31/08/2025
✨ Per molte persone, la magrezza rappresenta libertà.
Libertà di muoversi senza peso, di vestirsi senza limiti, di non temere lo sguardo altrui. È l’illusione di poter vivere “più leggeri”, dentro e fuori.
Ma questa idea, così radicata nella nostra cultura, nasconde un paradosso: inseguire la magrezza rischia di diventare la più grande prigione. Una gabbia fatta di numeri, controlli ossessivi, sensi di colpa… dove ogni gesto quotidiano finisce per ruotare attorno al corpo e alla bilancia.
Da professionista vedo spesso questa dinamica: il desiderio legittimo di stare bene che si trasforma in una lotta senza fine. Da donna, so quanto sia facile confondere la libertà con la ricerca di un’immagine accettata.
La vera libertà, però, non nasce dal diventare “magre a tutti i costi”, ma dal sentirsi finalmente in pace con se stesse.
Un corpo più leggero può restituire energia, vitalità e benessere: è un aiuto, non la meta.
La meta è molto più grande: è imparare ad ascoltare i propri bisogni, a rispettare i propri limiti, a dire “sì” e “no” con autenticità.
La magrezza può essere un passaggio.
La libertà vera è poter abitare il proprio corpo senza sentirsi in dovere di cambiarlo per esistere.
👉 Ne parlo meglio nell’articolo completo.
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“Essere magra significa essere libera.” Questa frase, pronunciata da una donna durante un colloquio, ha risuonato in me con forza perché riflette un pensiero che tante di noi hanno avuto, me compresa. Ma davvero la libertà coincide con la magrezza? In questo articolo rifletto sul mito della ma...