09/09/2022
Buongiorno a tutti,
scusate se per problemi personali non sono riuscita a scrivere questo post nell’immediatezza dell’incontro avvenuto con il Sindaco.
Premetto che l’incontro come immaginavo è avvenuto in un contesto civile e tranquillo in cui i toni non sono stati alterati, nonostante mi sia stato fatto notare che mi sono espressa con vigore (Non ho mai alzato la voce, non ho mai usato un linguaggio non consono perché non sono stupida e so dove come e quando posso lasciarmi andare e dove no).
Non posso ritenermi soddisfatta dell’esito dell’incontro poiché come pensavo è una scelta puramente dell’Amministrazione decidere quale tipologia di servizio adottare nei confronti della raccolta dei rifiuti e quest’ultima si ritiene soddisfatta del suo operato nonostante permangano molti disagi che a mio avviso vengono sminuiti nella valutazione di questo servizio. Ergo…non hanno accolto positivamente la richiesta fatta con la raccolta firme per il posizionamento dei Cassonetti Smarty.
Sono inoltre rimasta alquanto basita di fronte alla risposta relativa alla responsabilità civile dei bidoncini in quanto l’Assessora Sig.ra Galletti ha confermato la sussistenza di un’assicurazione che tutela i cittadini della quale però non siamo mai stati edotti in maniera esplicita.
Ho espresso il mio disappunto facendo notare che non è possibile continuare a “Girare intorno” alla frase : “ Che il cittadino deve comportarsi con la diligenza del buon padre di famiglia”, questo è un dato ormai assodato che si debba esporre il proprio bidone nella maniera indicata, ma ci vuole una comunicazione CHIARA ED INEQUIVOCABILE (sono state le mie parole e quelle della Sig.ra Anna Maria Paoletti dell'Anffas) alla cittadinanza in cui venga indicato L’ORARIO PRECISO entro cui ritirare il proprio bidone una volta svuotato dal rifiuto e che per tale lasso di tempo i cittadini siano sollevati dalla responsabilità e solo dopo quell’orario (sufficientemente ampio da consentire a tutti di poter rientrare a casa dal lavoro) possa decadere la copertura assicurativa e subentri la responsabilità del cittadino.
La cosa che appunto mi ha lasciata perplessa è stata la risposta che si sarebbero informati con Hera su come comunicare ai cittadini questa cosa. Da cosa nasce la mia perplessità? Nasce da un’analisi normalissima dei fatti.
Esiste un contratto? SI
Chi ha stipulato questo contratto? AMMINISTRAZIONE con HERA
Come fa un’Amministrazione che ha stipulato un contratto che prevede il coinvolgimento di un’intera cittadinanza a non sapere con certezza se l’assicurazione esiste e cosa prevede?
Io non ci voglio mettere la malafede ma sicuramente ci metto una leggerezza a mio avviso abbastanza grave.
Il mio pensiero è che se questa assicurazione post ritiro rifiuti fosse esistita davvero nei termini in cui è intesa, dopo tutti i mesi in cui stiamo chiedendo a gran voce di chi sia la responsabilità in caso di incidente, ce l’avrebbero già sventolata sotto il naso da un pezzo come accade quando viene fatto dall’Amministrazione qualcosa di cui va fiera.
Se questa cosa esiste davvero non vedo il senso di confrontarsi con Hera su come comunicarla ma penso sia una prerogativa solo ed esclusivamente dell’Amministrazione doverlo fare.
Si potrebbe fare come in tutti gli uffici, prendere il contratto, leggerlo… evidenziare l’articolo che tratta l’argomento e fare una dichiarazione chiara come ad esempio: “Cari cittadini qui c’è l’articolo che parla dell’assicurazione, l’orario di copertura è dalle 4.00 del mattino alle 20.00/21.00/22.00/23.00/24.00 etc…
I bidoncini ritirati entro gli orari indicati sono coperti da assicurazione per la responsabilità civile verso terzi, per i bidoncini esposti oltre gli orari indicati decadrà la copertura assicurativa e subentrerà la responsabilità personale del singolo cittadino”.
Io sono una povera ignorante in tema di gestione pubblica e comprendo che tutto sia sempre molto arzigogolato, ma quì non ci vedo proprio il senso di coinvolgere Hera, anche perchè non è HERA la destinataria della tassa rifiuti, non è Hera che impone il servizio, semmai HERA è colei che è incaricata di svolgere il servizio rispettando le clausole esposte nel contratto che l’Amministrazione ha sottoscritto dando per rato e valido quanto in esso contenuto.
