Elisa Zandonà-psicologa psicoterapeuta

Elisa Zandonà-psicologa psicoterapeuta 🌱 psicoterapia, training autogeno, psicodiagnostica
🏠 via Isidoro Alessi n.22, Este (PD)
📞 3911169235

Non tutti i lutti hanno un funerale.Spesso, quando pensiamo al lutto, immaginiamo la perdita di una persona cara. Ma il ...
02/09/2025

Non tutti i lutti hanno un funerale.

Spesso, quando pensiamo al lutto, immaginiamo la perdita di una persona cara. Ma il lutto può assumere molte forme che raramente vengono riconosciute o discusse.
Non tutti i dolori hanno spazio per essere raccontati.
Eppure esistono. E pesano.

Esistono forme di perdita che non chiamiamo mai "lutto", ma che lasciano lo stesso silenzio dentro.
Sono quei momenti in cui qualcosa finisce, cambia, si rompe — e intorno a noi nessuno se ne accorge.
Nessuno porta fiori. Nessuno dice: "Mi dispiace per la tua perdita."

🤍 È lutto anche la fine di una relazione importante.
🤍 È lutto lasciare un lavoro che ci dava routine, abitudini, identità e scopo.
🤍 È lutto il corpo che cambia o la salute che se ne va.
🤍 È lutto crescere con un genitore che c'è... ma del tutto assente.
🤍 È lutto un'identità non riconisciuta o non accettata.
🤍 È lutto migrare, cambiare casa, paese, lingua.
🤍 È lutto il sogno che non si realizza mai.
🤍 È lutto quel figlio che non è mai nato o quella gravidanza che proprio non arriva o quell' adozione così difficile.
🤍 È lutto quando un’amicizia si spezza senza spiegazioni.
🤍È lutto il tempo che passa portandosi via le possibilità...che svaniscono.

Questi sono i lutti non riconosciuti.
Quelli a cui non diamo voce, perché ci sembrano "minori", "non giustificati", "egoisti".

Ma il dolore non ha bisogno del permesso degli altri per esistere.

Come terapeuta, vedo ogni giorno quanto sia potente dare finalmente un nome a queste perdite.
Riconoscerle è il primo passo per integrarle, elaborarle, trasformarle.

Se senti che stai portando dentro un lutto senza nome, sappi che ha valore... sappi che non sei solo/a. Esplorare insieme queste ferite nascoste può essere il primo passo verso una nuova forma di serenità.

L’ISTDP (Intensive Short-Term Dynamic Psychotherapy) è una forma di psicoterapia dinamica breve che aiuta a portare alla...
31/08/2025

L’ISTDP (Intensive Short-Term Dynamic Psychotherapy) è una forma di psicoterapia dinamica breve che aiuta a portare alla luce e risolvere conflitti emotivi inconsci, spesso alla base di difficoltà psicologiche persistenti.
🧠 Si tratta di un approccio altamente esperienziale, centrato sul “qui e ora”, che sfrutta la relazione terapeutica per accedere a emozioni profonde – spesso represse – e favorire un cambiamento duraturo.

📚 Sviluppata dal Dr. Habib Davanloo negli anni ’60-’70, l’ISTDP rappresenta una delle evoluzioni più influenti della psicoterapia psicodinamica.

Il mio metodo è personalizzato e graduale, pensato per accompagnare ogni persona nel rispetto del proprio ritmo interno, aiutandola a superare difficoltà emotive e psicologiche con progressività e cura. Rispettandone i tempi e i bisogni.

✨ Ecco come si traduce tutto questo nella pratica:

1. Accesso alle emozioni inconsce

Tecniche mirate aiutano a portare alla luce emozioni represse, facilitandone l’elaborazione e la trasformazione.

2. Focalizzazione sul “qui e ora”

Ci si concentra sull’esperienza presente per affrontare direttamente i conflitti e le difficoltà emotive quotidiane.

3. Esperienze Emotive Correttive

La relazione terapeutica, combinata con tecniche esperienziali, permette la rielaborazione di traumi passati e favorisce una trasformazione profonda.

4. Tecniche esperienziali integrate

Accanto all’ISTDP utilizzo strumenti come il Training Autogeno, per sviluppare la regolazione emotiva e una maggiore capacità di affrontare le difficoltà psicologiche in modo completo.

💡 La sinergia di questi strumenti favorisce una maggiore consapevolezza emotiva, la risoluzione dei conflitti interni e un miglioramento del benessere psicologico complessivo.
Grazie alla sua efficacia nel trattare dinamiche complesse in tempi relativamente brevi, l’ISTDP è diventata una delle modalità terapeutiche principali nel mio lavoro.

