Claudia Benvenuti - Educatrice Perinatale

Claudia Benvenuti - Educatrice Perinatale Sono un' educatrice perinatale, Peer Supporter Babywearing, operatore naturopata,operatore Rebozo Italia, istruttore di Mindfulness con protocollo MBSR

18/04/2025

Il Medioevo viene, a livello popolare, tramandato come un periodo buio, soppresso dall'ignoranza e dal predominio di credenze religiose imposte dalla Il Parto nel Medioevo: una questione complessa

22/11/2023

Conoscete questa signora? Dovreste.
Lei è , l' statunitense che crea, nel 1952, l'indice di Apgar, il risultato derivante da alcuni controlli effettuati dopo il parto per valutare l'adattamento del/la neonato/a alla vita extrauterina, ovvero la vitalità e l'efficienza delle funzioni vitali primarie.
Ecco la sua storia.
Nasce il 7 giugno 1909. Al momento della sua nascita, i genitori hanno già due bambini: Charles Emory Jr, che si ammala di tubercolosi e muore prima di compiere quattro anni, e Lawrence Clarke che soffre di eczema cronico. Da qui certamente il suo desiderio di studiare .
Nel 1933 si laurea. Nel 1938 diviene anestesista e decide di specializzarsi in anestesia , disciplina praticamente inesistente prima di lei.
Da quel momento il modo di considerare le madri e le creature appena nate cambia radicalmente.
Grazie a lei che vede cose che gli anestesisti uomini non potevano cogliere.
Osserva e trova soluzioni impensate.
Ma la medicina non è l'unica sua passione.
Suona benissimo violino e violoncello. Pesca, gioca a badminton. Si occupa di giardinaggio.
Il dottor Stanley James, professore emerito di pediatria la definì una "studentessa fino al giorno della sua morte". Qualche anno prima di morire, ad esempio, vuole imparare a guidare un aereo e inizia a prendere lezioni di volo. Virginia era anche un'eccellente relatrice: incantevole sentirla parlare. Grazie grazie grazie.

20/11/2023

Quando si sono p***e le tracce di Giulia Cecchettin lo sapevamo tutt3 cosa era successo. Lo sappiamo in ogni volta che torniamo a casa a passo svelto, raso al muro, ogni volta che stringiamo le chiavi di casa come un’arma, ogni volta che mandiamo la posizione a unə amicə a un appuntamento, ogni volta che pesiamo le parole per lasciarlo o per rifiutarlo. Lo sappiamo ogni volta che un giornale dipinge il ritratto del "bravo ragazzo" forse un po' geloso". Lo sappiamo a ogni molestia verbale, a ogni intimidazione.

Lo sappiamo perché i femminicidi e i transicidi dall’inizio dell’anno sono stati più di 100.

Noi ci stringiamo nella nostra rabbia, mentre il governo parla di testa sulle spalle, di condotta morale e inasprimento delle punizioni. NOI VOGLIAMO UNA PRESA DI COSCIENZA TRANSFEMMINISTA, educazione sessuo-affettiva nelle scuole, rafforzamento dei centri anti-violenza e dei consultori.

Il 25 NOVEMBRE scendiamo in piazza anche per giulia Cecchettin scendiamo e invaderemo le STRADE DI ROMA E MESSINA.

TORNIAMO MAREA, E SE NON SARÀ PER AMORE SARÀ PER RABBIA.

04/11/2023

L'espressione "respirare fuori il tuo bambino" significa supportare al meglio l'ultima fase del travaglio, quando i lavoro di apertura della cervice è finito e l'utero cambia la sua azione. Per i muscoli intorno al bambino non si tratta più di ti**re verso l'alto, ma di "strizzarlo" fuori, lasciarlo andare con un riflesso di espulsione naturale.

Prepararsi a respirare fuori il bambino è molto diverso da prepararsi a spingerlo.

Potrebbe risultare un’idea controintuitiva, lontana com'è dall'immaginario dell'assisterza al parto degli ultimi decenni, eppure, rilasciare il bambino è il meccanismo di base messo a punto dal tuo corpo.

