24/06/2025
Attenzione all’uso prolungato dei gastroprotettori: benefici sì, ma con moderazione
A cura del Dott. Manuel Ruggiero
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Negli ultimi anni l’assunzione dei cosiddetti gastroprotettori, in particolare degli inibitori di p***a protonica (IPP), è diventata quasi un’abitudine quotidiana per molti italiani. Omeprazolo, pantoprazolo, lansoprazolo e simili vengono prescritti o assunti per prevenire o trattare disturbi come gastrite, reflusso gastroesofageo o ulcere. Tuttavia, l’uso prolungato e non controllato di questi farmaci può rivelarsi potenzialmente dannoso.
Cosa sono gli IPP e quando servono davvero?
Gli inibitori di p***a protonica agiscono bloccando la produzione di acido cloridrico nello stomaco. Sono utili per:
• Reflusso gastroesofageo cronico (GERD)
• Ulcere gastriche e duodenali
• Gastrite acuta o cronica
• Terapia combinata con FANS per prevenire gastropatie
Sono quindi farmaci importanti, ma vanno usati con giudizio e solo quando indicato dal medico.
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Il problema dell’uso cronico e “fai da te”
Il vero rischio è rappresentato dall’uso a lungo termine senza supervisione. Alcuni pazienti assumono IPP per mesi o addirittura anni, anche in assenza di sintomi o dopo che la patologia è risolta.
Secondo le linee guida internazionali (es. NICE, ACG), la terapia con IPP dovrebbe essere:
• A dose piena per 4-8 settimane per la maggior parte delle patologie gastriche.
• Ridotta o sospesa gradualmente appena possibile.
• Rivalutata periodicamente da un medico.
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I rischi dell’assunzione prolungata
Numerosi studi scientifici hanno evidenziato effetti collaterali e complicanze dell’uso cronico di IPP:
• Carenze nutrizionali: ridotto assorbimento di vitamina B12, ferro e magnesio.
• Aumento del rischio di fratture ossee, per alterato metabolismo del calcio.
• Infezioni intestinali (es. Clostridium difficile) per alterazione della flora gastrica.
• Nefrite interstiziale e potenziali danni renali a lungo termine.
• Possibile aumento del rischio di demenza e malattie cardiovascolari, anche se i dati sono ancora oggetto di studio.
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Come assumerli correttamente
Ecco alcune regole pratiche:
1. Sempre sotto controllo medico: mai prenderli da soli o su consiglio non medico.
2. Assunzione al mattino, a digiuno, almeno 30 minuti prima di colazione.
3. Non abusare: se non ci sono sintomi, parlarne col medico per una sospensione graduale.
4. Valutare alternative: a volte, una correzione dello stile di vita o altri farmaci (es. antiacidi o alginati) possono essere preferibili.
5. Follow-up regolari: specie negli anziani, per monitorare eventuali effetti collaterali o carenze.
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Conclusioni
I gastroprotettori non sono caramelle. Sono farmaci estremamente efficaci ma da usare con cautela. Il loro impiego cronico e indiscriminato può causare danni, spesso sottovalutati. In un’epoca in cui l’automedicazione è frequente, è fondamentale promuovere una corretta cultura del farmaco, soprattutto per chi, come gli IPP, viene considerato “sicuro” solo perché di uso comune.
Ricordiamoci: prevenire è bene, ma con intelligenza e responsabilità.