Dott. Roberto Maugeri - Dietologia

Dott. Roberto Maugeri - Dietologia Il dr. Roberto Maugeri si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1984 presso l’Università Cattol di Roma.

Il dr. Roberto Maugeri si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1984 presso l’Università Cattolica del S.C.

Vorresti perdere i kg di troppo e non riprenderli più?Contattaci per sapere come!Mobile 346 804 0604E-mail: dietologia@s...
29/03/2024

Vorresti perdere i kg di troppo e non riprenderli più?
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ANTI-AGING"L’invecchiamento (Aging) può essere considerato la conseguenza degli effetti di molteplici fattori: genetici,...
29/03/2024

ANTI-AGING
"L’invecchiamento (Aging) può essere considerato la conseguenza degli effetti di molteplici fattori: genetici, ambientali e legati allo stile di vita, che assieme possono contribuire al deterioramento progressivo delle componenti del nostro organismo. Nell’uomo, l’età avanzata è caratterizzata dall’insorgenza di alcune patologie le quali, nonostante non siano di per sé espressione d’invecchiamento, sono comunque strettamente associate alla vecchiaia.

La maggior parte degli studi, condotti in questi ultimi anni sul fenomeno dell’invecchiamento, ha permesso di comprendere quali possano essere i più probabili fenomeni biologici legati all’invecchiamento. Attualmente una delle teorie più accreditate è basata sul ruolo svolto dai Radicali Liberi e permette di spiegare un modello plausibile del processo d’invecchiamento. Questo processo è associato ad uno sbilanciamento tra l’eccessiva produzione dei radicali liberi e la diminuzione delle difese dell’organismo capaci di neutralizzare i radicali liberi.
Tale fenomeno, quando si manifesta, prende il nome di stress ossidativo e risulta associato ad un danno per l’organismo.

I radicali liberi dell’ossigeno (ROS) e dell’azoto (RNS), oltre agli effetti nocivi diretti sui tessuti dell’organismo, hanno anche la funzione di messaggeri molecolari, ovvero sono in grado d’indurre la produzione di molecole che possono causare infiammazione, la quale, a sua volta, è capace di favorire la produzione di altri radicali liberi, innescando un circolo vizioso che si autoalimenta.

Nel caso in cui, a causa di un alterato meccanismo regolatorio, lo stato infiammatorio si prolunghi, l’infiammazione può diventare nociva e risultare implicata nella patogenesi di numerose malattie.

Gli aspetti genetici dei meccanismi di difesa dell’organismo: il test ANTI-AGING
I meccanismi di difesa che una cellula può attivare contro i radicali liberi sono numerosi; particolare importanza rivestono enzimi come la Glutatione-S-transferasi (GST), la superossido dismutasin (SOD) e le citochine (particolari molecole alcune delle quali risultano capaci d’innescare i processi infiammatori).

Allo scopo di promuovere la prevenzione di quei fenomeni legati all’invecchiamento, l’idea del test ANTI-AGING, nasce dalla reale possibilità di analizzare i polimorfismi (ovvero le diverse espressioni geniche per un determinato enzima o proteina) in alcuni dei geni che giocano un ruolo chiave nei processi di detossificazione, ossidazione e infiammazione. Attraverso di esso è quindi possibile riconoscere, per gli individui portatori, quale sia il rischio reale di sviluppare determinate malattie e come si possa prevenire o influire sul loro decorso."

LA RITMONUTRIZIONE®"La maggior parte degli studiosi attenti sono concordi nel ritenere che le attuali società occidental...
29/03/2024

LA RITMONUTRIZIONE®

"La maggior parte degli studiosi attenti sono concordi nel ritenere che le attuali società occidentali risultino quotidianamente esposte ad una sovrabbondanza di cibi ricchi in calorie e ad un’industrializzazione forzata degli alimenti, capace di provocare l’impoverimento del loro contenuto in proteine, minerali e vitamine, indispensabili alle funzioni dell’organismo.
In un simile contesto è facilmente comprensibile la necessità di ristabilire il giusto equilibrio nutrizionale ed è proprio per questo motivo che è stato creato un nuovo concetto nutrizionale di notevole rigore scientifico: la Ritmonutrizione ®.

