30/06/2021
SENTO DUNQUE SONO
Sentire è un verbo che amo. Possiede un ventaglio pieno di significati preziosi. Si può riferire all'atto di ascoltare, udire, dare retta, consultare, informarsi, percepire, riconoscere, avvertire, presagire, sperimentare.
Coinvolge la dimensione delle percezioni legate agli stimoli sensoriali che arrivano dal corpo, dagli organi percettivi e dall'ambiente esterno.
Coinvolge l'universo delle emozioni e delle reazioni emotive che arrivano dall’interno, legate ad uno stato d'animo, ad un vissuto.
Talvolta può addirittura coinvolgere un presentimento, come se appartenesse ad un sesto senso.
Sentire significa possedere sensibilità.
È pienezza, presenza, coinvolgimento, partecipazione.
Significa essere in piena presenza durante l'esperienza del vivere. Significa vivere in pienezza l'esperienza dell'essere e della propria presenza.
Spesso l'intensità del proprio sentire è direttamente proporzionale alla ricettività della propria sensibilità:
gli eventi, le parole, ogni cosa mi tocca nel profondo e imprime un segno dentro me.
Capita frequentemente di affrontare questo argomento nella stanza della terapia. Molte persone lottano contro il proprio sentire, non lo vogliono, lo giudicano negativamente.
Come se fosse un difetto di fabbrica, una condanna, una maledizione. Questo fa capire che viviamo in un mondo in cui la sensibilità è connotata negativamente perché sinonimo di debolezza, di fragilità ed è associata alla vergogna.
In effetti, cercando in internet tra i sinonimi di “sensibile” troviamo “agitato, nervoso, turbato”. Vengono invece associati tra loro i concetti di "sereno, tranquillo, freddo, calmo, indifferente, imperturbabile, inalterabile".
Accade così che nel vissuto quotidiano proviamo imbarazzo, disagio, talvolta ci scusiamo, se capita di commuoverci o di emozionarci pubblicamente. Così, per evitare di esporci, ci abituiamo a tenere nascoste le nostre sensibilità.
Nonostante ciò, l’esperienza clinica mi insegna qualcosa di ben diverso: la solidità più salda è quella che si fonda su una profonda connessione con se stessi e con il proprio sentire.
Sentire fa parte dell’esperienza dell’essere umano. Per questo lavoro con i miei clienti affinché possano riappropriarsi di questa dimensione, riconoscendosi il pieno diritto di esprimerla e di farne il proprio punto di forza.
Dott.ssa Alessia Cortesi