
02/04/2025
“Nessuno può consigliarvi o aiutarvi, nessuno. C'è un'unica via da percorrere. Pe*****te in voi stessi. Amate la vostra solitudine e sopportate il dolore che essa vi procaccia con lamento armonioso. Lasciate ai vostri giudizi il loro proprio sviluppo indisturbato, che – come ogni progresso – deve ve**re dall’intimo profondo e non può essere da nulla represso o accelerato. Tutto è portare a termine e poi generare. Lasciar compiersi ogni impressione e ogni germe d’un sentimento dentro di sé, nel buio, nell’indicibile, nell’inconscio irraggiungibile alla propria ragione, e attendere con profonda umiltà e pazienza l’ora del parto d’una nuova chiarezza: questo solo si chiama vivere da artista: nel comprendere come nel creare.
Qui non si misura il tempo, qui non vale alcun termine e dieci anni son nulla. Essere artisti vuol dire: non calcolare e contare; maturare come l’albero, che non incalza i suoi succhi e sta sereno nelle tempeste di primavera senz’apprensione che l’estate non possa ve**re. Ché l’estate viene. Ma viene solo ai pazienti, che attendono e stanno come se l’eternità giacesse avanti a loro, tanto sono tranquilli e vasti e sgombri d’ogni ansia. Io l’imparo ogni giorno, l’imparo tra i dolori, cui sono riconoscente: pazienza è tutto!”
Rainer Maria Rilke
- Lettere a un giovane poeta.