Il Giardino dei Semplici Srl

Il Giardino dei Semplici Srl “Il Giardino dei Semplici” e "Terra dei Semplici" sono residenze psichiatriche ad alto trattamento ed elevata attività assistenziale.

Le strutture erogano in regime residenziale prestazioni di terapia, riabilitazione e risocializzazione ad utenti dotati di significative potenzialità evolutive, per i quali viene elaborato, dopo approfondimento clinico e valutazione psicodiagnostica, un programma personalizzato di intervento terapeutico-riabilitativo. L’equipe multidisciplinare è costituita da medici, psichiatri, psicologi, educatori professionali, maestri d’arte, infermieri e operatori socio-sanitari.

L' ANSIA: Cosa succede nel cervello?L’ansia coinvolge complessi meccanismi e diversi zone del cervello. Tra le più impor...
20/04/2025

L' ANSIA: Cosa succede nel cervello?

L’ansia coinvolge complessi meccanismi e diversi zone del cervello. Tra le più importanti vi è il TALAMO, una zona dell’encefalo nella quale avviene un collegamento tra quello che viene percepito dai sensi e le aree corticali, che elaborano questi messaggi e che sono all’origine dello stimolo ansiogeno.

Un ruolo fondamentale lo svolge poi
l’AMIGDALA, un gruppo di strutture interconnesse che gestisce le emozioni e in particolare la paura. Per il tramite dell’ipotalamo vengono poi attivati il sistema nervoso simpatico (che determina un aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, sudorazione, piloerezione e dilatazione pupillare) e il sistema nervoso parasimpatico (che spiega i sintomi gastrointestinali che sono associati all’ansia).

Altro snodo importante è il LOCUS COERULEUS, zona nel tronco encefalico dove viene regolata l’attività dei principali ormoni e neurotrasmettitori che si occupano dell’eccitabilità del sistema nervoso. TALAMO AMIGDALA

FONTE: Rivista ➡️ MenteCorpo Riza

Con l’età maturano le capacità cerebraliAnche se il nostro patrimonio di neuroni decresce leggermente col passare degli ...
17/04/2025

Con l’età maturano le capacità cerebrali

Anche se il nostro patrimonio di neuroni decresce leggermente col passare degli anni, in un cervello sano questo non provoca effettive limitazioni funzionali. Non solo perché la quantità di neuroni a nostra disposizione rimane notevole (e altri ne vengono generati) ma soprattutto perché la plasticità neuronale ci permette di far fronte a qualsiasi nuova esigenza di apprendimento e di cambiamento.

Può addirittura ovviare a episodi gravi come nel caso di ictus che degradano parti del cervello e bloccano alcune funzioni. La neuroplasticità può permettere di riconvertire le cellule cerebrali sane in modo che possano svolgere le funzioni di quelle rovinate. Col passare degli anni il cervello può perdere peso e volume; diventa più sintetico, ma rimane plastico, capace di memorizzare, di apprendere e di evolvere per tutto il resto della vita.

Il cervello, insomma, continua a svilupparsi per tutta la nostra esistenza e addirittura alcune sue aree funzionerebbero meglio nella “maturità”, grazie al rafforzamento dei collegamenti fra i neuroni.

Lo confermano tutte le ricerche sulla plasticità neuronale e lo ha ribadito anche Barbara Strauch, giornalista del New York Times, nel suo libro “I tuoi anni migliori devono ancora venire”. L’autrice fa notare che fra i 40 e i 60 anni le capacità cognitive e il patrimonio lessicale raggiungerebbero il loro massimo livello di sviluppo. Altro settore che viene risparmiato dall’usura del tempo sono le competenze professionali, soprattutto se si continua a praticarle.

La mente, infatti, diventa più abile a organizzare le conoscenze, a trovare nuove strategie per risolvere i problemi, a stabilire collegamenti e a comprendere la logica nascosta nei fenomeni. Nel corso delle ricerche sui giocatori di scacchi e di bridge si è visto che se il gioco dipendesse solo dalla velocità delle mosse, i giocatori più giovani vincerebbero, ma, in una partita vera, i
giocatori più esperti battono i giovani.

FONTE: Rivista ➡️ MENTECORPO Riza

CHE COS' È L'ANSIA? 🤔👀L’ansia non è per forza da intendere come un fatto negativo, infatti ha una sua funzione: è uno st...
14/04/2025

CHE COS' È L'ANSIA? 🤔
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L’ansia non è per forza da intendere come un fatto negativo, infatti ha una sua funzione: è uno stato di attivazione vissuto a vari livelli e gradi che prepara il corpo di fronte a un pericolo, che può essere reale, ma soprattutto immaginato. Esiste dunque un’ansia benefica, naturale e addirittura protettiva.
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Tutto cambia quando i meccanismi che sono alla base di questa forma d’ansia vengono attivati di continuo come allarmi o si cronicizzano in noi risposte automatiche anche di fronte a pensieri che vanno al futuro.
In quel caso la nostra mente viene sequestrata da un pensiero che va troppo "oltre" e mi perdo l'occasione di vivere il presente, di sentire il corpo e quindi poter abbassare i livelli di pericolo.
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Si perché quando proviamo ansia a livelli elevati, nel nostro organismo si manifestano una serie di modifi cazioni fisiche che sono letteralmente “accese” da ormoni e neurotrasmettitori. Sono proprio loro che danno il via all’aumento della frequenza del respiro, alla sudorazione e alle palpitazioni, e ancora al senso di stretta allo stomaco.
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Cosa fare allora ?
Esistono diverse tecniche di respirazione e gestione dei pensieri che aiutano la nostra mente ad evitare di rimanere intrappolata troppo a lungo in questo meccanismo di paura e pericolo, abbassando le risposte del corpo fino ad un rilassamento della mente.
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E tu, hai difficoltà a gestire questa emozione?
Commenta o scrivici, un percorso anche breve con un nostro esperto potrebbe aiutarti a cambiare il punto di vista e piano piano allenare certe risposte automatiche fino ad accompagnarti a scoprire come cambiare letteralmente il livello e la qualità della tua vita.
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FONTE: Rivista➡️ MENTECORPO Riza

Cos’è la meditazione? 🧘La riabilitazione nella nostra struttura si basa su un approccio di tipo mindful, dove la meditaz...
11/04/2025

Cos’è la meditazione? 🧘
La riabilitazione nella nostra struttura si basa su un approccio di tipo mindful, dove la meditazione assume più forme: dalla più semplice presenza mentale, all'utilizzo di tecniche specifiche di rilassamento psico-corporeo che accompagno gli ospiti a trovare un migliore equilibrio del rapporto mente-corpo, ad avere una possibilità concreta di gestire meglio i processi di pensiero ed intervenite con strategie per fronteggiare più efficacemente i sintomi.
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Ma cosa significa meditare? Siamo indotti a pensare che meditare voglia dire riflettere, ragionare su un argomento, elaborare pensieri. Invece la pratica della meditazione non ha nulla a che fare con il ragionamento su un tema: non si medita su qualcosa: si medita e basta, i pensieri non entrano nella pratica ma si utilizza il respiro, il corpo.
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Nel corso della storia millenaria di questa pratica, la meditazione ha assunto varie forme e si è espressa attraverso differenti tecniche, proponendosi anche scopi diversi. Per questo è impossibile dare una definizione unica ed esauriente rispetto a che cosa significhi meditare. L’importante allora è praticarla, senza porsi obiettivi predefiniti e senza avere aspettative parricolari. Solo così ci porterà dei benefici, se non è una performance ma un momento per la cura di sé.
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Tu pratichi? Hai curiosità?
Scrivilo nei commenti e i nostri esperti ti risponderanno...
FONTE: ➡️ Rivista MENTECORPO Riza

Negli anni le sinapsi si moltiplicano oppure vengono “potate”Già durante la gestazione si sviluppano tutti i nostri neur...
08/04/2025

Negli anni le sinapsi si moltiplicano oppure vengono “potate”

Già durante la gestazione si sviluppano tutti i nostri neuroni e si creano molte connessioni sinaptiche fra di loro. Ma ancor prima della nascita comincia una fase di “potatura” dei collegamenti già esistenti, per mantenere quelli più effi caci. Nei primissimi anni di vita produciamo migliaia di miliardi di connessioni tra i neuroni.

Però già dopo i tre anni i circuiti cerebrali che si rivelano inutili vengono eliminati, per velocizzare e memorizzare meglio i collegamenti sinaptici che permettono al bambino di apprendere nozioni e azioni. La riduzione delle sinapsi diventa particolarmente evidente durante l’adolescenza; questo fenomeno si chiama “pruning sinaptico” e ha lo scopo di selezionare i collegamenti effettivamente utili e di velocizzarli, anche grazie alla mielinizzazione degli assoni.

Nel corso dell’adolescenza le sinapsi possono addirittura dimezzarsi. Nel resto della vita sta a noi sfruttare la capacità di creare nuovi circuiti neurali, attraverso la sperimentazione di nuove attività e soprattutto la loro ripetizione, per stabilizzare i collegamenti.

FONTE: ➡️ Rivista MENTECORPO Riza

ANSIA E PANICO Vengono perché soffochiamo la nostra vera personalità. Quando stiamo male, la prima cosa a cui pensiamo è...
05/04/2025

ANSIA E PANICO Vengono perché soffochiamo la nostra vera personalità.

Quando stiamo male, la prima cosa a cui pensiamo è ritrovare la “stabilità” e così cerchiamo subito di sbarazzarci di quel fastidio, di quel dolore, di quel turbamento. Vogliamo stare tranquilli, ma purtroppo della tranquillità abbiamo un’idea del tutto distorta.

Infatti, è proprio un eccesso di calma, intesa come assenza di novità, di mutamenti, di avventura e di rischio quello che fa emergere i
disagi interiori.

Proprio quando non ci sono novità, quando nella nostra vita c’è “calma piatta” e assenza di attività, allora i malesseri arrivano e bussano alla nostra porta per farci incontrare modi di essere più consoni alla nostra vera natura.

I disagi però non sono delle penitenze che dobbiamo scontare, ma voci dal profondo che sussurrano: «Adesso tocca a te… entrare in scena». Dietro ai momenti di sofferenza ci sono sempre dei volti di noi che stiamo tenendo nascosti. Non combattiamoli con i farmaci, perché così torneranno a riaffacciarsi.

Lasciamoli invece emergere, perché così ci indicheranno la strada per essere davvero noi stessi. Smettiamo di considerare i disagi, le paure, la rabbia o la tristezza come dei nemici. Sono loro che cercano di difendere e di farci portare alla luce la nostra unicità, ciò che ci caratterizza e che avevamo sepolto dietro uno schermo di convinzioni e atteggiamenti sbagliati. I momenti di difficoltà che incontriamo nella vita ci stanno offrendo l’opportunità di una svolta esistenziale significativa.

FONTE: Rivista ➡️ MENTECORPO Riza

Tutti i benefi ci di una pratica millenariaMeditare è un atto d’amore verso se stessi; richiede poco tempo e serve ad al...
02/04/2025

Tutti i benefi ci di una pratica millenaria

Meditare è un atto d’amore verso se stessi; richiede poco tempo e serve ad allontanare ansia e stress; migliora la consapevolezza e la salute

La meditazione ha origini antichissime ma proprio in questi anni ha ritrovato grande seguito, con milioni di praticanti. L ’utilità della meditazione è, oggi, un fatto scientificamente provato a partire dagli anni Sessanta, infatti, le ricerche condotte da neuropsichiatri e neuropsicologi ( anche in collaborazione con il D alai L ama) hanno chiarito che tale pratica è in grado di ottenere cambiamenti profondi nell’attività cerebrale, nella produzione di ormoni e di neurotrasmettitori, con conseuenze benefiche non solo sullo stato mentale ma anche sulla salute di tutto l’organismo.

Studi recenti indicano infatti che la meditazione è in grado di prevenire molti disturbi e di attivare i geni della longevità. I l tutto attraverso una pratica che si può adattare benissimo ai nostri ritmi di vita e alle nostre abitudini quotidiane.

D obbiamo infatti ridimensionare l’idea secondo cui la meditazione deve essere praticata solo in luoghi particolari, sotto la guida di maestri spirituali. L a cosa fondamentale è accostarsi alla meditazione con latte iamento iusto meditare non è un rimuginare su eventi o concetti, non è nemmeno una lotta contro i propri pensieri, ma è semplicemente stare con se stessi e guardarsi dentro, per pacifi care la mente. un atto damore verso noi stessi, a cui possiamo dedicare anche solo pochi minuti ogni giorno per riuscire a trovare ( o ritrovare) equilibrio, serenità e capacità di stare bene nel presente, con una maggiore consapevolezza e pienezza mentale.

FONTE: ➡️ Rivista MENTECORPO Riza

IL CERVELLO PUÒ CRESCERE SEMPRE E NOI SIAMO IN GRADO DI PLASMARLOL’idea che il cervello sia praticamente immutabile nel ...
31/03/2025

IL CERVELLO PUÒ CRESCERE SEMPRE E NOI SIAMO IN GRADO DI PLASMARLO

L’idea che il cervello sia praticamente immutabile nel corso degli anni è ormai tramontata del tutto e sappiamo che le attività cerebrali vivono diverse fasi nel corso della nostra vita. Ma la cosa più importante, di cui dobbiamo essere sempre consapevoli, è che ad ogni età noi possiamo sempre imparare cose nuove, conservare le nostre capacità mentali e, anzi, svilupparle.

Noi nasciamo già con un patrimonio completo di miliardi di neuroni, una parte dei quali viene persa progressivamente negli anni. Ma contemporaneamente altri neuroni possono generarsi in alcune aree del cervello e soprattutto si possono moltiplicare enormemente le sinapsi, che ci offrono nuove potenzialità.

I maggiori cambiamenti nel nostro cervello avvengono infatti a livello di collegamenti sinaptici, e noi possiamo influenzare questo sviluppo.

FONTE: Rivista ➡️ MENTECORPO Riza

CAMBIA CONTINUAMENTE, IN BASE ALLA NECESSITÀ E ALLE ESPERIENZE Fino a circa 30 anni fa gli scienziati erano convinti che...
28/03/2025

CAMBIA CONTINUAMENTE, IN BASE ALLA NECESSITÀ E ALLE ESPERIENZE

Fino a circa 30 anni fa gli scienziati erano convinti che la struttura del cervello fosse rigida e che il numero di neuroni di cui siamo dotati dalla nascita fosse destinato a calare inesorabilmente nel corso degli anni. Le ricerche degli ultimi decenni hanno messo in luce due fenomeni che hanno stravolto tali convinzioni: la neurogenesi e la neuroplasticità.

Ora sappiamo che a ogni età possiamo rigenerare almeno alcune centinaia di neuroni al giorno (neurogenesi) in alcune parti del cervello, tra cui l’ippocampo. Ma soprattutto abbiamo le prove che i nostri cervelli sono organi malleabili, che creano continuamente nuovi percorsi neuronali e alterano quelli esistenti in risposta a nuove esigenze o nuove esperienze (neuroplasticità).

Di fronte a stimoli sensoriali o bisogni immediati si formano nuovi collegamenti tra neuroni che rendono possibili pensieri, movimenti e attività nuove. Anche ora, mentre state leggendo, partono segnali tra le sinapsi per elaborare le nozioni acquisite.

I collegamenti sinaptici usati più spesso si rafforzano e creano dei veri e propri tragitti preferenziali tra i neuroni. La plasticità ha anche la funzione di aiutare il cervello a riprendersi dopo un trauma o una lesione grave: permette di cambiare i circuiti cerebrali e le funzioni di gruppi di neuroni, al fi ne di compensare quelli danneggiati.