La Ritmonutrizione è l’applicazione pratica nella nutrizione delle conoscenze acquisite nel campo della cronobiologia, quella branca della biologia che studia il funzionamento dei ritmi biologici ai quali risultano essere sottoposti gli esseri viventi.

In Ritmonutrizione diventa quindi importante:
- assumere gli alimenti nel momento di maggiore efficacia, in accordo con i ritmi circadiani
- rispettare il ritmo dei 4 pasti per giorno e ad orari regolari, al fine d’evitare le possibili alterazioni del comportamento alimentare (sensazione di fame eccessiva, grignotage, compulsione glucidica, etc.)
- porre attenzione alle eventuali interazioni alimentari in modo da ottimizzare l’assorbimento e l’utilizzo dei nutrimenti che ingeriamo.

Grazie ai principi nutrizionali espressi nella Ritmonutrizione ®, in modo semplice e conviviale, è possibile:
- risincronizzare le eventuali alterazioni dei ritmi biologici (alimentazione poco equilibrata, stress, sport, aging, iet lag, lavoro sedentario o notturno)
- facilitare un percorso dietetico
- ritrovare la giusta forma fisica e mentale."

Anche tu puoi raggiungere il peso ideale in modo rapido e sicuro!Contattamii subito senza impegno per sapere come!Mobile...
28/03/2024

Anche tu puoi raggiungere il peso ideale in modo rapido e sicuro!
Contattamii subito senza impegno per sapere come!
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MENOPAUSA: un’opportunità semplice e reale per PERDERE PESO.Gli straordinari effetti della DIETA PROTEICA"Con la menopau...
28/03/2024

MENOPAUSA: un’opportunità semplice e reale per PERDERE PESO.
Gli straordinari effetti della DIETA PROTEICA

"Con la menopausa il corpo della donna subisce delle variazioni nella distribuzione del grasso corporeo con un iniziale aumento a livello del viso e, successivamente, a livello delle braccia, delle spalle e dell’addome; contemporaneamente, diminuisce la sua localizzazione a livello dei glutei e delle cosce.

Questo fenomeno è legato in parte ad un rallentamento della funzione tiroidea ed in parte ad un aumento dell’attività degli ormoni androgeni, non più controbilanciati dall’azione degli estrogeni.

Una tale condizione ormonale favorisce l’aumento del tessuto adiposo addominale, del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue, con la possibilità di sviluppare, nel tempo, il diabete e le malattie cardiovascolari.

La necessità di una riduzione del peso, dopo la menopausa, al di là dei motivi puramente estetici trova anche una sua giustificazione nella prevenzione dei tumori della mammella, in quanto l’eccesso di tessuto adiposo tende a mantenere livelli di estrogeni troppo elevati rispetto all’età.

Molto spesso le donne in menopausa lamentano una certa difficoltà a dimagrire anche a causa di una riduzione dell’attività fisica ed all’impossibilità di conciliare i rigidi schemi delle diete classiche con gli impegni familiari e di lavoro.

Oggigiorno, grazie alle diete proteiche moderne, dimagrire in menopausa è una realtà concreta, rapida e molto semplice.

Il ridotto apporto calorico degli zuccheri, che impedisce la stimolazione dell’insulina, il corretto apporto delle proteine, che preserva la tonicità e l’elasticità dei tessuti, il dimagrimento rapido e costante e la possibilità di gestire la dieta anche fuori casa sono tutti elementi che, insieme, consentono d’ottenere risultati concreti nella maggior parte dei casi, con una riduzione settimanale del grasso corporeo di circa 1,5 kg."

Quando la Nutrigenetica aiuta a prevenire l'osteoporosi"La Nutrigenetica è una moderna scienza, in continua evoluzione, ...
28/03/2024

