Il Servizio Affidi nasce come progetto nel 2004, per poi stabilizzarsi e diventare un Servizio regolarmente erogato a tutti i Comuni dell’ambito territoriale di appartenenza dal 2007. La presenza di due figure psicologiche (di cui una con ruolo di coordinamento del servizio) e un’assistente sociale ne ha consentito lo sviluppo armonico in ambito di: conoscenza e gestione delle famiglie, promozione
dell’affido, organizzazione del servizio, gestione dei rapporti con gli enti locali e le risorse di privato sociale sul territorio. La prima campagna di informazione e pubblicizzazione del servizio è concomitante alla sua stabile partenza; l’istituto dell’affidamento è presentato come strumento privilegiato d’aiuto per il minorenne che si trova in situazione di temporaneo disagio e la sua famiglia d’origine. Tale iniziativa di promozione ha anche permesso la formazione di una basilare rete di contatti con le realtà istituzionale e non del territorio (associazioni, famiglie, volontari, enti locali, ASL). Nel corso degli anni l’ASCI, consapevole della necessità di potenziare le risorse investendo nel personale, ha garantito stabilità alle attività organizzate e gestite dal servizio Affidi. I compiti che svolge sono quelli legati alla valutazione oltre che al sostegno delle famiglie, alla promozione e valorizzazione della cultura dell’accoglienza dei minori in difficoltà, anche attraverso momenti di confronto e di incontro tra le famiglie affidatarie. Gli interventi sono disciplinati da un Regolamento Affidi sovra comunale e rafforzati da un protocollo attivo che ne facilita la collaborazione con i Servizi sociale di base. Attualmente il Servizio Affido dell’ASCI è costituito da un’equipe di lavoro formata da:
1 Assistente sociale, con funzioni informative, conoscitive delle potenziali famiglie affidatarie, coordinamento e mediazione con gli altri Servizi territoriali;
2 Psicologi, con funzioni prevalentemente di selezione e sostegno delle famiglie affidatarie;
1 Assistente amministrativo parziale, per la gestione delle pratiche e della documentazione inerente l’affido. Nel corso del triennio 2010-2012 il Servizio ha avviato sia percorsi di conoscenza che colloqui di sostegno con famiglie affidatarie. L’equipe ha avviato colloqui di sostegno/preparazione all’affido a famiglie ritenute idonee in attesa di abbinamento, rispetto alle quali si riteneva opportuno lavorare su alcuni aspetti psicologici in previsione di una prossima esperienza di affido. Il Servizio Affidi mantiene costanti rapporti con i Servizi Tutela Minori e le Assistenti Sociali comunali con incontri programmati per monitorare affidi in corso e/o pensare possibili esperienze di affido per minori in carico. Il Servizio Affidi è membro della Commissione Affidi Provinciale della provincia di Como con l’obiettivo di “mantenere un filo conduttore” nelle modalità operative di funzionamento all’interno dei Servizi stessi (Linee guida). La Commissione si incontra mensilmente al fine di creare rete tra i servizi affidi della provincia, sostenere una banca dati provinciale delle risorse familiari e dei bisogni portati dai servizi. Propone e organizza momenti in-formativi tra operatori al fine di promuovere una cultura dell’accoglienza in rete con associazioni e altri enti pubblici coinvolti. La Commissione ha promosso la tematica dell’affido attraverso articoli pubblicati su riviste sociali. Il Servizio Affidi è membro del CNSA al fine di mantenere contatti e avere informazioni sui diversi aspetti dell’affido familiare con altri servizi affidi a livello nazionale. L’ASCI intende attraverso il progetto a bando:
- delineare un assetto socio istituzionale organizzato in rete seguendo i principi di solidarietà e cooperazione, sostenendo la co-progettazione con il Terzo settore;
- sostenere, ove possibile, l’affido familiare quale risorsa di lavoro integrato in rete che permette interventi a favore di soggetti in difficoltà, minori e adulti, mantenere e recuperare la genitorialità a favore del reinserimento dei minori nel proprio ambiente familiare;
- sostenere criteri di omogeneità nella riorganizzazione del sistema dei servizi che ruotano intorno all’affido familiare ai fini di una maggior efficacia dell’intervento. Il Progetto nasce, in primo luogo, con l’obiettivo di garantire ai minori dichiarati “affidabili” di poter crescere all’interno di una famiglia, attraverso azioni che vadano ad aumentare il numero di famiglie aderenti al Servizio Affidi permettendo una conseguente diminuzione di istituzionalizzazioni dei minori. L’obiettivo generale si diversifica nei seguenti macro obiettivi, che corrispondono alle azioni principali in cui si articola il progetto:
1. diminuire il gap tra il bisogno di minori affidabili e il numero di famiglie disponibili; aumentare il know-how sull’affido familiare all’interno dei diversi contesti educativi, sociali e culturali.
2. costruire un terreno comune di sostegno, qualificazione specifica su alcune tipologie di affido e di riferimento che permetta alle famiglie affidatarie di affrontare l’esperienza dell’affido in modo più competente ed efficace, riducendo così i fattori di rischio di fallimento dei progetti.
3. rafforzare gli strumenti comuni e le metodologie di “gestione” degli affidi familiari a livello socio-istituzionale, ai fini di una migliore sostenibilità dell’assetto organizzativo messo a sistema.