🎯 Obiettivo? Un percorso flessibile,centrato sulla persona, che porta a cambiamenti profondi e stabili nel tempo.

Capirai che stai guarendo quando inizierai a sentire di nuovo. Anche se fa male, anche se fa paura.Perché sentire è vive...
28/08/2025

Capirai che stai guarendo quando inizierai a sentire di nuovo. Anche se fa male, anche se fa paura.

Perché sentire è vivere.
🌱E vivere è il primo passo per ricominciare.

Spesso pensiamo che guarire significhi non sentire più dolore.
Ma la verità è che il dolore fa parte del processo.
Quando ci concediamo il permesso di provare, anche ciò che è scomodo,
iniziamo davvero a prenderci cura di noi stessi.

Non dobbiamo essere già “guariti” per andare avanti.✨
Possiamo andare avanti anche con le ferite aperte, con il cuore fragile, ma presente.
Anzi, è proprio da lì che nasce la forza più autentica.

💬 In queste parole c’è un pezzetto dell’essenza della psicoterapia:
accogliere, sentire, trasformare.

🌿 La Gioia: un lampo nell’anima 🌿“La gioia non è un possesso, ma un accadimento interiore. Non la si cerca: ci viene inc...
25/08/2025

🌿 La Gioia: un lampo nell’anima 🌿

“La gioia non è un possesso, ma un accadimento interiore. Non la si cerca: ci viene incontro, inattesa, come un dono.” – Eugenio Borgna

Nella mia esperienza come psicoterapeuta, ho imparato che la gioia non è assenza di dolore, ma un bagliore che nasce anche nel cuore della sofferenza. È una presenza fragile, silenziosa, eppure capace di trasformare profondamente il nostro sguardo sul mondo.

La gioia, dice Borgna, è un mistero dell’anima: non è euforia, né felicità esibita, ma qualcosa di più sottile e profondo. È quella luce che si accende nei piccoli gesti, nei legami veri, nel sentirsi accolti e riconosciuti per ciò che si è, anche nelle proprie ferite.

Spesso, in terapia, la gioia fa capolino nei momenti più inattesi: un ricordo che torna vivo, una parola detta con coraggio, una consapevolezza che prende forma. Non urla, non si impone. È una presenza discreta, ma potente.

La gioia non è solo per chi “sta bene”. È per chi ha il coraggio di sentirsi, anche quando fa male. È per chi attraversa le proprie notti interiori e riesce, un giorno, a intravedere una fessura di luce.

Come scrive ancora Borgna, “la gioia autentica è sempre accompagnata da una commozione interiore”: perché è sempre, in qualche modo, una resurrezione.

🌱 Che ci sia concesso, ogni tanto, di riconoscerla. Di accoglierla. Di lasciarla fiorire, anche in silenzio.


In psicoterapia non ascolti solo la tua mente.Ascolti il tuo cuore.Quel cuore che, anche quando tace, continua a ricorda...
19/08/2025

In psicoterapia non ascolti solo la tua mente.
Ascolti il tuo cuore.

Quel cuore che, anche quando tace, continua a ricordare.
Ricorda emozioni profonde, legami invisibili, dolori mai detti, gioie dimenticate.

Alcuni studi parlano di memoria cellulare:
raccontano che il cuore dei trapiantati può portare con sé i ricordi del donatore.
Come se ogni cellula conservasse una verità che non passa dalla logica, ma dal sentire.

La mente mente. Il cuore no.
Imparare ad ascoltarlo è un gesto di coraggio e di guarigione.

In psicoterapia impariamo a riconoscere quei segnali sottili:
una sensazione di calore = un sì che nasce dentro
una stretta, un brivido = un no da rispettare
Non sono ordini, ma messaggi.
Segnali preziosi che il corpo e il cuore ci inviano per guidarci verso ciò che ci fa bene.

Quando cuore e mente si allineano, accade qualcosa di raro: l’anima si sente al sicuro.
✨Ed è lì che comincia la trasformazione.✨
Non servono risposte immediate o soluzioni perfette.
Serve uno spazio sicuro, dove essere veramente sé stessi.
Dove puoi smettere di trattenere il respiro e cominciare a sentire.

"Ogni persona deve decidere quanto della verità può sopportare."
— Irvin D. Yalom

🌱 Ilmio compito come terapeuta non è dirti chi sei, ma camminare al tuo fianco mentre impari ad ascoltarti, mentre riscopri la tua voce, il tuo battito, il tuo ritmo.