Quando la Nutrigenetica aiuta a prevenire l'osteoporosi
"La Nutrigenetica è una moderna scienza, in continua evoluzione, che permette d’identificare quelle variazioni genetiche capaci di causare la risposta diversa di ciascuno ai nutrienti della dieta ed alle tossine. Sappiamo che ognuno di noi possiede il 99,9% circa del suo DNA uguale a quello degli altri individui, mentre nel restante 0,1% esistono delle differenze importanti che ci differenziano nella risposta a determinati alimenti, ai farmaci, alle tossine, allo stress e all’ambiente.
Attraverso semplici ed innocui test sul DNA è oggi possibile valutare i rischi ed i benefici per l’individuo di determinati componenti della dieta ed è quindi possibile sviluppare una nutrizione personalizzata alla propria costituzione genetica, valutando il fabbisogno e la reale necessità d’introdurre un alimento o integratore in base alle specifiche richieste metaboliche.
Test di predisposizione genetica all’osteoporosi
Geni e varianti genetiche studiate:
VDR; COL1A1; CTR; ESR1
La presenza di varianti genetiche sfavorevoli condiziona la riduzione della densità ossea nei soggetti portatori, probabilmente legata ad una ridotta capacità di assorbimento intestinale del calcio e della vitamina D. Il test serve a valutare la necessità di ottimizzare l’assunzione del calcio e della vitamina D, oltre a suggerire un’opportuna esposizione solare, soprattutto dopo la menopausa."

Sapevi che oggi, grazie ad alcuni semplici esami, è possibile personalizzare, ottimizzare e rendere più efficace l’alimen...
27/03/2024

Sapevi che oggi, grazie ad alcuni semplici esami, è possibile personalizzare, ottimizzare e rendere più efficace l’alimentazione per il nostro benessere?

1) La ricerca dei POLIMORFISMI del DNA rappresenta una delle ultime frontiere della medicina moderna che ci permette di comprendere meglio i meccanismi attraverso i quali alcuni geni del nostro DNA rispondono al tipo di alimentazione ed allo stile di vita della persona.

2) L’analisi delle INTOLLERANZE ALIMENTARI permette d’individuare quegli alimenti che, a causa di una continua assunzione, sono diventati responsabili di alcuni dei nostri disturbi più frequenti.

3) L’analisi degli ACIDI ORGANICI URINARI consente oggigiorno di comprendere meglio il funzionamento del nostro organismo, le sue diverse necessità alimentari e la presenza di eventuali alterazioni della flora batterica intestinale. Per avere un’idea del potere diagnostico di un simile esame, sarebbe sufficiente determinare la carenza della vitamina acido folico attraverso gli A.O.U. per anticipare di circa quattro mesi la comparsa di una futura anemia, qualora non s’intervenisse con un’idonea alimentazione.

Per saperne di più, contatta il Dott. Roberto Maugeri:
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E-mail: dietologia@studiomaugeri.com

LA CONSULENZA DIETOLOGICA ONLINEFinalmente le nuove tecnologie diventano un utile supporto anche nel mondo delle consule...
27/03/2024

LA CONSULENZA DIETOLOGICA ONLINE
Finalmente le nuove tecnologie diventano un utile supporto anche nel mondo delle consulenze dietologiche.
I ritmi della vita moderna ci costringono spesso ad essere fuori sede o ci limitano nella possibilità di trovare degli spazi utili nella giornata e possono rappresentare un ostacolo al confronto con il dietologo, quando è necessario.
Anche se è doveroso ammettere che i risultati raggiungibili con un percorso nutrizionale sono il frutto del rapporto diretto e dell’empatia che si stabiliscono tra il paziente ed il professionista, con una buona esperienza clinica è possibile ottenere risultati soddisfacenti anche in un rapporto a distanza utilizzando le moderne tecnologie online.

Una semplice connessione internet, WhatsApp, una piattaforma Skype o FaceTime, diventano quindi un facile strumento, utile a chiunque, per poter usufruire della consulenza dietologica online come e quando lo si desideri.
A chi si rivolge il servizio
• A coloro che, per i motivi più diversi, sono impossibilitati a muoversi da casa o distanti dallo studio professionale.
• A coloro che, per i numerosi impegni, sono spesso fuori sede e non possono ritagliarsi ulteriori spazi di tempo.
• A coloro che vivono all’estero.

Come funziona il servizio e quanto dura ?
Questo servizio è rivolto a chi è impossibilitato a raggiungermi in studio per vari motivi.
È sufficiente telefonare al mio numero +39 346 8040604 o inviare una mail all’indirizzo dietologia@studiomaugeri.com.
Nel corso della prima consulenza si cercherà di stabilire gli obiettivi che si vorranno raggiungere e, sulla base di questi, dell’anamnesi e degli esami ematochimici, si potrà concordare il programma dietologico più idoneo assieme al numero delle consulenze online utili a tale scopo.

