Logopedista Ticiana Dimo

Logopedista Ticiana Dimo Logopedista specializzata in età evolutiva, Psicologa esperta in neuroscienze e sviluppo. Abilitata alla tecnica Prompt (I livello).

Lavoro in libera professione presso il mio studio "Logos Paiolo", Viale dei Partigiani 2/A Mantova (46100) e nei reparti di riabilitazione e medicina della Fondazione Camplani, casa si cura San Clemente come consulente Logopedista. Valuto e tratto:
- disturbi dell'età evolutiva (disturbo del linguaggio, disordini dello speech e ritardo/disturbo degli apprendimenti); mi sono perfezionata nello studio delle traiettorie linguistiche del bambino bilingue.

- disturbi dell'età adulta (disfagia, afasia e disartria). Master di I livello in "Tecniche per la rieducazione dei Disturbi Specifici di Apprendimento". Sto integrando il mio percorso con un secondo ciclo di studi nel ramo della Psicologia. Sono prossima alla laurea in Neuroscienze e riabilitazione Neuropsicologica presso l'università degli studi di Padova.

10/10/2025

Un bambino non ha bisogno di un cellulare.
Non ancora. Non ora.
Un bambino ha bisogno di vita vera.
Di respirare emozioni.
Ha bisogno di voce, carezze e silenzi condivisi.
Di una mano che lo accompagni, di occhi negli occhi.
Ha bisogno di allenare la mente con il gioco libero,
di fare errori veri, di cadere e di rialzarsi.
Ha bisogno di disegnare cieli, non di scrollare schermi.
Di giocare tra gli alberi, non tra le icone.
Ha bisogno di matite, non di tastiere.
Di amici reali, non contatti virtuali.
Di tempo lento, di ascolto profondo.
Un bambino ha bisogno del nostro tempo,
più di ogni tecnologia,
di adulti presenti che non scappino via.💓
(Testo di Maria Ruggi)

L' AUTOPERCEZIONE NUTRE LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE E L' AUTO EFFICACIA 🌱✨Verso la fine dei percorsi di potenziamento m...
09/10/2025

L' AUTOPERCEZIONE NUTRE LA MOTIVAZIONE AD APPRENDERE E L' AUTO EFFICACIA 🌱✨

Verso la fine dei percorsi di potenziamento mi prendo uno spazio con i ragazzi per ascoltare come si raccontano:

- cosa è rimasto del nostro percorso?
-Vedo qualche differenza?
- Posso parlare di cambiamento?

È un momento per me chiave del trattamento e a cui tengo moltissimo.

"Il Tangram mi è piaciuto di più del resto" ci ha permesso di stare sui suoi punti di forza: G. è un bambino con capacità di ragionamento visuo-percettive impressionanti e il fatto che questa attività, pensata proprio per rinforzarlo nelle sue risorse, sia stata per lui fonte di piacere e soddisfazione, mi gratifica molto.

"Mi sono accorto che sono migliorato a leggere" apre le porte del cambiamento: significa percepirsi modificabili nel tempo e vedere la fatica non come fine a sé stessa ma come ponte necessario di trasformazione.

Il disegno finale è pura meraviglia: il drago dorato, un animale descritto da G. come forte e coraggioso.

LA RETE CON LA SCUOLA È INDISPENSABILE La frase di questa bimba è dolcissima e amara allo stesso tempo, perché arriva co...
09/10/2025

LA RETE CON LA SCUOLA È INDISPENSABILE

La frase di questa bimba è dolcissima e amara allo stesso tempo, perché arriva come desiderio "magico" dopo un'esperienza enormemente frustrante a scuola, in cui, per l'ennesima volta, la piccola non è stata messa nelle condizioni di poter lavorare nella sua zona prossimale di sviluppo, ovvero all'interno delle sue ATTUALI aree di possibilità e competenza.

Le è stato somministrato un dettato incalzante che ha portato a casa praticamente in bianco e che ha recuperato, ricopiando quanto scritto dalla bravissima compagnetta di turno.