Perché... la guarigione non arriva dalla mente che capisce.
Ma dal cuore che finalmente viene ascoltato. 💕

12/08/2025

Bonus Psicologo: definite le date e le modalità per il 2025

🗨️ A chi è rivolto?
A tutti i cittadini con ISEE valido non superiore a 50.000 euro per sostenere il benessere psicologico e far fronte a condizioni come ansia, stress e depressione.

⏳ Quando presentare la domanda?
La finestra per le domande si apre il 15 settembre 2025 e si chiude il 14 novembre 2025.

✍️ Come fare domanda?
La richiesta si fa online tramite il portale INPS (con SPID, CIE o CNS) o attraverso il Contact Center Multicanale.

Consulta la pagina ufficiale:
www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2025.08.messaggio-numero-2460-del-11-08-2025_15005.html

La nostra vita quotidiana è spesso frenetica, piena di impegni e interazioni "doverose", ma c'è un luogo dove la cura, l...
10/08/2025

La nostra vita quotidiana è spesso frenetica, piena di impegni e interazioni "doverose", ma c'è un luogo dove la cura, la gentilezza e la connessione nascono spontaneamente: la montagna.
Il legame profondo tra benessere psicologico e natura non è solo una sensazione, ma un vero e proprio cambiamento misurabile a livello cerebrale.

Erich Fromm quando parla di "Biofilia" ci dice come le cellule del nostro corpo si rigenerano a contatto con il mondo naturale.
La natura non è infatti solo lo sfondo, una bella foto da caricare sui social, ma un potente catalizzatore per il nostro equilibrio interiore.

Durante un'escursione nella natura, si crea un "microcosmo" nel quale si crea relazione, si condividono la fatica, una risata, lo stupore di fronte ad un panorama, si condivide il silenzio...nasce una connessione autentica che non dipende dal tempo, ma dall'intensità del momento.
E in questo contesto, il silenzio diventa un alleato prezioso che non è un vuoto imbarazzante, ma una forma di connessione profonda che ci permette di ascoltare il respiro, i passi, il vento... e soprattutto noi stessi. È un silenzio condiviso che si trasforma in intimità e vicinanza vera.

Camminare in natura ci spinge a prenderci cura di noi stessi senza aspettarci nulla in cambio. È riconnettersi con ciò che siamo realmente: corpo, respiro, emozione, meraviglia.

La natura attiva la corteccia prefrontale, calma l'amigdala e stimola il sistema limbico, portando a una concentrazione più profonda, una migliore regolazione delle emozioni e una maggiore stabilità.
Tornare nella natura, in fondo, è tornare a casa. È un riequilibrio che ci fa sentire più forti e centrati, dentro e fuori.

🌿 "Se ti perdi, cercati nelle cose che ami."Ci sono momenti in cui ci sentiamo disorientati, stanchi, quasi svuotati.Gio...
27/07/2025

🌿 "Se ti perdi, cercati nelle cose che ami."

Ci sono momenti in cui ci sentiamo disorientati, stanchi, quasi svuotati.
Giornate in cui nulla sembra avere davvero senso, e le emozioni sembrano troppo confuse per essere comprese.
Ti è mai capitato di guardarti allo specchio e non riconoscerti più?

La verità è che, a volte, perdersi fa parte del cammino.
Ma perdersi non significa scomparire, significa solo aver smarrito per un attimo la direzione.
E quando accade, una delle strade più autentiche per ritrovarsi è tornare a ciò che ti ha sempre fatto vibrare l’anima:
una musica, un libro, un odore, un luogo, un gesto, una passione.
Anche piccola. Anche dimenticata.
Lì c’è una traccia di te.
Una bussola invisibile che può aiutarti a ricominciare a sentire.

💬 "Chi ha un perché per vivere può sopportare quasi ogni come."
— Viktor Frankl

Ritrovare ciò che ami è un modo per ritrovare il tuo perché, quel significato profondo che ti sostiene anche quando tutto sembra crollare.

La psicoterapia non offre risposte preconfezionate, ma aiuta a fare spazio per riscoprirti.
Accompagna nel silenzio, nei nodi della mente e del cuore, finché la tua voce non torna a farsi sentire chiara, viva, TUA.
E in quel momento, capisci che non ti eri perso del tutto, eri solo in attesa di ritrovarti.

🕊 Non aver paura di cercarti.
Soprattutto, non aver paura di ritrovarti diverso da prima.



“I giovani non hanno bisogno di essere salvati, ma di essere riconosciuti.” S.Andreolill passaggio dalla scuola all’univ...
15/07/2025

“I giovani non hanno bisogno di essere salvati, ma di essere riconosciuti.” S.Andreoli

ll passaggio dalla scuola all’università o al mondo del lavoro è spesso raccontato come un grande inizio.
È un momento carico di attese, sogni e possibilità… ma anche di paure, insicurezze e smarrimento.