Per chi volesse approfondire il mio percorso professionale è sufficiente aprire la pagina web STUDIO MAUGERI DIETOLOGIA>>https://bit.ly/2Qag0lb

PESO MENTALE"La psicoterapia consente oggi di aiutare i soggetti sottoposti a dieta ipocalorica a modificare in modo per...
26/03/2024

PESO MENTALE
"La psicoterapia consente oggi di aiutare i soggetti sottoposti a dieta ipocalorica a modificare in modo permanente lo stile di vita ed il comportamento alimentare al fine di raggiungere efficacemente il peso desiderabile.

Sempre nell'ottica che il benessere psicofisico è non solo fondamentale nel garantire lo stato di salute ma anche nel condurre a miglioramenti più duraturi ed effetti positivi sul mantenimento del peso a lungo termine, la nostra equipe medico/psicologica si propone d'individuare le cause di quei disturbi causa di malessere (a volte anche di origine semplicemente alimentare Alterazioni dell'umore ed alimentazione) e di aiutare a risolverli.

Migliorando il rapporto con sé stessi e con gli altri, riuscendo ad affrontare in maniera più positiva i nostri impegni quotidiani è possibile dare inizio a quel “circolo virtuoso” alla base del nostro benessere."

La dieta proteica chetogenica moderna"Quando verso la metà degli anni ’70 il prof. Blackburn dell’Università di Harvard ...
26/03/2024

La dieta proteica chetogenica moderna

"Quando verso la metà degli anni ’70 il prof. Blackburn dell’Università di Harvard iniziò a delineare i principi fondamentali di quello che in un primo momento definì il digiuno con risparmio proteico non immaginava certo il successo che un tale concetto dietetico avrebbe avuto nel mondo.

Negli ultimi trent’anni la Very Low Calorie Ketogenic Diet (successiva denominazione internazionale della dieta di Blackburn), dopo essere stata convalidata dal Ministero della Salute degli USA nel 1993, ha infatti acquisito un ruolo di primo piano nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso e nella risoluzione dei problemi estetici legati alle adiposità localizzate.

In una sua valutazione, il prof. Brodoff ha calcolato tra i 10 ed i 15 milioni i pazienti trattati con questo metodo in America del Nord, Giappone ed Europa nel solo periodo tra il ‘73 ed il ’92 e si può in effetti affermare che non esiste attualmente un programma dietetico che sia stato studiato così a fondo ed al quale sia stata dedicata tanta letteratura scientifica internazionale.

In Francia il protocollo di Blackburn è classicamente noto come dieta proteinata, mentre in Italia è definito dieta proteica o talvolta, erroneamente dieta iperproteica.
Tali termini possono a volte creare dei falsi pregiudizi sul concetto stesso della dieta ed è per questo motivo che, accanto a quella di very low calorie ketogenic diet (VLCKD) sarebbe più corretto utilizzare la definizione di dieta normoproteica a ridotto apporto calorico di grassi e carboidrati.

Nella determinazione dei concetti di base della sua dieta ideale, Blackburn era ben consapevole del fatto che, per essere realmente efficace, essa avrebbe dovuto riunire in sé sei caratteristiche essenziali:
⦁ avere un basso contenuto calorico, tale da garantire un dimagrimento costante;
⦁ avere un buon controllo sulla sensazione della fame;
⦁ garantire un senso di pieno benessere, nonostante la riduzione delle calorie;
⦁ consentire una perdita di peso gratificante;
⦁ assicurare una buona protezione della massa magra, per preservare il metabolismo basale al termine della dieta;
⦁ essere rispettosa della fisiologia dell’uomo ed esente da eventuali rischi per la salute.

Al termine delle sue ricerche fissò quindi, in un protocollo medico particolarmente rigoroso, gli elementi in grado di produrre insieme questi vantaggi durante la cosiddetta fase di dimagrimento:
⦁ un ridotto apporto complessivo di carboidrati e di lipidi;
⦁ un apporto di proteine adeguato al peso ideale della persona;
⦁ un apporto equilibrato di fibre vegetali, acqua, vitamine, sali minerali ed oligoelementi.

