Elisa Zandonà-psicologa psicoterapeuta

Elisa Zandonà-psicologa psicoterapeuta 🌱 psicoterapia, training autogeno, psicodiagnostica
🏠 via Isidoro Alessi n.22, Este (PD)
📞 3911169235

In psicoterapia non ascolti solo la tua mente.Ascolti il tuo cuore.Quel cuore che, anche quando tace, continua a ricorda...
19/08/2025

In psicoterapia non ascolti solo la tua mente.
Ascolti il tuo cuore.

Quel cuore che, anche quando tace, continua a ricordare.
Ricorda emozioni profonde, legami invisibili, dolori mai detti, gioie dimenticate.

Alcuni studi parlano di memoria cellulare:
raccontano che il cuore dei trapiantati può portare con sé i ricordi del donatore.
Come se ogni cellula conservasse una verità che non passa dalla logica, ma dal sentire.

La mente mente. Il cuore no.
Imparare ad ascoltarlo è un gesto di coraggio e di guarigione.

In psicoterapia impariamo a riconoscere quei segnali sottili:
una sensazione di calore = un sì che nasce dentro
una stretta, un brivido = un no da rispettare
Non sono ordini, ma messaggi.
Segnali preziosi che il corpo e il cuore ci inviano per guidarci verso ciò che ci fa bene.

Quando cuore e mente si allineano, accade qualcosa di raro: l’anima si sente al sicuro.
✨Ed è lì che comincia la trasformazione.✨
Non servono risposte immediate o soluzioni perfette.
Serve uno spazio sicuro, dove essere veramente sé stessi.
Dove puoi smettere di trattenere il respiro e cominciare a sentire.

"Ogni persona deve decidere quanto della verità può sopportare."
— Irvin D. Yalom

🌱 Ilmio compito come terapeuta non è dirti chi sei, ma camminare al tuo fianco mentre impari ad ascoltarti, mentre riscopri la tua voce, il tuo battito, il tuo ritmo.

Perché... la guarigione non arriva dalla mente che capisce.
Ma dal cuore che finalmente viene ascoltato. 💕

12/08/2025

Bonus Psicologo: definite le date e le modalità per il 2025

🗨️ A chi è rivolto?
A tutti i cittadini con ISEE valido non superiore a 50.000 euro per sostenere il benessere psicologico e far fronte a condizioni come ansia, stress e depressione.

⏳ Quando presentare la domanda?
La finestra per le domande si apre il 15 settembre 2025 e si chiude il 14 novembre 2025.

✍️ Come fare domanda?
La richiesta si fa online tramite il portale INPS (con SPID, CIE o CNS) o attraverso il Contact Center Multicanale.

Consulta la pagina ufficiale:
www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2025.08.messaggio-numero-2460-del-11-08-2025_15005.html

La nostra vita quotidiana è spesso frenetica, piena di impegni e interazioni "doverose", ma c'è un luogo dove la cura, l...
10/08/2025

La nostra vita quotidiana è spesso frenetica, piena di impegni e interazioni "doverose", ma c'è un luogo dove la cura, la gentilezza e la connessione nascono spontaneamente: la montagna.
Il legame profondo tra benessere psicologico e natura non è solo una sensazione, ma un vero e proprio cambiamento misurabile a livello cerebrale.

Erich Fromm quando parla di "Biofilia" ci dice come le cellule del nostro corpo si rigenerano a contatto con il mondo naturale.
La natura non è infatti solo lo sfondo, una bella foto da caricare sui social, ma un potente catalizzatore per il nostro equilibrio interiore.

Durante un'escursione nella natura, si crea un "microcosmo" nel quale si crea relazione, si condividono la fatica, una risata, lo stupore di fronte ad un panorama, si condivide il silenzio...nasce una connessione autentica che non dipende dal tempo, ma dall'intensità del momento.
E in questo contesto, il silenzio diventa un alleato prezioso che non è un vuoto imbarazzante, ma una forma di connessione profonda che ci permette di ascoltare il respiro, i passi, il vento... e soprattutto noi stessi. È un silenzio condiviso che si trasforma in intimità e vicinanza vera.

Camminare in natura ci spinge a prenderci cura di noi stessi senza aspettarci nulla in cambio. È riconnettersi con ciò che siamo realmente: corpo, respiro, emozione, meraviglia.

La natura attiva la corteccia prefrontale, calma l'amigdala e stimola il sistema limbico, portando a una concentrazione più profonda, una migliore regolazione delle emozioni e una maggiore stabilità.
Tornare nella natura, in fondo, è tornare a casa. È un riequilibrio che ci fa sentire più forti e centrati, dentro e fuori.

🌿 "Se ti perdi, cercati nelle cose che ami."Ci sono momenti in cui ci sentiamo disorientati, stanchi, quasi svuotati.Gio...
27/07/2025

🌿 "Se ti perdi, cercati nelle cose che ami."

Ci sono momenti in cui ci sentiamo disorientati, stanchi, quasi svuotati.
Giornate in cui nulla sembra avere davvero senso, e le emozioni sembrano troppo confuse per essere comprese.
Ti è mai capitato di guardarti allo specchio e non riconoscerti più?

La verità è che, a volte, perdersi fa parte del cammino.
Ma perdersi non significa scomparire, significa solo aver smarrito per un attimo la direzione.
E quando accade, una delle strade più autentiche per ritrovarsi è tornare a ciò che ti ha sempre fatto vibrare l’anima:
una musica, un libro, un odore, un luogo, un gesto, una passione.
Anche piccola. Anche dimenticata.
Lì c’è una traccia di te.
Una bussola invisibile che può aiutarti a ricominciare a sentire.

💬 "Chi ha un perché per vivere può sopportare quasi ogni come."
— Viktor Frankl

Ritrovare ciò che ami è un modo per ritrovare il tuo perché, quel significato profondo che ti sostiene anche quando tutto sembra crollare.

La psicoterapia non offre risposte preconfezionate, ma aiuta a fare spazio per riscoprirti.
Accompagna nel silenzio, nei nodi della mente e del cuore, finché la tua voce non torna a farsi sentire chiara, viva, TUA.
E in quel momento, capisci che non ti eri perso del tutto, eri solo in attesa di ritrovarti.

🕊 Non aver paura di cercarti.
Soprattutto, non aver paura di ritrovarti diverso da prima.



“I giovani non hanno bisogno di essere salvati, ma di essere riconosciuti.” S.Andreolill passaggio dalla scuola all’univ...
15/07/2025

“I giovani non hanno bisogno di essere salvati, ma di essere riconosciuti.” S.Andreoli

ll passaggio dalla scuola all’università o al mondo del lavoro è spesso raccontato come un grande inizio.
È un momento carico di attese, sogni e possibilità… ma anche di paure, insicurezze e smarrimento.

✨ Ma a volte è anche paura, spaesamento, fatica a capire chi si è davvero.

Chi sei, adesso che non sei più “uno studente”?
Dove si va, quando tutto è possibile ma nulla sembra chiaro?
Perché ti senti in ritardo, anche se hai appena cominciato?

Un momento di passaggio delicato e profondo: una soglia tra ciò che eri e ciò che stai diventando.

🌱 Allora può essere d'aiuto trovare uno spazio sicuro dove poter parlare apertamente sentendosi accolti anche nella confusione.
Un luogo in cui iniziare, con i propri tempi, a costruire l'identità adulta.

📩 Se senti che questo è un momento difficile da attraversare da solə, possiamo affrontarlo insieme. Scrivimi.

Cambiare richiede coraggio.Non tanto quello che serve per affrontare il mondo esterno, ma quello – spesso più profondo –...
14/07/2025

Cambiare richiede coraggio.
Non tanto quello che serve per affrontare il mondo esterno, ma quello – spesso più profondo – che serve per guardarsi dentro e dire: “Così non mi basta più”.

Prendere una posizione, fare una scelta diversa, mettere dei confini, lasciare andare ciò che ci ferisce… tutto questo può sembrare un atto di ribellione, ma in realtà è un atto di cura.
Di cura verso se stessi.
Perché a volte prendersi davvero cura di sé significa smettere di compiacere, di resistere o di rimandare, e iniziare a vivere in modo più autentico.

Il cambiamento fa paura, sì. Ma dietro quella paura può esserci qualcosa di prezioso: una versione di noi stessi più libera, più vera, più in pace.

Come scrive Jung:
"Non c'è presa di coscienza senza dolore. La gente farà di tutto, per quanto assurdo, per evitare di confrontarsi con la propria anima."

Eppure, quando iniziamo a farlo… qualcosa cambia davvero.




"Bisognerebbe svegliarsi ed avere il solo compitodi essere felici.Mettere i piedi nudi sul giorno e sentire che bastaun ...
12/07/2025

"Bisognerebbe svegliarsi ed avere il solo compito
di essere felici.

Mettere i piedi nudi sul giorno e sentire che basta
un filo d’aria, un odore buono dalla cucina,una mano calda, la voce dell’albero che ci guarda da sempre.
Dimenticare i doveri, le urgenze, i numeri, le spine. E invece fare l’inchino a tutto ciò che brilla senza rumore, al bicchiere mezzo vuoto che ci disseta ancora.
Bisognerebbe svegliarsi e accorgersi che siamo vivi, che abbiamo occhi e lingua e respiro e la possibilità
immensa di amare ancora.
E dire grazie a qualcuno, a qualcosa, al nulla perfetto che ci ospita.

Bisognerebbe aprire gli occhi e dire:
sono qui, sono ancora qui.
E basta.
Basta per chiamarla felicità."

Un invito dolce e potente alla consapevolezza, un inno alla semplicità e alla gratitudine, un’alternativa radicale alla frenesia quotidiana: svegliarsi e avere come unico compito quello di essere felici. Non in senso superficiale o edonistico, ma nella forma più essenziale e profonda: riconoscere la bellezza del vivere.
Un’immagine di contatto diretto con la realtà, senza filtri, con una presenza autentica. I piccoli dettagli che diventano miracoli. In questa visione, ciò che davvero nutre non è l’eccezionale, ma l’ordinario riscoperto con occhi nuovi.

Vedo ogni giorno quanto sia difficile rallentare, lasciare andare la corsa, il giudizio, la perfezione.
Ma la vera cura comincia quando ci concediamo di dire:
"Sono qui. Sono ancora qui." E ci basta. E ci basta per chiamarla felicità, quella che non va cercata fuori o nel futuro, ma va riconosciuta nel presente, nel semplice esserci, con tutto ciò che siamo. È una chiamata alla lentezza, alla gratitudine e alla meraviglia.

Oggi, prova a respirare lentamente, a toccare il presente con occhi nuovi.
Forse non serve altro.
🌱


Spesso ci mettiamo in secondo piano, accantoniamo i nostri bisogni con la promessa vaga di un “prima o poi” che non arri...
29/06/2025

Spesso ci mettiamo in secondo piano, accantoniamo i nostri bisogni con la promessa vaga di un “prima o poi” che non arriva mai: quando avrò tempo, quando avrò messo da parte qualche soldo, quando chi mi sta attorno starà meglio.
Intanto, zittiamo la voce dell’anima, la mettiamo in pausa… in attesa. Ma in attesa di cosa, poi? Forse del coraggio di prenderci cura di noi stessi davvero.

E così, giorno dopo giorno, ci abituiamo a rinunciare, a non desiderare più. E questa rinuncia silenziosa finisce per scolorirci dentro, come se diventasse parte della nostra pelle, un tratto che ci definisce senza che ce ne accorgiamo.

Ma non deve per forza essere così. Possiamo, anche con piccoli gesti, cominciare a rimetterci al centro della nostra vita. Non serve stravolgere tutto da un giorno all’altro: basta ascoltarci, riconoscere che anche noi meritiamo spazio, tempo, cura.

Ogni desiderio recuperato, ogni “mi prendo cura di me” detto a voce alta o anche solo pensato, è un colore che ritorna, un passo verso una versione più autentica di noi stessi.

Perché prendersi cura di sé non è egoismo: è il primo atto d’amore che rende possibile amare davvero anche gli altri.

Come ami?

"Mi rende felice pensare a quello che posso volere non a quello che voglio" F. 10 anni La capacità di gioire di quel des...
02/04/2025

"Mi rende felice pensare a quello che posso volere non a quello che voglio" F. 10 anni

La capacità di gioire di quel desiderio a cui molto onestamente posso aspirare, non quel troppo di più che a lungo andare mi avvelena il cuore.

🤍

Gratitudine.È essere reattivi alla bontà e saper ricambiare quella gentilezza quando se ne ha l' opportunità.È avere la ...
26/03/2025

Gratitudine.

È essere reattivi alla bontà e saper ricambiare quella gentilezza quando se ne ha l' opportunità.
È avere la pelle "sufficientemente sottile" per sentire che non è tutto scontato.
Essere grati determina il riconoscimento che ci è stato donato qualcosa, e questo qualcosa ha comportato per qualcuno un pensiero, un impegno.
È il primo passo per entrare in una relazione.
È il primo passo per sorridere di cuore.

"[...] Ho capito che essere risolti non è solo impossibile ma è anche meno utile di ciò che pensavo: l' autenticità di u...
18/03/2025

"[...] Ho capito che essere risolti non è solo impossibile ma è anche meno utile di ciò che pensavo: l' autenticità di un terapeuta sufficientemente umano e fisiologicamente a contatto con le proprie aree di vulnerabilità, favorisce una maggiore vicinanza ed una buona riuscita della terapia, come posso pretendere che un mio paziente non tema le proprie emozioni dolorose se io stessa in prima persona mi nego la possibilità di fare i conti con le mie? I Genesis suonavano "We've got to get in to get out".

Qualche anno fa scrivevo questo.
Una collega, Amica, oggi, mi ha riportato qui. 🤍

"Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante ...
08/03/2025

"Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede tale coraggio, una sfida che non annoia mai. Avrai tante cose da intraprendere se nascerai donna. Per incominciare, avrai da batterti per sostenere che se Dio esiste potrebbe anche essere una vecchia coi capelli bianchi o una bella ragazza. Poi avrai da batterti per spiegare che il peccato non nacque il giorno in cui Eva colse la mela: quel giorno nacque una splendida virtù chiamata disubbidienza. Infine avrai da batterti per dimostrare che dentro il tuo corpo liscio e rotondo c’è un’intelligenza che chiede d’essere ascoltata."
Oriana Fallaci

Indirizzo

Lozzo Atestino
35034

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

Telefono

+393911169235

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Elisa Zandonà-psicologa psicoterapeuta pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Elisa Zandonà-psicologa psicoterapeuta:

Condividi

Digitare