Medical Fit - Studio Chinesiologico - Posturologia & Benessere

Medical Fit - Studio Chinesiologico - Posturologia & Benessere Studio di chinesiologia clinica, posturologia, corretta nutrizione, benessere e salute.

Inquadrate il codice per entrare a far parte della community whatsapp e rimanere connessi e aggiornati su tutte le novit...
30/08/2025

Inquadrate il codice per entrare a far parte della community whatsapp e rimanere connessi e aggiornati su tutte le novità Medical Fit!

25/08/2025

Only the original, only the best

L'importanza di affidarsi ai professionisti per la salute 😊
18/08/2025

L'importanza di affidarsi ai professionisti per la salute 😊

E chi "mi frequenta" lo sa...
23/05/2025

E chi "mi frequenta" lo sa...

💪🏼💪🏼

15/05/2025

Tenendo conto che il vissuto corporeo di ogni individuo è assolutamente unico, ricercare e trattare la causa o le cause che, in un meccanismo a cascata, hanno generato il dolore del paziente è una prerogativa di base di un trattamento che voglia essere efficace, risolutivo e i cui risultati possano essere mantenuti nel tempo.

04/05/2025

Suboccipitali: i muscoli invisibili che guidano la tua testa.. e il tuo mal di testa!

Li hai mai sentiti? Probabilmente no. Ma loro conoscono te.

Ogni volta che hai avuto quel fastidioso mal di testa “alla base del cranio”, ogni volta che hai sentito la nuca rigida come se avessi dormito su un cuscino di pietra, o quella sensazione di testa che “pesa come un macigno”.. loro erano lì. Se hai avuto cefalea, tensioni cervicali o quella fastidiosa sensazione di “testa pesante”, potrebbero essere i colpevoli.

Sono i muscoli suboccipitali! 😎

Quattro muscoletti, nascosti proprio alla base del cranio, lavorano come stabilizzatori di precisione per la nostra testa. Sono i piloti di Formula 1 del collo: gestiscono curve strette, correzioni minime e mantengono l’assetto in perfetto equilibrio, anche sotto pressione. Sono gli orologiai svizzeri della cervicale, i micro-motori che regolano i movimenti tra il cranio e le prime vertebre cervicali (atlante ed epistrofeo). Non li vedi, ma decidono se ti senti bene o meno.

Cosa fanno di speciale? 😌

Questi muscoli permettono di ruotare la testa senza sembrare robot arrugginiti, aiutano a mantenere la postura e l’equilibrio della testa rispetto al corpo. Sono responsabili del tuning visuo-posturale: quei micro-movimenti che mantengono lo sguardo fermo anche quando il corpo si muove.

Quando cammini, la testa oscilla leggermente. Chi impedisce che tutto sembri tremolare come in una we**am difettosa? Loro. Quando ti giri con lo sguardo prima della testa, e tutto appare fluido, chi regola questo gesto? Ancora loro.

E quando correggi la posizione mentre leggi questa frase, perché ti sei accorto di essere tutto storto.. li stai usando senza saperlo.

Perché possono diventare un problema? 🤔

Viviamo in un’epoca fatta di collo da smartphone, posture sbagliate alla scrivania, ore su Zoom, su TikTok, WhatsApp e fogli Excel infiniti.

Questi muscoli, progettati per piccoli aggiustamenti di precisione, si ritrovano spesso iperattivi e contratti a causa di:

- troppo tempo chinati sul telefono (eh sì, TikTok e WhatsApp hanno un prezzo..)

- ore al PC senza supporto ergonomico

- stress e tensioni (perché la vita è già complicata di suo, ma il nostro collo decide di aggiungere un po’ di rigidità per sicurezza) 🤭

La testa pesa 4-5 kg. Ma se inclinata in avanti di 30-45°, può esercitare un carico anche di 27-30 kg sulla cervicale. E chi sopporta tutto questo peso inclinato per ore? Proprio loro. Da regolatori di precisione a caricatori cronici.

Il risultato?

Cefalee, rigidità, dolori cervicali.
Vertigini, instabilità e visione sfocata.
Sensazione di testa ovattata, come un elmetto invisibile che stringe troppo!
Mal di testa cervicogenico confuso con emicranie.

Fallo ora: il test dell’attenzione suboccipitale 🤫

Appoggiati allo schienale.
Chiudi gli occhi.
Fai un piccolo “sì” con il capo. Poi un piccolo “no”.
Ruota lentamente. Senti tensioni, resistenze, scricchiolii, un vago giramento?
Hai appena sentito parlare i tuoi suboccipitali.

Come prenderci cura di loro?

Stai al PC? Ruota dolcemente il collo, allungati come un gatto, esplora la mobilità del collo senza forzare. I suboccipitali rispondono benissimo ai gesti fluidi e rispettosi, ma malissimo agli strappi o all’immobilità prolungata.

Ogni tanto, durante il giorno, porta lo sguardo verso l’alto come se volessi annusare una nuvola. È un gesto semplice ma potentissimo per alleggerire il carico cervicale. Rilassa i suboccipitali, apre lo sterno e stimola la respirazione bassa. Fatto con consapevolezza, cambia l’assetto posturale in pochi secondi.