Perseguendo l’idea che i risultati ottenibili in questo modo con il dimagrimento dovessero essere stabilmente mantenuti nel tempo, Blackburn ritenne anche indispensabile inserire nel programma un’ulteriore fase, che definì di transizione. Questo particolare momento della dieta prevedeva l’aumento quantitativo delle calorie con l’introduzione di alimenti glucidici a basso indice e carico glicemico, sino ad arrivare in modo progressivo alla fase di mantenimento, caratterizzata da un’alimentazione equilibrata di tipo mediterraneo. Ancora oggi il protocollo della dieta normoproteica a ridotto apporto calorico di grassi e carboidrati continua a conservare la sua validità di concetto dietetico globale che procede dal dimagrimento sino a raggiungere l’equilibrio ponderale.

Nella fase di dimagrimento l’apporto delle proteine, pari a 1,2 g (per Kg di peso ideale), è garantito dall’assunzione degli alimenti proteici di nuova generazione, del tutto simili per caratteristiche e gusto agli alimenti presenti nell’alimentazione di tutti i giorni. Tali proteine, facilmente assimilabili e ad elevato valore biologico, garantiscono la protezione della massa magra ed il rispetto del fisiologico ricambio dei costituenti proteici dell’organismo. La possibilità inoltre di poter fare ricorso ad integratori alimentari di gusto dolce consente di compensare, in maniera efficace, quel bisogno di gratificazione spesso presente all’interno di un contesto dietetico.
Un apporto in carboidrati compreso tra i 50 e i 60 g ed un limitato apporto di grassi consente l'attivazione dei processi di distruzione delle riserve di tessuto adiposo (approssimativamente 150 g al giorno) generando una modesta chetogenesi controllata, processo fisiologico che aiuta il paziente a seguire la dieta in assenza di fame e con la sensazione di un pieno benessere psicofisico (per l’effetto anoressigeno ed euforizzante a livello ipotalamico) senza la necessità di alcun supporto farmacologico.

Il protocollo definito da Blackburn, a differenza di altri tipi di dieta realmente iperproteiche (Atkins, Scarsdale, Dukan), consente di apportare il corretto fabbisogno individuale di proteine e nello stesso tempo di mantenere una chetogenesi costantemente stabile, garantendo una dieta a basso contenuto calorico, in assenza di fame (per azione diretta sul centro della sazietà) ed in piena efficienza fisica.

Accanto a questa prerogativa la contemporanea assunzione di alcune verdure consentite anche a volontà, ed un'accurata complementazione di micronutrienti permettono di evitare tutti gli effetti collaterali presenti nelle altre diete chetogeniche. È per questo motivo che il protocollo medico di una dieta normoproteica a ridotto apporto di grassi e di carboidrati va nettamente distinto dagli altri modelli di dieta chetogenica iperproteica visto che è il solo ad avere acquisito negli anni un rigore scientifico tale da consentire un’assoluta sicurezza nella sua gestione sia per i medici prescrittori che per i pazienti.

La fase di transizione è una tappa altrettanto importante nel protocollo in quanto il corretto apporto proteico si accompagna ad una graduale reintroduzione di alimenti a basso indice glicemico, per un periodo pari a quello della fase di dimagrimento, in modo da permettere la rieducazione alimentare del paziente sino all'impostazione di un modello dietetico di tipo mediterraneo.

Vantaggi
L’attuale interesse nei confronti di questo tipo di diete è dovuto in buona parte al fatto che esse sono in grado di rispettare pienamente i cinque imperativi definiti dall’OMS, di consentire una perdita di peso costante in modo semplice, pratico e sicuro e soprattutto di garantire un dimagrimento che, grazie alla chetogenesi stabile, si accompagna ad una sensazione di pieno benessere in assenza di fame.
Tra i vantaggi importanti vanno sicuramente considerati:
⦁ la peculiarità di essere un protocollo medico, con precise indicazioni e controindicazioni, convalidato dal Ministero della Salute degli USA ed aggiornato in funzione dei più recenti lavori scientifici;
⦁ il carattere transitorio della dieta, che mira ad ottenere la sola perdita di massa grassa desiderata per poi ritornare ad un’alimentazione di tipo mediterraneo attraverso la rieducazione alimentare;
⦁ la possibilità di non assumere proteine di origine animale per tutto il periodo della dieta;
⦁ il riequilibrio endocrino ed umorale di alcuni elementi chiave del metabolismo energetico, legati all’attività dell’insulina ed ai meccanismi di regolazione della fame e della sazietà, che consentono di mantenere dei buoni risultati nel medio e nel lungo termine.

L'idea preconcetta che nelle VLCKD sia previsto un eccessivo apporto in proteine e che questo possa determinare un danno renale non trova riscontro nella realtà. Se consideriamo che le tabelle nutrizionali ufficiali (LARN) consigliano un apporto giornaliero di circa 0.9 gr. di proteine (pro chilo di peso corporeo), che in una VLCKD l'apporto giornaliero di proteine è pari a 1,2 g (pro chilo di peso corporeo ideale), che il protocollo ha carattere transitorio e che infine vengono esclusi dal trattamento i soggetti con funzione renale alterata, sulla base degli studi oggi disponibili in letteratura è lecito affermare che non esiste alcun pericolo per la salute in questo senso.
Anche la convinzione che ad un rapido dimagrimento debba necessariamente seguire una altrettanto rapida ripresa del peso trova giustificazione solo in quei modelli dietetici nei quali non si è provveduto ad un idoneo apporto proteico (tale da salvaguardare la perdita di massa magra) e non è stata adottata un’opportuna fase di transizione. Nelle VLCKD si pone grande attenzione all'aspetto quantitativo e qualitativo degli alimenti proteici da assumere quotidianamente in modo da mantenere l'integrità della massa magra e quindi del metabolismo basale del paziente al termine del protocollo. La rieducazione alimentare, attraverso le fasi di transizione e l'impostazione di una dieta di tipo mediterraneo, difficilmente potranno determinare una ripresa del peso, quando siano state mantenute le condizioni di un buon metabolismo basale. Molte osservazioni dimostrano infatti come a distanza di alcuni anni, dopo una dieta normoproteica a ridotto apporto di grassi e carboidrati, i pazienti riescano a mantenere una perdita di peso superiore rispetto a quelli sottoposti ad una dieta bilanciata.
Secondo l’opinione di alcuni è possibile che l’assenza della frutta nella dieta e la stato di acidosi dovuto alla chetogenesi possano determinare uno stato carenziale in alcuni micronutrienti; vale la pena di ricordare, a tal riguardo, che trattandosi di un protocollo medico ben definito nei suoi principi, proprio per evitare simili inconvenienti, durante tutto il periodo della dieta viene posta molta attenzione all’apporto di diversi tipi di vegetali (sostitutivi della frutta) ed alla rigorosa supplementazione in minerali (in particolare potassio, sodio, calcio, magnesio), vitamine ed oligoelementi.

Svantaggi
Una volta posta la corretta indicazione ed escluse le eventuali controindicazioni da parte del medico non esistono svantaggi particolari all’utilizzo di una dieta normoproteica a ridotto apporto glucidico e lipidico. I risultati come in tutte le diete rimangono legati ad una buona motivazione, al pieno rispetto del protocollo e soprattutto alla possibilità di essere seguiti da un medico o da un nutrizionista esperti nel metodo; solo in tal caso il dimagrimento sarà costante e si accompagnerà ad una sensazione di pieno benessere. I rari effetti collaterali sono prevedibili e comunque comuni anche ad altri tipi di dieta."

Anche tu puoi raggiungere il peso ideale in modo rapido e sicuro!Contattaci per sapere come!Mobile 346 804 0604E-mail: d...
25/03/2024

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Conoscere la nostra genetica può aiutarci a raggiungere e mantenere il peso ideale?Risponde il Dott. Roberto Maugeri"Ali...
25/03/2024