Non c'è alcun bisogno che una persona esterna ti dica quando è ora di spingere: quando sarà il momento lo saprai. Anzi, spingerai ancora prima di saperlo. Infatti il bambino esce principalmente perché il corpo lo rilascia.

È quello che i medici chiamano riflesso di eiezione del feto. Ogni cosa che deve uscire in modo fisiologico dal corpo (come anche urina, feci o sperma), si può trattenere per un po', ma arriva un momento in cui deve proprio uscire: così succede anche al bambino.

Dal nostro libro "Il Parto Positivo diventare mamma con scienza e con amore"



Speriamo sia l'inizio reale, concreto e stabile per il riconoscimento di questa importante figura professionale. Io sono...
28/09/2023

Speriamo sia l'inizio reale, concreto e stabile per il riconoscimento di questa importante figura professionale. Io sono pronta!

Il Governo ha intenzione di stanziare tra i 100 e i 150 milioni di euro per creare una nuova figura in sostegno delle donne nei primi sei mesi di vita del bambino, non a distanza, ma direttamente a casa

19/05/2023

ALLATTAMENTO - 20 maggio al Salone de Libro di Torino Incontro de La Leche League in LIS per mamme e famiglie sorde.
Grazie se ci aiutate a diffondere la notizia fra le mamme di Torino e del Piemonte

11/03/2023

Che meraviglia è?
“Durante la gravidanza, alcune cellule della creatura migrano nel flusso sanguigno della madre e poi ritornano a lei. Si chiama ‘microchimerismo materno-fetale’.
Per 41 settimane, le cellule si mescolano e circolano avanti e indietro e, dopo la nascita della creatura, bambina o bambino, molte di queste cellule rimangono nel corpo della , lasciandole un'impronta permanente nei tessuti, nelle ossa, nel cervello e nella pelle.
Ogni altra creatura che una avrà in seguito lascerà un'impronta simile sul suo .
Anche quando una non va a termine queste cellule migrano comunque nel flusso sanguigno.
Le ricerche hanno dimostrato che se il cuore di una madre è ferito, le cellule fetali si precipiteranno sul sito della lesione, e si trasformeranno in diversi tipi di cellule specializzate nella riparazione del cuore.
Il bambino o la aiutano a riparare la madre, mentre la madre costruisce la creatura.
Questo è spesso il motivo per cui alcune malattie svaniscono durante la gravidanza.
È incredibile come il corpo della madre protegga la creatura a tutti i costi, e la creatura protegga a sua volta e ricostruisca la madre in cambio, in modo da potersi sviluppare in sicurezza e sopravvivere.
Gli studi hanno anche dimostrato la presenza di cellule nel cervello della madre 18 anni dopo il parto.
Che meraviglia è?"

Da un articolo di

Immagine con fotogrammi del video di A modo tuo

09/02/2023

C’è un ulteriore aspetto del lavoro dell’utero che risulta controintuitivo per la nostra cultura…

…si tratta del processo che spinge fuori il bambino: quel travaglio che era stato onda fino a poco prima, per aprire la cervice, diventa infine spinta, ma molto differente da quell’idea di sforzo consapevole che siamo convinte di dover fare.

Siamo talmente abituate a pensare che il bambino possa uscire solo dopo che qualcuno avrà detto alla sua mamma di spingere, da aver perso per strada il fatto che il corpo sa spingere.

Spinge il bambino, mentre si confronta con il canale del parto, e spinge a modo suo il corpo della mamma. C’è uno “strizzare fuori” il bambino che coinvolge utero, cervice dilatata e muscoli del perineo, e allo stesso modo il bambino là dentro condivide le spinte.

Il processo prende il nome di riflesso di eiezione del feto, ed è, in parole semplici, qualcosa che il corpo fa perché deve farlo, non perché noi lo decidiamo: un riflesso appunto.

