01/08/2025
Condividiamo il post dello scienziato internazionale Dott. Giovanni Rezza 🦟🦟🦟
“Non solo West Nile: facciamo chiaRezza”
Nella giornata di ieri sono stati registrati altri 2 decessi per West Nile (3 in totale fino ad ora) nei focolai di Latina e Caserta. Si tratta di persone anziane e/o con patologie pregresse. Il tasso di letalità (numero di morti sul numero dei casi) apparentemente elevato si spiega con il fatto che vengono identificati soprattutto i casi neuroinvasivi, mentre sfuggono all'osservazione quelli più lievi o asintomatici.
L'attenzione sul West Nile, trasmesso dalle zanzare comuni (Culex) attraverso un ciclo che coinvolge come serbatoio d'infezione gli uccelli, ha amplificato l'allarme relativo alle infezioni trasmesse da vettori, e l'insorgenza di casi autoctoni di Chikungunya e dengue in Europa ha avuto un certo risalto mediatico.
Per quanto riguarda Chikungunya, quest'anno sono stati riportati una quarantina di casi autoctoni nel sud della Francia e solo uno (forse 2?) in Italia. I cluster francesi sono probabilmente la conseguenza di importazione del virus da Réunion e Mayotte (Francia d'oltremare), isole dell'Oceano indiano in cui è in corso un'epidemia. Chikungunya, così come dengue, viene trasmessa da persona a persona attraverso la zanzara tigre (Aedes), e l'arrivo di una persona infetta può darsi luogo a una catena di trasmissione laddove sia presente un vettore competente. Nulla di nuovo per noi che, nel 2007 e nel 2017, abbiamo avuto due focolai epidemici di dimensioni rilevanti (rispettivamente circa 200 e 500 casi) che sono stati messi poi sotto controllo. Anche dengue, 3 casi autoctoni sino ad ora in Italia, ha causato nel nostro Paese focolai di una certa importanza negli ultimi due anni, pure questi contenuti in breve tempo.
A differenza del virus West Nile, che è in grado di permanere in serbatoi animali, Chikungunya e dengue difficilmente potranno diventare endemiche in paesi a clima temperato, a meno di cambiamenti climatici tali da prolungare sensibilmente la stagione calda. La novità più importante degli ultimi tempi, piuttosto, è rappresentata dalla globalizzazione di uomini e vettori, e dalla velocità con cui i virus possono fare il giro del mondo in poche ore. Per il resto, il nostro è sempre stato, e continua tuttora ad essere (chissà fino a quando), un paese tropicale part-time!