Conoscere la nostra genetica può aiutarci a raggiungere e mantenere il peso ideale?
Risponde il Dott. Roberto Maugeri
"Alimentarsi è certamente un’esigenza vitale; tuttavia anche un comportamento così naturale, come assumere del cibo, può trasformarsi in un “problema”, a volte anche serio, quale l’obesità.
L’aumento patologico del peso corporeo è oramai divenuto un fenomeno in crescita costante sia nei paesi più industrializzati del mondo che in quelli in via di sviluppo e, al di là degli aspetti estetici per alcuni, non dobbiamo dimenticare che l’obesità si correla quasi sempre ad altre malattie, quali: le disfunzioni cardiocircolatorie, neurologiche, il diabete, l’ictus, le patologie a carico del sistema osteo-articolare ed i tumori. Alla base dell’obesità ci sono quasi sempre cattive abitudini alimentari associate ad uno stile di vita sedentario ma, oltre ad essi, l’aumento del peso può essere facilmente legato anche alle caratteristiche genetiche, endocrine e psicologiche della persona.
Una dieta salutare contribuisce ad una vita sana ed al benessere psico-fisico; ma cosa esattamente dovremmo intendere per una dieta sana? E questa può essere la stessa per tutti?
La genetica ci permette oggi di valutare gli effetti negativi del cibo in modo personalizzato e, grazie a tale possibilità, anche la prevenzione dell’obesità può essere rivista in questa chiave di lettura alla luce del proprio profilo genetico.
Ciò che recentemente si è scoperto è che il DNA può influenzare la capacità di ciascuno di metabolizzare o immagazzinare diversamente le sostanze quali i grassi e gli zuccheri, così come la capacità di smaltirli con l’attività fisica.
Attraverso un semplice test genetico vengono analizzate le variazioni sul DNA che possono contribuire ad una predisposizione verso l’obesità.
Il test non rivela la presenza di geni “malati”, ma studia le diverse versioni di quei geni che permettono al nostro organismo d’interagire in maniera positiva o negativa con alcuni nutrienti contenuti nel cibo. Il risultato di questo semplice esame genetico si traduce nei consigli alimentari e nel supporto vitaminico più opportuni, disegnati sul nostro DNA: ciò contribuisce a restituire, a ciascuno di noi, quell’informazione personalizzata che può consentire di preservare e sviluppare al meglio le nostre potenzialità fisiche e metaboliche, riducendo la probabilità di sviluppare l’obesità e le malattie e, nello stesso tempo, aumentando quella di vivere più a lungo in perfetta forma fisica."
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Difficoltà a dimagrire dopo la gravidanza e l’allattamento?La dieta proteica offre l’opportunità semplice e reale di rec...
25/03/2024

Difficoltà a dimagrire dopo la gravidanza e l’allattamento?
La dieta proteica offre l’opportunità semplice e reale di recuperare rapidamente la propria forma fisica.

"Alcune aree di adiposità localizzata rivestono nella donna un ruolo ben preciso: quello di servire da deposito di trigliceridi che verrà utilizzato, al termine della gravidanza, nella fase dell’allattamento.
Tale accumulo di tessuto adiposo, che incomincia a manifestarsi dopo la pubertà in aree ben definite del corpo (cosce, fianchi, glutei, addome inferiore), per incrementarsi poi durante il periodo della gravidanza, rappresenta una riserva importante di grassi utilizzabile per la composizione del latte materno e fondamentale per il corretto apporto calorico del neonato.
Al termine della gravidanza e dell’allattamento sono in molte le donne che lamentano la difficoltà a dimagrire, recuperare la loro forma fisica e finalmente rientrare nel loro abbigliamento usuale.
Grazie alla loro specifica e fisiologica azione ormonale le moderne diete proteiche consentono oggigiorno di risolvere questo problema e dimagrire in modo semplice ed efficace.
Il ridotto apporto calorico degli zuccheri, che impedisce la stimolazione dell’insulina, il corretto apporto delle proteine, che preserva la tonicità e l’elasticità dei tessuti, il dimagrimento rapido e costante e la possibilità di gestire la dieta anche fuori casa sono tutti elementi che, insieme, consentono d’ottenere risultati concreti nella maggior parte dei casi, con una riduzione settimanale del grasso corporeo di circa 1,5 kg."

