18/02/2024
STORIA DI UN BAMBINO E DI UN FIORE CHE GLI INSEGNO’ A PARLARE
Questa è la storia (vera) di un bambino di 5 anni.
Filippo era un bambino vivace, giocoso, loquace. Un giorno si trovò bloccato in macchina con il suo papà in un ingorgo stradale causato da un incidente. Ad un certo punto vide suo padre scendere dalla macchina, lasciandolo lì da solo, seduto sul sedile posteriore dell’auto. Quello che accadde successivamente lo traumatizzo’ profondamente. Un camionista era sceso dal suo camion e aveva iniziato a picchiare il suo papà. Filippo iniziò a urlare. Urlo’ con quanto fiato aveva in gola. Voleva che quella lite terminasse all’istante. Piangeva disperatamente cercando di richiamare l’attenzione degli automobilisti che erano lì fuori. Nessuno poteva sentirlo, nessuno poteva vederlo. Filippo di sentì solo, disperato, abbandonato. Quando più aveva bisogno di conforto e consolazione, non c’era nessuno lì accanto a lui.
La lite alla fine fu sedata ma Filippo rimase senza voce, tanto che il giorno dopo non riuscì nemmeno ad andare a scuola.
Da quel giorno, Filippo, che non aveva mai avuto problemi a parlare, iniziò a balbettare. Le parole gli morivano in gola, non riusciva proprio a farle uscire come prima.
I suoi genitori, per i successivi 5 anni, lo portarono da vari professionisti, logopedisti, psicoterapeuti, in centri specializzati. La balbuzie migliorò sì…ma non scomparve.
Senza più sapere dove andare a sb****re la testa, dopo ben 5 anni, Filippo e la sua mamma approdarono nello studio di un giovane medico, esperto di omeopatia. Le avevano provate tutte. Perché non provare anche con quella come ultima spiaggia?
Il giovane medico però, per il caso di Filippo, decise, come primo approccio, che avrebbe iniziato dalla Floriterapia con i Fiori di Bach. Gli prescrisse pertanto un singolo fiore, la cui leggenda narra fosse spuntato nella grotta in cui nacque Gesù: la Stella di Betlemme.
Sulle prime, in realtà, sembrava che quel fiore stesse peggiorato la situazione piuttosto che migliorarla. Quando Filippo e la sua mamma tornarono all’appuntamento dal medico, lei riferì infatti che suo figlio aveva iniziato a comportarsi come mai aveva fatto: cercava continue attenzioni, era piagnucoloso, non voleva più stare da solo…
Il medico comprese che stava accadendo qualcosa di importante. Chiese pertanto alla mamma che continuassero nella terapia, suggerendole di assecondare quelli che, a prima vista, sembravano dei semplici capricci. Aveva compreso infatti che stava emergendo l’elaborazione del trauma di un bambino che chiedeva nuovamente quel conforto e rassicurazione che gli erano stati negati 5 anni prima.
Sapete come andò a finire questa incredibile storia? Che dopo soli pochi mesi, Filippo ottenne quello che non era riuscito ad ottenere in 5 anni di terapie: tornò a parlare senza balbettare!
Il giovane medico stesso quasi non credette a quello che vedeva. Chiese alla mamma di Filippo di riportarlo più e più volte nel suo studio per verificare che la risoluzione del problema fosse davvero definitiva. E…volete ridere? Fu la mamma stessa che, ad un certo punto, gli disse che ormai era evidente che il suo bambino fosse guarito, stupendosi del fatto che quasi nemmeno chi aveva prescritto la terapia riuscisse a credere ai propri occhi.
Ebben sì, Filippo era definitivamente guarito. Aveva elaborato il suo trauma. Era tornato a parlare senza più balbettare.
Un fiore. Piccolo, semplice, apparentemente insignificante, gli aveva ridato la possibilità di tornare a volare!
Molti anni dopo, Filippo volle tornare a salutare quel medico che, dopo quell’esperienza, aveva approfondito la conoscenza dei Fiori di Bach ed era diventato uno dei massimi esperti europei in questo campo.
Ho avuto il piacere e l’onore di studiare Floriterapia con quel medico, il Dott. Paolelli, e questa bellissima storia a lieto fine la potete trovare, raccontata con dovizia di dettagli, nel suo ‘Manuale di Floriterapia Clinica’ edito da Tecniche Nuove.