Titty Di Modugno Psicologa

Titty Di Modugno Psicologa Pagina di informazione psicologica della Dott.ssa T***y Di Modugno Psicologa

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18/09/2025
Non è come entri; è come ne esci a spiegare chi sei.Da una relazione, da un dolore, da una giornata.
18/09/2025

Non è come entri; è come ne esci a spiegare chi sei.
Da una relazione, da un dolore, da una giornata.

Non possiamo dare qualcosa che non possediamo
15/09/2025

Non possiamo dare qualcosa che non possediamo

Va di moda non voler amare.Va di moda non rispondere.Il “scrivimi e ti risponderò tra 5 ore”non perché sei occupat@,ma p...
27/08/2025

Va di moda non voler amare.
Va di moda non rispondere.

Il “scrivimi e ti risponderò tra 5 ore”
non perché sei occupat@,
ma perché non vuoi mostrare interesse.

Va di moda complicarsi la vita
ripetendo sempre che
“non stai cercando nulla di serio”.

Va di moda tacere e non dire: “mi piaci”.

Va di moda allontanarsi da una persona proprio quando ti piace,quando potrebbe darti nuove sensazioni,
quando forse è proprio quella che cercavi.
Ma sei così tremendamente egoista e codard@ da non restare a scoprirlo.

Va di moda avere paura di sentire.
Va di moda scappare,
va di moda guardare gli occhi di qualcuno attraverso uno schermo
ma non nel vero riflesso della vita.

Va di moda vivere relazioni passeggere,
condivise, senza impegno.
Va di moda dire che stai meglio da solo,
anche se poi torni a casa e ti fanno male le ossa a dormire accanto a un vuoto.

Va di moda il piacere, solo il piacere.
Va di moda non “perdere tempo”
a conoscere davvero i misteri dell’altro.
Non si vuole più baciare sempre la stessa persona,
va di moda accarezzare in modo superficiale,per una notte, per qualche minuto.

Con ❤️

Miele Santos

Fare la vittima sapendo esattamente il male che hai fatto agli altri…non è solo tossico.È qualcosa di molto più disturba...
07/08/2025

Fare la vittima sapendo esattamente il male che hai fatto agli altri…
non è solo tossico.
È qualcosa di molto più disturbante.
È un’abitudine velenosa mascherata da fragilità.
Una follia sottile che urla innocenza mentre semina distruzione.

Non puoi rompere qualcuno, creare il caos, e poi metterti a piangere come se fossi tu quello ferito.
Non puoi infangare un nome, ferire una fiducia, calpestare un’anima… e poi raccontarti come la parte lesa.

Quella non è vulnerabilità.
È manipolazione.
È vigliaccheria travestita da dolore.

Ci sono persone che appiccano incendi, si scaldano con le fiamme…
e poi indicano gli altri dicendo:
“Guardate cosa mi hanno fatto.”

No.
Ti vediamo.
Sappiamo com’è andata.
E la verità, quella vera, non si nasconde per sempre.
Si fa silenziosa, ma attende.
Poi riaffiora. Sempre.

Essere vittima delle proprie scelte non ti rende innocente.
Ti rende solo rumoroso.
E chiasso, si sa, non è mai sinonimo di verità.

Esistono due medicine SACRE.Le lacrime e il mare .Entrambe salate, entrambe purificatrici.Entrambe vere.
01/08/2025

Esistono due medicine SACRE.
Le lacrime e il mare .
Entrambe salate, entrambe purificatrici.
Entrambe vere.

PRATICA DELLA SOGLIALa Gestált è pratica della soglia. Tra il dentro e il fuori c’è uno spazio vuoto in cui la visione è...
10/07/2025

PRATICA DELLA SOGLIA
La Gestált è pratica della soglia. Tra il dentro e il fuori c’è uno spazio vuoto in cui la visione è completa, rilassata e senza scopo. Bisogna saper fare, per capire; e non capire, per saper fare.

(Gestált per aforismi)

LA CREAZIONE NON ACCADE
La creazione non accade, la vogliamo. Rifiutiamo un progetto per avere una sorpresa.
Si è concluso ieri, nella splendida cornice di Bacoli nella zona flegrea di Napoli,
il Seminario esperienziale sulla Volontà creativa condotto da Mimmo Ciavarelli.

Il livore, il risentimento , la supponenza, l’arroganza, non nascono mai da persone risolte. L’anima in armonia con se s...
08/07/2025

Il livore, il risentimento , la supponenza, l’arroganza, non nascono mai da persone risolte. L’anima in armonia con se stessa e con ciò che la circonda non tende a colpevolizzare il mondo esterno per i torti subiti. Se hai dentro la serenità, non fai a pugni col prossimo, pensando sia colpa degli altri se hai fallito. Spesso, se qualcosa non è accaduto, vuol dire che non era per te o forse non l’hai voluta abbastanza
o semplicemente doveva andare così. Bisognerebbe allenare gli uomini a capire che bene chiama bene. Ingrossare la parte negativa che abbiamo dentro non fa altro che richiamarne altra, e siamo noi, solo noi i responsabili di tanta insoddisfazione. Non gli altri. A loro tuttalpiù dedicate un elegante disinteresse, perché nessuno ha voglia di diventare il contenitore delle scorie altrui. C’è bisogno di gentilezza. Solo di questa. E non provare rancori vuol dire non avere veleno dentro ed è il più grande gesto d’amore che potete dedicare a voi stessi .

