19/07/2025
Sono stato tradito, dopo quasi 15 anni di convivenza, in un momento in cui pensavo che la mia relazione avesse una direzione chiara, una strada solida.
Mi sono disperato, sì. Ma col tempo ho capito che il tradimento, per quanto doloroso, fa parte della vita.
Non sempre c'è un colpevole o una vittima.
A volte, semplicemente, qualcosa finisce.
E spesso il tradimento arriva proprio per dircelo, con crudele chiarezza.
Mi ha colpito la storia di quelle due persone riprese al concerto dei Coldplay, mentre si abbracciavano, inconsapevoli di essere immortalati nel cuore di un tradimento.
Non erano una coppia ufficiale.
Eppure erano lì, in un gesto intimo, nel bel mezzo della folla, stretti uno all’altra, forse travolti da qualcosa più grande di loro.
Mi colpiscono ancora di più i commenti feroci, le offese, i giudizi sui social: “Vergogna”, “se lo meritano”, “la prossima volta siano più onesti”, "il tradimento fa schifo".
Ma davvero siamo così puri da poter giudicare? Davvero siamo così perfetti da scagliare la prima pietra?
L’ipocrisia di questa società fa male. Condanna senza sapere, senza ascoltare.
Si scaglia contro chi sbaglia, dimenticando che tutti, prima o poi, inciampiamo.
E che l’amore — quello vero, quello umano — non sempre segue le regole. A volte nasce dove non dovrebbe.
A volte finisce quando meno te lo aspetti. Ma in ogni caso, ci chiede di essere guardato con compassione, non con il dito puntato.
E sì, se quelle due persone sono davvero innamorate, qualcuno soffrirà. Forse due famiglie si spezzeranno, forse ci saranno figli che si sentiranno traditi. Ma è anche questa la complessità dell’amore umano: non è mai bianco o nero, non è mai semplice.
È fatto di dolori, di scelte difficili, di verità che arrivano tardi, di felicità che si pagano a caro prezzo.
Ma l’amore, anche quando scompiglia tutto, è sempre qualcosa che merita di essere guardato con rispetto.
Anche quando non lo capiamo.