ALIMENTAZIONE CORRETTA"Quante volte iniziamo la giornata con una colazione fugace al mattino, un caffè o al massimo un c...
22/03/2024

ALIMENTAZIONE CORRETTA

"Quante volte iniziamo la giornata con una colazione fugace al mattino, un caffè o al massimo un cappuccino ed una brioche al bar...
Ci s'immerge nel tran-tran quotidiano delle nostre occupazioni fatto dei suoi ritmi spesso incalzanti, una pausa pranzo veloce dove capita, mangiando ciò che capita, giusto per riempire quel vuoto allo stomaco che da metà mattino si fa sentire e ci rende irritabili.
Ci tuffiamo ancora nelle nostre occupazioni per poi arrivare all'ora della cena stanchi ed affamati.
Mangiamo quello che troviamo nel frigo, spesso non abbiamo avuto neppure il tempo di fare la spesa e la cena rappresenta l'unico momento per scaricare le tensioni della giornata, magari guardando la TV, senza porre attenzione a cosa ed a quanto stiamo mangiando.
Andiamo a letto, qualcuno percepirà un sonno fatto di continui risvegli notturni, per poi ricominciare al mattino un'altra giornata, uguale alle precedenti con i ritmi ed i malesseri di sempre.

La composizione corporea"Prima d’iniziare una qualunque terapia dietetica è fondamentale per il medico determinare l’esa...
22/03/2024

La composizione corporea
"Prima d’iniziare una qualunque terapia dietetica è fondamentale per il medico determinare l’esatta composizione corporea del paziente ovvero la percentuale della sua massa magra e della sua massa grassa, assieme al livello d’idratazione dei tessuti corporei.
Questa semplice valutazione viene effettuata mediante l’impedenziometro, un apparecchio che, collegato alla superficie cutanea della mano e del piede destri del paziente tramite elettrodi, misura la resistenza offerta dal corpo al passaggio di una debolissima corrente e trasferisce i valori registrati ad un computer.
In pochi minuti ed in modo assolutamente indolore può essere quindi analizzata l’esatta percentuale di grasso in eccesso che si vuole eliminare con la dieta, lo stato della muscolatura (espressa principalmente dal valore della massa magra), il metabolismo basale e l’acqua eventualmente in eccesso o in difetto presente nel corpo.
Nel corso del programma dimagrante l’esame della composizione corporea permette di seguire, passo, passo, i risultati di un corretto dimagrimento:

► Il principio con il quale viene costruita una dieta è quello di favorire un deficit calorico ed una modifica del metabolismo che consentono di "bruciare" il tessuto adiposo in eccesso. Tuttavia può capitare che in alcune condizioni, soprattutto quando l’apporto delle proteine nella dieta è inadeguato, venga persa anche della massa magra.
Grazie alla misura della composizione corporea il medico può quindi essere pronto ad arrestare tale processo, modificando alcuni aspetti della dieta assegnata.
► Vi sono inoltre delle condizioni, come nel caso della ritenzione idrica o della disidratazione, in cui il ricambio idrico può risultare alterato. In tali situazioni, la perdita di peso o la mancata perdita di peso, non riflettono necessariamente le variazioni di massa grassa: è possibile infatti che un paziente, che apparentemente non è dimagrito, pur avendo effettivamente perso 1 o 2 Kg di massa grassa, abbia contemporaneamente aumentato di 1 o 2 Kg la sua acqua corporea (falso mancato dimagrimento).
Viceversa, una perdita di 4-5 Kg di peso, si può rivelare all’impedenziometria come perdita esclusiva di liquidi o di massa magra, e non di massa grassa (falso dimagrimento)."

Indirizzo

Magnano In Riviera

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Dott. Roberto Maugeri - Dietologia

Dott. Roberto Maugeri - Dietologia

Il dr. Roberto Maugeri si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 1984 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Dopo molti anni di attività, come Dirigente Medico Ospedaliero, ha poi approfondito la sua esperienza in campo dietologico, nell’ambito del quale svolge la libera professione.

Esperto in micronutrizione, nell’analisi della composizione corporea e nell’ipnosi ericksoniana è anche uno dei maggiori esperti italiani nell’utilizzo delle diete chetogeniche moderne.

Membro della Società Italiana dell’Obesità e dell’American Society for Nutrition è autore di relazioni a congressi sia nazionali che internazionali e del libro “Dimagrire in modo semplice e sicuro. Il metodo per utilizzare efficacemente una Very Low Calorie Diet”, punto di riferimento medico sulle diete chetogeniche moderne.