Respira meglio. Una respirazione diaframmatica, profonda e lenta, aiuta a ridurre la tensione nella zona cervicale. Se respiri solo con il torace, sopra le clavicole, stai già preparando il terreno alla contrazione cronica di questi muscoli.

Massaggia la zona con movimenti lenti e delicati. Appoggia due dita sulla parte alta della nuca, a 1 cm dalla colonna, e fai leggere pressioni circolari. Oppure affidati a un fisioterapista che conosce tecniche di rilascio miofasciale suboccipitale. È delicato ma estremamente efficace.

Ecco qualcosa che solo noi possiamo fare insieme: un minuto di consapevolezza suboccipitale! 🙂‍↕️

Mettiti seduto. Appoggia la schiena.
Chiudi gli occhi.
Senti il peso della testa.
Immagina quattro piccoli muscoli che danzano con precisione, mantenendo l’equilibrio del cranio come funamboli silenziosi.
Con ogni respiro, immagina che si allunghino e si rilassino.
Fai tre respiri profondi e apri gli occhi.
Benvenuto nella consapevolezza dei tuoi muscoli occipitali.

Il consiglio pratico

Spesso ci prendiamo cura della schiena solo quando fa male. Ma questi muscoli meritano attenzione prima. Il primo passo è: alzare lo sguardo e cambiare angolazione. Non è solo una metafora.

E ora tocca a te:

Li avevi mai considerati prima?

Hai mai sentito un dolore proprio alla base del cranio?

Ti capita di avere vertigini leggere quando muovi la testa velocemente?

Hai mai provato cefalee che sembrano nascere dal collo?

Raccontacelo nei commenti!
Scrivilo qui sotto. La tua esperienza può aiutare qualcun altro a scoprire questi piccoli, grandi protagonisti della salute cervicale.

E se sei un collega fisioterapista, scrivi la tua!
Questi testi vogliono essere una base di partenza per il confronto tra professionisti: arricchiscili, correggili, migliora ciò che può essere migliorato.
La condivisione è la nostra forza. 👏

01/05/2025

IL DIAFRAMMA: IL MUSCOLO CHE TI STA NASCONDENDO LA VERITÀ

Hai mai pensato che il dolore che senti non venga da dove lo senti?

Hai mai avuto:

- un dolore alla spalla che non passa con nessuna terapia?

- una cervicale che ti sveglia ogni mattina?

- un senso di oppressione al petto, ma gli esami dicono che è tutto a posto?

- una digestione lenta, gonfia, instabile?

- un mal di schiena cronico che non ha una causa precisa?

Allora ti do una notizia.
Il tuo diaframma potrebbe averti fregato. Per anni. In silenzio.

Il diaframma è come un hacker nel tuo sistema!

Non lo vedi.
Non lo senti lavorare.
Ma controlla tutto.

È il tuo muscolo della respirazione, certo.
Ma anche il tuo stabilizzatore posturale, il modulatore del dolore, l’interruttore dello stress, l’equilibrista tra la vita digestiva, emotiva e motoria.

Se si blocca, può fare danni ovunque.
Ma nessuno ti ha mai detto che il problema potesse essere lì.

È la grande bugia della localizzazione del dolore..

Il tuo corpo è un genio, ma non è preciso.
Se il diaframma soffre, la tua spalla brucia.
Se è contratto, il tuo collo si irrigidisce.
Se lavora troppo, il tuo sistema nervoso resta in allerta continua.

Hai dolore alla spalla? Forse è il diaframma.
Hai il collo di marmo? Forse è il diaframma.
Ti senti sempre sotto pressione, anche se è tutto tranquillo? Forse è lui.

Una domanda sola: il tuo diaframma è libero o prigioniero?

Fai questo test in 60 secondi:

- Respiri più con il petto che con l’addome?
- Ti senti gonfio anche dopo un pasto leggero?
- Ti rilassa sbadigliare, fumare o sospirare profondamente?
- Hai dolori “misteriosi” alla schiena o alla spalla?
- Ti svegli già teso, anche dopo una notte intera?

Se hai risposto sì anche solo a 2 di queste domande.. il tuo diaframma non è libero.

E se non è libero lui, non sei libero tu. Immaginalo come un superpotere nascosto che nessuno ti ha mai spiegato.

Respirare bene non è solo una questione di ossigeno. È un reset del sistema nervoso, un riequilibrio posturale, un gesto curativo.

Un diaframma bloccato ti fa digerire male, ti destabilizza la colonna, ti costringe a compensare con altri muscoli, ti fa credere che tu abbia problemi che non hai.

Un diaframma libero, invece ti allinea, ti calma, ti restituisce potere.

La verità è questa: la tua salute non inizia da un farmaco, ma da un respiro.

Vuoi sapere qual è il gesto che accomuna:

- i neonati che dormono profondamente,
- gli atleti che si muovono con efficienza,
- i cantanti che vibrano d’anima,
- i monaci che meditano senza ansia?

