Cif Marsala - Centro Italiano Femminile

Cif Marsala - Centro Italiano Femminile Impresa sociale Da allora, fedele alle proprie finalità sancite a livello nazionale, il C.I.F. Il Consultorio Familiare C.I.F. Nel 1979 il C.I.F.

Il Centro Italiano Femminile è un’Associazione di donne che opera in campo civile, sociale e culturale per contribuire alla costruzione di una democrazia solidale e di una convivenza fondata sul rispetto dei diritti umani e della dignità della persona secondo lo spirito e i principi cristiani." (Art.1 statuto)

Finalità del Centro Italiano femminile è sempre stata l’impegno e l’attività di promozione dei diritti umani con particolare attenzione alla donna al fine di sviluppare una visione solidaristica della società. In risposta ai cambiamenti culturali e sociale il CIF si è fatto negli anni promotore di iniziative e progetti in favore della famiglia, dei minori, della donna e in generale delle fasce più deboli della società dimostrando sempre coerenza con i principi ispiratori. L’attenzione al mondo femminile, giovanile, alla famiglia nelle sue sempre più complesse articolazioni, la considerazione dell’evoluzione dei diritti di cittadinanza con particolare attenzione ai minori, agli stranieri e ai disabili, hanno ispirato la progettualità e indirizzato le attività dell’associazione . L’associazione che non ha fini di lucro propone attività civico-sociali, di promozione sociale-culturale, di formazione permanente e specifica, di studio e di ricerca, di assistenza, servizi educativi, formazione professionale. In particolare nel territorio marsalese tali principi ispiratori hanno trovato risposta nell’istituzione del Cif comunale che affonda le sue radici nel lontano 1950, quando un gruppo di donne particolarmente sensibile decisero di impegnarsi nella vita sociale e politica della città al fine di dare risposta ai bisogni più urgenti della popolazione. Nacquero così, grazie ai contributi del Ministero dell’ Interno e della Pubblica Istruzione, scuole materne con refezione, colonie per minori, doposcuola, corsi contro l’analfabetismo, assistenza domiciliare a famiglie in difficoltà. In tale contesto trova la sua nascita il Centro Italiano Femminile sede di Marsala che, all’interno di una sentita ispirazione cristiana, inizia ad impegnarsi nella vita politica e sociale del territorio contribuendo allo sviluppo, all’affermazione e alla tutela della personalità femminile. di Marsala ha operato e continua ad operare nella comunità locale per la promozione civile e sociale della persona, nella convinzione che il processo di crescita di ognuno passi attraverso la promozione e la formazione culturale, indipendentemente dall’età e dalla condizione socio-economica. IL CIF tra l’altro si propone di:

- offrire consulenza morale, sociale, giuridica, medica e psicologica a tutti coloro che ne facciano richiesta;

- promuovere in attuazione del dettato costituzionale il consolidamento del matrimonio e della famiglia attraverso la conoscenza dei valori etici che ne stanno alla base e l’esame dei problemi sociali, giuridici, medici e psicologici che la interessano; promuovere attività culturali, per offrire una conoscenza dei problemi della famiglia;

- operare per una consapevole preparazione dei giovani al matrimonio, per l’assistenza alle coppie e per una sensibilizzazione dell’opinione pubblica a tali argomenti, attraverso corsi di formazione, incontri di studio, pubblicazioni, dibattiti ed ogni altra opportuna iniziativa;

- fornire consulenza agli enti, alle scuole e ad ogni gruppo o associazione che la richiedano, nonché docenti qualificati per la trattazione dei problemi del matrimonio e della famiglia nello spirito delle finalità costituzionali.

- favorire una mutua collaborazione ed integrazione tra gli associati, lo scambio di esperienze e di informazione in campo medico, psicologico, giuridico, religioso, etico e sociale. ....”. di Marsala costituisce, un Consultorio Familiare di ispirazione cristiana denominato “LIBERI E RESPONSABILI” … senza finalità speculative o di lucro…” (art.4 dello Statuto). Quest’ultimo persegue gli scopi previsti dall’art. 1 della Legge N 405 del 29/07/1975 e dell’art. 1 della Legge Regionale N. 21 del 24/07/1978. il Consultorio Familiare offre un servizio di prevenzione, educazione, promozione, di consulenza oltre che di assistenza in termini di diagnosi e presa in carico, rivolto a tutti i cittadini italiani e stranieri. Il Consultorio infatti non opera solamente su un livello specialistico ( prestazioni ostetrico-ginecologiche, interventi psicologici, sociali, consulenze), ma si occupa anche della presa in carico delle crisi evolutive del singolo e della famiglia e della conduzione di programmi di prevenzione e di promozione del benessere. Il Consultorio CIF, nato prevalentemente con la finalità di occuparsi della salute psico-fisica della donna e della maternità, ha assunto un ruolo sempre più importante rispondendo ai bisogni della famiglia nella sua maggiore complessità considerandola l’organismo primario naturale ed essenziale della società. Principi fondamentali

I principi su cui si ispira il Consultorio Familiare C.I.F. nella sua azione sono improntati ad alcuni concetti fondamentali:

• Eguaglianza: i servizi e le prestazioni sono forniti secondo regole uguali per tutti, senza alcun tipo di discriminazione.

• Imparzialità: i servizi sono erogati senza privilegiare alcun utente a discapito degli altri ispirandosi a criteri di professionalità, obiettività, giustizia e imparzialità.

• Continuità: i servizi sono erogati con continuità e senza interruzioni impegnandosi a ridurre al minimo i disagi all’utenza nel caso di funzionamento irregolare o interruzione del servizio.

• Diritto di scelta: è garantita la libera scelta da parte dell’utente in ordine alle diverse strutture esistenti nel territorio di competenza in grado di fornire le prestazioni richieste, nei limiti oggettivi dell’organizzazione del Consultorio.

• Partecipazione: gli utenti hanno il diritto di presentare reclami e/o proposte di miglioramento dei servizi offerti del Consultorio.

• Efficienza ed efficacia: i servizi e le prestazioni devono essere forniti adottando tutte le misure necessarie a soddisfare i bisogni e le richieste degli utenti.

• Riservatezza: gli interventi sono effettuati nel rigoroso rispetto delle norme sulla “privacy”. Equipe

Il Consultorio si avvale di un'equipe multidisciplinare in cui sono presenti psicologi, ginecologi, avvocati, assistenti sociali, assistenti sanitari, ostetriche esperti del metodo Billings e altre figure professionali in base all'esigenza dell'utenza, oltre agli operatori di prima accoglienza. Tali figure professionali provvedono collegialmente all'impostazione e all'organizzazione dell'attività del Consultorio privilegiando il lavoro di equipe attraverso l'interscambio delle diverse professionalità. L'equipe del consultorio è formata da operatori specializzati e da operatrici di prima accoglienza che operano in regime di volontariato ed è costituita da:

* operatrici di prima accoglienza
* psicologhe
* psico-pedagogiste
* ginecologhe
* ostetriche
* assistenti sanitarie
* assistenti sociali
* mediatrice familiare e comunitaria
* avvocati
* esperte della regolazione naturale della fertilità (metodo Billings)

Una Ciffina’
30/07/2025

Una Ciffina’

Per la prima volta una donna viene nominata ministro in Italia. Giulio Andreotti conferisce la carica di ministra del lavoro a

30/07/2025

Nel 1946, una giovane donna dai capelli scuri e dallo sguardo fiero varcò la soglia dell’Assemblea Costituente. Aveva appena 25 anni. Portava un nome che pochi ricordavano, ma una forza che pochi possedevano: Teresa Mattei.

Non c’era bisogno di una fascia tricolore per sentirne la grandezza.
C’erano già le sue cicatrici — invisibili, profonde, incise nella carne della storia italiana.

Teresa era nata a Genova nel 1921, in una famiglia colta e antifascista. Cresciuta tra libri, ideali e dignità, a soli 19 anni venne espulsa da tutte le scuole del Regno per essersi rifiutata di giurare fedeltà al fascismo.

Ma non abbassò mai la testa.

Durante la guerra, entrò nella Resistenza con il nome di battaglia Chicchi. Era una ragazza e già una combattente: staffetta, poi comandante partigiana nelle brigate Garibaldi. Coordinava azioni, trasmetteva messaggi, salvava vite. Una volta fu catturata e torturata. Ma non parlò. Non tradì.

Nel 1945 la guerra finì. Ma la sua battaglia continuava: quella per la libertà vera, quella che si scrive con le leggi, con la voce, con la presenza.

Nel giugno 1946, Teresa fu eletta all’Assemblea Costituente: fu una delle 21 donne italiane scelte per scrivere la nuova Costituzione della Repubblica. Aveva meno di 30 anni, ma portava sulle spalle il peso della Storia.

E quando arrivò l’8 marzo del 1946, per la prima volta si celebrava ufficialmente la Giornata Internazionale della Donna nella nuova Italia libera.

Ma c’era un problema: il garofano era troppo costoso, la violetta troppo borghese.

Fu allora che Teresa prese una decisione semplice e geniale: scelse la mimosa.