📘 Il Parto Positivo, diventare mamma con scienza e con amore 2021 Pag. 60

📸: via

Sapevi del processo di eiezione? Ti aspettiamo nei commenti 😊

01/12/2022

La data presenta del parto non è una data certa e un termine da vivere con ansia. Leggi qui come interpretare questa data

15/10/2022

Conosco bene la profonda solitudine che prova una mamma.
Non sono infatti la stanchezza o le notti insonni a rendere una mamma sfinita e spossata.

È la solitudine.
ℒℯ 𝓂𝒶𝓂𝓂ℯ 𝒹𝒾 ℴℊℊ𝒾 𝓈ℴ𝓃ℴ 𝓈ℴ𝓁ℯ.

E per di più anche criticate.
Perché danno troppo il seno. E perché lo danno troppo poco.
Perché il loro bambino non pesa abbastanza. O perché pesa troppo.

La nostra società è una società di solitudine.

E le mamme di oggi sono l'esempio emblematico di questo modo di vivere.
E devono fare i conti ogni giorno, ogni ora con una responsabilità genitoriale che un tempo era condivisa con una tribù, con un villaggio, con le case di corte, con la famiglia allargata che viveva sotto lo stesso tetto.

Per crescere un bambino è necessaria una società intera.
Come può una sola persona prendersi carico di una responsabilità così grande e non collassare?

Certo ci sono i papà, quelli presenti per davvero, ma la loro presenza durante la giornata è limitata.
Esistono anche ostetriche e altre figure di accudimento materne come le doule, corsi pre e post parto che possono alleviare un po' questo immenso peso educativo.

Ma le mamme restano, nella loro quotidianità, da sole.
E questa solitudine è pericolosa.
Soprattutto per le neo mamme.

Circondiamo le mamme con torte, tempo per farsi una doccia e per bere un caffè, con abbracci e parole di comprensione.
Mettiamo a tacere giudizi, critiche o autocentrismo.

Mamme: guardiamo in faccia la nostra fatica e rimbocchiamoci le maniche non per combatterla ma per comprendere il messaggio che ci vuole inviare.
Siamo animali sociali, vivere da sole questa responsabilità non è possibile, ci fa ammalare!

Iniziamo noi stesse a cambiare le cose.
Cerchiamo di cambiarla questa società, iniziamo formando le nostre tribù!



Eʟᴇɴᴀ Bᴇʀɴᴀʙᴇ́

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03/10/2022

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Per info e prenotazioni Tel. 3409675759
Operatore Rebozo Italia❤️

From Naoli Vinaver:The beautiful song "El Rebozo" was written by my dear friend Laura Rebolloso from Xalapa, Veracruz, Mexico, celebrating the Mexican Rebozo...

Due righe sul breve estratto di quello che abbiamo fatto domenica. Un piccolo blessingway ovvero una celebrazione della ...
25/09/2022

Due righe sul breve estratto di quello che abbiamo fatto domenica. Un piccolo blessingway ovvero una celebrazione della maternità con invio di messaggi di benevolenza, unione e radicamento famigliare. In un blessingway si esaltano ed elogiano gli aspetti creativi della femminilità come la potenza creatrice e rigeneratrice, si lavora sulle emozioni e le sensazioni, tutte, ri-conoscendole e attivando un atteggiamento curioso e di appartenenza ad esse. L'esperienza è forte e pervade la donna e chi l'accompagna in questa "celebrazione" attraverso i sensi, le percezioni e la rielaborazione.
È importante creare un clima sereno e disteso, eccitante e divertente al contempo; includere oggetti simbolici ci rimanda agli antichi archetipi nei quali possiamo rispecchiarci e attraverso queste immagini mentali conoscere un po' di più alcuni aspetti della nostra personalità.
Abbiamo anche introdotto un primo esercizio Mindfullness sul respiro, utile per rilassarsi, attenuare lo stress e soprattutto per iniziare un vero percorso di consapevolezza che può essere svolto attraverso le pratiche del protocollo MBSR.
In collaborazione preziosa con Claudia Mancini Photographer che fissa con le sue splendide foto questi momenti per sempre.
Grazie a e per aver scelto questa esperienza

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Castel Gandolfo

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