
02/09/2025
Non tutti i lutti hanno un funerale.
Spesso, quando pensiamo al lutto, immaginiamo la perdita di una persona cara. Ma il lutto può assumere molte forme che raramente vengono riconosciute o discusse.
Non tutti i dolori hanno spazio per essere raccontati.
Eppure esistono. E pesano.
Esistono forme di perdita che non chiamiamo mai "lutto", ma che lasciano lo stesso silenzio dentro.
Sono quei momenti in cui qualcosa finisce, cambia, si rompe — e intorno a noi nessuno se ne accorge.
Nessuno porta fiori. Nessuno dice: "Mi dispiace per la tua perdita."
🤍 È lutto anche la fine di una relazione importante.
🤍 È lutto lasciare un lavoro che ci dava routine, abitudini, identità e scopo.
🤍 È lutto il corpo che cambia o la salute che se ne va.
🤍 È lutto crescere con un genitore che c'è... ma del tutto assente.
🤍 È lutto un'identità non riconisciuta o non accettata.
🤍 È lutto migrare, cambiare casa, paese, lingua.
🤍 È lutto il sogno che non si realizza mai.
🤍 È lutto quel figlio che non è mai nato o quella gravidanza che proprio non arriva o quell' adozione così difficile.
🤍 È lutto quando un’amicizia si spezza senza spiegazioni.
🤍È lutto il tempo che passa portandosi via le possibilità...che svaniscono.
Questi sono i lutti non riconosciuti.
Quelli a cui non diamo voce, perché ci sembrano "minori", "non giustificati", "egoisti".
Ma il dolore non ha bisogno del permesso degli altri per esistere.
Come terapeuta, vedo ogni giorno quanto sia potente dare finalmente un nome a queste perdite.
Riconoscerle è il primo passo per integrarle, elaborarle, trasformarle.
Se senti che stai portando dentro un lutto senza nome, sappi che ha valore... sappi che non sei solo/a. Esplorare insieme queste ferite nascoste può essere il primo passo verso una nuova forma di serenità.