Umile, resistente, profumata. Fioriva a marzo, cresceva ovunque, e chiunque poteva regalarla. Era il fiore del popolo. Era il simbolo perfetto.

Disse:
“La mimosa era il fiore delle partigiane. Lo donavamo alle donne che avevano sofferto, lottato, vissuto. Era il nostro grazie.”

Non cercava medaglie. Non volle mai fama.

Anzi, pochi sanno che fu costretta ad abbandonare la politica nel 1948, per aver denunciato le violenze sessuali compiute da alcuni soldati alleati durante la guerra: un tema scomodo, rimosso, rifiutato da tutti. Ma lei parlò lo stesso.

Visse fino al 2013, continuando a educare, a scrivere, a combattere contro ogni forma di oppressione. Aprì scuole per bambini, promosse la pace, la memoria, la libertà. Fino all’ultimo respiro.

La sua eredità non si trova nei monumenti.

È in ogni mimosa che fiorisce a marzo.
In ogni donna che alza la testa.
In ogni giovane che si rifiuta di dire "obbedisco" quando obbedire significa accettare l’ingiustizia.

Quella ragazza dell’Assemblea Costituente, che aveva osato portare se stessa — giovane, donna, partigiana — nel cuore della politica italiana, ha scritto con il suo coraggio uno degli articoli più belli della nostra storia.

E se guardi una mimosa mentre danza nel vento, forse la sentirai sussurrare:

“Io c’ero. E non ho mai avuto paura di dire la verità.”

Piccole Storie

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25/07/2025

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Noi donne dobbiamo qualcosa a questa piccola  Grande Donna!
07/06/2025

Noi donne dobbiamo qualcosa a questa piccola Grande Donna!

“Mi chiamo Franca Viola. Con il mio "no" a un uomo ho sovvertito secoli di inciviltà e cambiato anche il diritto. Era il giorno di Santo Stefano del 1965 ad Alcamo, in Sicilia. Avevo appena 17 anni, ero a casa con la mamma e il fratellino. Fino quando Filippo Melodia, mafioso e mio ex, irruppe con altri 13. Presero a pugni e calci me e mia madre, e mi rapirono insieme al piccolo. Fui calpestata, umiliata, legata e ripetutamente violentata, per giorni. Quando il 2 gennaio fui liberata dalla polizia, quel mafioso sorrise. Cadrà ogni accusa, si disse, perchè tu mi sposerai. Perchè nessuna donna può rifiutare un "matrimonio riparatore" tantomeno dopo aver perduto l'onore.
Invece l'onore lo aveva perso lui. Io dissi di no e fui la prima. "Io non sono proprietà di nessuno" gridai e queste mie parole passarono alla storia.
A testa altissima, uscii per strada, mi presentai al processo, mi innamorai di un altro e lo sposai. Quell'uomo di carta che pretendeva di esserne il padrone, fu condannato a 11 anni e rinchiuso. Quando mi chiesero il perchè della mia scelta, risposi che nessuno può costringermi ad amare una persona che non amo, e che non rispetto, e l'onore lo perde chi fa certe cose, e non chi le subisce". Adesso ho 76 anni, e continuo a camminare a testa altissima. Forse, nemmeno mi resi conto pienamente di quanto con quel mio "no" abbia cambiato la storia di tutte.”

Franca Viola

02/06/2025

2 giugno: Festa della Repubblica 💙

"Viva l'Italia
L'Italia tutta intera.
Viva l'Italia
L'Italia che lavora
L'Italia che si dispera
e l'Italia che s'innamora."

- Francesco De Gregori -

W.il 25Aprile! W. La DEMOCRAZIA! W. La LIBERTÀ!
25/04/2025

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80 anni di storia e impegno
del Centro Italiano Femminile
con la forza di esserci ancora

18/02/2025

Gentile Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA, non senza indignazione, sorpresa, sbalordimento abbiamo assistito all’attacco portato alla Sua persona dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che ha giudicato “blasfeme” le parole che Ella, che da sempre sostien...

27/01/2025

Perché dobbiamo andare tutti insieme a fare la doccia mamma?
Shhh bambina mia stai vicino a me ti proteggo io, vieni dentro alle mie braccia e sarai al riparo
E tu come farai mamma? Chi proteggerà te, chi farà in modo che nessuno ti veda?
Non ti preoccupare piccola mia noi oggi siamo tutti Invisibili
Davvero mamma? È una specie di superpotere il nostro?
Sì figlia mia, oggi non ci vede nessuno, ma domani ci ricorderanno in molti...

Massimo Gramellini.

27 Gennaio giornata della memoria.

Indirizzo

Via Dante Alighieri N° 80 (ex Via Circonvallazione)
Marsala
91025

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