16/06/2025

Amare un genitore che non sa amare.

Lo amavi perché è tua madre (o tuo padre): non avevi scelta.

L'amore per un genitore non si decide, si vive, è biologico, istintivo, inevitabile.

Anche quando loro non sanno ricambiarlo, anche quando il loro amore era vuoto, ma tu eri un bambino e i bambini amano i loro genitori, sempre, anche quando sono mostri.

Anche quando i loro genitori non sanno amare.

Da bambino non puoi permetterti di non amarli: dipendi da loro per sopravvivere.
Il tuo cervello deve convincersi che quell'amore freddo sia normale, che quelle briciole siano un banchetto.

Non hai alternative.

O li ami o muori dentro.

E così scegli di amarli ogni singolo giorno.

Il paradosso più crudele: più loro sono incapaci di amarti, più tu ti sforzi di meritare il loro amore.

Diventi perfetto/a, invisibile, silenzioso/a.

Se solo fossi più bravo/a (pensi) forse mi amerebbero!

Ma non puoi insegnare l'amore a chi non ha mai imparato cosa significhi.

E così cresci diviso in due: una parte di te (il Bambino/a che sei stato) ama disperatamente; l'altra parte sa la verità... che il loro amore è come una stanza vuota.

Ma, ammettere che loro non ti amino davvero, significa ammettere di essere solo/o al mondo.

E' troppo. Troppo.

Così da adulto impari a vivere nel paradosso: ad amare chi ti ferisce, a cercare calore nel ghiaccio, a vedere amore dove c'è solo dovere, o peggio, indifferenza. Impari che amare significa soffrire in silenzio; che essere amati è un lusso che non ti puoi permettere.

Ma il tuo corpo ricorda: quando qualcuno ti tratta con freddezza ti senti a casa, quando qualcuno è emotivamente assente, lo riconosci come amore.

E' il paradosso che ti porti dentro: cerchi negli altri lo stesso vuoto che ti ha cresciuto/a, perché è l'unico amore che il tuo sistema conosce.

C'è una responsabilità dolorosa da riconoscere: scegli chi conferma la tua storia; i partner emotivamente assenti non capitano per caso, li riconosci, li selezioni, li tieni perché l'intimità vera terrorizza chi non l'ha mai conosciuta.

Meglio il vuoto familiare che il pieno sconosciuto.

Riconosci l'amore disfunzionale come un segugio, lo fiuti nell'aria, lo vedi in come non ti guardano, in come ti sfamano a briciole, non per masochismo, ma perché il tuo sistema sa navigare il rifiuto, non la presenza: è una competenza traumatica.

Claudia Scarpati

Non arrenderti !
10/06/2025

Non arrenderti !

Il dolore di una madre di figli adulti è un dolore unico.Non urla. Non piange davanti agli altri.È un dolore silenzioso,...
11/05/2025

Il dolore di una madre di figli adulti è un dolore unico.
Non urla. Non piange davanti agli altri.
È un dolore silenzioso, profondo, che si nasconde nelle preghiere sussurrate,
nei pensieri che affollano la mente di notte,
in un sospiro leggero mentre sorseggia una tazza di tè in cucina.
È un dolore che nasce quando i figli crescono,
prendono la loro strada,
fanno le proprie scelte, sbagliano, imparano.
Una madre vorrebbe rincorrerli,
riprenderli per mano come quando erano bambini,
proteggerli dalle delusioni, dagli errori, dal mondo.
Vorrebbe gridare:
"Fermati! Io so cosa è meglio per te! Ho già vissuto tutto questo!"
Ma non può.
Perché non sono più bambini da stringere a sé.
Sono adulti, con il loro cammino, il loro destino,
il loro cuore che deve imparare anche attraverso le ferite.
Ed è questa la sfida più grande:
lasciare che vivano la loro vita,
permettere loro di cadere e rialzarsi, di sbagliare e crescere.
Restare in silenzio quando si vorrebbe urlare.
Trattenere un consiglio quando si vorrebbe guidarli.
Essere presenti, ma senza invadere.
Pregare in silenzio.
Mandare amore attraverso i pensieri,
e fidarsi che arrivi dove deve arrivare.
Credere, sempre, che andrà tutto bene.
Perché una madre, anche quando i figli diventano grandi,
non smette mai di fare ciò che più conta:
amarli e pregare per loro, ogni singolo giorno.

Indirizzo

Marano Di Napoli

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Lunedì 09:00 - 21:00
Martedì 09:00 - 21:00
Mercoledì 09:00 - 21:00
Giovedì 09:00 - 21:00
Venerdì 09:00 - 21:00

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