"Ho ricopiato da G., lei è sempre bravissima, non sbaglia mai".

Questo non funziona, questo scava buche dentro l'animo di questi bambini e rimanda loro di non essere MAI all'altezza, nonostante i miglioramenti e lo sforzo costante che fanno.

Finché i bambini staranno bene in studio e continueranno a sperimentare una frustrazione incredibile a scuola, gli obiettivi del potenziamento non sono generalizzabili e il benessere psicoemotivo di quel bambino sarà costantemente minato.

Dobbiamo fare rete con gli insegnanti, trovare un canale di comunicazione che ci permetta di costruire un percorso condiviso, che è quello che può funzionare meglio.

Serve però anche la collaborazione degli insegnanti, altrimenti non è possibile.

26/09/2025

Balbuzie e DSA: cosa succede quando si presentano insieme?

In questa diretta affrontiamo un tema che ci sta molto a cuore: la comorbidità tra balbuzie e disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).

Insieme alla collega Tiziana Dimo Logopedista Ticiana Dimo logopedista e psicologa, esploriamo:

🔹 Le definizioni aggiornate di balbuzie e DSA
🔹 I segnali da non sottovalutare a casa e a scuola
🔹 L’importanza dell’intervento precoce
🔹 I dati più recenti sulla co-occorrenza tra balbuzie e dislessia
🔹 Come supportare genitori, bambini e insegnanti con un approccio integrato

💡 Se sei un genitore, un insegnante o un professionista dell’età evolutiva, questo video fa per te.

👩‍🏫 Alla fine della diretta potrai scaricare un approfondimento gratuito con fonti e riferimenti scientifici.

👉 Guarda il video completo e condividilo con chi può averne bisogno!

https://youtu.be/_uxPHTuatgc?si=HQ-4_gRC79G7Q3AM

🌟IMPORTANTE🌟Vi segnalo un bando di regione Lombardia per ottenere contributi sull'acquisto di strumenti digitali per alu...
11/08/2025

🌟IMPORTANTE🌟

Vi segnalo un bando di regione Lombardia per ottenere contributi sull'acquisto di strumenti digitali per alunni con DSA valido fino al 31.12.25.

💸 È possibile avere un rimborso fino al 70% della cifra pagata.

Link: https://www.bandi.regione.lombardia.it/servizi/servizio/catalogo/dettaglio/comunita-diritti/inclusione-sociale/avviso-pubblico-ottenere-contributi-l-acquisto-ausili-strumenti-tecnologicamente-avanzati-persone-disabilit-disturbi-specifici-apprendimento-dsa-RLD12024043183

📢 COSA SERVE?

1. SPID;

2. CERTIFICAZIONE DSA rilasciata da un servizio pubblico oppure un servizio privato accreditato in Regione Lombardia (come è la nostra equipe "Stelle sulla Terra");

3. DUE RIGHE SU CARTA INTESTATA FIRMATE DAL NEUROPSICHIATRA INFANTILE (non serve ricetta rossa);

4. ISEE

5. FATTURA DI ACQUISTO DEL PC - TABLET E/O SOFTWARE SPECIFICI COME QUELLI ANASTASIS;

Diverse famiglie mi hanno già confermato il rimborso, si tratta di un aiuto effettivo per le famiglie che si ritrovano a sostenere spese importanti per aiutare i ragazzi nel percorso scolastico.
Fatemi sapere nei commenti se siete riusciti ad ottenere un rimborso.

🌱🧠

"SE SA LEGGERE POI COMPRENDE" 😳Ancora oggi purtroppo si pensa spesso che la comprensione del testo scritto arrivi in aut...
31/07/2025

"SE SA LEGGERE POI COMPRENDE" 😳

Ancora oggi purtroppo si pensa spesso che la comprensione del testo scritto arrivi in automatico dopo l' automatizzazione della lettura.

La decodifica è solo uno degli elementi che concorrono a comprendere quanto letto e la comprensione, esattamente al pari degli altri apprendimenti, va insegnata ed allenata.

Quando a dover comprendere il testo è un bambino con dislessia, diventa ancora più importante imparare ad ottimizzare le risorse cognitive e a sfruttare gli indizi visivi (colori soprattutto).

Può essere allora molto utile:

- partire dalla lettura prima delle domande e solo in un secondo momento del testo;

- andare a ricercare nel testo, con il supporto di colori, la risposta corretta.

Tutto si può allenare: l'importante è conoscere i processi sottostanti all'abilità target e fornire strategie adeguate (e personalizzate) di supporto.

Dopo anni di fatiche è arrivata questa immensa soddisfazione.Sono felice del mio percorso e di tutti quei puntini rossi ...
30/07/2025

Dopo anni di fatiche è arrivata questa immensa soddisfazione.

Sono felice del mio percorso e di tutti quei puntini rossi che ora sto finalmente collegando tra loro.

Sono infinitamente grata a tutti miei pazienti, alle loro famiglie e ai colleghi che non hanno mai smesso di sostenermi.

Sono grata alla mia famiglia e a mio marito, per essere sempre rimasti, come porto sicuro, nei momenti di difficoltà.

Ora inizia un nuovo capitolo della mia vita, tutto da costruire con voi e per voi.

ALLEANZA TERAPEUTICA E SINTONIZZAZIONE EMOTIVA ✨M. entra in studio dicendomi che è "stanchissima", che a scuola non ci v...
29/05/2025

ALLEANZA TERAPEUTICA E SINTONIZZAZIONE EMOTIVA ✨

M. entra in studio dicendomi che è "stanchissima", che a scuola non ci vorrebbe più andare e che non vede l'ora di inaugurare la sua piscina.

È fine Maggio per tutti, la stanchezza si fa sentire. Per i bambini con fatiche di apprendimento gli ultimi giorni di scuola sono come i 200 metri finali di una maratona: così poco che separa dal traguardo eppure la percezione sovrastante di non farcela davvero più.

Io e M. ci prendiamo un momento per riconoscere questa stanchezza, che arriva anche dopo mesi di lavoro insieme con una importante trasformazione in corso.

Accolgo la stanchezza di M. e le propongo dieci minuti di allenamento in meno rispetto al solito.

Ce lo meritiamo.

M. "E poi che si fa?"
Io " e poi c'è una sorpresa per te...una cosa che adori!"
M. "Dai lavoriamo subito!"

Dieci minuti sono pochi ma ci hanno permesso di stare insieme su un'attività che asseconda al massimo le passioni della bambina e nutre la sua creatività.

Energie ricaricate? Decisamente.

Il bambino avverte quando noi adulti lo vediamo, riconosciamo il suo stato emotivo e scendiamo a compromessi con flessibilità.

Per il terapista questa sintonizzazione è fondamentale.

Ne beneficia il nostro rapporto, il nostro potenziamento e il benessere emotivo di M.

Questo secondo me è il reale significato di "trattamento personalizzato".

18/04/2025

“Mamma mi fa male la pancia...”

“La testa…”
“Le gambe…”

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Ok, può essere tutto. Ma…
Con i bambini il dolore “si guarda!” non si ascolta.

E allora guardiamo. Questo dolore:
Interrompe il gioco?
Impedisce di fare delle cose che piacciono tipo andare a giocare a pallone?
Fa piangere?
Sveglia la notte?
Si accompagna ad altri segni visibili (gonfiori articolari, vomiti, Stipsi o cacche strane, segni cutanei ecc…)?
Fa assumere posizioni antalgiche strane?
Lo fa mettere a letto e lo fa star fermo buono buono?

Se quello che “si guarda” non convince: andiamo dal dottore e probabilmente lui ci farà fare qualcosa.

Ma se il bambino gioca, sta bene e quando è distratto corre e salta… Forse con quel dolore ci sta dicendo qualcosa altro.

Mamma ho paura!
Mamma ho bisogno di te!
Mamma c’è qualcosa che non va a scuola o tra gli amici...!
Mamma aiuto!

L’ansia, cioè l’aumento degli ormoni dello stress, aumenta l’acidità gastrica, l’attivazione muscolare, la tensione… insomma è un disagio reale.

E allora la soluzione non è “finge? La prossima volta glielo dò io il dolore!”

Ma piuttosto "Cerchiamo di capire che mi sta dicendo e rispondiamo al bisogno!

Il bisogno di sicurezza.

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Viviamo in un momento in cui le minacce sembrano innumerevoli!
Anche una pioggia non è più "Prendiamo un ombrello!" ma "Allerta meteo! Possiamo morire!"
I disastri del mondo, vicini e lontani, ci martellano.

E allora, come possiamo fare per dare sicurezza ai nostri bambini?

Prima di tutto lavorando "su di noi"!
Sui nostri volti tesi e nervosi, sulle nostre televisioni che vomitano notizie terribili e violenze di ogni tipo, sui nostri bisticci…

I bambini sono sofisticatissimi radar che colgono qualsiasi messaggio di allarme (in particolare nei volti) con una rapidità e sensibilità straordinaria!

Molto più di noi.

Il loro cervello emotivo infatti è molto più ricettivo e vulnerabile perchè meno protetto dalla capacità critica di una corteccia ancora immatura.

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Poi… ecco la terapia del "mal di pancia" emotivo:

Carezze, baci, favole, gioco, condivisioni di emozioni belle, allegria, armonia familiare… La percezione di essere in un contesto sicuro protetto e affidabile!

E quindi meno video, Ipad, telefonini e solitudine!

Garantito! Funziona.

FRUSTRAZIONE SCOLASTICA E IMPOTENZA APPRESA: SI PUÒ RIMEDIARE?Frequentemente il percorso scolastico dei bambini e ragazz...
17/04/2025

FRUSTRAZIONE SCOLASTICA E IMPOTENZA APPRESA: SI PUÒ RIMEDIARE?

Frequentemente il percorso scolastico dei bambini e ragazzi che hanno un DSA è costellato di frustrazione e insuccessi.
A fronte di tanto impegno e sacrifici, i risultati permangono spesso deludenti nel tempo.

Le cose cambiano con il potenziamento e il lavoro di rete con la famiglia, ma non tutti hanno la fortuna di beneficiare di un intervento precoce.

Dopo anni di delusione, vergogna e insuccessi, lo studente introietta un vissuto di perdita di controllo sul proprio apprendimento e sui risultati ad esso legati: a cosa mi serve studiare se tanto poi lascio tutto bianco?

Tradotto: non serve a niente, tanto vale smettere di impegnarsi.

Questo vissuto spalanca le porte a quella che in psicologia viene definita "IMPOTENZA APPRESA".

L'impotenza appresa lascia tracce che non si esauriscono con la fine degli studi. Viene minata la percezione del proprio valore e soprattutto la possibilità di avere una forma di influenza sui propri vissuti, prima scolastici, poi personali.

Seligman (1967) è stato uno dei primi ricercatori a parlare di questo fenomeno e a condurre esperimenti al riguardo. Secondo lo scienziato, è necessario un RADICALE CAMBIAMENTO delle proprie credenze rispetto all’idea che si ha di sé e quindi del mondo.

Lo studente, nel nostro caso, ha bisogno di:

- individuare quali sono i suoi punti di forza oltre alle vulnerabilità;

- riconoscere il valore prezioso dell'azione su quanto è sotto il proprio controllo: l'impegno e la costanza nel lungo termine premiano sempre ma devo crederci;

- allenarsi a gratificarsi nelle riuscite: vedere quindi i risultati positivi non come frutto del caso o della fortuna, ma come esito di un impegno costante con i giusti supporti;

- costruirsi un ambiente sociale (genitori e insegnanti in primis) che creda in lui.

