06/06/2025
Non esiste un solo tempo, permettiamo ad ognuno di vivere secondo il proprio!🥰
Quando voleva metterci fretta mia nonna diceva: 'Vanti dai, che il soe magna e ore!"
E aveva ragione.
Viviamo in una società che corre veloce, dove ogni minuto perso sembra quasi un'occasione mancata.
Poi però si è ammalata e di perdere tempo non le è importato più.
Anzi, non sapeva nemmeno più cosa fosse il tempo...ore, minuti, secondi, all'improvviso era tutto uguale.
Non serviva a nulla dirle "torno tra poco", giravi l'angolo e per lei eri sparito già da ore.
Non bastava scriverle un foglio con scritto "torno alle 15", portava l'orologio ma non sapeva più leggerlo.
Non aveva senso dirle "dormi nonna, è notte fonda!", era mattina e lei doveva andare a lavorare, non aveva tempo di ascoltare le mie scemenze.
Era un suicidio metterle fretta, perché eravamo in ritardo, perché avevo un impegno, perché stava per arrivare qualcuno. La confondevi e basta, e lei rallentava ancora di più.
All'improvviso il tempo non aveva più senso, non contava più. Mettere una giacca poteva richiedere un minuto o un quarto d'ora. Mangiare un piatto di pasta 10 minuti o un'ora. Dipendeva.
Se era tranquilla o agitata, se aveva capito cosa stava succedendo oppure no, se cercavamo di fare noi al posto suo o se le lasciavamo fare con i suoi modi e con i suoi tempi.
È una cosa strana il tempo dell'Alzheimer.
Si dilata e si restringe secondo regole incomprensibili, finendo per trascinarli in un tempo sospeso dove ad annaspare forse siamo noi, più che loro.
Perché se le lasciavo decidere il tempo, se la lasciavo andare alla velocità che voleva, a volte finiva per fare e dire cose che non immaginavo sapesse fare ancora.
Non ha senso combattere contro il tempo dell'Alzheimer.
Noi l'abbiamo capito, alla fine.
Non ha senso pretendere che vadano al nostro tempo.
Semplicemente non possono farlo.
Dobbiamo essere noi a cambiare la nostra velocità per adattarci alla loro.
[Repost di qualche tempo fa, purtroppo non passa mai di moda...]