08/10/2025
L’ALTRA FACCIA DEL BOTULISMO
Il botulismo infantile è una forma rara e molto particolare di botulismo. Il meccanismo dell’intossicazione è infatti completamente diverso da quello tipico dell’adulto. Ovviamente carciofini e tonno sott’olio non c’entrano. Il neonato si ammala non perché ingerisce un alimento in cui si è già formata la tossina, ma ingerendo le spore del batterio.
Se un adulto ingerisce le spore del batterio non succede nulla (tranne che in rarissimi casi di cui non parleremo). La spora all’interno del nostro intestino da adulti non trova l’ambiente adatto a germinare. Lo trova invece nell’intestino del neonato che presenta condizioni anatomiche e di flora batterica favorevoli al batterio.
A causa di questo differente meccanismo di produzione della tossina, anche i sintomi sono diversi. Il decorso è più lento e subdolo e si manifesta principalmente con segni di stitichezza ostinata, torpore e successivamente paralisi.
Avere il sospetto diagnostico non è facile, quindi i complimenti ai colleghi di Bari che grazie alla diagnosi tempestiva hanno salvato la vita del bambino.
Ma come fa un neonato ad ingerire le spore del clostridio? I casi più frequenti sono causati dall’uso (sbagliato) di usare il miele come dolcificante. Il miele si produce in campagna e in campagna le spore di botulino circolano. Un’altra possibilità nei bambini che già gattonano è quella dell’ingestione di terriccio, anche quello presente nei vasi di appartamento.
Ecco perché il botulismo infantile, grazie al cielo, è così raro. Bastano davvero piccole attenzioni per evitarlo.
Il miele è un alimento buono e sano, ma diamolo ai bambini a svezzamento avvenuto.
PS: esistono forme di botulismo ancora più rare e particolari. Ne parleremo in un prossimo post. Suspance