La respirazione diaframmatica.

E sai chi lo fa anche senza volerlo? Il fumatore.
Ma non è la nicotina che lo calma. È il gesto profondo di inspirare ed espirare lentamente.
È il diaframma che, per un attimo, torna a fare il suo mestiere.

Wow, bello! Ma.. Come liberarlo? Non servono miracoli. Serve consapevolezza.

Ecco da dove puoi partire.

Respira da sdraiato. Una mano sul petto, una sull’addome. Quella sull’addome deve muoversi. L’altra no.

Allunga la tua gabbia toracica ogni giorno.
Il diaframma ha bisogno di spazio.

Trattalo con rispetto. Con il tocco, con la voce, con la postura.

Fatti valutare da chi sa davvero ascoltare il respiro. Un fisioterapista formato in terapia manuale, respiro e postura può cambiare il tuo corpo.. partendo da dentro.

È il muscolo che ti cambia la vita e anche quello che nessuno ti guarda

Non è glamour.
Non lo alleni in palestra.
Non lo vedi allo specchio.
Ma è il centro gravitazionale della tua salute.

Se ti senti fuori asse, bloccato, contratto, stanco.. Non cercare sempre fuori. Guarda dentro.
E ascolta il tuo diaframma.

Ti ha colpito questo post? Allora fallo arrivare a chi ne ha bisogno.

Chi ha mal di schiena da anni.
Chi non respira più davvero da troppo tempo.
Chi ha bisogno di un alleato silenzioso, e non lo sa.

Condividilo.

E se vuoi approfondire, leggi l’episodio di Muscolandia che abbiamo dedicato al diaframma e l’articolo sullo stretching diaframmatico!

https://educarefisio.com/2024/10/03/diaframma

https://educarefisio.com/2016/07/04/lo-stretching-diaframmatico/

19/04/2025

𝙀 𝙎𝙀 𝙄𝙇 𝙈𝙀𝘿𝙄𝘾𝙊 𝙉𝙊𝙉 𝘼𝙑𝙀𝙎𝙎𝙀 𝙍𝘼𝙂𝙄𝙊𝙉𝙀❓

Quando una persona va dal medico lamentando mal di schiena o dolori cronici, spesso si sente consigliare di fare nuoto, yoga o pilates. Il punto non è tanto se queste discipline possano essere utili, a volte lo sono, altre no, ma è il senso stesso del consiglio a essere sbagliato.

Dire a qualcuno di “fare nuoto” senza sapere se sa nuotare, se ha una buona tecnica, una respirazione corretta, se riesce a mantenere un assetto corporeo funzionale, è come consigliare un farmaco senza conoscere la diagnosi.

Lo stesso vale per pilates o yoga: discipline vastissime, con approcci, intensità, obiettivi e livelli di preparazione estremamente diversi. Pilates, per esempio, non è una disciplina rigidamente codificata: ogni insegnante lo interpreta a modo suo, con attrezzi diversi, approcci diversi, obiettivi differenti. Dire “fai pilates” non significa niente, se non si specifica quale tipo, con quale metodo, per quale obiettivo, e con quale guida.

Questo tipo di consigli, dati senza contesto e senza competenza specifica, equivalgono a un generico “fai un po’ di ginnastica”. Ma quale ginnastica? Di che tipo? Con quale progressione? Perché la verità è che, soprattutto in presenza di dolore cronico, non basta scegliere una disciplina: serve un percorso personalizzato, progressivo, monitorato. Serve partire da una valutazione della qualità del movimento, testare, adattare, modificare.

Questo lavoro non si fa in una lezione di gruppo generalista. Serve un professionista. Serve qualcuno che abbia una competenza reale sul movimento e sulla gestione del dolore.

Il medico generico questo lavoro non lo fa. E non perché non vuole: semplicemente, non è formato per farlo. Il suo percorso di studi lo prepara a gestire patologie, non a studiare il movimento, né a valutarlo o prescriverlo. Non è una critica, è un fatto. E per fortuna è così: se dovessero studiare anche questo, probabilmente non avrebbero il tempo per occuparsi di tutto il resto che già gli compete.

Ma allora sorge una domanda legittima: perché quando abbiamo una carie andiamo dal dentista e non chiediamo consiglio al medico di base, mentre quando abbiamo dolori muscolari o alla schiena ci limitiamo al consiglio del medico e non ci rivolgiamo a un laureato in scienze motorie o a uno specialista del movimento?

Il fatto che non tutti i laureati in scienze motorie siano esperti, preparati o aggiornati è vero. Ma tra chi non ha mai affrontato il tema e chi lo studia, lo approfondisce, lo applica e si aggiorna ogni giorno, personalmente non avrei dubbi su chi scegliere.

Cosa si intende per rieducazione posturale
26/06/2024

Cosa si intende per rieducazione posturale

Indirizzo

Divisione Julia 52
Manzano
33044

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Medical Fit - Studio Chinesiologico - Posturologia & Benessere pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Medical Fit - Studio Chinesiologico - Posturologia & Benessere:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram