Nadia Ebenestelli - Psicologa età evolutiva

Nadia Ebenestelli - Psicologa età evolutiva Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Nadia Ebenestelli - Psicologa età evolutiva, Servizio di salute mentale, Via Trevisago 35, Manerba del Garda.

Servizi offerti:
- sostegno psicologico per bambini e adolescenti
- interventi psicologici clinici per disturbi del neursviluppo
- interventi riabilitativi per DSA
- sostegno genitoriale
- sostegno ad insegnanti
- potenziamento cognitivo,metodo di studio

07/09/2025

"In un’epoca in cui i genitori fanno fatica a comprendere i loro figli, spesso finendo per essere troppo permissivi, è importante riflettere sul modo giusto per preparare i giovani ad affrontare le sfide della vita. L’eccessiva protezione finisce per privare i ragazzi degli strumenti necessari. Le piccole frustrazioni e delusioni sono essenziali per abituarci a confronto con gli ostacoli presenti nel quotidiano. Se ne siamo perennemente schermati da piccoli, cosa faremo nel momento in cui non avremo più nessuno a fare da barriera?"

Leggi l'articolo completo cliccando sul link
👇👇👇
https://www.altuofianco.blog/insegnate-ai-bambini-ad-aspettare-ed-annoiarsi-basta-con-il-tutto-e-subito-per-proteggerli-dalle-fatiche/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR16Qkp9WkXPvzNH5liRfKrVHkZ1-rg-vN694aXuf9CF4zSloVeyBionTKM_aem_ejWTJShOhhTUrrrVM8Iu8Q&sfnsn=scwspwa

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Educazione razionale emotiva ♥️
02/07/2025

Educazione razionale emotiva ♥️

❓Perché si lavora tanto sulla rabbia in età evolutiva? Perché si pensa che sia un’emozione da non provare  ⛔️Perché è ta...
13/06/2025

❓Perché si lavora tanto sulla rabbia in età evolutiva?

Perché si pensa che sia un’emozione da non provare ⛔️
Perché è tanto spiacevole da provare 😡
Perché ci fa fare comportamenti impulsivi che spesso non piacciono 🫣

❓Perché queste idee sono sbagliate?

Perché la rabbia è un’emozione naturale e adattiva, ci fa capire che qualcosa attorno a noi non va 💬
È spiacevole, fa provare sensazioni corporee non piacevoli ma vanno ascoltate e accettate 🧘🏻‍♀️
Perché possiamo scegliere che comportamenti mettere in atto, se impulsivi e dannosi o ragionati e orientati a risolvere il problema 🔎

❓Come si può lavorare sulla rabbia?

Attraverso queste carte di @
Viene chiesto ai bambini di individuare le situazioni che fanno arrabbiare. 📌
Riflettiamo poi su quanto l’emozione è intensa utilizzando la metafora del termometro della rabbia 🌡️
Infine si individua una strategia, tra quelle consigliate, e la si sperimenta. Obiettivo della strategia è ritrovare la calma. 🍃

E voi, che strategia usate per ritrovare la calma quando siete arrabbiati?


24/04/2025

Che cos’è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT)? La terapia cognitivo-comportamentale è un modello scientificamente...
16/04/2025

Che cos’è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT)?

La terapia cognitivo-comportamentale è un modello scientificamente efficace per la comprensione e il trattamento di disturbi psicopatologici.

Secondo questo approccio:
pensieri, emozioni e comportamento sono strettamente collegati;
non sono gli eventi a creare e mantenere i problemi emotivi, comportamentali e psicologici ma questi sono influenzati da pensieri e schemi di funzionamento disfunzionali.

L’obiettivo quindi è individuare tali pensieri e schemi di ragionamento per sostituirli con pensieri e schemi di ragionamento funzionali ed efficaci.

Nella terapia CBT, attraverso la collaborazione tra terapeuta e paziente, si lavora con l’obiettivo di individuare strategie funzionali alla soluzione di problemi concreti.

Alfabetizzazione emotiva 🫶🏼🤍
12/04/2025

Alfabetizzazione emotiva 🫶🏼🤍

Terapia cognitivo-comportamentale 🌱💭♥️ Che cos’è? È un approccio psicoterapico che pone al centro della terapia i valori...
19/02/2025

Terapia cognitivo-comportamentale 🌱💭♥️

Che cos’è? È un approccio psicoterapico che pone al centro della terapia i valori, le aspirazioni e le risorse personali.
Obiettivo della psicoterapia è aiutare profondamente i pazienti sofferenti partendo da pensieri, emozioni e significati dati alle esperienze di vita.

Primo week end di Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale 🌱🤍
19/01/2025

Primo week end di Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale 🌱🤍

Esercizio di rilassamento e disegno della calma così da poter fare lo stesso esercizio anche a casa 🌱🫧🧘🏻‍♀️
14/01/2025

Esercizio di rilassamento e disegno della calma così da poter fare lo stesso esercizio anche a casa 🌱🫧🧘🏻‍♀️

Pillole di psicologia 💭♥️🧠
18/11/2024

Pillole di psicologia 💭♥️🧠

11/11/2024

Dal "Corriere di Romagna".
Questo il testo a cura della giornalista Carla Dini.

