07/11/2021
Vi parlo del massaggio Miofasciale.
Guardate la 1° foto.
No! Non siate sorpresi, parlerò di anatomia non di cucina. Ma vi siete mai chiesti cosa tiene uniti gli spaghetti preparati in questo modo? Noi italiani lo sappiamo bene, è un composto intrinseco che viene fuori attraverso la mantecatura, ossia l'amido, che trasformandosi in una sostanza vischiosa funge da collante, da stabilizzatore, rendendo i singoli spaghetti un solo delizioso e armonioso corpo.
A grandi linee ho appena spiegato cosa è la struttura connettiva miofasciale (MEC) del nostro corpo. In altre parole, è un sistema intrinseco che rende tutto ciò che appartiene al corpo umano armoniosamente connesso, stabile e funzionale.
Mentre i muscoli di solito rispondono a stimoli forti, la fascia connettiva risponde a un tocco molto più delicato, il massaggio miofasciale lavora su una fascia ampia che tiene un determinato gruppo di muscoli connessi tra di loro. In realtà il sistema miofasciale forma una rete continua dalla testa ai piedi, quindi saper dove e come toccare determinati punti è fondamentale per questo tipo di trattamento. Possiamo dire che, se non si conoscono i punti precisi e come trattarli, è come fare un piatto di spaghetti troppo cotti o poco cotti, in entrambi i casi non avrebbero la forma, la vischiosità e l’armonia descritta nella foto iniziale, ma avremo fatto un vero disastro (come 2° foto).
Inoltre, siccome si tratta del nostro corpo e non di una pietanza, la conoscenza dell'anatomia, l'abilità tecnica e una spiccata sensibilità al tatto, sono elementi indispensabili e indissolubili nell’efficacia di questo massaggio. Escludere uno di questi fattori significa inevitabilmente perdere gran parte dei suoi benefici. Passione e dedizione sono altresì fattori necessari per l’apprendimento di questa raffinata arte.