02/09/2025
Quanto è difficile, in una società yang come questa, esercitare la pratica della non azione?
Accettare che a volte l’unica cosa da fare è stare fermi ed essere ricettivi?
Essere ricettivi è difficilissimo!
Perché per esserlo devi saperti spogliare da:
Condizionamenti
Pensieri automatici
Ansia
Paura
Tensione
In una parola, mettere a cuccia l’ego.
Quando ci rendiamo disponibili allora arrivano le Vere Intuizioni, quella che io chiamo “la Visione”.
Stare nelle non azione da molti viene percepito come “depressione” e in effetti alcuni tipi di depressione sono richieste animiche di fare spazio, togliere la maschera, fermarsi, concedersi tempo: per la nostra società questo è impensabile, patologico, f***e.
Considero la capacità di stare nella non azione una delle più alte forme di saggezza, da sostenere peró con una fortissima disciplina.
Il cielo di questo momento impone due tipi di energia apparentemente contrapposte ma in realtà complementari:
NON AZIONE
+
DISCIPLINA.
Se sai disciplinare la tua routine, tenendo mente e corpo puliti, essere ricettivi sarà molto più facile.
Datevi una buona disciplina, abbastanza ferrea e ponendovi in una condizione interna di ricettività, e questi semi, tra qualche mese, daranno i loro frutti.
Buona semina cari Osatori,
Un vero osatore sa quando è il momento di chiudersi nel bozzolo…