✨ Ma a volte è anche paura, spaesamento, fatica a capire chi si è davvero.

Chi sei, adesso che non sei più “uno studente”?
Dove si va, quando tutto è possibile ma nulla sembra chiaro?
Perché ti senti in ritardo, anche se hai appena cominciato?

Un momento di passaggio delicato e profondo: una soglia tra ciò che eri e ciò che stai diventando.

🌱 Allora può essere d'aiuto trovare uno spazio sicuro dove poter parlare apertamente sentendosi accolti anche nella confusione.
Un luogo in cui iniziare, con i propri tempi, a costruire l'identità adulta.

📩 Se senti che questo è un momento difficile da attraversare da solə, possiamo affrontarlo insieme. Scrivimi.

Cambiare richiede coraggio.Non tanto quello che serve per affrontare il mondo esterno, ma quello – spesso più profondo –...
14/07/2025

Cambiare richiede coraggio.
Non tanto quello che serve per affrontare il mondo esterno, ma quello – spesso più profondo – che serve per guardarsi dentro e dire: “Così non mi basta più”.

Prendere una posizione, fare una scelta diversa, mettere dei confini, lasciare andare ciò che ci ferisce… tutto questo può sembrare un atto di ribellione, ma in realtà è un atto di cura.
Di cura verso se stessi.
Perché a volte prendersi davvero cura di sé significa smettere di compiacere, di resistere o di rimandare, e iniziare a vivere in modo più autentico.

Il cambiamento fa paura, sì. Ma dietro quella paura può esserci qualcosa di prezioso: una versione di noi stessi più libera, più vera, più in pace.

Come scrive Jung:
"Non c'è presa di coscienza senza dolore. La gente farà di tutto, per quanto assurdo, per evitare di confrontarsi con la propria anima."

Eppure, quando iniziamo a farlo… qualcosa cambia davvero.




"Bisognerebbe svegliarsi ed avere il solo compitodi essere felici.Mettere i piedi nudi sul giorno e sentire che bastaun ...
12/07/2025

"Bisognerebbe svegliarsi ed avere il solo compito
di essere felici.

Mettere i piedi nudi sul giorno e sentire che basta
un filo d’aria, un odore buono dalla cucina,una mano calda, la voce dell’albero che ci guarda da sempre.
Dimenticare i doveri, le urgenze, i numeri, le spine. E invece fare l’inchino a tutto ciò che brilla senza rumore, al bicchiere mezzo vuoto che ci disseta ancora.
Bisognerebbe svegliarsi e accorgersi che siamo vivi, che abbiamo occhi e lingua e respiro e la possibilità
immensa di amare ancora.
E dire grazie a qualcuno, a qualcosa, al nulla perfetto che ci ospita.

Bisognerebbe aprire gli occhi e dire:
sono qui, sono ancora qui.
E basta.
Basta per chiamarla felicità."

Un invito dolce e potente alla consapevolezza, un inno alla semplicità e alla gratitudine, un’alternativa radicale alla frenesia quotidiana: svegliarsi e avere come unico compito quello di essere felici. Non in senso superficiale o edonistico, ma nella forma più essenziale e profonda: riconoscere la bellezza del vivere.
Un’immagine di contatto diretto con la realtà, senza filtri, con una presenza autentica. I piccoli dettagli che diventano miracoli. In questa visione, ciò che davvero nutre non è l’eccezionale, ma l’ordinario riscoperto con occhi nuovi.

Vedo ogni giorno quanto sia difficile rallentare, lasciare andare la corsa, il giudizio, la perfezione.
Ma la vera cura comincia quando ci concediamo di dire:
"Sono qui. Sono ancora qui." E ci basta. E ci basta per chiamarla felicità, quella che non va cercata fuori o nel futuro, ma va riconosciuta nel presente, nel semplice esserci, con tutto ciò che siamo. È una chiamata alla lentezza, alla gratitudine e alla meraviglia.

Oggi, prova a respirare lentamente, a toccare il presente con occhi nuovi.
Forse non serve altro.
🌱


"Mi rende felice pensare a quello che posso volere non a quello che voglio" F. 10 anni La capacità di gioire di quel des...
02/04/2025

"Mi rende felice pensare a quello che posso volere non a quello che voglio" F. 10 anni

La capacità di gioire di quel desiderio a cui molto onestamente posso aspirare, non quel troppo di più che a lungo andare mi avvelena il cuore.

🤍

Indirizzo

Lozzo Atestino
35034

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

Telefono

+393911169235

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Elisa Zandonà-psicologa psicoterapeuta pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Elisa Zandonà-psicologa psicoterapeuta:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare