Ilaria Benedetti Psicologa

Ilaria Benedetti Psicologa "C'è un messaggio speciale in ogni problema. Rifiutare il problema significa perdere il messaggio."

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27/05/2023

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“I care", due parole che don Milani aveva fatto scrivere grandi, in rosso, per poi appenderle sulla porta della classe. […]
Fino agli anni Sessanta, al centro della scuola italiana stavano gli insegnanti, che si prendevano cura degli studenti. Don Milani sovverte questo rapporto, spostando al centro gli allievi. Il salto da ≪io mi prendo cura di te≫ a ≪tu mi stai a cuore≫ può sembrare poca cosa, uno scivolamento linguistico, invece è una questione di sostanza, e sarà infatti
sostanziale per l’evoluzione del sistema scolastico italiano.[…]
Non c’è bisogno di aggiungere molto altro: se soltanto facessimo nostro l’I care, se conquistassimo questa vetta elevatissima e da lì guardassimo come ci comportiamo con noi stessi, con gli altri, con i nostri figli, con i nostri allievi, raggiungeremmo un punto di luce con cui illuminare tutto il nostro agire.”
Da “Il tempo del noi”

❤
14/03/2023

Soffro di disturbi dell’attenzione.

A scuola, da bambino, quando eccellere significava conformarsi, starsene seduti zitti e composti, studiare risme di informazioni all’apparenza tutte uguali, questa parte di me era una maledizione. Mi faceva sembrare un buono a nulla. Uno senza speranza. Un fallito.

Oggi sono il CEO di una delle organizzazioni umanitarie in più rapida espansione in Italia, Still I Rise, grazie alla quale diamo lavoro a quasi 150 persone in Italia e nel mondo, contribuendo milioni di euro ad alcune delle economie più depauperate del globo. È proprio questa mia mente bizzarra a permettermi di innovare, di alterare gli equilibri, di lavorare su più fronti contemporaneamente per trovare soluzioni nuove a problemi vecchi come il mondo. È proprio ciò che più mi rendeva “strano”, “sbagliato” o “inadatto” agli occhi della gente a essere diventato la mia risorsa più grande.

“Pensatore sottosopra”, ecco come si definiscono le persone come me negli ambienti accademici oggi. Vent’anni fa? Vent’anni fa eravamo solamente dei piantagrane, delle delusioni, delle patate bollenti, delle seccature. Ma il mondo di oggi non è più quello di 20 anni fa, per fortuna, e oggi sappiamo che alcuni tipi di neurodiversità, se capite, accolte e stimolate, possono rivelarsi ancor più efficaci di molte cosiddette “neurotipicità”. Gli studi dimostrano che il disturbo dell’attenzione può nascondere in realtà uno spiccato istinto creativo e di risoluzione dei problemi, la capacità di rispondere alle crisi con maggiore controllo di sé, la propensione all’intrepidezza e all’imprenditoria e una predisposizione all’intuitività e all’attenzione al dettaglio.

Sempre più leader nel mondo ammettono di avere neurodivergenze, tra cui i disturbi dell’attenzione, senza più vergogna ma come un dato di fatto: il loro successo, in molti casi, deriva proprio da questa anomalia. E se il mondo negli ultimi 20 anni è riuscito a evolversi, perché la scuola è ancora ferma al controllo e all’uniformità?

È quindi agli insegnanti, ai presidi e agli educatori che mi rivolgo oggi, non solo in qualità di ex-studente che tanto ha sofferto sui banchi di scuola ma soprattutto come collega e insegnante a mia volta: solo quando riusciremo a immaginare una scuola in grado di costruire, anziché l’uniformità, la sovversione dello status quo, potremo davvero cambiare il mondo. Solo se sapremo riconoscere in ogni studente un patrimonio irripetibile di talento e potenziale potremo crescere un’umanità più felice. Solo quando avremo il coraggio di immaginare un futuro veramente inclusivo partendo da un presente più gentile, allora riusciremo a vivere in un mondo di pace e armonia, dove il diverso sia accolto come prezioso anziché schiacciato come non conforme. Noi di Still I Rise stiamo testando un Metodo Educativo nuovo, che punta, anziché al controllo, al rigore e all’obbligo, alla ricerca dell’universale attraverso il particolare, all’individualità culturale, emotiva e psicosociale di ogni bambino e, dunque, a un’eccellenza cercata all’interno, e non al di fuori, di ogni studente.

E se ti sembra utopia, è solo perché ti hanno abituato a guardare le sbarre anziché il giardino, bellissimo, poco più in là. Te lo dice uno dei tanti proverbiali pesci a cui avevano detto che per vincere bisognava scalare gli alberi, fin quando poi mi sono accorto dell’oceano, immenso, che mi aspettava dietro l’angolo. E così ho capito di non essere “sbagliato”, solo diverso, e ora apro Scuole in cui la diversità non è ostacolata ma premiata, così che nessun bambino debba più sentirsi un fallito o rimanere indietro.

È da tener presente che la mente funziona aggiungendo nuovi contenuti e non sottraendo quelli vecchi.Steven C. HayesPill...
09/11/2022

È da tener presente che la mente funziona aggiungendo nuovi contenuti e non sottraendo quelli vecchi.
Steven C. Hayes

Pillole di per imparare a stimolare il cambiamento in noi stessi.

Se non cambiamo il nostro modo di guardare la Dislessia avremo perso un'opportunità di ricchezza e saremo sempre un po' ...
28/10/2022

Se non cambiamo il nostro modo di guardare la Dislessia avremo perso un'opportunità di ricchezza e saremo sempre un po' ignoranti.

Ogni giorno mi trovo a guardare negli occhi adolescenti ai quali devo comunicare che hanno la Dislessia. Nei loro occhi spesso vedo vergogna, delusione, ansia talvolta. Alcuni sorridono per dissimulare il caos interiore, altri hanno il coraggio di mostrare la bomba emotiva che dentro sta per esplodere.

Cosa fare? Educare chi ha un DSA a valorizzare la propria intelligenza non basta. Abbiamo bisogno di educare chi non ce l'ha!

Iniziamo ripulendo il nostro linguaggio da subdole associazioni prive di basi scientifiche.
Ricordiamoci che la Dislessia non è una malattia, non va quindi curata e nessuno ne è affetto.

Immagine di

Bambini alla soglia dell'adolescenza e nuovi inizi.Nelle ultime due settimane ho avuto l'opportunità di proporre alle cl...
11/10/2022

Bambini alla soglia dell'adolescenza e nuovi inizi.

Nelle ultime due settimane ho avuto l'opportunità di proporre alle classi prime di una scuola secondaria di I grado un laboratorio per facilitare la costruzione di relazioni positive nel gruppo classe.

La prima domanda posta agli studenti è stata questa: che differenza c'è tra essere IN gruppo ed essere UN gruppo? E cosa rende un gruppo tale?
Secondo i bambini le fondamenta del gruppo sono la conoscenza reciproca, l'accettazione degli altri, il saper includere tutti e condividere sia le emozioni piacevoli che quelle spiacevoli, il saper essere sinceri senza offendere o ferire inutilmente.

I bambini hanno accettato la sfida che la costruzione del gruppo ci impone: saper valorizzare la diversità, saper donare con generosità e ricevere senza vergogna.

Auguro quindi buona fortuna a tutti i "primini", a coloro che hanno intrapreso un nuovo percorso scolastico o di vita, a tutti i gruppi in partenza.
Ricordiamoci che "L'accettazione da parte degli altri e l'accettazione di sé sono interdipendenti.”
Irvin D. Yalom

Un grazie speciale a Ben che ha origliato la lezione dalla classe accanto e a ricreazione ha lasciato un messaggio special
💚



Progetto Kruppa con

Si riparte con la scuola e il mio augurio è quello di riuscire a vivere questo anno apprezzando la diversità invece di t...
15/09/2022

Si riparte con la scuola e il mio augurio è quello di riuscire a vivere questo anno apprezzando la diversità invece di temerla.

Tanti ragazzi iniziano un nuovo percorso, pieni di aspettative e piccoli grandi timori; tra tutti il più insidioso è proprio quello di non riuscire a riconoscersi in qualcuno e rimanere escluso.

Auguro agli adulti di riuscire a trasmettere il valore della diversità, l'inclusione, l'accettazione della bellezza delle sfumature individuali.

"Nel mondo non ci sono mai state due opinioni uguali. Non più di quanto ci siano mai stati due capelli o due grani identici: la qualità più universale è la diversità."
Michel de Montaigne

Nuova edizione del corso tutor..per informazioni contattatemi!
09/09/2022

Nuova edizione del corso tutor..per informazioni contattatemi!

