02/09/2020
Da un po' di tempo non si scrive di CoViD su questa pagina, La situazione attuale fa venir voglia di riprendere l'argomento.
Indubbiamente c'è un incremento di casi, come si vede nel grafico a linee, il grafico mostra anche la vistosa differenza tra l'incremento dei casi in isolamento domiciliare fiduciario, evidentissima, il quasi assente incremento dei ricoveri, e l'ancor minore incremento di impegno nelle terapie intensive.
Il grafico a barre mostra il numero di nuovi casi registrati nelle ultime due settimane nelle varie regioni; tutte hanno un andamento in incremento, generalmente proporzionale alla popolazione.
La rappresentazione a torta, se la confrontate con altre pubblicate in questa pagina, mostra chiaramente che da una netta prevalenza di casi in Lombardia nei mesi passati, ora la distribuzione è più proporzionata alla popolazione regionale.
Infine, l'andamento dell'incremento numerico per 100.000 abitanti si muove in modo pressoché parallelo nelle 5 macroaree Italiane.
In sintesi possiamo dedurre che questa nuova "ondata", peraltro attesa, ha un decorso molto diverso dalla prima, la maggior conoscenza e la più capillare attività di screening, consente una più rapida intercettazione dei casi, che sono ora conseguenti a movimenti interni di popolazione, sostanzialmente uguali in tutto il paese, ed al contempo non si arriva ad un impegno preoccupante dei servizi di emergenza, cosa che consentirà di minimizzare il tributo in vite.
Ne consegue che:
Prima di tutto che è necessaria prudenza, attenzione e rispetto delle regole, magari anche coprendo di pernacchie i vari politici e capipopolo che cercano di lucrare su una tragedia dilatandone i tempi di diffusione.
Secondariamente cercare informazione su siti affidabili, che dispongano di numeri e non di discorsi -e tengo a precisare che per quanto ci matta tanto impegno, non dispongo di alcuna certificazione, quindi non sto riferendomi a questa pagina come sito affidabile, ma all'ISTAT, da cui attingo-
Un commento però non riesco a trattenerlo: Chi asserisce che la situazione dipende da sbarchi, evidentemente ha verificato la cosa nei frequentatissimi porti di Torino, Milano, Reggio Emilia, Bologna e Firenze. In altri periodi avrei avuto pena per certi individui, ora li temo, sanitariamente parlando, visto che la politica è bandita da questa pagina