Ho apprezzato che sia stato detto che con Hera si valuterà se sia possibile mettere i cassonetti smarty fuori dall’isola ecologica per evitare di fare la fila con gli operatori all’interno.
2) Altro punto che ho portato all’attenzione è stato l’arrivo (che avevo previsto) dei ratti nonostante nella casa di mia zia non ce ne siano mai stati, mi è stato detto che stando a quanto sostiene Hera con le improvvise copiose piogge che hanno riempito le fogne probabilmente non hanno permesso lo svuotamento immediato delle stesse che sono vetuste e quindi hanno fatto fuoriuscire i ratti. Dopo avermi suggerito la derattizzazione (Altro costo che non sarebbe stato necessario) mi è stato detto che i topi fuoriescono per non annegare. Ora io sono inesperta e mi fido di quello che mi dicono ma mi risultava che i ratti fossero esperti nuotatori e che potessero addirittura stare 3 minuti sott’acqua senza morire.
A tal proposito mi sono rivolta ad un biologo che conosco e che ha un’impresa che si occupa di consulenze ambientali e di biodiversità, quindi non uno sprovveduto, nello specifico il Dott. Marco Pellecchia della Ditta Koinè Ambiente di Parma, non per fare pubblicità ma solo per permettere ai soliti miscredenti di constatare che prima di parlare mi informo.
C’è una sola cosa che mi dà più fastidio della negazione dei diritti dell’uomo ed è il tentativo di farmi passare per stupida quando non lo sono.
Capisco di essere solo una semplice cittadina priva di valore agli occhi di qualcuno, quindi mi avvalgo di persone che hanno “Studiato” per fugare i miei dubbi, pertanto vi posto la risposta ufficiale di cui sopra.
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Cara Lorena,
nelle foto che mi hai inviato non si vede un topolino delle case, ma un esemplare di ratto dei tetti (Rattus rattus) arrampicato sul tuo scuro.
Questa specie, diversamente dal ratto grigio o surmolotto (Rattus norvegicus), non frequenta le caditoie né le fogne. Il ratto dei tetti è una specie molto agile che in natura vive e nidifica sugli alberi; in ambiente urbano, preferisce colonizzare le parti alte degli edifici, che raggiunge percorrendo le canaline e i cavi elettrici, i pluviali, le travi e i pilastri. Può scendere a terra per nutrirsi e per cercare l'acqua, cosa che con tutta probabilità è accaduta nel tuo giardino, dove sono collocati i bidoni dell’immondizia.
Questo roditore può essere difficile da eradicare dai luoghi che frequenta abitualmente; infatti, una volta che ha esplorato un ambiente e In sintesi:
1- nell’edificio dove abiti, e/o nelle case limitrofe, c’è un focolaio di infestazione di ratti dei tetti;
2- gli esemplari si calano a terra attirati dagli odori acri dell’immondizia, cercando nutrimento;
3- vista l’abbondante presenza di cibo (al contrario del passato), la popolazione può trovare adeguate risorse per aumentare velocemente di numero;
4- può essere difficile controllare i roditori, vista la spiccata neofobia;
5- è opportuno iniziare una derattizzazione nel tuo giardino e, se possibile, anche nelle aree limitrofe."mappato" il proprio territorio, avrà un comportamento di repulsione verso qualsiasi nuovo oggetto non precedentemente incontrato (neofobia) col quale esso verrà in contatto: ad esempio, è possibile che per diverse settimane o mesi non vi sia alcuna interazione con trappole ed erogatori di esca collocati per debellare l'infestazione.
Resto a disposizione per altri chiarimenti.
Marco
Un po’ dappertutto si stanno avendo avvistamenti di ratti e topi e la cosa credo che cominci a diventare preoccupante, non che non siano mai esistiti ma confermo e sottoscrivo che in certe realtà non si erano mai visti prima d’ora e cioè da quando vengono tenuti in casa o in giardino i rifiuti per più giorni.
Tutto questo non è per sminuire chicchessia o per fare polemica sterile ma solo per chiarezza delle cose visto che si attribuisce la loro presenza ad eventi che non siano strettamente collegati alla permanenza dei rifiuti presso le abitazioni.
In ogni caso restiamo in attesa di avere notizie dall’Amministrazione in tempi brevi in merito alla responsabilità civile in modo chiaro, anche perché non credo ci vogliano mesi per leggere se in un contratto sia prevista o meno la copertura assicurativa e poi vedremo il da farsi.
Ultima cosa che vorrei precisare è che non mi sono state fornite in questo contesto di incontro molte delle risposte alle domande che avevo fatto in pec con i vari punti che mi avevate segnalato. Solleciterò anche quelle.