"Mio figlio non ha voglia di studiare""Suo figlio è intelligente, ma non si apllica""Vorrei tanto iniziare quella cosa, ...
14/03/2022

"Mio figlio non ha voglia di studiare"

"Suo figlio è intelligente, ma non si apllica"

"Vorrei tanto iniziare quella cosa, ma poi non lo faccio mai"

"Vorrei cambiare, ma poi continuo con la mia solita routine"

Vi suonano familiari queste parole? Vi capita di sentirvi demotivati o di non riuscire a stimolare negli altri la giusta spinta verso l'azione?

Per riuscire a motivare o a motivarsi esistono degli interruttori da premere che si chiamano
e . La motivazione passa attraverso le emozioni che proviamo e cresce al crescere del nostro senso di autoefficacia. È quindi possibile trovare una formula in grado di implementare la motivazione in noi stessi e negli altri.

Volete capire come diventare studenti, genitori, insegnanti, persone motivate?
Io posso aiutarvi 🤍

Articolo 1. Le emozioni non sono né positive né negative, esistono! Ogni emozione è un messaggio, ci dice qualcosa di im...
03/03/2022

Articolo 1. Le emozioni non sono né positive né negative, esistono! Ogni emozione è un messaggio, ci dice qualcosa di importante e ci serve a qualcosa.

Articolo 2. L'emozione non è il comportamento: l'emozione va sembre bene, il comportamento potrebbe essere sanzionabile

Cosa sto citando? La Carta dei diritti alle emozioni, pubblicata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per promuovere la salute fisica e psicologica di tutti noi.

Conosci i tuoi diritti in materia di emozioni?
Ti capita di giudicare le tue emozioni dividendole in positive e negative?
Quanto peso ha l'accettazione delle emozioni sulla salute fisica e mentale?

Se sei curios* qua sotto il link alla :

https://www.lifeskills.it/materiali/

Con il termine Hikikomori si fa riferimento ad un fenomeno sociale nato in Giappone ed in grande crescita in tutto il mo...
28/01/2022

Con il termine Hikikomori si fa riferimento ad un fenomeno sociale nato in Giappone ed in grande crescita in tutto il mondo, caratterizzato dalla volontà di esclusione sociale, che inizia con il rifiuto della scuola o del lavoro e progredisce con l'isolamento e l'evitamento di qualsiasi contatto sociale con l’esterno, talvolta interessando anche il proprio nucleo familiare.

Il professor Flavio Rizzo parla di "eremiti postmoderni" per far riferimento agli adolescenti e giovani adulti che si trovano in questa condizione.

Da Psicologa che collabora con le scuole e si occupa di età evolutiva mi è capitato di poter osservare il bisogno dei giovani di isolarsi in risposta alla pressione sociale verso l’autorealizzazione ed il successo personale e credo che alla base di percorsi funzionali orientati al benessere e alla salute mentale vi sia la capacità da parte di genitori e insegnanti di riconoscere i segnali del disagio precocemente, attivando così un sistema di aiuto.

Questa piccolo approfondimento è quindi finalizzato a .

Per maggiori informazioni scrivetemi in DM.

Cosa provate nel calore dell'abbraccio? Da chi accettate che venga superato il limite del vostro spazio personale? In qu...
24/01/2022

Cosa provate nel calore dell'abbraccio? Da chi accettate che venga superato il limite del vostro spazio personale?
In questo momento vi manca l'abbraccio di qualcuno?

Negli ultimi due anni per molti di noi "un abbraccio" è stato più frequentemente scritto alla fine di messaggi che agito fisicamente.

Il potere curativo e benefico degli abbracci è noto da sempre, prima che la scienza dimostrasse che abbracciare stimola la produzione di ossitocina, l'ormone dell'attaccamento e dell'amore, e potenzia i processi fisici di guarigione.
Gli antichi Celti, per migliorare il benessere e ritrovare la serenità, prescrivevano ad esempio una pratica “medica” chiamata silvoterapia, che consisteva nell’abbracciare un albero.

Si abbracci chi può dunque è il mio invito di inizio settimana!

Photo repost .

Le nuove linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento sono finalmente u...
21/01/2022

Le nuove linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento sono finalmente uscite!

Cosa sono le ?
Sono indicazioni, elaborate sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, per realizzare interventi didattici individualizzati e personalizzati per studenti con DSA.

Dove potete trovare il file completo?
Sul sito dell' Istituto Superiore di Sanità.
Per chi non riuscisse scrivetemi in DM per avere il file.

Buon aggiornamento!

Indirizzo

Spazio Kalipè, Viale San Concordio 738, San Concordio (LU)
Lucca
55100

Telefono

+393492188403

Sito Web

https://www.psicologolucca.it/

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