
25/09/2025
"Cerbiatto sacro"
fa parte della serie di sculture "Il doppio archetipico", la cui nobile finalità è trasmettere un messaggio chiaro e inequivocabile: ogni essere vivente è portatore di dualità, contiene in sé i contrari: lato oscuro e di luce, bontà e malvagità, bello e brutto, innocenza e malizia, l’ingenuità del Puer e la saggezza del Senex.
Cerbiatto sacro, infatti, racchiude in sé una totalità.
Se prendiamo coscienza degli opposti che abitano in noi, ne approfondiamo la conoscenza con coraggio e saggezza, senza giudicarli universi inconciliabili solo perché distanti, o stigmatizzarli; se li facciamo convivere, dialogare, cercando una sintesi armonica, allora potremmo abbattere quei muri che causano separazione, conflitti e scissione, creando invece integrazione, unione e vicinanza.
Per questo ho scelto di utilizzare diversi materiali per le mie sculture, armonizzandoli tra loro in una sorta di sintonia creativa dove il diverso può essere arricchimento, complemento. Protagonista è il legno trovato lungo le spiagge della riviera apuana, raccolto e accolto così com’è nella sua forma originaria creata e plasmata dal movimento del mare. Ciò che mi sono limitato a fare è riconoscerlo.
Cosa? Ciò che è, quello che la natura gli ha donato alla nascita. L’occhio intuitivo ne ha captato l’imprinting e le mani hanno sprigionato la sua essenza, completando l’immagine.
È nato così un cerbiatto curioso e ambizioso che volge lo sguardo e le sue corna dorate in alto, simboleggiando una connessione fra terra e cielo, tra l’àncora delle proprie origini e il desiderio di crescita ed evoluzione, tra il contatto coi propri istinti primordiali e la spinta spirituale.
Il cervo è simbolo di cambiamento e rinnovamento.
Secondo la cultura dei nativi americani, specchio di grazia, gentilezza e bellezza, ma anche amore e armonia.
In ogni cultura e folklore, il cervo occupa uno spazio importante. Nel folklore nordico rappresenta la fertilità ed è associato al ciclo di vita e alle foreste.
Simbolo della dea Artemide nella mitologia greca, associato quindi alla caccia e alla natura selvaggia, libertà, velocità, astuzia e potere.
Le leggende includono molti eroi e Dei che beneficiano dei poteri del cervo, specialmente dalle sue corna, che anche secondo culti finlandesi, possiedono poteri curativi.
Non a caso, uno dei 12 compiti di Eracle, figlio di Zeus e Alcmene, era quello di catturare uno dei cervi di Artemide.
Nella mitologia celtica è considerato un simbolo di forza, resistenza e rigenerazione, nonché guida tra i regni, simboleggiando la connessione tra la terra (mondo naturale) e il cielo (mondo spirituale) e lo splendore del regno animale, tra l’attaccamento alle proprie origini e istinti e il desiderio di crescita ed evoluzione.