Grazie Ro Danza e Gino de Sanctis per avermi conivolto nel vostro progetto!!
Il meraviglioso bosco sacro di Diana trova nuovo splendore e si riempie di magiche erbe e spazi sacri, grazie alle sapienti amorevoli mani dei suoi custodi.
11/06/2021
Appena sbocciati stamattina, coi loro pistilli come raggi di sole
Hypericum perforatum
pianta del sole e del fuoco e del coraggio e della protezione.
Attendo con gioia la fioritura completa, per raccoglierne le sommità, tagliuzzarle e riempire per bene con quelle una bottiglia di olio di oliva di vetro scuro.
Poi la metterò al sole, coperta da un tessuto spesso sull'apertura, lengandolo bene.
Aspetterò 21 giorni che i caldi raggi muovano dalla pianta all'olio i flavoniodi, i terpeni e tutte le sostanze utili alla vita che la pianta produce per vincere il calore e sopravvivere agli ambienti intossicati e infestati.
Filtreró allora il prezioso olio ora trasformato e colorato di Rosso, come il sangue e il fuoco che ci scorrono dentro.
Prenderò dalla pianta la sua conoscenza millenaria per placare il fuoco sulle pelle (scottature, eritemi, eczemi, herpes, infiammazioni, dolori), per regolare il fuoco nella pancia (gastrite, colite, emorroidi, ulcera), per riempire di luce la pelle (antiage), per donare energia alle gambe (vascolarizzazione) e risanare le ferite (cicatrizzante, antibatterico).
Farò un estratto in spirito alcolico,
!con molta attenzione perché ha effetti molto potenti e chi prende i farmaci sappia che li elimina dal corpo, o li mobilita e ne evidenzia la tossicità intrinseca quindi non va assunto senza consulto professionale!!
, e quell'estratto in spirito sa vitalizzare il fuoco del nostro spirito (tono dell'umore,perfusione sanguigna cerebrale).
A quel punto, felice, ringrazierò le quattro direzioni, il cielo e la terra, e il sole e il tutto, di questo aiuto prezioso, antico, efficace.
27/05/2021
Non ci sono test sulla sicurezza preventivi e inniettano sieri ai minorenni. Poi scoprono facendo i test su animali che gli animali muoiono.
Se ti avessero chiesto qualche anno fa se saresti disposto a sottoporti a pagamento a dei test genetici sperimentali cosa avresti risposto?
Mai nella storia abbiamo dato farmaci non approvati dalla FDA a persone che non erano state inizialmente oggetto di studio nella sperimentazione. Non ci sono stati pazienti sottoposti a sperimentazione che avevano meno di 18 anni. Non ci sono stati trial di pazienti che erano stati precedentement...
18/05/2021
Papaver rhoeas L. - Rosolaccio o Papavero rosso
Questo fiore delicato ci aiuta nella gestione del calore e del Fuoco interiore nel momento di passaggio alla stagione della crescita ed espansione.
La tisana fatta con le sommità fiorite calma gli eccessi di nervi e di tosse, gli eccessi di calore e l'insonnia.
La rosetta basale di foglie, colta giovane prima che faccia il fiore, è un'ottima verdura selvatica dal sapore dolce e delicato, da saltare in padella con della cipolla.
04/03/2021
Acqua, che ci hai cullato, che ci ripulisci, che ci accogli nel tuo morbido abbraccio di onde, che vibrano e sostengono
Ogni giorno ti ringrazio che ci sei, bellissima, fresca e pura
Bellissima foto di @ smitherspix
04/03/2021
In questo link trovi le informazioni per le escursioni di raccolta di erbe spontanee che abbiamo combinato al corso su come prepararle e cucinarle...
Vieni a scoprire quanto è facile, rilassante e soddisfacente gustare i doni di Madre Terra
Prezzo super vantaggioso per iscrizioni nel mese di marzo!!
Con l'aglio orsino non si fa solo il PESTO, in questa ricetta vedremo come fare una torta salata all'aglio orsino, curiosi?
31/01/2021
17/01/2021
Il Perdono: sostituzione delle emozioni negative che seguono un'offesa percepita con delle emozioni positive.
Vale la pena cercarlo, che dite? ;)
09/01/2021
Madre Terra ha già voglia di sbocciare...i primi bucaneve
29/12/2020
La Signora delle Dodici Notti
con un Rituale di Offerta per ogni notte in attesa della Regina Befanìa
Quando Babbo Natale finisce le consegne e se ne torna con la slitta nella sua casa di caldo ghiaccio, nel cielo d’inverno comincia ad intravedersi un'altra magica figura, la Befana o, più intrigantemente, la Signora delle Dodici Notti.
I giorni che vanno dal 25 dicembre al 6 gennaio rappresentano l’anello di congiunzione tra il vecchio e il nuovo anno. Sei giorni legano gli uomini al passato e sei giorni aprono le porte al loro futuro.
