali più lievi possono infatti sfuggire alla raccolta anamnestica, perché il paziente – interpretandole come periodi di particolare benessere – non le riferisce non riconoscendone la natura patologica o non accettando la diagnosi di disturbo bipolare, che è associata in alcuni casi a uno stigma maggiore – precisa la presidente SIP –. Inoltre, in generale non dimentichiamo che i disturbi di cui può soffrire il cervello devono essere considerati con la massima attenzione, come per qualsiasi altro organo del nostro corpo: l'esito di un mancato trattamento può essere anche letale, in relazione al rischio suicidario”.

Articolo uscito su La Repubbica.

Liliana Dell'Osso Società Italiana di Psichiatria Sezione Puglia e Basilicata

22/11/2024

"L'amore accende il cervello! In particolare, le aree attivate si collocano in alcune regioni specifiche che si 'illuminano' in modo diversificato e con differenti intensità. È da qui che il cervello segnala al cuore di iniziare a ba***re forte. La risonanza magnetica non mente: misurando l’intensità con cui i neuroni scintillano, è in grado non solo di individuare le prove scientifiche dell’amore, ma anche di capire per chi, o per cosa, il sentimento brilla. Ed è emerso che l'amore 'più luminoso', quello che abbraccia le aree più estese del cervello, è quello che si prova per i figli. La passione per il partner arriva subito dopo, seguita da amici, animali da compagnia e dalla natura".
(Fonte foto e testo: Repubblica.it)

05/10/2024

Se tu hai un panino e io un euro, e uso il mio euro per comprare il tuo panino, alla fine dello scambio io avrò il panino e tu l’euro. Sembra un equilibrio perfetto, no? A ha un euro, B ha un panino, poi A ha il panino e B l'euro. È una transazione equa, ma puramente materiale.
Ora immagina di avere un sonetto di Verlaine o di conoscere il teorema di Pitagora, e io non ho niente. Se mi insegnerai, alla fine di questo scambio, avrò imparato il sonetto e il teorema, ma li avrai ancora anche tu. In questo caso non c'è solo equilibrio, ma crescita.
Nel primo scambio c’è scambio di merce.
Nel secondo, condividiamo la conoscenza.
E mentre la merce si consuma, la cultura si espande senza fine.

(Michel Serres) – Art Saul Steinberg

18/09/2024

Vi aspettiamo in diretta FB (link della diretta su www.associazionestudipsicoanalitici.it ) mercoledì 25 settembre a a partire dalle 21.00 per partecipare alla presentazione del libro di A.Colli Il desiderio di essere capiti!

Indirizzo

Via Cadorna 21/c, Crema, Via Marsala, N. 29 Lodi E Medical Center
Lodi
26900

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 21:00
Martedì 08:00 - 21:00
Mercoledì 08:00 - 21:00
Giovedì 08:00 - 21:00
Venerdì 08:00 - 21:00

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