Giocare con i figli non è un gioco perché influenzerà il modo con cui da adulti interagiranno con gli altri. Ce lo spiega Antonio Di Pietro, pedagogista ludico, spesso in prima linea in Romagna, e docente a contratto alla Scuola di Studi Umanistici e della Formazione dell’Università di Firenze nonché presidente dei Cemea (Centri d’esercitazione ai metodi dell’educazione attiva) della Toscana.

È importante che i genitori trovino del tempo per giocare con i figli?
​ «Certo, ma è fondamentale che gli adulti giochino sul serio, così come fanno i bambini. Avete mai notato la faccia dei più piccoli quando giocano? Se ci venissero sottoposte delle foto dei loro volti, senza spiegarci cosa stanno facendo, ci verrebbe da pensare che si tratta di qualcosa di molto impegnativo. Tradotto? I bambini si accorgono subito se un adulto partecipa con poco trasporto al gioco. All’opposto la condivisione di questo piacere permette ai figli di sentirsi valorizzati in quel giocoso modo di conoscere se stessi, gli altri, il mondo. Dunque, è importante giocare con i figli lasciandosi andare dove ci porta il gioco.

Quanto contano le regole?
​«Bisogna essere consapevoli che il nostro ruolo non può sostituire l'importanza di giocare fra bambini. Ciò che accade durante un gioco fra pari di rado lo riscontriamo fra adulti e bambini. Pensiamo a quanto può avvenire prima di un gioco. I bambini trascorrono così tanto tempo a contrattare le regole fra loro che talvolta il gioco tanto discusso non inizia neanche. Momenti come questi rappresentano una parte fondamentale, dove la prospettiva del gioco diventa una motivazione a praticare l'arte del dialogo, a riconoscere il valore delle regole. E se ci vien voglia di intervenire? Meglio attendere il più possibile cosicché i bambini imparino a ricercare soluzioni in modo autonomo.

Rischi in mancanza del gioco libero?
​«Diversi studi fanno emergere una correlazione: gli adolescenti che hanno avuto poche occasioni di gioco libero sono più soggetti a ansia e depressione, mentre quelli che hanno avuto tempi e spazi per giocare in modo autonomo, ancor meglio se all’aperto e insieme a altri bambini, risultano più ottimisti, autonomi e intraprendenti. Questo non può lasciarci indifferenti, perché il gioco autonomo non è tempo perso è tempo guadagnato».

​Un gioco utile?
​«Dopo i sei anni il tempo del gioco autonomo viene sempre più eroso da uno stile di vita organizzato, dove c'è un adulto che dice cosa fare. Eppure i bambini hanno bisogno di tempo libero e liberato e di trovarsi fra loro per inventarsi cosa fare, anche “inciampando” nella noia. Hanno bisogno, in sostanza, di prendere l’iniziativa. Perché il gioco autonomo è anche questo, richiede la scelta autonoma di cosa giocare e di come giocare. Saper scegliere in modo autonomo è una competenza della vita non da poco in un mondo dai “luccicanti” richiami. Benissimo andare a scuola di musica, fare sport e altro ancora, quindi, ma altrettanto importante è organizzarsi in modo che i bambini possano incontrarsi fra loro, a casa degli amici, all'aperto. E se pensiamo “Se fa a casa degli altri quello che combina a casa sua...” accordiamo comunque fiducia e vedremo che quando s'incontrano in due o in tre, il più delle volte ci sapranno stupire in modo positivo».

​Suggerimenti per mettere al bando gli schermi?
​«Il gioco non è un'alternativa all'uso dei device come smartphone e tv. I bambini giocano senza che nessuno glielo vada a chiedere, quindi il giocare appartiene alla natura dell'essere umano. È un dispositivo basilare per la crescita e che si rileva anche nel mondo animale. Al riguardo sono stati condotti studi che ci devono far riflettere: i cuccioli di topi deprivati del gioco, da grandi si sono mostrati in serie difficoltà nelle relazioni, invece gli orsi che hanno giocato molto sopravvivono più di quelli che hanno giocato poco. Tradotto? Occorre fare molta attenzione affinché i bambini non perdano il tempo del gioco autonomo».

Quando tornerà in Romagna?
«A breve porterò il mio contributo all'interno delle iniziative promosse dal Tavolo distrettuale 06 - famiglie e servizi educativi - nidi e scuole d’infanzia del distretto di Riccione utili ad individuare ed accogliere i bisogni educativi e fornire sostegno al ruolo genitoriale delle famiglie del territorio. Questi gli appuntamenti di “laboratori per genitori e bambini”:
il 2 dicembre dalle 16.30 alle 18.30 per “Giocare con niente” e il 3 dicembre dalle 16.30 alle 18.30 con “Il gioco dei perché: come i bambini apprendono”».

Pillole di Psicologia 💭♥️🧠
06/11/2024

Pillole di Psicologia 💭♥️🧠

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Via Trevisago 35
Manerba Del Garda
25080

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