Il cervello ha quindi la capacità di autoripararsi e di autopotenziarsi, ricablando le proprie cellule in modo che si adattino a sostituire le parti lese. Anche quando è in perfetta salute, il cervello sottopone se stesso ad una continua “rimappatura” che gli permette di svilupparsi in maniera potenzialmente illimitata a ogni età.

FONTE: Rivista ➡️ MENTECORPO Riza

Le funzioni superiori del cervello Istintive, legate alla sopravvivenza; quello mammifero è la sede delle emozioni, Semp...
26/03/2025

Le funzioni superiori del cervello

Istintive, legate alla sopravvivenza; quello mammifero è la sede delle emozioni, Semplifi cando, possiamo dire che il cervello rettile si occupa delle capacità istintive, legate alla sopravvivenza; quello mammifero è la sede delle emozioni, dell’affettività, ma anche dell’intuizione. Infi ne il cervello primate, la neocorteccia, comanda il linguaggio, l’elaborazione dei pensieri e la logica.

Ognuno dei quattro lobi in cui è divisa la corteccia cerebrale è la sede di specifi che capacità; c’è anche una certa suddivisione di compiti fra l’emisfero sinistro e quello destro. Ad esempio, le aree che si occupano del linguaggio si trovano generalmente nell’emisfero sinistro (tranne nel caso di alcuni mancini).

Ricordiamo poi che le informazioni sensoriali riguardanti la metà destra del corpo vengono processate dall’emisfero sinistro, e viceversa.

FONTE: Rivista ➡️ MenteCorpo Riza

Le abilità mentali esclusive dell’uomoI computer sono capaci di portare a termine processi complicati, ma non possono sv...
24/03/2025

Le abilità mentali esclusive dell’uomo

I computer sono capaci di portare a termine processi complicati, ma non possono svolgere operazioni mentali alla portata di un bambino di tre anni, che è già in grado di catalogare e memorizzare ciò che vede, astrarre regole e generalizzare da quanto ha appreso dall’esperienza, usare gli oggetti in maniera simbolica e creativa.

Ma soprattutto una caratteristica essenziale delle capacità mentali dell’uomo è quella di saper elaborare nuove idee e soluzioni non solo sulla base di dati visibili e coscienti. Einstein diceva che “l’immaginazione è più importante della conoscenza”, sottolineando che possediamo delle risorse interne diverse dalle nozioni. Il nostro cervello attinge a diverse fonti che non sono coscienti, ma vengono dalla memoria, dall’istinto, dalle emozioni, dall’esperienza, dalla capacità creativa. E questa è una capacità che le macchine non possono avere.

FONTE: Rivista ➡️ MenteCorpo Riza

È MOLTO PIÙ DI UN COMPUTER: POSSIEDE CREATIVITÀ E IMMAGINAZIONE  Superfi cialmente, sembra che il nostro cervello agisca...
21/03/2025

È MOLTO PIÙ DI UN COMPUTER: POSSIEDE CREATIVITÀ E IMMAGINAZIONE

Superfi cialmente, sembra che il nostro cervello agisca proprio come un computer: acquisisce informazioni, le elabora al suo interno, trova le soluzioni e fa muovere i macchinari a esso collegati. Se avessimo una visione solo meccanicistica del cervello, allora dovremmo dire che il computer lo ha ormai superato sotto tanti aspetti. I moderni elaboratori elettronici hanno una capacità di calcolo enormemente superiore: possono compiere 10 miliardi di operazioni al secondo, contro le circa mille del nostro cervello.

Le informazioni viaggiano nei circuiti elettronici alla velocità della luce, nei nostri neuroni “solo” al massimo a 700 km all’ora. Ormai i computer sono capaci anche di apprendere, grazie a reti neurali artifi ciali ispirate al funzionamento del cervello umano. Già esistono robot, software e app che apprendono, dialogano, riconoscono visi e parole… Allora siamo davvero in procinto di creare l’intelligenza artifi ciale che soppianterà il cervello umano? No, perché la nostra mente ha caratteristiche e capacità talmente peculiari che nessun circuito elettronico potrà eguagliarle.

FONTE: Rivista ➡️ MenteCorpo Riza

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