27/11/2021
AgiAmo e se non agiscono loro in politica , almeno AgiAmo noi cittadini per strada , chiedendo il nostro diritto alla salute e alla nascita
🔵⚪️ 𝗟𝗔 𝗟𝗘𝗡𝗧𝗔 𝗔𝗚𝗢𝗡𝗜𝗔 𝗗𝗘𝗟 𝗦𝗔𝗡 𝗖𝗔𝗠𝗜𝗟𝗟𝗢
𝐂𝐨𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥’𝐎𝐧. 𝐓𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐮𝐧 𝐝𝐨𝐬𝐬𝐢𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐩𝐩𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐢 𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨: 𝐩𝐫𝐢𝐧𝐜𝐢𝐩𝐚𝐥𝐢 𝐜𝐫𝐢𝐭𝐢𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐥𝐢𝐧𝐟𝐚 𝐚𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐨𝐜𝐨𝐦𝐢𝐨 𝐬𝐢𝐩𝐨𝐧𝐭𝐢𝐧𝐨, 𝐛𝐞𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐳𝐢𝐨𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐬𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐨-𝐬𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐨.
Il Dipartimento di maternità e infanzia del P.O. San Camillo di Manfredonia sospende le proprie attività chirurgiche ginecologiche e la Direzione Generale dell’Asl di Foggia non ne sa nulla. Incredibile a dirsi, ma è successo proprio questo e lo scrive nero su bianco il D.G. Vito Piazzolla, mettendo una pezza peggiore del buco creato.
Quanto accaduto ieri, giovedì 25 novembre, se da una parte racconta un difetto di comunicazione all’interno di un’unica Azienda sanitaria che sovrintende all’intera provincia, dall’altra sembra confermare quella volontà di declassare la struttura ospedaliera attraverso lo smantellamento dei reparti che chiudono o funzionano a singhiozzo. Motivo? Il ridotto numero di medici specialisti e in particolare di anestesisti, senza i quali non è possibile programmare interventi chirurgici. E questo al netto dei facili proclami da campagna elettorale.
Il reparto ‘autosospeso’, che un tempo comprendeva anche ostetricia e punto nascita, attualmente eroga solo prestazioni di day surgery ginecologico, il servizio di IVG, tracciati cardiotopografici, consulenze interne e attività ambulatoriale esterna.
“Quel reparto è – sottolinea l’Avv. Andrea Pagano, presidente di AgiAMO Manfredonia – un punto di riferimento per un comprensorio geografico che andava ben oltre i confini del Distretto Sanitario che raggruppa i 4 comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata e Zapponeta, poiché accoglieva e ricoverava donne, partorienti e neo mamme provenienti da comuni limitrofi dislocati in diversi e spesso disagevoli punti del territorio garganico che, come sanno anche le pietre, pone oggettive difficoltà nei trasporti per le sue caratteristiche orografiche. Quanto sta accadendo ha dell’assurdo”.
La carenza di personale medico e di anestesisti è la principale causa del funzionamento a scartamento sempre più ridotto del San Camillo de Lellis. Lo ha denunciato in più occasioni anche il deputato sipontino Antonio Tasso, Vicepresidente del Gruppo Misto e Capogruppo Componente Maie, promotore più volte di incontri e firmatario di missive alla Direzione Generale dell’Asl. “Ogni chiusura, anche se temporanea – chiosa il parlamentare di Manfredonia – causa disagi all’utenza e trattandosi di ospedale, è evidente che l’utenza che viene colpita è fatta da malati e persone fragili. Per non parlare, poi, delle difficoltà aggiuntive nel dover fare diversi chilometri in più per raggiungere i luoghi di cura. Il tutto in un momento pandemico di grave impatto sanitario”.
Attendiamo fiduciosi che l’annunciato incontro che la Direzione strategica dell’Asl Foggia terrà con il Direttore del Dipartimento maternità e infanzia e la Direzione medica del Presidio Ospedaliero di Manfredonia, non si limiti alla sola verifica ma determini l’immediato riavvio dell’attività sospesa e dia un segnale positivo e inequivocabile a conferma che la Direzione generale sta facendo effettivamente ogni sforzo per mantenere in essere anche le attività chirurgiche attraverso l’arruolamento di specialisti.
Sul tema dell’Ospedale civile di Manfredonia, AgiAMO ha elaborato uno studio delle criticità e individuato alcuni possibili interventi che ridarebbero nuova linfa ad una struttura sanitaria che ha reso per anni alla comunità un servizio eccellente e ha consentito il decongestionamento di Presidi più grandi oggi gravati anche dal peso della pandemia.
“Mi sono già attivato sia con i nostri referenti regionali – ha concluso l’On. Tasso – sia presso il Ministero della Salute. Le soluzioni esistono, ciò che rilevo è la mancanza di una volontà politica, che sta continuando a penalizzare gli interessi della popolazione di un intero comprensorio”.🔵⚪️