Nell’incanto di questo spazio privo di dimensione temporale, le tradizioni popolari di tutta Europa parlano di misteriosi esseri femminili, che si materializzano e interagiscono con gli umani.
La Signora delle Dodici Notti o meglio le Signore delle Dodici Notti che animano questi spazi di congiunzione del tutto, ci appaiono come enigmatiche figure di femmine evocate dall’umano desiderio di protezione e mistero. La tradizione popolare voleva che, queste donne non più terrene, potessero tornare sul mondo per donare agli uomini prosperità e fortuna.
Perchta, Holda, Befana, sono i nomi più ricorrenti nelle culture occidentali.
Queste magiche signore, volavano di casa in casa decise e veloci, pronte a valutare se gli abitanti avevano provveduto a lasciar loro del cibo: vino, latte, pane, frutta secca, dolci ed agrumi, oppure se si erano disinteressati del loro arrivo.
Il segno di ospitalità o di mancata accoglienza determinava la loro gioia o il loro rammarico, e di conseguenza dispensavano benevolenza o malevolenza.
Il concetto di benevolenza si è tradotto, in tempi più recenti in doni per i bambini buoni mentre l’aspetto negativo si è identificato e materializzato in qualcosa di poco gradito, il carbone appunto. Chi di noi non ricorda lo sconforto provato nel veder spuntare pezzetti di nero carbone, seppur di zucchero invece di caramelle e giocattoli?
Le origini della Befana vanno ricercate, più che nella dea Strenia, da cui deriva il nome dei regali che si usa fare durante il periodo natalizio, nella dea Diana e in tutta la schiera di esseri femminili che nel periodo delle "Dodici Notti" si aggiravano per il mondo, propiziando la fertilità dei campi.
Queste figure possiedono evidenti connessioni con i culti agrari della fertilità come è stato ormai definitivamente dimostrato dagli studi di Carlo Ginzburg.
Il mito delle figure femminili, di cui si traccia una breve caratteristica, si fa risalire ai primi secoli dell’era cristiana e rappresentano quanto di più vicino all’immagine della nostra amata Befana.
Chi erano Frau Holda e Perchta?
Il nome Holda declinato anche in Holle, Hulda, Huldra ha un significato prettamente germanico ed è fortemente radicato nella tradizione tedesca. Secondo l’interpretazione di Grimm, Holda è una divinità gentile, benigna, misericordiosa il cui nome deriva dal termine hold con il significato di propitius.
Frau Holda è molto ordinata: controlla che la casa sia tenuta in ordine, sorveglia il lavoro di filatura, premiando le donne laboriose e punendo le pigre. Nel corso del medioevo la figura di Holda si è arricchita sempre più di nuovi caratteri, fino a diventare la fata del periodo natalizio. Con l’anno nuovo, ella si mostra alle persone portando con sé i doni della natura che gli uomini si aspettano di ricevere nel corso del nuovo anno.
Perchta (Perhta, Bertha, Perahata) è presente in Germania soprattutto nelle regioni settentrionali e in Baviera. Essa viene chiamata anche Frau Berchte, con significato, ricavato dall’antico nome tedesco di Perhata, “la luminosa, la gloriosa”.
Per quanto riguarda l’Italia, ciascuna Regione è caratterizzata da proprie figure femminili, che oltre a possedere in linea di massima i requisiti delle signore sopra citate, si avvalgono di specifiche peculiarità determinate principalmente dalle tradizioni e dalle leggende del luogo di appartenenza.
In Friuli: le Agane
In Veneto: le Anguane, la Redodesa, la Marantega
In Trentino Alto Adige: la Tagerona e le Froberte
In Lombardia: la Vecia
In Emilia Romagna: la Befana, la Barbesa e la Vaecia
In Toscana: la Befana
Nelle Marche: la Befana
Nel Lazio: la Befana
In Abruzzo: la Befana, la Fata Sibilla, la Culina.
In Puglia: la Befana
In Calabria: la Strina
In Sicilia: la Strina
In Sardegna: le Janas
Ebbene, qualunque sia il nome della vostra cara ed amatissima Signora delle Dodici Notti che seguite, onorate e venerate, vi invito a celebrarla in queste Dodici Notti Sante che precedono il giorno della Regina Befanìa (corruzione lessicale di Epifania - dal greco Epifáneia – che significa: “manifestazione”). La Regina Befanìa, venne menzionata in un processo romano del 1540 contro una strega di Colle Vecchio (Perugia), che si chiamava Bellezza Orsini.
Rituale di Offerta alla Signora delle Dodici Notti
Iniziando dalla notte del 25 dicembre, per dodici notti consecutive fino alla notte del 6 gennaio - vigilia del giorno della Regina Befanìa - si offriranno alla propria “Domina Nocturna” patrona e tutelare, un cero (uno per ogni notte o una candela da far consumare fino alla dodicesima notte) e un’offerta di cibo: vino, latte, pane, frutta secca, dolci, agrumi, etc.
Accendere un cero alla propria “Domina Nocturna”, pronunciando queste parole:
“(Nome),
al tuo sacro cero io mi vengo a raccomandare,
così che tu mi possa ascoltare”.
Donare un’offerta di cibo da lasciare al termine del rituale alla natura e agli animali selvatici, manifestazione delle “Dominae Nocturnae”, pronunciando queste parole:
“Questa offerta di (nome del cibo) ti sono venuto a portare,
così che tu mi possa ascoltare”.
Offerta del fuoco e del cibo:
“(Nome), questa offerta di fuoco e di cibo ti sono venuto a portare,
perché un tuo favorito e protetto io voglio diventare”.
Elevare entrambe le braccia al cielo, pronunciando per tre volte queste parole:
“(Nome), Signora delle Dodici Notti, con questo rituale
la tua benedizione nel buio della notte invoco”.
Ora se si vuole, si potrà parlare liberamente. Al termine si concluderà dicendo:
“E così sia!”.
(liberamente tratto da: mensamagazine.it di Terry Zanetti)
29/12/2020
La prima Luna del nuovo anno, ciclo della chiarezza, a te canto col mio tamburo
E scopro che la Paura va presa per mano e accompagnata insieme facendo le cose che la risvegliano, sapendo per certo che dopo poco si calmerà e noi saremo più luminosi che mai.
Listen your heart, calm your mind
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Dr. Valentina Caneva, Erborista e Ricercatrice del Benessere
Raccontare la mia storia, della mia professione, penso sia come raccontare qualsiasi storia che sia personale: semplicemente non comunicabile. Come fare a comunicarvi con poche parole tutte le emozioni che si muovono dentro alla vista del Sole, camminando scalza nel Bosco, ascoltando l’acqua del Ruscello, carezzando ogni Pianta e rendendomi sempre più conto, studiando e ricercando, di quanto potenti e innumerevoli le loro proprietà curative scorrono sotto le mie dita in quel l’Istante...ecco allora sento quella Gratitudine di essere Viva e avere tutti questi Doni che con le parole non si può comunicare. Si può solo Sentire. E fa stare Bene. Tanto Bene.
LAVORO CON AMORE E AMO IL MIO LAVORO PERCHÈ FACCIO CIÓ CHE AMO
Allora quando mi chiesero: Chi sei tu? Io ci pensai e risposi: Ricercatrice del Benessere. Perché è questo che faccio, ricerco il benessere: fisico, mentale e spirituale. Tramite le erbe, le essenze, i fiori, le emozioni, le energie, il contatto spirituale con la Terra. Tramite la parola, il passo, il canto. Tramite l’empatia e la percezione sottile. Tramite la scienza e le sue meravigliose scoperte. Tramite l’Amore, che unisce tutti noi e ci fa desiderare di Fare del Bene, che ci fa desiderare di Ricevere del Bene.
Ecco dunque ora sono qui, una lunga strada mi ha portato fino a qui con le mie valigie. Le metto a disposizione di tutti coloro che desiderano stare meglio, avere più energia, curarsi col naturale, scoprire uno stile di vita più sano, proteggersi dai rischi dello stile di vita moderno, superare le proprie ostilità, mettersi in forma, in gioco, alla prova.
Le mie valigie piene: studi universitari (Scienze Farmaceutiche - Tecniche Erboristiche), corsi di formazione (alimentazione funzionale e biotipizzata, detossificazione, micoterapia, psicosoma, PNEI, MTC, Reiki, Sciamanesimo Tolteco), esperienze nella coltivazione biologica (Valle di Gresta - TN), esperienze di galenica ed estrazioni, esperienze di formulazione di fitopreparati e cosmetici, esperienza nella consulenza salutistica in erboristeria al pubblico e ai privati, esperienze di consulenza tecnica e commerciale alle aziende produttrici di piante officinali, esperienza di insegnamento nella scuola agraria di corsi sulle piante officinali (Fondazione Edmund Mach - TN), esperienze di incontri, seminari e conferenze.
Le mie valigie Vuote sono piene di spazio arricchito dalle Collaborazioni di Esperti dei loro settori, Osteopati, Operatori Shiatzu, Psicologi, Counsellor, Sciamani, Biologi, Oncologi, Omeopati e tanti altri che ho incontrato nella mia vita e di cui mi fido (io per prima a consultarli) a cui mando le persone che penso che ne avrebbero beneficio.
Sono Vuote anche per lasciare lo spazio per te, per le Tue Esigenze che ancora non conosco, è vuoto per dare spazio ai miei limiti conoscitivi e scoprire insieme a te e a tutti sempre nuovi pezzettini e sfaccettature dell’esistenza umana.
Perché insieme siamo più forti. E abbiamo bisogno gli Uni degli Altri.
Dr. Valentina Caneva, Erborista e Ricercatrice del Benessere