🌿✨

LA STORIA DI V. CHE DA GRANDE VUOLE FARE LA MAESTRA Seguo V. per diversi mesi con un trattamento intensivo degli apprend...
08/04/2025

LA STORIA DI V. CHE DA GRANDE VUOLE FARE LA MAESTRA

Seguo V. per diversi mesi con un trattamento intensivo degli apprendimenti: lettura, scrittura e calcolo sono significativamente compromessi per età a conclusione della III primaria.

Alla fine della valutazione di controllo, necessaria per monitorare il guadagno offerto dal trattamento e meglio inquadrare clinicamente le fatiche, V. è stanchissima.

Mi guarda sorridendo e mi dice "mi hai cotto il cervello".
Poi V. aggiunge "so che faccio fatica eh, mica non lo so.. però voglio migliorare ancora". Poi si alza (sa che può prendere liberamente un gioco) e si siede davanti alla lavagnetta, sotto alla finestra in fondo allo studio.

Io inizio a sistemare le carte e lei richiama la mia attenzione:

V. "comunque sai...ho capito una cosa..."
Io: Racconta!
V: " Secondo me scegliamo il lavoro che da piccoli non riuscivamo a fare bene"
Io: Dici?
V: "sisi...io tipo voglio fare la maestra e vado malissimo a scuola, però mi piace e voglio aiutare chi non capisce". Si ferma un attimo, mi punta i suoi occhioni azzurro cielo intenso e aggiunge con una dolcezza infinita "so cosa si prova".

Io la guardo, visibilmente emozionata e le rimando che secondo me sarebbe una fortuna per i suoi alunni avere una maestra come lei. Mi sorride.

Entra la mamma e condividiamo qualche informazione rispetto alla valutazione, poi le dico: "ma tu lo sapevi R. che V. da grande vuole fare la maestra? Soprattutto per aiutare i bimbi in difficoltà". La piccola mi rivolge un sorriso complice.
La mamma si commuove e sussurra "tesoro..." risuonando emotivamente con la sua piccola.

🌿💞

IL PREMIO È SEMPRE NECESSARIO?Ho appena rimpolpato la mia valigetta degli stickers, che mi gasa assai, e mi viene una ri...
07/04/2025

IL PREMIO È SEMPRE NECESSARIO?

Ho appena rimpolpato la mia valigetta degli stickers, che mi gasa assai, e mi viene una riflessione che desidero condividere con voi.

Il rinforzo materiale, salvo per alcuni disturbi del comportamento più importanti (che meritano un discorso a parte), funziona nel breve periodo. Quando continuiamo a premiare un comportamento, il cervello ad un certo punto smette di trovarlo motivante di per sé: si soffoca gradualmente la motivazione intrinseca, quella interna, il motore più importante che abbiamo per apprendere.

Quando si innesca il meccanismo per cui un bambino fa qualcosa solo per avere un premio in cambio, quella cosa smetterà di essere fonte di piacere e soddisfazione di per sé, diventando un mero mezzo per ottenere il premio (motivazione estrinseca).

Vi faccio l'esempio della Lettura: ci sono studi che documentano un minor desiderio di leggere nei bambini "premiati" per la lettura. Rinforzare quindi un comportamento sganciandolo da come ci fa sentire, a cosa ci serve etc., ci spegne internamente nel medio-lungo periodo.

ALLORA NON RINFORZIAMO MAI PIÙ?
Certamente no.

Però possiamo passare da "se leggi ti regalo uno sticker" a " volevo festeggiare con te questo traguardo importante: oggi hai finito un libro! Ti va di scegliere uno sticker per ricordarci di questo momento?".

Ci serve condividere nel modo più spontaneo possibile la gioia e quello che proviamo. Possiamo:

- riconoscere lo sforzo e l'impegno;
- condividere le emozioni sperimentate sia dall'adulto che dal bambino (soddisfazione, gioia, gratitudine...).

P.S sticker meravigliosi e coloratissimi potete trovarli ad un ottimo rapporto qualità prezzo presso le catene "Tedi" e "Action" ❤️

Indirizzo

Viale Dei Partigiani 2/A
Mantua

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:30 - 13:00

Telefono

+393470330368

Sito Web

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